Fiat-Chrysler Automobiles: news & market 01 gen 2018

  • Due nuove obbligazioni Societe Generale, in Euro e in Dollaro USA

    Societe Generale porta sul segmento Bond-X (EuroTLX) di Borsa Italiana due obbligazioni, una in EUR e una in USD, a tasso fisso decrescente con durata massima di 15 anni e possibilità di rimborso anticipato annuale a discrezione dell’Emittente.

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Per chi ha Amazon Prime Video consiglio di vedere ultima puntata di Grand Tour: Davide (Lancia Rally 037) contro Golia (Audi Quattro) nel campionato mondiale Rally 1982/83.
 
cmq, per quanto riguarda la fake news e cryptocurrencies, e' imcredibile la quantita' di ******* sparate anche da fonti importanti (forbes, reuters) che sono al 100% fake news

per questo sono ancora piu' convinto che NON si possono regolamentare le fake news.... di fatto una regolamentazionen vorrebbe eliminare le fake news di alcune parti... lasciando intatte le altre...

traduzioni sbagliate (volutamente?) dal coreano, titoli degli articoli che niente hanno a che fare con la realta'... e poi mi si parla di fake news?


e le crypto non sono l'unico settore in cui le fake news ci sono ma per me che le seguo da anni e' troppo palese, queste ******* possono essere date in pasto al 99% solo perche' quelle persone mai si sono informate (leggitimo ma io ce l'ho con "fonti internazionali fra le piu' importanti" che di fatto pubblicano articoli che, fossero su carta, sarebbero buoni solo a pulirsi il **** (e io avrei schifo pure a fare quello vista la qualita' infima delle informazioni, non sia mai che mi prenda qualche malattia))
 
magari la carta usata potrebbe essere di migliore qualità (anche se non credo)
 
conseguenze che noi avevamo perfettamente previsto(del resto era semplice e ovvio)...e , naturalmente, il "flusso canalizzatore" non serve a una min-chia...CVD

Dieselgate: capitolo chiuso? Macche! Ecco gli strascichi dopo l'intervento in officina (inchiesta) | Redazione Finanza.com

L'articolo è una nota stampa di Altroconsumo che è stata ripresa dai quotidiani on-line, non ci sono elementi reali di supporto ma si parla di impressioni, peggioramenti notati, consumi aumentati rispetto a standard imprecisati.

Nel processo queste tesi non hanno alcun valore, i parametri reali di rumorosità, prestazioni, emissioni e consumi devono essere confrontati con i dati dichiarati in sede di omologazione non con quelli attesi dai consumatori finali. Purtroppo ci vorranno anni per il processo, mi sarebbe piaciuto leggere questi famigerati "dati" in possesso di Altroconsumo.

La griglia da anteporre al debimetro era comunque rivolta ai soli 1.6 mentre la maggior parte dei diesel VW erano i 1.9 che avevano il solo fix software.
 
L'articolo è una nota stampa di Altroconsumo che è stata ripresa dai quotidiani on-line, non ci sono elementi reali di supporto ma si parla di impressioni, peggioramenti notati, consumi aumentati rispetto a standard imprecisati.

Nel processo queste tesi non hanno alcun valore, i parametri reali di rumorosità, prestazioni, emissioni e consumi devono essere confrontati con i dati dichiarati in sede di omologazione non con quelli attesi dai consumatori finali. Purtroppo ci vorranno anni per il processo, mi sarebbe piaciuto leggere questi famigerati "dati" in possesso di Altroconsumo.

La griglia da anteporre al debimetro era comunque rivolta ai soli 1.6 mentre la maggior parte dei diesel VW erano i 1.9 che avevano il solo fix software.

Spero/immagino che prima di andare al processo si rivolgeranno a degli specialisti consulenti che misurino se vi é stato un cambiamento in quei parametri.
Cosa che immagino già conoscano le autorità preposte che hanno autorizzato questa soluzione al problema
 
L'articolo è una nota stampa di Altroconsumo che è stata ripresa dai quotidiani on-line, non ci sono elementi reali di supporto ma si parla di impressioni, peggioramenti notati, consumi aumentati rispetto a standard imprecisati.

Nel processo queste tesi non hanno alcun valore, i parametri reali di rumorosità, prestazioni, emissioni e consumi devono essere confrontati con i dati dichiarati in sede di omologazione non con quelli attesi dai consumatori finali. Purtroppo ci vorranno anni per il processo, mi sarebbe piaciuto leggere questi famigerati "dati" in possesso di Altroconsumo.

La griglia da anteporre al debimetro era comunque rivolta ai soli 1.6 mentre la maggior parte dei diesel VW erano i 1.9 che avevano il solo fix software.

