FINPART 2 ...L'attesa....

non è domani che parte l'OPS?
 
Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 01 set - Finpart e
Cerruti Finance intendono promuovere un'offerta pubblica di
scambio volontaria sulle obbligazioni "Euro 200,000,000.00
6.5% Guaranteed Notes Due 2004" e "Finpart 6,45% 1998-2005"
emesse da Cerruti Finance S.A. e Finpart S.p.A. L'operazione
si inquadra nel piano di salvataggio del gruppo e prevede
che gli obbligazionisti Cerruti accettino di rinunciare al
35% del credito, oltre a un rinvio del 30% del rimborso a
fine 2011 e alla conversione del residuo in azioni Finpart
derivanti dall'aumento di capitale del 20 luglio 2005. Gli
obbligazionisti Finpart sono chiamati a rinunciare anch'essi
a una porzione pari al 35% dei crediti e a scambiare una
parte del residuo in obbligazioni Finpart di nuova emissione
e il rimanente in nuove azioni con warrant abbinato. Una
delle condizioni di efficacia e' rappresentata dall'adesione
dell'80% del valore complessivo delle obbligazioni in
circolazione.
Com-Rmi-


(RADIOCOR) 01-09-05 21:22:58 (0815) 5 NNNN
 
La Popolare di Intra «paga» la crisi Finpart
Quotazion in forte calo. Le agenzie di rating:«indebolito il profilo finanziario».

di Giuseppe Oddo - Sole 24 ore



L a crescita delle sofferenze lorde della Popolare di Intra, aumentate di 110 milioni di euro al termine del primo semestre 2005, ha provocato ieri un vistoso calo delle quotazioni della banca e l'intervento delle agenzie di rating. Standard and Poor's ha messo infatti la banca in Credit Watch con implicazioni negative, spiegando che la « dimensione della perdita » provoca « un significativo indebolimento del profilo finanziaria » , mentre Fitch ha passato l'outlook da stabile a negativo. « La qualità del portafoglio crediti della Intra ha detto Fitch rimane peggiore di quello dei suoi concorrenti » . Il titolo dell'istituto che ha sede a Verbania ha segnato alla chiusura della Borsa un prezzo di riferimento di 12,81 euro ( 2,15%).
La rettifica di valore delle sofferenze, che ha reso necessari accantonamenti straordinari per 140 milioni di euro e che farà emergere una perdita civilistica semestrale stimata per ora in 70 milioni, era stata comunicata al mercato l'altro ieri sera con una nota approvata dal consiglio d'amministrazione e visionata dagli uomini della Vigilanza che hanno passato al setaccio per tre mesi i conti della banca.
L'ispezione di Banca d'Italia, che si concluderà a giorni, era scattata a fine maggio dopo che la Intra era rimasta coinvolta nel dissesto della Finpart, il gruppo tessile del finanziere Gianluigi Facchini, e dopo che la stessa banca era entrata nel mirino delle Procure di Verbania e Milano. L'istituto di credito di cui è direttore generale Claudio Ferrari ha finanziato a piene mani la galassia Finpart, addossandosi rischi in parte ancora non quantificati. « Il Sole 24 Ore » in febbraio ha rivelato che su vari conti accesi presso la Intra erano transitati, tra il ' 99 e il 2003, vagonate di azioni Finpart ( un ammontare pari al doppio del capitale sociale della holding): titoli comprati, venduti o semplicemente transitati con operazioni di carico e scarico. In realtà sembra che l'esposizione della banca verso l'universo delle società ombra riconducibili a Facchini e a Gianni Mazzola, l'immobiliarista che ne ha preso il posto nella Finpart come amministratore delegato, abbia valicato qualsiasi limite di sana e prudente gestione. I 110 milioni di sofferenze che hanno portato BP Intra al profit warning sono riconducibili per circa 100 milioni a due imprese del settore tessile. Una è Fin.
part, verso cui Intra è esposta per circa 25 milioni nei confronti della società operativa e per altri 25 milioni nei confronti dell'ex numero uno Gianluigi Facchini. L'identità dell'altra società, non quotata, a cui fanno capo gli altri 50 milioni di sofferenze non viene al momento indicata. I restanti 10 milioni circa di crediti in sofferenza sono invece perloppiù legati a mutui ipotecari e linee di credito concessi a persone fisiche.
La Intra disponeva al 31 dicembre dello scorso anno di un patrimonio di vigilanza di 476 miloni di euro a fronte di 283 milioni di euro di crediti dubbi così ripartiti: 100 milioni di sofferenze nette ( dopo svalutazioni per 112), 169 milioni di crediti incagliati e 13,5 milioni di crediti ristrutturati.
La banca avrebbe erogato crediti a diverse finanziare estere fra cui la Vela Energy Holdings, una società di Nassau con succursale ad Agno, in Svizzera, nel Canton Ticino, specializzata nel commercio di materie prime. Gli ispettori sarebbero venuti a capo, tra l'altro, di un bonifico di una trentina di milioni a favore della Vela, il cui presidente e direttore della succursale svizzera, Giovanni Mahler, sembra intrattenga rapporti d'affari — riferiscono fonti di Lugano — con la Russia e la Libia.
L'attenzione della Borsa è sulla riunione di consiglio del 7 settembre convocata per mettere a fuoco alcuni interventi straordinari sul secondo semestre 2005 volti ad attenuare gli effetti dei principi contabili internazionali e a definire le svalutazioni sui crediti a rischio.
Secondo quanto dichiarato da Luigi Avogadro, non sono previste operazioni sul capitale. « Abbiamo diverse altre soluzione allo studio che dovrebbero consentirci di far fronte alla situazione » . Avogadro ha aggiunto che con gli accantonamenti straordinari, l'obiettivo di fine anno è dimezzare la perdita netta del primo semestre, stimata in circa 70 milioni.
Il consiglio dell'altro ieri ha inoltre deliberato un'azione di responsabilità nei confronti del precedente direttore generale della Intra, Giovanni Brumana, con il quale Ferrari aveva lavorato fianco a fianco.

