Falsi

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P.S. Acci e Kiappo siete due mondi complementariche non si incontrano, non vorrei scomodare i titoli di J. Austen tipo "Ragione e Sentimento", ma immagino il primo uno Steve Jobs con casa domotica e ipertecnologica in acciaio, cristallo, e prevalenza di bianco, grigio, avio e colori-non colori, tutto rigorosamente a tinta unita mentre Kiappo un mix tra un nostalgico da "plen in air" con panama e sigaro o pipa che sposa la visione romantica dell'artista ed un Hemingway post moderno a pesca del suo marlin! Forse è il troppo sole di oggi!!!

Azzzz! :eek:
Se fosse stato davvero così e ci fosse stato anche un pianetto di marmo vorrebbe dire che il povero Steve Jobs avrebbe vissuto in un obitorio...:D;)
 
Ragazzi,
non state ad ascoltare quello che dice mio fratello micro.

Dato che è un casinista completo - lui dice "creativo" - .....

Vediamo di continuare il discorso tra arredamenti e intelligenti provocazioni. Bravo/a Onis.

Proprio sciocchina la mia cara sorellina.

Non sono casinista più di tanto e di autentiche ne avrò perse al massimo un paio, forse perchè, in fondo, mi interessano poco. Compro quel che amo e che posso permettermi e quel che entra a far parte del mio intorno, diviene poi stabilmente parte della mia vita. Mai avuto pentimenti né desiderio di alienare o permutare qualcosa, finora grazie al cielo non avendone necessità. Gli eredi, eventualmente, si arrangeranno.
Papà diceva, forse riferito alla mamma, che un male che dura da vent'anni diventa una necessità: anche i quadri, sculture o tutti gli altri oggetti di cui ci circondiamo, pur se magari meno “importanti” del momento dell'acquisizione.

E ciò, tuttavia, sempre in un clima evolutivo, senza conservatorismi di sorta, come diceva Democrito quattro secoli prima di Cristo, tutto scorre e cambia, panta rei. Inutile e controproducente opporvisi.
Cambiamo nel tempo, anche se impercettibilmente poco alla volta, si evolvono i nostri gusti, si assimilano sempre differenti novità ma il passato non si cancella, non può svanire, è stato alla base del nostro essere oggi così come siamo.

Quello che più mi premeva esprimere, e chiedervi, in questa discussione è il tipo di approccio vero che abbiamo con l'oggetto che chiamiamo d'arte. Soprattutto oggi che ormai la produzione di tutti gli artisti è praticamente costituita da multipli. Sì, magari non proprio uguali, come i volumi della Dada così dibattuti in questi giorni, ma quasi.
Tutti gli artisti producono al massimo qualche decina di “capolavori”, ossia emergenze espressive, nel corso della loro vita e poi millemila “firme”, auto-copie o almeno riferimenti ripetuti.

Anche se l'arazzino di Boetti è un pezzo unico, cioè prodotto singolarmente con la tecnica del ricamo, fa sempre parte di una serie di opere che definiamo uguali se la scritta è la medesima, così come i multipli di Andy Wharol. Possedere un arazzino, un flower o una grammatura, alla fin fine sempre di multipli parliamo.
E allora, cosa ci spinge a valutare diversamente l'uno dall'altro ?.

Facciamo un esempio che conoscono tutti: le Marilyn di Wharol.

Nel 1964 Andy produce una serie di 10 Marilyn – un metro per un metro - diversificando i colori di una immagine di base tratta dal film Niagara.
Tre anni dopo lancia una serie di cartelle, di dieci ritratti serigrafici ciascuna, per una tiratura di 250 copie + 26 p.a. Queste 91 per 91 centimetri.

Qualche anno dopo, controvoglia, accetta una seconda tiratura di 250 esemplari della cartella, eseguita in Europa dalla Sunday B. Morning, solo con colori leggermente diversi, a cui appone la scritta “this is not of me”. Queste mi fanno schifo.

La Sunday B. Morning, successivamente e con il consenso della Fondazione – infatti sono timbrate dalla fondazione medesima – ne stampa altre serie senza numerazione ma con i colori originari. Quindi più fedeli all'idea primitiva di Wharol.

