Oltre alle splendide spiagge, interessante anche un giro sotto il pelo dell'acqua
Infatti il Mediterraneo, solcato per millenni dalle navi dei popoli che si sono insediati sulle sue coste dando vita a fiorenti civiltà, custodisce una miriade di relitti, con il loro prezioso carico di merci, anfore e opere d’arte; esso costituisce un elemento fondamentale del patrimonio culturale e dell’ecosistema ambientale nazionale e internazionale.
Così
Levanzo propone un itinerario archeologico-subacqueo: tra Cala Minnola e Punta Altarella, infatti, ad una profondità che va dai 27 ai 30 metri, possiamo ammirare
i resti di un relitto romano, decine di anfore vinarie e diversi frammenti di vasi di ceramica dalla vernice nera, la cui datazione risale addirittura al I sec. a.C.
Qui va poi ricordata la Battaglia di Levanzo, combattuta il 10 marzo del 241 a.C., che mise fine alla prima guerra punica, vero spartiacque tra il periodo precedente, durante il quale i Cartaginesi di derivazione fenicia controllavano il Mediterraneo, e quello successivo in cui i Romani cominciarono a emergere come potenza egemone.
A Marettimo, presso Cala Spalmatore, in un contesto suggestivo, è stato invece rinvenuto a 18 metri di profondità il
relitto di una nave da guerra del ʼ700, il cosiddetto “Relitto dei cannoni”. Forse un brigantino pirata distrutto da un’esplosione; tra i reperti sono stati ritrovati nove cannoni in ferro, probabilmente di manifattura francese, con i relativi proiettili.
Mentre tornando a Levanzo, nella
Grotta del Genovese formatasi probabilmente
nel paleolitico-neolitico, incontriamo meravigliosi graffiti e le pitture presenti sulle sue pareti.