Guarda mi sa che ti sbagli. Caso personale una giovane amica ha comprato una vw usata, peraltro pagata caruccia con sacrifici etc, ma sai è tedesca roba buona:rolleyes: Comunque dopo qualche mese (qualche settimana fa) gli arriva uan lettere dalla vw di recarsi in una officina tra le tre a disposizione per fare questo aggiornamento del motore. Il meccanico ( pagato da vw) in pratica gli dice, in tutta confidenza, ti conviene farlo questo aggiornamento perchè non è detto che in futuro senza tu possa diventare multabile ad un controllo e poi se vuoi rivendere la macchina potresti avere casini. Però la macchina potrebbe funzionare male, potrebbe consumare di più, potrebbe camminare meno e può anche succedere che vada così male che poi ti tocca fare un intervento per renderla di nuovo efficiente a tue spese, un intervento anche abbastanza costoso...Questo mi è stato riferito e non ho motivo per credere che non sia vero dato che questa di macchien sa così poco che non può esserselo inventato
 
Commento non richiesto
Lo dico subito: non mi interessa parlare di politica. Ma segnalare una mentalità italiana profondamente provinciale e del tutto staccata dalla realtà. E' inutile dire che nel 2017 l'industria italiana non ha mai esportato così tanto nonostante l'euro alto. E' inutile dire che Fca è tornata a produrre oltre 1 milione di veicoli in Italia come non faceva da otto anni. Inutile dire che il 60% delle vetture made in Italy sono premium o semipremium e che portano sul loro cofano il marchio Jeep e dunque sono "delocalizzate" dall'America. Inutile. C'è un'Italia in preda all'ignoranza più cieca, che non sa nulla del mondo e che non ha idea dei rapporti di forza. Per fortuna 'ste cavolate non vengono prese troppo sul serio nemmeno da chi le pronuncia perché tanto poi si va tutti a cena come prima, sennò andremmo a sbattere sul serio, come ci è già ruccesso in passato.

da ansa

«Se i tuoi interessi non sono più in Italia, non puoi vendere le auto come marchio italiano. Se ti porta valore dire "marchio italiano", allora la fai in Italia». Lo ha detto la presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, parlando dell'ad di Fca, Sergio Marchionne dal palco dell' iniziativa elettorale organizzata dal suo partito a Milano. Giorgia Meloni ha poi sottolineato che bisogna «difendere» il made in Italy e aiutare «le aziende che non delocalizzano».
 
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Lo dico subito: non mi interessa parlare di politica. Ma segnalare una mentalità italiana profondamente provinciale e del tutto staccata dalla realtà. E' inutile dire che nel 2017 l'industria italiana non ha mai esportato così tanto nonostante l'euro alto. E' inutile dire che Fca è tornata a produrre oltre 1 milione di veicoli in Italia come non faceva da otto anni. Inutile dire che il 60% delle vetture made in Italy sono premium o semipremium e che portano sul loro cofano il marchio Jeep e dunque sono "delocalizzate" dall'America. Inutile. C'è un'Italia in preda all'ignoranza più cieca, che non sa nulla del mondo e che non ha idea dei rapporti di forza. Per fortuna 'ste cavolate non vengono prese troppo sul serio nemmeno da chi le pronuncia perché tanto poi si va tutti a cena come prima, sennò andremmo a sbattere sul serio, come ci è già ruccesso in passato.

da ansa

«Se i tuoi interessi non sono più in Italia, non puoi vendere le auto come marchio italiano. Se ti porta valore dire "marchio italiano", allora la fai in Italia». Lo ha detto la presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, parlando dell'ad di Fca, Sergio Marchionne dal palco dell' iniziativa elettorale organizzata dal suo partito a Milano. Giorgia Meloni ha poi sottolineato che bisogna «difendere» il made in Italy e aiutare «le aziende che non delocalizzano».

Questa classe politica non merita neanche il tempo che si perde per offenderla e prenderla a pernacchie.
Per il bene dell'industria in senso stretto, mi auguro che le eccellenze contenute nel gruppo FCA rimangano ben distanti da queste manipolazioni mentali, in Italia o fuori non farebbe differenza.
Vedremo il prossimo CEO del gruppo, sicuramente americano e ancora più distante da queste paturnie locali, e con una proprietà che potrebbe seriamente prendere in considerazione il mettersi a fare altro, cosa deciderà di fare.
Visto che tutti ragionano egoisticamente, con solo 1 italiano su 4 che compra auto del gruppo (per poi dire che Marchionne deve investire in Italia), da ora in poi da azionista mi augurero' esclusivamente che tutte le decisioni siano prese nell'ottica di farmi aumentare il guadagno, e senza sentirmi in colpa a pensare ciò.
 
