Falsi

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L'amico Artebrixia - che ringrazio - mi ha aiutato a ritrovare questo bel thread che presenta una serie di informazioni sulla falsificazione di prodotti artistici. Mi permetto, nel mio piccolo, di ampliarlo e, specialmente, se possibile, di trarne delle risultanze.

In questo ambito, fino alla metà del Novecento, una ricerca fondamentale è il testo “Falsi e falsari” di Otto Kurz del 1961. Con meticoloso studio storiografico e per ciascuna branca del manufatto artistico, questo libro ci fa sapere che il falso d'arte è sempre esistito, seppur con motivazioni differenti.
Ad esempio, il già ricordato Cupido dormiente scolpito da Michelangelo, seppellito per anticarlo e fatto ritrovare come opera classica, non aveva certo il fine della frode, bensì dell'autopromozione. All'epoca – siamo nel 1496 – copiare un Botticelli era considerata frode, mentre copiare una statua greco-romana era vista – e ammirata - quale abilità dell'esecutore. Così il Buonarroti fece parlare di sé, produsse poi opere e progetti straordinari ed entrò nei primissimi posti dei maggiori patrimoni fiorentini dell'epoca.

Abbiamo la testimonianza di Fedro, 20 a.C. - 52 a.D., che nel V Libro parla espressamente dei falsari, e mille altre successive che ci presentano la costante storica di riprodurre fraudolentemente la Bellezza in tutte le sue forme. Quindi sappiamo tutto, o quasi tutto del passato.
Non così per l'arte moderna e contemporanea.
Gli esempi già citati nel thread sono solo la punta, piccola piccola, dell'iceberg di una attività mostruosa di riproduzione illecita. Che l'acquirente non immagina nemmeno.

Forse non tutti sanno che nell'area del freeport di Ginevra – la Svizzera è storicamente il caveau di tutti i valori, liquidi o materiali, del mondo intero - esiste un magazzino ad altissima sorveglianza in cui sono conservate più di un milione di opere d'arte di tutti i più grandi artisti della storia e di altissimo valore venale unitario. Il tripudio dell'arte come investimento puro e semplice, come fosse petrolio o rame o zucchero di canna; mi compero un Monet e invece di appenderlo in salotto per godermelo lo immagazzino tra guardie armate.
Quanto fa capire, se ce ne fosse bisogno, che l'arte come passione è fenomeno estremamente elitario.

Bene, all'interno di questo centro di stockaggio, ha sede il Fine Art Expert Institute (FAEI) organizzazione che si occupa principalmente, come dice il nome stesso, di expertizzare opere d'arte. Il suo direttore, Yann Walther, afferma che oltre il 70% delle opere analizzate dal FAEI risultano false. Pure contraffazioni. Un dato allarmante, e direi anche umiliante.

Per non appesantire il post, accenno solo ai “falsari”, che possono essere di varia estrazione ma soprattutto, come pericolosità, da ricercare nei grandi galleristi, nei grandi antiquari, nei grandi critici d'arte, ossia in quelle personalità di settore che incutono più fiducia nell'acquirente. Tanti esempi, solitamente conosciuti dopo la loro dipartita terrena, lo testimoniano. Per non parlare di curatori, di eredi, di membri di fondazioni. Una selva di professionisti che diffondono per interesse falsi a piene mani.

Per chi volesse, approfondiremo in seguito, tra i vari Picasso Wharol Duchamp Boetti – mi spiace Biagio - e tutti i grandi nomi dell'arte contemporanea la loro estesa e sottostimata falsificazione.
D'altronde riprodurre l'arte moderna che ormai non si basa quasi più sulla perizia di fattura, bensì su idee concetti e segni, è molto più facile e agevole, ovviamente, che copiare una Ronda di notte di Rembrandt.

Mi sembra evidente che, come la prima causa di divorzio è il matrimonio, così la prima causa del falso artistico è il collezionista/acquirente.
Malgrado strane teorie che ogni tanto appaiono, le relazioni umane di interesse - non includo quelle affettive altrimenti le signore presenti mi strozzano – si basano sul binomio domanda–offerta. Niente di più semplice: c'è chi vuole vendere un qualcosa e trova chi è interessato all'acquisto del medesimo, e quando si trova un accordo sul prezzo si soddisfano entrambe le parti.

