non li ho confrontati o affiancati. colleziono -con attenzione- anche Crippa.
dico solo che purtroppo, in un processo di polarizzazione della cultura tipico di quest’era così audiovisiva, rapida nei giudizi e incostante nelle passioni, stiamo andando verso pochissimi nomi di nota di quell’epoca da lasciare, forse non alla Storia, ma molto probabilmente al mercato. e Scanavino, artista meraviglioso, rischia di non essere della partita.
il che mi addolora ulteriormente, considerando che dagli anni 80 in poi, a parte poche eccezioni, è tutto un brulicare, in Italia, di piccoli fan di questi maestri degli anni 50, che non fanno che scimmiottare le correnti che questi avevano inventato. Il mercato, che si polarizza e risponde “ok” solo davanti a pochi geniacci programmati e coloratissimi (koons, hirst, banksy, i nuovi africani che riprendono basquiat) li sta ingnorando. il catalogo medio di una buona asta prevede un 30% di (per come li vedo io) orribili contemporanei da poche migliaia di euro, che però si rivelano puntualmente invendibili e invenduti.
Ma sicuramente per quanto riguarda i gusti in arte sono io che ho 90 anni, aiutatemi a capire chi sono i nuovi Scanavino e Crippa, per favore!