Buonasera ragazzi
Chiedo a voi un parere su eventuali ripercussioni dello shutdown sull' azienda
 
Questa classe politica non merita neanche il tempo che si perde per offenderla e prenderla a pernacchie.
Per il bene dell'industria in senso stretto, mi auguro che le eccellenze contenute nel gruppo FCA rimangano ben distanti da queste manipolazioni mentali, in Italia o fuori non farebbe differenza.
Vedremo il prossimo CEO del gruppo, sicuramente americano e ancora più distante da queste paturnie locali, e con una proprietà che potrebbe seriamente prendere in considerazione il mettersi a fare altro, cosa deciderà di fare.
Visto che tutti ragionano egoisticamente, con solo 1 italiano su 4 che compra auto del gruppo (per poi dire che Marchionne deve investire in Italia), da ora in poi da azionista mi augurero' esclusivamente che tutte le decisioni siano prese nell'ottica di farmi aumentare il guadagno, e senza sentirmi in colpa a pensare ciò.

E i sensi di colpa per aver ordinato un'auto col sombrero? :eek: #scherzo
 
Spero/immagino che prima di andare al processo si rivolgeranno a degli specialisti consulenti che misurino se vi é stato un cambiamento in quei parametri.
Cosa che immagino già conoscano le autorità preposte che hanno autorizzato questa soluzione al problema
Quest'ultimo è il vero problema, se gli enti preposti al controllo fossero al corrente di difformità per i veicoli Volkswagen dovrebbero essere loro ad agire contro la società e non attendere che se ne facciano carico i privati sopportandone anche i costi.
... Il meccanico ( pagato da vw) in pratica gli dice, in tutta confidenza, ti conviene farlo questo aggiornamento perchè non è detto che in futuro senza tu possa diventare multabile ad un controllo e poi se vuoi rivendere la macchina potresti avere casini. Però la macchina potrebbe funzionare male, potrebbe consumare di più, potrebbe camminare meno ...
Taglio per non appesantire il post ma il discorso del meccanico ha un suo senso.
L'intervento sulle centraline Volkswagen cambia la logica di gestione dell'EGR che in tutte le vetture ma sopratutto in quelle diesel è la causa principale del malfunzionamento del motore con minimo irregolare, strappi nell'accelerazione, perdita di potenza e aumento dei consumi.

C'è una letteratura sterminata su internet su come aggirare/bloccare/flangiare la valvola EGR, usare una logica più aggressiva su una vettura con anni, kilometri e relativi depositi carboniosi nel collettore dell'aspirazione può facilmente peggiorare la risposta del motore.
 
Quest'ultimo è il vero problema, se gli enti preposti al controllo fossero al corrente di difformità per i veicoli Volkswagen dovrebbero essere loro ad agire contro la società e non attendere che se ne facciano carico i privati sopportandone anche i costi.
Taglio per non appesantire il post ma il discorso del meccanico ha un suo senso.

Sinceramente non lo so
Può essere che gli enti in questione si accontentino che i parametri di inquinamento tornino ai livelli che a loro interessano, fregandosene del resto che non gli compete visto appunto che loro devono vigilare sul inquinamento e non su altro che invece viene scaricato ad altri enti e/o ad azioni dei privati.
Detto questo il ragionamento è il solito: se è un operazione fraudolenta e dolosa non può essere che può essere aggiustata cn interventi soft altrimenti non avrebbero proceduto a compierla.
 
L'articolo è una nota stampa di Altroconsumo che è stata ripresa dai quotidiani on-line, non ci sono elementi reali di supporto ma si parla di impressioni, peggioramenti notati, consumi aumentati rispetto a standard imprecisati.

Nel processo queste tesi non hanno alcun valore, i parametri reali di rumorosità, prestazioni, emissioni e consumi devono essere confrontati con i dati dichiarati in sede di omologazione non con quelli attesi dai consumatori finali. Purtroppo ci vorranno anni per il processo, mi sarebbe piaciuto leggere questi famigerati "dati" in possesso di Altroconsumo.

La griglia da anteporre al debimetro era comunque rivolta ai soli 1.6 mentre la maggior parte dei diesel VW erano i 1.9 che avevano il solo fix software.

prendo per buono e logico il tuo fact checking sui controlli , probabilmente ,non ancora rigorosi e parametrici(o non entrati nel vivo) di altro consumo e delle (presunte) altre riviste di difesa consumatori. che giustamente , come dici, dovranno presentare una lista di fatti concreti e verificabili ad un eventuale processo


resta il fatto , incontrovertibile ,della "nostra" previsione, che prima o poi, arriverà al pettine : se vai a correggere i parametri delle vetture in questione facendoli rientrare nei limiti di omologazione (attuale), impatterai incontrovertibilmente sui consumi o/e prestazioni. non si scappa
 