In tutte le epoche la realizzazione di falsi prospera allorquando le condizioni economiche di una data società porta ad una domanda di cose belle – ma talvolta anche brutte – che si allarga sempre più attraverso l'informazione e la promozione. Malgrado le tante voci critiche, il progresso tecnologico e la globalizzazione hanno diffuso un benessere tale da consentire ad una non marginale porzione dell'umanità di accedere ad un superfluo che arriva alla produzione artistica, logico che si allarghi anche la schiera dei contraffattori.

Per farla breve, sentendo in FolArt parlare sempre di autentiche, di provenienze, di timbri ed etichette quali garanzia dei loro acquisti, vorrei porre in discussione tale sicurezza. Le notizie che ci pervengono quasi quotidianamente appannano notevolmente il quadro generale.
E, ancora più importante come tema del forum, nasce il quesito di base: cosa intendiamo per collezionismo? Cosa collezioniamo: opere d'arte o expertises ?
Attendo reazioni crudeli al mio “sasso nello stagno”.:)

Bellissimo e circostanziato intervento...bollino!!!..in aggiunta mi permetto solo di ricordare che, quando scrissi che un esperto, anzi un super esperto, mi disse che, parlando di Arte Moderna e contemporanea circa il 40% delle opere in circolazione sono FALSE...per poco non venivo lapidato, e accusato di scrivere scemenze o di avere chissà quali secondi fini...giusto per chiarire...certo non vengono a falsificare ME...:D
 
Bellissimo e circostanziato intervento...bollino!!!..in aggiunta mi permetto solo di ricordare che, quando scrissi che un esperto, anzi un super esperto, mi disse che, parlando di Arte Moderna e contemporanea circa il 40% delle opere in circolazione sono FALSE...per poco non venivo lapidato, e accusato di scrivere scemenze o di avere chissà quali secondi fini...giusto per chiarire...certo non vengono a falsificare ME...:D

Che i falsi ci siano stati e che sempre ci saranno è dire un ovvietà, per quanto riguarda la % nessuno può dare numeri certi, è chiaro che ce n’è una quota consistente ma non credo che sia questo il punto quanto individuare delle procedure o dei comportamenti che minimizzino il rischio di acquistare opere false, pur in presenza di leggi che puniscono severamente questi illeciti;

il problema spesso sta in chi deve vigilare ed applicare queste leggi in modo tempestivo, i processi in Italia durano troppo tempo causando così danni economici incredibili e situazioni d’incertezza che fanno male al mercato, vedasi per esempio il caso Dadamaino....
 
Che i falsi ci siano stati e che sempre ci saranno è dire un ovvietà, per quanto riguarda la % nessuno può dare numeri certi, è chiaro che ce n’è una quota consistente ma non credo che sia questo il punto quanto individuare delle procedure o dei comportamenti che minimizzino il rischio di acquistare opere false, pur in presenza di leggi che puniscono severamente questi illeciti;

il problema spesso sta in chi deve vigilare ed applicare queste leggi in modo tempestivo, i processi in Italia durano troppo tempo causando così danni economici incredibili e situazioni d’incertezza che fanno male al mercato, vedasi per esempio il caso Dadamaino....

Come ho già avuto occasione di argomentare, forse per alcuni autori si può anche immaginare una quota così rilevante di falsi prodotti e circolanti, ma immaginare che il 40% DELL'INTERO MERCATO sia costituito da falsi è un'assurdità evidente. Poichè grazie a Dio la maggior parte degli autori è immune o quasi da falsi, significa che per arrivare al 40% MEDIO, di alcuni autori circolano SOLO falsi. L'incongruenza è talmente evidente che appare strano che Kiappo e il grande esperto autore della clamorosa cavol... ehm rivelazione, non se ne rendano conto.
E' più che giusto mettere in guardia da gabole, inganni e truffe (e io stesso spesso l'ho fatto), ma arrivare a screditare a tal punto il mercato è un'assurdità ridicola anche solo in nome del buon senso, senza nemmeno il bisogno di arrivare a illustrare i più elementari criteri statistici.
 
