" Faremo crollare l'economia russa" cap. 6

Putin e Xi danneggiano l’economia russa e cinese: ma le ideologie sono più forti degli interessi​

L'interesse materiale non è sempre la motivazione dominante di un Paese

La nuova puntata della rubrica «Oriente Occidente» di Federico Rampini parte da tre numeri: 240, 800, 660: il primo numero rappresenta, in miliardi, l’interscambio attuale tra Russia e la Cina; il secondo, l’interscambio tra Cina e Unione Europea. Il terzo, infine, quello tra Cine a Stati Uniti. «Cifre importanti – sottolinea Rampini - perché momento si tiene il vertice a Pechino tra Xi Jinping e Putin».

L'alleanza tra Russia e Cina ha ingigantito i rapporti economici tra i due Paesi: «La Russia ormai è dipendente dalla Cina per quasi tutto e le deve vendere a prezzi scontati l’energia per procurarsi merci che un tempo comprava dall'Occidente – spiega Rampini – Un commercio bilaterale che si è intensificato dall'inizio della guerra in Ucraina».

Il commercio bilaterale Cina-Russia, tuttavia, rappresenta appena un sesto dei rapporti economici tra la Cina e l'Occidente. «È importante ricordarlo perché l'economia non è tutto – nota Rampini - L'interesse materiale non è sempre la motivazione dominante di un Paese».

«Se l’economia fosse davvero la motivazione dominante, la Cina dovrebbe avere una politica molto più amichevole nei confronti dell'Occidente – continua - Ma la stessa Russia avrebbe dovuto evitare l'aggressione criminale contro l'Ucraina». Ci sono altre forze nel mondo più potenti degli interessi economici: «Una è l'ideologia dei regimi autocratici che vedono l'Occidente e il suo modello come una minaccia». «Da molti, molti anni in giro per il mondo ci sono delle ideologie che purtroppo sono molto più letali, pericolose e addirittura capaci di seminare morte e distruzione di quanto non lo siano gli interessi economici», conclude.
Putin e Xi danneggiano l’economia russa e cinese: ma le ideologie sono più forti degli interessi | Corriere TV
Chiaro che l'economia da sola non basta, anche perche a nessuno dei due interessa poi molto la condizione del proprio popolo.
 
Accelera la crescita del pil russo.
Sempre meglio l'economia russa

L'oste sta accelerando.
Facile accelerare quando i dati sono secretati e te la canti e te la suoni da solo.

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Guarda vi rimane solo l'ironia.
Dopo 27 mesi di guerra sia l'economia russa che l'esercito russo sono più forti di febbraio 2022.
Va di lusso per i russi, una guerra qui, una là, tutta salute e benessere. Fortunati loro :o
 
Che dici, consigliamo la Melona di aggredire la Francia per la Corsica? :o

:no:
Gli americani sempre contro avversari di scarso livello per vincere facile e fare bellissima figura.
Il trucco è quello di prendere sempre uno scarsissimo.
 

L'articolo che posti, infatti, parla di carburanti, non di petrolio.

Mica hanno bloccato l'estrazione del petrolio? Bloccano la raffinazione di esso. I russi possono ancora venderlo il petrolio

Il paradosso, inoltre è che se raffini di meno per produrre carburante ti avanza più petrolio da vendere. :yes:

Se, come dice l'articolo, l'Italia importa meno del 2% dei carburanti dalla Russia, direi invece che non ce ne potrebbe importare di meno.

Non so proprio a che epoca si riferiscano i dati, al momento sussiste un divieto di esportazione dei carburanti (diesel e benzina) dalla Russia in vigore dal 1° Marzo 2024.
 
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"Sequestrati beni, azioni e proprietà di Unicredit". La decisione del tribunale russo

Il valore dei beni sequestrati ammonta a 463 milioni di euro. La decisione è stata presa nell'ambito di un contenzioso tra diversi istitui bancari e RusChemAlliance. La Farnesina: "Stiamo seguendo il caso"

Questo si aggiunge ai richiami della BCE per una riduzione progressiva del business per le banche europee in Russia (ma evidentemente una fuoriuscita non è facile e, forse, i profitti fanno gola).


La filiale russa di Unicredit, che ha riferito che per il primo trimestre del 2024 i suoi profitti sono raddoppiati rispetto al primo trimestre del 2023, sta lavorando per ridurre la sua presenza russa più velocemente di Raiffeisen con il suo portafoglio prestiti dimezzato rispetto a quello di Raiffeisen in calo solo del 28,2%.

www.kommersant.ru/doc/6688867

Comunque l'articolo del Financial Times (in chiaro nel link) riporta che la BCE chiede alle banche europee un piano rapido di fuoriuscita dalla Russia per evitare eventuali sanzioni secondarie US (che riguarderebbero principalmente Raiffeisen Bank).

www.x.com/maxseddon/status/1791521595527176664
 
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