Buonasera ragazzi
Chiedo a voi un parere su eventuali ripercussioni dello shutdown sull' azienda

lo shutdown della pubblica amministrazione USA? su cosa? sull'operatività industriale dell'azienda sul suolo americano? essendo un'azienda privata credo infinitesimale. nullo
 
lo shutdown della pubblica amministrazione USA? su cosa? sull'operatività industriale dell'azienda sul suolo americano? essendo un'azienda privata credo infinitesimale. nullo

Grazie gro


Fca prepara il piano industriale al 2020 e punta sulla Jeep
di Massimo Mambretti

Da quando è stata costituita Fca non è mai stata così spumeggiante al salone di Detroit. Insomma, archiviata l’incertezza che ha caratterizzato un lungo periodo del passato, questa volta alla rassegna che apre la stagione dei saloni si è presentata non solo con novità di stampo globale, come la nuova edizione della Jeep Cherokee, o regionali come l’inedita interpretazione del robusto pick-up Ram 1500, ma anche ipotizzando quale road-map seguirà in futuro. Un’operazione in cui gioca un ruolo importante Jeep che quest’anno mette in campo, oltre alla Cherokee e al maquillage della Renegade, la nuova Wrangler da cui scaturirà anche un pick-up e, molto probabilmente, la Wagoneer del Terzo Millennio.

Sono modelli destinati ad ampliare il raggio d’azione del più internazionale dei brand di Fca, che si affaccia nel 2018 puntando a vendere oltre due milioni di vetture. Un quantitativo che si avvicina a quello che piazzava l’intero gruppo Fiat prima della fusione con Chrysler e che, se raggiunto, spingerebbe la produzione di Fca verso quota cinque milioni. Ma non è tutto, perché sia Sergio Marchionne che a fine anno lascerà la guida di Fca sia Mike Manley, ceo di Jeep e di Ram, hanno aperto scorci sul futuro di Fca come forse non era mai capitato in passato in un’unica occasione. E se sono rose fioriranno il 1° giugno, quando sarà presentato il piano industriale 2022 che dovrebbe includere anche il completamento delle famiglie Alfa Romeo e Maserati.

Intanto, per la Jeep si delinea l’obiettivo di piazzare in futuro un suv ogni cinque venduti. Un target che Jeep intende raggiungere tanto rafforzando la presenza in aree come il Sud America quanto con modelli presentati in questi mesi, compresa la Compass, o già deliberati come il suv a sette posti ispirato dalla concept Yuntu, sviluppato per la Cina e prodotto e venduto in loco fra qualche settimana. Ma Jeep guarda anche all’Europa con interesse per valutare se c’è spazio per un suv di taglia inferiore alla Renegade. Ed è stato proprio Marchionne a ventilare che potrebbe, e il condizionale va sottolineato, anche essere prodotto in Italia nel caso venisse deliberato. A prescindere da ciò, l’intenzione sembra esserci tutta. E in Michigan si è affacciata anche la possibilità che arrivi in Europa il brand Ram con un pick-up del settore “1 Tonnellata”. È quello in cui ora giocano la loro partita Fiat e Fiat Professional con il Fullback, frutto di un’operazione di rebranding del Mitsubishi L200.

Marchionne a Detroit ha sottolineato che il successo di Jeep è uno dei principali fautori dell’indipendenza di Fca da legami con altri gruppi automobilistici e che l’azzeramento del debito è a portata di mano ma, soprattutto, ha aggiunto il capitolo riguardante Ferrari. Ovvero, ha confermato che il suv di Maranello si vedrà nel 2020 e che sarà il Cavallino l’unico in grado di originare la prima, vera, supercar elettrica della storia. Una dichiarazione non da poco. E non solo perché togliere smalto a quanto sta per presentare Porsche e a eventuali altre simili realizzazioni.

Insomma, a Detroit il gruppo italo-americano ha annunciato di volere scombussolare il risiko dell’automotive. In particolare sul fronte di suv, crossover e pick-up. Un intento ambizioso ma che, paradossalmente, ha fatto calare l’attenzione verso la star dello stand Fca: la rinnovata Cherokee. Si distingue dalla precedente per il frontale e la coda ridisegnati, l’upgrading del sistema d’infotainment, la riduzione del peso e l’aggiornamento della trazione integrale. Quest’ultimo è destinato a incrementare l’efficienza e, nel contempo, a diminuire la richiesta di gasolio dei già noti motori turbodiesel di 2,2 litri, con i quali la Cherokee sarà commercializzata in Italia dopo l’estate
 
Ultima modifica:
Ot pensionistico

Guardate quanto è falsa la retorica tipo "abbassiamo le pensioni alte e il problema è risolto"

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