1) se l’operazione non va a buon fine, dopo aver firmato il contratto, perché io non mando tutte la documentazione che vogliono, i €300 li chiedono a me
2) non vado a firmare un contratto dichiarando già dall’inizio una cosa che so di non poter risparmiare
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come ho già scritto nel tuo caso come nel mio caso quella clausola è nulla, la paghi solo se sei tu che cambi idea (recesso) oppure non hai i requisiti che pensavi di avere,
se invece è per causa loro (carenza informazioni precontrattuali/contrattuali) non dipende da te ma da loro, non sono io a recedere sono loro a non dare tutte le info prima di far firmare il contratto
se loro nel contratto non contemplano il fatto che una persona possa aver già finito i lavori evidentemente è una mancanza loro
3) i €300 sono il minore dei problemi per me. Il problema è perdere tempo pensando di fare l’operazione con Fineco e poi invece dover cercare un altro soggetto con cui doverla fare (come d’altronde è capitato a me che sono dovuto andare da Poste Italiane).
stiamo parlando di 10gg, non mi pare un dramma,
io come dicevo prima l'ho fatto ugualmente anche senza le informazioni richieste che, ripeto, essendo una lacuna loro non implicano penali
4) come avevo scritto prima, comunque si tratta di una particolarità del contratto che affligge solo una casistica limitata di persone che hanno già concluso al100% i lavori, quindi la maggior parte delle persone non avranno problemi in tal senso
ci sono molti altri casi, io per esempio non rientro tra quelli dei lavori già conclusi, ci sono perchè, come ho indicato prima, Fineco non dettagli più specifici dicendo che se ne occupano i loro partner EY / CRIF che però non puoi contattare prima di aver firmato il contratto....
non capisco bene cosa hai scritto, comunque come già detto non trovo logico che i crediti che si usano in 5 anni (come il Sismabonus con aliquota di detrazione al 70 o 80%) siano pagati meno dei crediti Superbonus che si usano in 5 anni
intendo dire che le condizioni e i servizi è la banca e il suo gruppo (unicredit) che li decidono, la logica sono le politiche interne e quelle del gruppo inutile perderci tempo,
se vogliono possono anche non proporlo del tutto o disincentivarlo (e i motivi possono essere di ogni tipo)
a mio avviso è una forma di business e di tutela delle banche (per se stesse ma anche per te, poste è del ministero del tesoro se ti contestano guadagna di più) poste è una società quotata in borsa, non si mette a fare porcherie perché tra gli azionisti c’è il tesoro.
proprio perchè è del ministero del tesoro può fare porcherie ed uscirne pulita
l'ha sempre fatto e tutt'ora lo fa
Semplicemente l’Art 121 del DL rilancio, che disciplina le cessioni di crediti fiscali, non richiede tutto quello che richiede Fineco
e infatti non scritto che lo richiede il decreto ma ho scritto che lo fa per tutelarsi e lo per fare business, come tutte le altre banche
solo poste non lo fa perchè non è in grado di farlo, e perchè è pubblica , quando mai si tutela il pubblico?
facciamo finta che il tuo asseveratore non è iscritto all'albo, facciamo finta che la sua assicurazione è finta o limitata ..... le cessioni ti vengono contestate, chi copre ?
secondo te è più facile che ciò avvenga con una banca o con un libero professionista?
poi l'asseveratore deve avere l'assicurazione come da decreto... le assicurazioni sempre delle banche sono
anche il mio asseveratore è assicurato,
si l'ho scritto: è obbligato ad avere l'assicurazione, ma un conto è la banca che ti dà: il cc da cui fai i pagamenti + la piattaforma per le cessioni+ l'asseveratore+ l'assicurazione dello stesso
tutto insieme da un'unico soggetto fornito dalla banca
un altro conto è avere tutto separato: tu fai le cessioni da solo con una banca , hai l'asseveratore che certifica i lavori e un'assicurazione terza che lo copre ;
in caso di problemi è più fragile la seconda ipotesi che la prima
e comunque neanche Fineco obbligava ad usare tecnici di sua fiducia, almeno a parole degli operatori del call center
solo in caso di SAL ma infatti ti ho scritto:
"alla fine da una parte o dall'altra l'asseverazione va fatta"
quindi con o senza SAL l'asseverazione va fatta, farla con loro che offrono tutto il resto del pacchetto fa risparmiare e offre maggior tutela
sono abbastanza d’accordo sul farla fare ad un soggetto terzo per tutela verso se stessi, soprattutto se si conosce poco la materia e se non ci si fida dei propri tecnici, ma comunque una volta che l’AdE fa dei controlli non è che si comporta diversamente se lasseverazione l’ha fatta CRIF rispetto ad un altro professionista
esatto ma la differenza la fanno loro, una volta che hai la verifica o la cartella secondo te è più semplice interfacciarsi con una struttura organizzata che ne fa migliaia e ha già tutto sotto mano oppure è più facile farlo con l'architetto che a sua volta deve recuperare tutto e interfacciarsi con l'assicurazione e con te?
io mi fido più della prima soluzione, l'architetto dopo 5 anni può anche morire o scappare in brasile ...
sai, in primo luogo l’AdE viene da te.
lo so, l'ho scritto: "la cartella è tutta vostra pagatemela"
e l'ho già sperimentato, per questo per me è la soluzione ottimale essendo tutto in mano loro non hanno scusanti, l'errore, se c'è, è per forza in mano loro (eccetto frodi)
Poi sarai tu a doverti rivolgere al tuo tecnico, e sinceramente mi immagino che tra CRIF e un tecnico di paese possa fare maggiore ostruzione/averesai, in primo luogo l’AdE viene da te. Poi sarai tu a doverti rivolgere al tuo tecnico, e sinceramente mi immagino che tra CRIF e un tecnico di paese possa fare maggiore ostruzione/avere avvocati più preparati CRIF
già, ma esclusi i casi di frode (documentazioni fasulla, giochetti coi fornitori ecc), se dopo la verifica ade scatta la cartella, l'errore non può che essere nelle asseverazioni ed interviene l'assicurazione