Morale della favola, una Marilyn, quella Orange, delle dieci originali è stata acquistata poco tempo fa dall'americano Kenneth Griffin per 250 milioni di dollaroni.

Un esemplare della prima tiratura seriale vale oggi intorno ai 50.000 dollari, quindi si parla di circa mezzo milione per la serie completa.

Io piccolino che non mi sognerei mai di spendere mezzo milione per il pur iconico faccino della Monroe, ho pagato circa mille euro una serie completa non numerata ma con timbro della Fondazione. Allineate in due fila su una parete rischiarano qualsiasi giornata di pioggia.
Mi sapete dire che differenza emozionale potrei mai avere da una scelta diversa? Griffin e tutti quelli che ne comprano una sola a quelle cifre acquisiscono una emozione o una griffe di rarità? Un plus intellettuale o un semplice certificato di valore ?.
 
Altro bell'intervento! :bow:...Griffith & Co...da supermilionari..comprano da par loro, ma l'emozione è la stessa, anzi forse ti godi più tu la tua serie " minore"...quella di Griffith sarà in qualche caveau...
 
Certo che se solo con una piccola ricerca si trovano giusto un paio di fenomeni del tipo seguente, non c'è proprio da stare tranquilli!

Il falsario "sincero" -
RSI Radiotelevisione svizzera


Un vero falsario -
RSI Radiotelevisione svizzera


Il piu grande falsario d'Europa - Il Post

Ho già scritto su Rai5 presentavano indagini e metodiche d'analisi per dimostrare l'autenticità di dipinti, si trattava soprattutto di arte antica o l più moderna in cui si utilizzavano percorsi integrati, dalla documentazione storica e evidenze di compravendita, a testimonianze, experise ed analogie di stili, colori e pennellate fino ad anaisi chimiche e radiografiche. Ricordo che in un caso il falso risultò solo dalla caratterizzazione del pigmento che all'epoca della realizzazione dell'opera non esisteva o non veniva utilizzato.

Bingo!!...ho letto solo adesso...e anche il falsario dell'articolo parla del 40% di opere false...e allora, come la mettiamo???
 
Bingo!!...ho letto solo adesso...e anche il falsario dell'articolo parla del 40% di opere false...e allora, come la mettiamo???

Kiappo ma hai idea di chi sia Dondè? Ho visto una volta in tv lui che vendeva i suoi quadri, dicendo che si trovano nelle collezioni piu’ importanti del mondo (nb: con la firma donde). Se ti interessano le sue opere le trovi a Lugano, in fondo a Via Nassa. Sono molto vistose.
 
Bravo/a Onis.


come diceva Democrito quattro secoli prima di Cristo, tutto scorre e cambia, panta rei. enneth Griffin per 250 milioni di dollaroni.

Tre precisazioni.
Mi chiamo Nico.
Panta rei è riferito ad Eraclito, non a Democrito, ed i secoli sono cinque a.c.

Ciao
 
Kiappo ma hai idea di chi sia Dondè? Ho visto una volta in tv lui che vendeva i suoi quadri, dicendo che si trovano nelle collezioni piu’ importanti del mondo (nb: con la firma donde). Se ti interessano le sue opere le trovi a Lugano, in fondo a Via Nassa. Sono molto vistose.

Eh, e nel secondo articolo. .l' altro falsario..hai letto? Io non sono un Collezionista, nè mi spaccio per esperto...giratela un po' come vi pare, ma mi pare che il problema esista e sia piuttosto macroscopico, non credo sia una mia " fissazione"...francamente mi importa meno di zero..ma volere negare l'evidenza, mi sembra ridicolo. ..facciamo un po' di nomi...a caso..Rosai, Schifano, Modigliani, Manzoni, Caffè, Treccani, Cascella... oltre a quelli citati negli articoli menzionati da Lory....io stesso conosco un amico al cui cognato, molto facoltoso, ma ignorante in campo artistico, rifilarono anni fa un "Picasso" e credo un " Matisse"...poi capisco benissimo che smuovere un po' di fango possa, qui dentro, dar fastidio a diverse persone...allora chiudiamo il 3d e buonanotte al secchio!!
 
