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Eni: spegne l'allarme Algeria (MF)
ROMA (MF-DJ)--L'Algeria sta onorando i contratti di fornitura: "a Eni non risulta alcuna difficolta' da parte algerina nella disponibilita' presente e futura dei volumi di gas addizionali concordati". Cosi', scrive MF, il Cane a sei zampe spegne l'allarme partito dal sito investigativo Alge'rie Part, che ha sganciato la bomba su un mercato gia' messo a dura prova dalle pressioni della Russia. Sonatrach, afferma il sito, non sara' in grado di garantire le forniture extra previste. "Ci chiediamo", incalza Eni in riferimento a quanto riportato dal portale, "quali siano fonti e interessi non favorevoli all'Italia che alimentano questi allarmismi infondati". In effetti per l'Italia, che oggi ha nell'Algeria il primo fornitore e che ha concordato un ulteriore supplemento di 4 miliardi di mc, sarebbe un colpo durissimo da assorbire: manderebbe a monte i piani di sganciarsi dalla Russia tra 2024 e 2025 e farebbe prospettare un inverno ancora piu' difficile del previsto. Eni pero' non ha dubbi sul fatto che l'Algeria sia un partner affidabile: nell'ultima settimana, attraverso il gasdotto Transmed, sono arrivati in Italia in media 70 milioni di metri cubi al giorno di gas algerino, cifra che rappresenta circa il 36% delle forniture totali, e soprattutto e' piu' di 3 volte il flusso dalla Russia nello stesso periodo. Mai a settembre era arrivato cosi' tanto gas dall'Algeria come sta avvenendo ora. Su questi flussi si regge gran parte del piano Eni per sostituire 20 miliardi di mc di gas provenienti dalla Russia, riposizionamento per gradi che infatti avverra' per lo piu' con gas di produzione algerina. Si prevede che le forniture destinate all'Eni su base annua raddoppino da circa 9 a circa 18 miliardi di metri cubi annui entro il 2024. "Di questi 9 miliardi addizionali, gia' 6 inizieranno ad arrivare a partire da quest' inverno e con aumenti progressivi nel corso del 2023", e' il riepilogo fatto da Guido Brusco, chief operating officer natural resources di Eni. red fine MF-DJ NEWS
20/09/2022 08:20
ROMA (MF-DJ)--L'Algeria sta onorando i contratti di fornitura: "a Eni non risulta alcuna difficolta' da parte algerina nella disponibilita' presente e futura dei volumi di gas addizionali concordati". Cosi', scrive MF, il Cane a sei zampe spegne l'allarme partito dal sito investigativo Alge'rie Part, che ha sganciato la bomba su un mercato gia' messo a dura prova dalle pressioni della Russia. Sonatrach, afferma il sito, non sara' in grado di garantire le forniture extra previste. "Ci chiediamo", incalza Eni in riferimento a quanto riportato dal portale, "quali siano fonti e interessi non favorevoli all'Italia che alimentano questi allarmismi infondati". In effetti per l'Italia, che oggi ha nell'Algeria il primo fornitore e che ha concordato un ulteriore supplemento di 4 miliardi di mc, sarebbe un colpo durissimo da assorbire: manderebbe a monte i piani di sganciarsi dalla Russia tra 2024 e 2025 e farebbe prospettare un inverno ancora piu' difficile del previsto. Eni pero' non ha dubbi sul fatto che l'Algeria sia un partner affidabile: nell'ultima settimana, attraverso il gasdotto Transmed, sono arrivati in Italia in media 70 milioni di metri cubi al giorno di gas algerino, cifra che rappresenta circa il 36% delle forniture totali, e soprattutto e' piu' di 3 volte il flusso dalla Russia nello stesso periodo. Mai a settembre era arrivato cosi' tanto gas dall'Algeria come sta avvenendo ora. Su questi flussi si regge gran parte del piano Eni per sostituire 20 miliardi di mc di gas provenienti dalla Russia, riposizionamento per gradi che infatti avverra' per lo piu' con gas di produzione algerina. Si prevede che le forniture destinate all'Eni su base annua raddoppino da circa 9 a circa 18 miliardi di metri cubi annui entro il 2024. "Di questi 9 miliardi addizionali, gia' 6 inizieranno ad arrivare a partire da quest' inverno e con aumenti progressivi nel corso del 2023", e' il riepilogo fatto da Guido Brusco, chief operating officer natural resources di Eni. red fine MF-DJ NEWS
20/09/2022 08:20