ENEL - Vogliamo parlare di dividendi?

Tutto dipenderà da come evolveranno i conti dell'Enelona nel corso dei prossimi trimestri che si preannunciano in forte ripresa con il crepuscolo della pandemia.

Ottima analisi,
ritengo anche io, che le previsioni attuali sono molto aleatorie, in considerazione del fatto che non sappiamo ancora come si evolverà la situazione COVID,
ma se tenderà a diminuire, come tutti ci auguriamo, i risultati finali potrebbero essere molto differenti da questo primo trimestre.
Speriamo in bene....:bow:
 
Rammento che lunedì prossimo, 19 luglio, l'Enlona staccherà la cedola di 18,3 cent lordi (13,542 netti) a saldo del dividendo 2020 (complessivo di 35,80 cent). Il pagamento mercoledì 21 luglio-
 
Ultima modifica:
Rammento che lunedì prossimo, 19 luglio, l'Enlona staccherà la cedola di 18,3 cent lordi (17,76 netti) a saldo del dividendo 2020 (complessivo di 35,80 cent). Il pagamento mercoledì 21 luglio-

I'm sorry ma 18,3 lordi -26 % non da un risultato un tantino differente ?
 
anche io non ho capito cosa intende con lordo e netto

il lordo la quota che ti da enel,
la banca ( se sei in regime amministrato ) si trattiene le imposte (26%), e le versa per tuo conto.
 
Sì, sì scusate, ho sbagliato a postare il valore (era quello della riga sottostante della mia tabella si riferiva ad Eni). il valore netto della cedola è di 13,542 cent.

Mi cospargo il capo di cenere :wall: :wall: :wall:
 
Semestrale negativa che, a mio parere, è molto sotto le attese. Queste le prime due pagine del comunicato stampa:


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Nonostante i dati non proprio esaltanti, Starace ha confermato i target per fine anno con una remunerazione per gli azionisti di 38 cent, come da ultimo piano industriale

Detto questo, il raffronto tra questa trimestrale e quella dello scorso anno è un po' inquietante perché evidenzia un decadimento non tanto della parte economica, ma delle voci che concorrono alla sua formazione. Mi riferisco in particolare a quella dei ricavi che lascia sul terreno quasi 3,5 mld di euro in questi 6 mesi con una proiezione molto vicina ai 7 mld per fine anno. Speriamo che l'Enelona si riprenda nella seconda metà.

Riepilogando:
  • la capitalizzazione rimane praticamente invariata a distanza di 12 mesi (il titolo quotava 7,975 il 29 luglio dello scorso anno)
  • per le altre voci, già detto dei ricavi, valgono le indicazioni della tabella del conto economico
  • per la PFN siamo tornati a superare la soglia dei 50 mld di euro che risulta comunque essere in linea con quella dello scorso anno
  • il calo delle due voci dell'utile di questa semestrale (reported e adjusted) ha delle conseguenze inevitabili sulle percentuali del citato dividendo di 38 cent sull'EPS "ordinario" previsto per fine anno (mie proiezioni) e degli ultimi 12 mesi; vale difatti rispettivamente l'84,83% e il 76,22%
  • questo toglie ogni possibilità che vi possa essere una variazioni in aumento (70% dell'EPS ordinario) per il corrente esercizio
  • il P/E sull'utile netto ordinario vale 17,89 per le mie proiezioni e 16,08 per gli ultimi 12 mesi.


Ad ogni fine utile, alleggo la mia tabellina che pone a raffronto le due semestrali a distanza di 12 mesi:


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A essere sincero non mi aspettavo un gran semestre, ma neppure pensavo a conti così sotto alle attese.
Starace dice che recupereremo nel secondo semestre, sperem.
 
Ubs lima il prezzo obiettivo su Enel, ma è positiva nel lungo termine

Gli analisti portano il target price al 9,25 euro dai precedenti 9,50 per riflettere gli effetti negativi relativi al clawback spagnolo. Nonostante ciò il titolo rimane uno dei preferiti e i rischi per l'utile per azione rimangono molto contenuti​

di Rossella Savojardo 18/10/2021 18:13

Gli eventi macroeconomici e l'ultima politica di clawback spagnola hanno dato filo da torcere a Enel. Secondo gli analisti di Ubs, è possibile che la multinazionale scelga di ridurre gli obiettivi del piano in occasione del capital market day di novembre. Nonostante ciò, gli esperti prevedono che il business globale di energia pulita di alta qualità cresca da qui ai prossimi due anni.