Eh, e nel secondo articolo. .l' altro falsario..hai letto? Io non sono un Collezionista, nè mi spaccio per esperto...giratela un po' come vi pare, ma mi pare che il problema esista e sia piuttosto macroscopico, non credo sia una mia " fissazione"...francamente mi importa meno di zero..ma volere negare l'evidenza, mi sembra ridicolo. ..facciamo un po' di nomi...a caso..Rosai, Schifano, Modigliani, Manzoni, Caffè, Treccani, Cascella... oltre a quelli citati negli articoli menzionati da Lory....io stesso conosco un amico al cui cognato, molto facoltoso, ma ignorante in campo artistico, rifilarono anni fa un "Picasso" e credo un " Matisse"...poi capisco benissimo che smuovere un po' di fango possa, qui dentro, dar fastidio a diverse persone...allora chiudiamo il 3d e buonanotte al secchio!!

Ma il secondo articolo non dice 40%. Secondo me quella cifra e’ veramente eccessiva. Parlo di buon senso.
 
Tre precisazioni.
Mi chiamo Nico.
Panta rei è riferito ad Eraclito, non a Democrito, ed i secoli sono cinque a.c.

Ciao

Bravo doppiamente Onis.
Mi fa piacere che almeno uno dei miei quattro lettori lo faccia attentamente.

Per questo bisognerebbe scrivere al mattino con calma, anziché di getto stanchi alla sera.
Dello svarione - inammissibile alla luce dei mondi così lontani occupati dai due greci - mi cospargo il capo di cenere.
Ed è già una punizione troppo blanda.

Per quanto concerne la percentuale di falsi nel contemporaneo, tema peraltro che poco appassiona, il suo calcolo è esattamente come quello dell'evasione fiscale in Italia. C'è chi dice 100 B, chi 200 o altre cifre, e quindi altre percentuali. Chi può saperlo?. E' comunque un numero elevato e occorre tenerne conto.
 
Ma il secondo articolo non dice 40%. Secondo me quella cifra e’ veramente eccessiva. Parlo di buon senso.

Il secondo, se non ho letto male perchè era tardi ed ero stanco, parla di percentuali ancora maggiori..ma il punto non è, secondo me, il 35% o il 60%..il punto è che "ufficialmente" non si vuole o può ammettere una situazione che è pesante, e potrebbe innescare un disastro economico nel settore del commercio delle opere d'Arte...E sono anche convinto che un qualsiasi soggetto che abbia un falso ben fatto..se ne guardi bene dal dirlo in giro e cerchi di piazzarlo a qualcun'altro!!!..Le cifre che girano non sono noccioline..se i grandi investitori in questo settore dovessero stopparsi...bel casino!!...Comunque, per quel che mi riguarda la chiudo qui. Buona giornata!!
 
Caro amico...io applicherei anche qui il criterio statistico di Trilussa.
Se del pittore X circola il 50% di falsi ( diamo per scontato che sia possibile calcolarlo), dell'artista Y nemmeno uno e di quello Z il'70%, il mercato complessivo dei falsi circolanti sarà del [50+0+70]: 3 = 40%.

Ben diversa però sarebbe la legittima protesta di di Y, mentre ben contento sarebbe X e perfino felice Z che vedrebbe abbassato di circa la metà metà il suo falso circolante!

Morale: l'eventuale media del falso circolante non può che essere calcolata, con difficoltà, soltanto e sempre in riferimento al singolo artista!
 
Caro amico...io applicherei anche qui il criterio statistico di Trilussa.
Se del pittore X circola il 50% di falsi ( diamo per scontato che sia possibile calcolarlo), dell'artista Y nemmeno uno e di quello Z il'70%, il mercato complessivo dei falsi circolanti sarà del [50+0+70]: 3 = 40%.

Ben diversa però sarebbe la legittima protesta di di Y, mentre ben contento sarebbe X e perfino felice Z che vedrebbe abbassato di circa la metà metà il suo falso circolante!

