Questo il report di ieri sera di MF sui dati:
Enel, conti in crescita nel primo semestre. Confermato il dividendo 2023 di 0,43 euro
di Angela Zoppo
Ebitda in aumento del 29% e utile netto pari a 3,3 miliardi (+52%). L’indebitamento sale del 3,5% oltre quota 62 miliardi. La discesa dei prezzi ferma i ricavi a 47 miliardi. Guidance invariate per il 2023. Cattaneo: non venderemo Endesa. A novembre il nuovo piano strategico
Enel ha chiuso il primo semestre del 2023 con una forte crescita dell’utile netto ordinario a 3,3 miliardi di euro (+52%) e dell’ebitda, salito a 10,7 miliardi di euro (+29,4%), andando in entrambi i casi oltre le stime del consensus. In calo i
ricavi, a circa 47 miliardi di euro, il 28,2% in meno rispetto ai 65,6 miliardi di euro del primo semestre 2022. È l’effetto della diminuzione dei prezzi di vendita delle commodity sui mercati finali, in un contesto energetico caratterizzato da una maggiore stabilità. Sono questi i principali numeri del bilancio di metà anno, il primo firmato dall’ad
Flavio Cattaneo, in carica dal 10 maggio scorso.
L’incremento dell’ebitda ordinario viene attribuito ai risultati del business integrato e al miglioramento dei risultati di
Enel Grids.
Quello dell’utile netto ordinario, all’andamento positivo della gestione operativa, che spiegano da
Enel «ha più che compensato l’incremento degli oneri finanziari netti, dovuto all’aumento del debito lordo e all’andamento dei tassi di interesse rispetto al primo semestre 2022, nonché il maggior onere fiscale conseguente al miglioramento della gestione operativa».
Crescita a due cifre anche per l’ebit, a 6,125 miliardi di euro (+35,4%), spinto dall’andamento positivo della
gestione operativa, i minori adeguamenti di valore e le minori svalutazioni crediti.
Il risultato netto del gruppo chiude a 2,5 miliardi di euro (+48,5%).
Il debito sale a 62 miliardi
In crescita, come da attese degli analisti, l’indebitamento finanziario netto a 62,159 miliardi di euro (+3,5%). La positiva evoluzione della generazione di cassa operativa, spiegano da
Enel, «è stata compensata dal fabbisogno relativo agli investimenti del periodo, al pagamento dei dividendi e del contributo di solidarietà relativo all’esercizio precedente».
Nel primo semestre del 2023,
Enel ha investito circa 6 miliardi di euro (+2,6%), concentrati in
Enel Green Power per lo sviluppo della capacità rinnovabile e in
Enel Grids per lo sviluppo e la resilienza delle reti di distribuzione.
Cattaneo: performance solida, confermiamo stime e cedola a 0,43 euro
«Nel corso del primo semestre 2023, il Gruppo
Enel ha registrato una solida performance finanziaria e operativa», è commento di Cattaneo a margine della call con gli analisti sui risultati. «Il nuovo management ha immediatamente avviato delle azioni per migliorare ulteriormente l’allocazione del capitale massimizzando il ritorno degli investimenti, aumentare le efficienze e semplificare la struttura del Gruppo attraverso la focalizzazione geografica sui sei Paesi core (ovvero Italia, Spagna, Stati Uniti, Brasile, Cile e Colombia, ndr)». Il nuovo piano verrà presentato, come di consueto, nel mese di novembre, insieme alla politica dei dividendi. Ma intanto, «queste azioni», ha detto ancora l’ad, «insieme ai risultati ottenuti nel periodo, ci consentono di confermare la guidance per fine 2023, con la previsione di un dividendo complessivo di 0,43 euro per azione per l’esercizio corrente».
La guidance fornita ai mercati finanziari in occasione della presentazione del Piano Strategico 2023-2025 e ribadita anche dopo i conti del
primo trimestre 2023, prevede per fine 2023 un ebitda ordinario tra 20,4 e 21 miliardi di euro, un utile netto ordinario tra 6,1 e 6,3 miliardi di euro e un dividendo complessivo, appunto, pari a 0,43 euro per azione. L’ indebitamento finanziario netto a fine 2023 è atteso in diminuzione tra 51 e 52 miliardi di euro, con un miglioramento del profilo creditizio del gruppo e un rapporto indebitamento finanziario netto/ebitda in discesa da 3,1 del 2022 a 2,4-2,5 nel 2023.
Cattaneo: non usciremo da Endesa, dismissioni avanti ma al prezzo giusto
L’ad, commentando i conti con gli analisti, è tornato a smentire la cessione di Endesa, la controllata spagnola che a sua volta ha chiuso i
conti del primo semestre in forte crescita. Sul piano di dismissioni taglia-debito, Cattaneo ha ribadito che è già arrivato al 50% dei target previsti ma che non c’è fretta di vendere perché ciò che più conta è «farlo al prezzo giusto».
Orario di pubblicazione:
26/07/2023 13:40
Ultimo aggiornamento:
26/07/2023 18:55