Enel resta tra migliori titoli del settore in termini di crescita, con un upside maggiore del 30% in relazione a nuovo target price di Ubs di 9,25 euro rispetto ai precedenti 9,5 (confermato il rating buy). "Secondo le nostre stime, la combinazione dei recenti eventi positivi e negativi lascia Enel con un deficit di 0,5 - 1 miliardi di euro rispetto all'ebitda, in gran parte dovuto alle politiche spagnole", spiegano gli analisti di Ubs. "Pertanto, è lecito aspettarsi che Enel riduca l'ebitda del piano per il 2022 di 0,7 miliardi di euro, ovvero il livello degli impatti attesi in Spagna, e che si riduca di pari importo, in casi di proroghe, la fascia bassa dell'intervallo di orientamento atteso per il 2023. Ma anche così, a reddito netto, i nostri numeri sono in linea con le linee guida per il 2021 e 2023, e solo marginalmente inferiori per il 2022. L'utile per azione dovrebbe essere molto più resiliente dell'ebitda", concludono gli esperti.

Secondo Ubs è probabile anche che la società energetica trovi alcuni modi per controbilanciare gli effetti negativi derivanti dalla questione spagnola, che le potrebbero dare un ulteriore vantaggio. "Tali piani potrebbero non essere pronti per la presentazione del capital market day, ma potrebbero includere ulteriori sforzi in termini di costi o di efficienza, aumenti del capex al di fuori della Spagna e di latam, remunerazione per i progetti di ripresa dell'Ue, anticipando gli investimenti nella rete a partire dalla fine del decennio", spiega Ubs.

"Abbiamo limato il nostro target price per riflettere i recuperi dei prezzi in Spagna e altri piccoli effetti negativi, ma l'impatto vale meno del 3% sul fair value e continuiamo a vedere una grande dislocazione con un potenziale rialzo di oltre 30%. Più in generale, Enel rimane uno degli stock di energia pulita più forti al mondo e i rischi per l'utile per azione rimangono molto contenuti. Certo, ci sono incertezze a breve termine, ma per noi sembra difficile ignorare le quote a livelli così attraenti", conclude Ubs.
 
Acconto 2021

Deliberato un acconto sul dividendo 2021 pari a 0,19 euro per azione, in pagamento dal 26 gennaio 2022, in crescita dell’8,6% rispetto all’acconto distribuito a gennaio di quest’anno.
Il Consiglio di Amministrazione di Enel conferma la politica di acconto sui dividendi per l’esercizio 2021, prevista dal Piano Strategico 2021-2023, e prevede un dividendo complessivo sui risultati dell’esercizio 2021 pari a 0,38 euro per azione.