Morale: l'eventuale media del falso circolante non può che essere calcolata, con difficoltà, soltanto e sempre in riferimento al singolo artista!

Più che logico! Prova a spiegarglielo anche all'illustrissimo super esperto amico di Kiappo!
 
Il secondo, se non ho letto male perchè era tardi ed ero stanco, parla di percentuali ancora maggiori..ma il punto non è, secondo me, il 35% o il 60%..il punto è che "ufficialmente" non si vuole o può ammettere una situazione che è pesante, e potrebbe innescare un disastro economico nel settore del commercio delle opere d'Arte...E sono anche convinto che un qualsiasi soggetto che abbia un falso ben fatto..se ne guardi bene dal dirlo in giro e cerchi di piazzarlo a qualcun'altro!!!..Le cifre che girano non sono noccioline..se i grandi investitori in questo settore dovessero stopparsi...bel casino!!...Comunque, per quel che mi riguarda la chiudo qui. Buona giornata!!

Ciao kiappo. Credo anche io che il mercato dell’arte e’ parecchio a rischio e questo a prescindere dai falsi.
 
Non capisco che senso abbia esacerbarsi per stabilire una % di falsi cosa impossibile da provare anche solo per ipotesi, che comunque sarebbero tutte astruse o assurde.....

Sarebbe meglio forse discutere di come tutelarsi per evitare di acquistare falsi; ma il caso Manzoni, per esempio, insegna come esistono più tipi di falsi o presunti tali:
1. Le opere non archiviate
2. Le opere non archiviate, ma possibilmente autentiche per sentenza di un tribunale
3. Alcune o più opere archiviate

È chiaro che davanti a simili situazioni paradossali i collezionisti siano tentati o di rivolgersi ad artisti con archivi trasparenti e senza pecca o lasciar perdere di investire in arte.....
 
Microalfa, a parte che mi sfugge il nesso con i falsi del tuo ultimo intervento, a me quell'acquisto parrebbe una follia e può risultare uno status symbol, ma anche lo sposare la centralità della riproduzione dell'arte come valutata da Warhol, che diceva di volersi trasformare in macchina e sognava un'opera nelle case di ciascuno, quindi un'esaltazione/esasperazione max del suo pensiero. Mi pare chequesta prima seria riportasse comunque firme autografe e spesso le ritoccasse lui con precisione ed attenzione quasi maniacale da renderle o farle percepire come pezzi unici.

Non ho riportato gli articoli per dare un peso al numero di falsi ma per sottolinearne la ricorrenza ed anche la consistenza straniera. Occorre considerare come i falsari operino comunque nel segno della "verosimiglianza", dove si presume o si ha memoria di più versioni simili di uno stesso lavoro o di diverse varianti non tanto nella creazione di duplicati di opere già esistenti.
 
Per quanto concerne la percentuale di falsi nel contemporaneo, tema peraltro che poco appassiona, il suo calcolo è esattamente come quello dell'evasione fiscale in Italia. .......

:clap::clap:
come per il nefasto vaso di Pandora, senza entrare nel merito dei numeri, ritengo che di molti artisti anche se abilmente blindati da autorevoli fondazioni ed archivi avrebbero da temere se il vaso venisse mai aperto.

Se poi, oltre ai falsi ed alle retrodatazioni ci andiamo pure ad aggiungere l'indiscriminato uso del restauro privo di una chiara regolamentazione e però accetatto da mooooolte fondazioni, allora è davvero auspicabile che la Signora Pandora non si faccia mai regalare nulla dal Zeus:no:
 

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:D

ed eccolo qui, in un noto museo torinese dopo il restauro:o
sempre sperando che Pandora non legga questo 3D
se non son c......i amari:p
 

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Riguardo ai restauri ....tempo fa ho visto la foto di un opera di Festa dove dominava un bel color bianco sgargiante...peccato che qualche anno prima ho avuto modo di vedere dal vivo la stessa opera di un bel color crema....:mmmm: e tu vai a capire adesso come stanno le cose...( ma penso che al mercato piaccia di piú il bianco latte...:p)
 
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