Come ho già avuto occasione di argomentare, forse per alcuni autori si può anche immaginare una quota così rilevante di falsi prodotti e circolanti, ma immaginare che il 40% DELL'INTERO MERCATO sia costituito da falsi è un'assurdità evidente. Poichè grazie a Dio la maggior parte degli autori è immune o quasi da falsi, significa che per arrivare al 40% MEDIO, di alcuni autori circolano SOLO falsi. L'incongruenza è talmente evidente che appare strano che Kiappo e il grande esperto autore della clamorosa cavol... ehm rivelazione, non se ne rendano conto.
E' più che giusto mettere in guardia da gabole, inganni e truffe (e io stesso spesso l'ho fatto), ma arrivare a screditare a tal punto il mercato è un'assurdità ridicola anche solo in nome del buon senso, senza nemmeno il bisogno di arrivare a illustrare i più elementari criteri statistici.


Puoi chiarire cortesemente questa frase?

A chi ti riferisci?
 
Puoi chiarire cortesemente questa frase?

A chi ti riferisci?

Ho sbagliato a quotare! L'intervento è questo, di Kiappo (comunque è una vecchia sua "fissa" che gli ho già contestato in passato):

Bellissimo e circostanziato intervento...bollino!!!..in aggiunta mi permetto solo di ricordare che, quando scrissi che un esperto, anzi un super esperto, mi disse che, parlando di Arte Moderna e contemporanea circa il 40% delle opere in circolazione sono FALSE...per poco non venivo lapidato, e accusato di scrivere scemenze o di avere chissà quali secondi fini...giusto per chiarire...certo non vengono a falsificare ME...:D
 
Mi sembra persino superlfuo "spiegare" perché dire: il 70% delle opere ESAMINATE è risultato falso, ci può stare (perché magari si sono esaminate proprio opere dubbie di autori discussi). O dire:il 40% delle opere CIRCOLANTI del TAL ARTISTA risulta essere composto da falsi, ci può stare. Ma affermare che il 40% DELL'INTERO MERCATO è costituito da falsi... ma ci vuole davvero un trattato con numeri, grafici e statistiche per dimostrare che è una corbelleria??
 
Sicuramente.
Oltre al fatto che una expertise al FAEI - istituto dotato dei più moderni strumenti di analisi - costa intorno ai 15.000 euro, una cifra non marginale, quindi ritengo riferita ad un numero abbastanza limitato di opere sottoposte al giudizio.
In ogni caso Yann Walther afferma che, alla fine, il 90% di una expertise si fa con gli occhi, con l'esperienza.
 
Mi sembra persino superlfuo "spiegare" perché dire: il 70% delle opere ESAMINATE è risultato falso, ci può stare (perché magari si sono esaminate proprio opere dubbie di autori discussi). O dire:il 40% delle opere CIRCOLANTI del TAL ARTISTA risulta essere composto da falsi, ci può stare. Ma affermare che il 40% DELL'INTERO MERCATO è costituito da falsi... ma ci vuole davvero un trattato con numeri, grafici e statistiche per dimostrare che è una corbelleria??

:no:...Io non credo di aver riportato che il 40% dell' INTERO MERCATO sia composto da falsi, penso di essermi riferito all'Arte Moderna e Contemporanea, e di Artisti che " vale la pena"...falsificare...il tuo intervento dimostra solo che TU vuoi avere sempre e comunque ragione, non so chi tu sia e cosa faccia, ma quella persona..so che tiene conferenze in mezzo mondo, scrive libri ed articoli sull'argomento, quindi, se permetti mi fido più del suo parere che del tuo. ...
 
@microalfa bell'intervento!
Lo so che i falsi ci sono di tutti gli artisti, inclusi quelli che amo.
So anche che gli artisti - almeno inizialmente - spesso provano una certa soddisfazione a veder girare dei loro falsi, perché sono una sorta di riconoscimento del loro successo.
Poi però chiaramente diventa un problema.
E a quel punto si creano gli Archivi, che in alcuni casi per fortuna lavorano bene e ripuliscono il mercato e che in altri casi purtroppo fanno danni.
 