Teleborsa
 
PREVEDIBILE EVOLUZIONE DELLA GESTIONE

Nei primi nove mesi dell’anno la progressiva diffusione dei vaccini contro il COVID-19 ha posto le premesse per una sostanziale ripresa della crescita a livello globale; in tale contesto, il Gruppo ha registrato una solida ripresa degli indicatori operativi in termini, non solo di generazione, distribuzione e vendita di energia elettrica alla clientela finale, ma anche di accelerazione nella costruzione di nuova capacità rinnovabile. Al contempo, il contesto macroeconomico degli ultimi mesi è stato fortemente influenzato da un significativo incremento dei prezzi delle materie prime, quali il gas e il carbone, con un diretto impatto sul prezzo dell’energia elettrica. Le autorità di alcuni Paesi europei sono quindi intervenute nel tentativo di calmierare l’aumento dei prezzi dell’elettricità per i consumatori finali anche con misure penalizzanti per le società operanti nel settore della generazione e vendita di energia elettrica.
Nel quadro delineato, il Gruppo ha dimostrato una significativa resilienza, grazie al modello di business integrato lungo la catena del valore, alla diversificazione geografica e a una solida struttura finanziaria. Il Gruppo ha quindi potuto proseguire nell’implementazione del Piano Strategico per il periodo 2021-2023 e della strategia decennale al 2030, presentati ai mercati finanziari nel novembre 2020.
In particolare, il Piano Strategico prevede l’adozione di due modelli di business: quello tradizionale, detto di “Ownership”, in cui le piattaforme digitali sono promotrici del business a sostegno della redditività degli investimenti, e il modello di “Stewardship”, che catalizza investimenti di terzi in collaborazione con Enel o nell’ambito di piattaforme generatrici di business. Attraverso tali modelli di business, nel periodo 2021-2030 il Gruppo prevede di investire oltre 160 miliardi di euro, mobilitando al contempo ulteriori 30 miliardi di euro circa provenienti da terzi. Nel periodo 2021-2023, il Gruppo prevede di investire direttamente circa 40 miliardi di euro, mobilitando al contempo 8 miliardi di euro provenienti da terzi.
Inoltre, nell’arco di piano, Enel ha definito una politica dei dividendi semplice, prevedibile e interessante: gli azionisti riceveranno un dividendo fisso per azione (“DPS”), garantito e crescente, con l’obiettivo di raggiungere 0,43 euro per azione al 2023.
In linea con i target di medio e lungo termine, per la restante parte del 2021 sono previsti:
• l’accelerazione degli investimenti nelle energie rinnovabili a supporto della crescita industriale e nell’ambito della politica di decarbonizzazione adottata;
• ulteriori progressi nella digitalizzazione delle reti di distribuzione, specialmente in Italia e America Latina, con l’obiettivo di migliorare la qualità del servizio e aumentare la flessibilità e la resilienza della rete;
• l’incremento degli investimenti dedicati (i) all’elettrificazione dei consumi, con l’obiettivo di valorizzare la crescita della base clienti, nonché (ii) al continuo efficientamento, sostenuto dallo sviluppo di piattaforme globali di business.
La guidance fornita ai mercati finanziari in occasione della presentazione del Piano Strategico a novembre 2020 è confermata: nel 2021 la società prevede un EBITDA ordinario compreso tra 18,7 e 19,3 miliardi di euro, un Utile netto ordinario compreso tra 5,4 e 5,6 miliardi di euro e un dividendo per azione garantito pari a 0,38 euro per azione.
 
I dati di questi primi 9 mesi sembrano aver incanalato nel giusto binario la questione dei ricavi che aveva un po' allarmato con i risultati dei primi due trimestri e nonostante i problemi occorsi a Endesa per le questioni regolatorie in Spagna. Raffrontando i dati con gli stessi dello scorso esercizio si può difatti osservare il forte incremento di questa voce sia sui 9 mesi, migliorata di oltre 8 mld di euro, ma anche di quella in proiezione annuale, per oltre 11 mld di euro, e degli ultimi 12 mesi, addirittura per oltre 14 mld di euro.
E' comunque da rilevare il leggero calo delle 3 voci principali del conto economico a distanza di 12 mesi che sono:
- l'debitda con un -515 mln di euro
- l'utile netto con un -416 mln di euro
- l'utile netto ordinario con un -304 mln di euro
e questo ha comportato un incremento del payout riguardante la prossima cedola di 38 cent (come da piano industriale) che è salito al 88,10% sulle mie proiezioni di fine anno, e al 78,96% sugli ultimi 12 mesi e che si riferiscono al valore dell'EPS ricavato dall'utile netto ordinario (rispettivamente di 43,13 e 48,13 cent).
Nessuna possibilità - quindi - che i 38 cent, indicati come prossimo dividendo complessivo, possano essere modificati a fine anno tenendo conto della percentuale del 70% indicata come alternativa dal citato piano industriale.

Di negativo, va anche rilevato il forte incremento della PFN aumentata di oltre 5,4 mld di euro a distanza di 12 mesi. E' un dato che gli analisti tengono sotto osservazione perché siamo la società più indebitata nel nostro Paese.

Da rilevare anche la perdita in conto capitale di circa 4 mld di euro (il titolo quotava 7,611 il 5 novembre dello scorso anno).

Come di consueto, posto le immagini della mia tabellina che riporta i dati essenziali con le 3 colonne (9 mesi - proiezione a fine anno - ultimi 12 mesi) riferiti a quest'anno a a 12 mesi fa:


Schermata 2021-11-05 alle 11.30.17.jpg
 
Quello che non ho capito e` quanto sarebbe stato l EBITDA ADJ al netto degli "eventi non ricorrenti" Il resto e` abbastanza chiaro... :specchio:
 
e questo ha comportato un incremento del payout riguardante la prossima cedola di 38 cent (come da piano industriale) che è salito al 88,10% ....

OTTIMO LAVORO. :bow:

... certo che... un payout all'88% sarebbe una cosa mai successa....:rolleyes:
 
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