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Certo che sarebbe bastato veramente poco per risolvere in maniera indolore il tutto.
Già solo separare gli eventuali riscatti delle ramo 1 dalle gestioni azionarie avrebbe avuto un effetto calmante.
Poi anzichè bloccare tutti noi poveracci, bastava dire che si poteva riscattare un massimo del 50% delle Ramo 1 e si sarebbe anche capito a che livello era il coinvolgimento delle persone.
Per concludere... ma siamo proprio sicuri che la gestione dei riscatti consentiti sia trasparente?
Chi sta controllando?
Gli stessi che dovevano controllare i requisiti patrimoniali?
Ed a proposito dei riscatti consentiti... perchè con i miei risparmi dovrei finanziare il riscatto di persone che dovrebbero essere comunque nella mia stessa situazione ? C'è una priorità nei creditori di classe A e classe B e dov'è scritto !? In base a quale regolamento???
SONO VERAMENTE INFURIATO!
Non funziona così.
L'amministrazione controllata è un istituto del diritto fallimentare e si applica in caso di manifesta insolvenza per evitare di arrivare alla liquidazione fallimentare. Da una amministrazione controllata se ne esce solo in due modi:
1) con un ritorno ad una situazione di solvibilità.
2) con una liquidazione fallimentare.
In questi mesi stanno cercando chi è disposto a buttare un pò di soldi dentro al caminetto acceso per tornare alla situazione di solvibilità.
Se non lo trovano entro 2 anni, saranno costretti a vendere tutto, buttare tutto dentro un unico calderone ed iniziare a pagare per ordine di priorità. Le ramo I a capitale garantito verrebbero, a mio avviso, prima delle ramo III prodotti di investimento.
Quindi paradossalmente coi soldi delle ramo III pagherebbero le perdite delle ramo I... e poi ciò che resta verrebbe diviso pro quota tra i clienti ramo III...