:no:...Io non credo di aver riportato che il 40% dell' INTERO MERCATO sia composto da falsi, penso di essermi riferito all'Arte Moderna e Contemporanea, e di Artisti che " vale la pena"...falsificare......

Questo è il tuo scritto. Altre volte hai scritto esattamente la stessa cosa... però credi di non aver scritto. Che lucidità! Andiamo bene! Rileggiti:

Bellissimo e circostanziato intervento...bollino!!!..in aggiunta mi permetto solo di ricordare che, quando scrissi che un esperto, anzi un super esperto, mi disse che, parlando di Arte Moderna e contemporanea circa il 40% delle opere in circolazione sono FALSE...per poco non venivo lapidato, e accusato di scrivere scemenze o di avere chissà quali secondi fini...giusto per chiarire...certo non vengono a falsificare ME...:D
 
Certo che se solo con una piccola ricerca si trovano giusto un paio di fenomeni del tipo seguente, non c'è proprio da stare tranquilli!

Il falsario "sincero" -
RSI Radiotelevisione svizzera


Un vero falsario -
RSI Radiotelevisione svizzera


Il piu grande falsario d'Europa - Il Post

Ho già scritto su Rai5 presentavano indagini e metodiche d'analisi per dimostrare l'autenticità di dipinti, si trattava soprattutto di arte antica o l più moderna in cui si utilizzavano percorsi integrati, dalla documentazione storica e evidenze di compravendita, a testimonianze, experise ed analogie di stili, colori e pennellate fino ad anaisi chimiche e radiografiche. Ricordo che in un caso il falso risultò solo dalla caratterizzazione del pigmento che all'epoca della realizzazione dell'opera non esisteva o non veniva utilizzato.
 
Ragazzi,
non state ad ascoltare quello che dice mio fratello micro.

Dato che è un casinista completo - lui dice "creativo" - riesce perfino a perdere autentiche e documenti, è veramente un disastro amministrativo, per cui si compiace, gigionescamente, di sfruculiare i precisini, quelli che amano mettere i puntini sulle "i" seminando il dubbio.

Poi è anche un grande presuntuoso, è convinto di individuare subito, a occhio nudo, se un'opera d'arte è bella o brutta, originale o copia, caratteristiche e peculiarità.

E' fatto così, o prenderlo com'è o soffocarlo.
Fate voi.

:)
 
Questo è il tuo scritto. Altre volte hai scritto esattamente la stessa cosa... però credi di non aver scritto. Che lucidità! Andiamo bene! Rileggiti:

Difatti..parlavo del mercato dell'Arte moderna e Contemporanea...Caro il mio...facciamo che ci ignoriamo, così ci evitiamo reciproche rotture di palle, eh, che ne dici?
 

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Ma che i falsi ci siano sempre stati é un dato di fatto.

Il 40% mi sembra veramente eccessivo.

Come si fa dire questa cifra o i falsi sono stati scoperti con quell'ordine di grandezza o vuol dire che quell'esperto sa di persone che su 10 quadri ne piazzano 4 falsi e quindi me ne starei alla larga.

Secondo me é importante la storia di un dipinto (provenienza, esposizioni, persona che vende) e fare le proprie verifiche.

E' chiaro che se compro un'opera su ebay, da un'asta minore, da una galleria minore, il rischio é molto più grosso.
 
A proposito di falsi e falsificazione.

Anzitutto va detto che soltanto artisti conclamati sono generalmente oggetto di falsificazione.

Il grande critico Antonino Delbossi sostiene che in alcuni casi l'opera falsa è meglio di quella autentica.

Ha ragione? Ha torto?

Mi rifaccio alle teorie di Emanione di Creta, II sec a.c.

Non esiste vero o falso perchè in ogni cosa c'è un pò di verità: quella dell'artista, quella del falsario.

Quando il Met si trovò ad espertizzare il famoso Cratere di Lucernina, alla fne confermò: non so se è autentico, ma è più bello di quelli oroginari!

