Ubs lima il prezzo obiettivo su Enel, ma è positiva nel lungo termine
Gli analisti portano il target price al 9,25 euro dai precedenti 9,50 per riflettere gli effetti negativi relativi al clawback spagnolo. Nonostante ciò il titolo rimane uno dei preferiti e i rischi per l'utile per azione rimangono molto contenuti
di Rossella Savojardo 18/10/2021 18:13
Gli eventi macroeconomici e l'ultima politica di clawback spagnola hanno dato filo da torcere a Enel. Secondo gli analisti di Ubs,
è possibile che la multinazionale scelga di ridurre gli obiettivi del piano in occasione del capital market day di novembre. Nonostante ciò, gli esperti prevedono che il business globale di energia pulita di alta qualità cresca da qui ai prossimi due anni.
Enel resta tra migliori titoli del settore in termini di crescita, con un upside maggiore del 30% in relazione a
nuovo target price di Ubs di 9,25 euro rispetto ai precedenti 9,5 (confermato il rating buy). "Secondo le nostre stime, la combinazione dei recenti eventi positivi e negativi lascia Enel con un
deficit di 0,5 - 1 miliardi di euro rispetto all'ebitda, in gran parte dovuto alle politiche spagnole", spiegano gli analisti di Ubs. "Pertanto,
è lecito aspettarsi che Enel riduca l'ebitda del piano per il 2022 di 0,7 miliardi di euro, ovvero il livello degli impatti attesi in Spagna, e che si riduca di pari importo, in casi di proroghe, la fascia bassa dell'intervallo di orientamento atteso per il 2023. Ma anche così, a reddito netto, i nostri numeri sono in linea con le linee guida per il 2021 e 2023, e solo marginalmente inferiori per il 2022.
L'utile per azione dovrebbe essere molto più resiliente dell'ebitda", concludono gli esperti.
Secondo Ubs è probabile anche che la società energetica trovi alcuni modi per controbilanciare gli effetti negativi derivanti dalla questione spagnola, che le potrebbero dare un ulteriore vantaggio. "Tali piani potrebbero non essere pronti per la presentazione del capital market day, ma potrebbero includere ulteriori sforzi in termini di costi o di efficienza, aumenti del capex al di fuori della Spagna e di latam, remunerazione per i progetti di ripresa dell'Ue, anticipando gli investimenti nella rete a partire dalla fine del decennio", spiega Ubs.
"Abbiamo limato il nostro target price per riflettere i recuperi dei prezzi in Spagna e altri piccoli effetti negativi, ma l'impatto vale meno del 3% sul fair value e continuiamo a vedere una grande dislocazione con un potenziale rialzo di oltre 30%. Più in generale, Enel rimane uno degli stock di energia pulita più forti al mondo e i rischi per l'utile per azione rimangono molto contenuti. Certo, ci sono incertezze a breve termine, ma per noi sembra difficile ignorare le quote a livelli così attraenti", conclude Ubs.