Purtroppo John Birkly perse il posto...ma riflettiamo...non diceva proprio una verità, anche se falsa?

Non c'è nulla di vero in quel che ho scritto sopra!
Nomi, luoghi, eventi...tutto inventato!

Eppure essendo in un 3d denominato FALSI, il mio narrare il falso equivale al dire il verodal momento che se avessi detto il vero, ciò sarebbe falso!

Un breve apologo che induce a riflettere sul tema VERO/FALSO !!
 
Thanks Mod. 1 leggeremo! ;)
Oggi mentre tagliavo il prato, occupazione che impiega il fisico e non la mente, mi chiedevo se l'attenzione ad autentiche, expertise etc. è un dato tipicamente italiano perchè c'è il timore delle sòle o è altrettanto rilevante e considerato a livello internazionale, non solo nei confronti di ns. artisti magari controversi ma anche di quelli stranieri.
Forse è un argomento già trattato ma non so dove disperso.

Visti i link he ho postato, i primi che ho trovato, dove sono menzionati falsari di altri Paesi, non vorrei la ns. fosse l'n-esima forma di autolesionismo tutto italiano!

P.S. Acci e Kiappo siete due mondi complementariche non si incontrano, non vorrei scomodare i titoli di J. Austen tipo "Ragione e Sentimento", ma immagino il primo uno Steve Jobs con casa domotica e ipertecnologica in acciaio, cristallo, e prevalenza di bianco, grigio, avio e colori-non colori, tutto rigorosamente a tinta unita mentre Kiappo un mix tra un nostalgico da "plen in air" con panama e sigaro o pipa che sposa la visione romantica dell'artista ed un Hemingway post moderno a pesca del suo marlin! Forse è il troppo sole di oggi!!!
 
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Thanks Mod. 1 leggeremo! ;)
Oggi mentre tagliavo il prato, occupazione che impiega il fisico e non la mente, mi chiedevo se l'attenzione ad autentiche, expertise etc. è un dato tipicamente italiano perchè c'è il timore delle sòle o è altrettanto rilevante e considerato a livello internazionale, non solo nei confronti di ns. artisti magari controversi ma anche di quelli stranieri.
Forse è un argomento già trattato ma non so dove disperso.

Visti i link he ho postato, i primi che ho trovato, dove sono menzionati falsari di altri Paesi, non vorrei la ns. fosse l'n-esima forma di autolesionismo tutto italiano!

P.S. Acci e Kiappo siete due mondi complementariche non si incontrano, non vorrei scomodare i titoli di J. Austen tipo "Ragione e Sentimento", ma immagino il primo uno Steve Jobs con casa domotica e ipertecnologica in acciaio, cristallo, e prevalenza di bianco, grigio, avio e colori-non colori, tutto rigorosamente a tinta unita mentre Kiappo un mix tra un nostalgico da "plen in air" con panama e sigaro o pipa che sposa la visione romantica dell'artista ed un Hemingway post moderno a pesca del suo marlin! Forse è il troppo sole di oggi!!!

A questo punto ci devono postare almeno un angolo di casa!
Io, invece, penso che Kiappo sia più domotico, ipertecnologico e con prevalenza di bianco; accipicchia più “anni 50”: boiserie, colori pastello, mantovane, divani a fiori o cachemire … :-)
 
A questo punto ci devono postare almeno un angolo di casa!
Io, invece, penso che Kiappo sia più domotico, ipertecnologico e con prevalenza di bianco; accipicchia più “anni 50”: boiserie, colori pastello, mantovane, divani a fiori o cachemire … :-)

No, caro Andrea...ci ha azzeccato Lory...almeno per quello che mi riguarda..mah!! Dev'essere una mezza strega!!!:terrore::eekk:...diciamo che mi frequenta sul FOL da un po' più tempo...
 
A questo punto ci devono postare almeno un angolo di casa!
Io, invece, penso che Kiappo sia più domotico, ipertecnologico e con prevalenza di bianco; accipicchia più “anni 50”: boiserie, colori pastello, mantovane, divani a fiori o cachemire … :-)

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