2 settembre 2005
 
cosa si deve fare per aderire all'OPS? riceveremo una notifica, sarà convocata un'assemblea ...? grazie per le risposte eventuali
 
Fin.Part
I quotidiani finanziari riportano le dichiarazioni di Cesare Ponti, neo presidente della Popolare di Intra, istituto che ha in carico sofferenze verso Fin.Part per 110 milioni di euro. Secondo il manager la banca avrebbe accantonato 140 milioni di euro per coprire i crediti inesigibili di Fin.Part, a questi fondi verrà aggiunta la liquidità generata da operazioni di cessione. La copertura totale delle sofferenze dipenderà anche dall’andamento del gruppo tessile.

Inoltre, viene riportato che oggi partirà l’operazione di frazionamento e raggruppamento azionario che prevede il cambio di una vecchia azione Fin.Part contro 11 nuove e quindi il raggruppamento in un nuovo titolo (c.Isin IT0003903397, c.Sia 354465) ogni 20 post frazionamento.


Ma sta benedetta OPS è partita o no? :confused:
 
Fin.Part
I quotidiani finanziari riportano le dichiarazioni di Cesare Ponti, neo presidente della Popolare di Intra, istituto che ha in carico sofferenze verso Fin.Part per 110 milioni di euro. Secondo il manager la banca avrebbe accantonato 140 milioni di euro per coprire i crediti inesigibili di Fin.Part, a questi fondi verrà aggiunta la liquidità generata da operazioni di cessione. La copertura totale delle sofferenze dipenderà anche dall’andamento del gruppo tessile. Inoltre, viene riportato che oggi partirà l’operazione di frazionamento e raggruppamento azionario che prevede il cambio di una vecchia azione Fin.Part contro 11 nuove e quindi il raggruppamento in un nuovo titolo (c.Isin IT0003903397, c.Sia 354465) ogni 20 post frazionamento.
 
Il nuovo prezzo di riferimento dell'azione sospesa è 0,1485€ ?
 
ora ci sono in ballo i vari movimenti di accorpamento, conviene aspettare qualche gg , ma il nominale dovrebbe essere 0.2e
 
chiricu ha scritto:
ora ci sono in ballo i vari movimenti di accorpamento, conviene aspettare qualche gg , ma il nominale dovrebbe essere 0.2e


Si, il valore nominale è 0,20€. Io parlavo del prezzo di riferimento dell'ultimo giorno in cui il titolo è stato trattato. Era una mia curiosità senza valore.
 
15/7/04 ... 0.07e o li vicino
 
Fin.Part
Oggi, 7 settembre, il Sole 24 Ore riporta la vicenda che ha innescato la causa legale tra la Banca Popolare di Intra e l’immobiliarista Facchini, ex-amministratore delegato ed ex-azionista di controllo della Fin.Part. Secondo quanto scritto sul quotidiano, nel 2001, Facchini avrebbe rilevato la partecipazione detenuta da Giancarlo Arnaboldi grazie al finanziamento concesso dalla Popolare di Intra. Come garanzia, la banca avrebbe ricevuto in pegno le azioni del gruppo tessile, che però non regalava grandi soddisfazioni in Borsa. Ogni qualvolta il titolo perdeva valore, la quota in pegno veniva automaticamente svalutata. A questo punto la banca avrebbe iniziato a concedere crediti, inizialmente a Facchini e poi ad una serie di società e persone, per sostenere le quotazioni acquistando azioni Fin.Part sul mercato. Mentre i soggetti in questione diventavano sempre più numerosi e si indebitavano con l’istituto, in certi casi Facchini si sarebbe impegnato a riacquistare le azioni ad un prezzo predeterminato. Tutto ciò fino all’inizio del 2004, quando Facchini ha lasciato le redini dell’azienda a Gianni Mazzola e Fin.Part è diventata insolvente per il mancato rimborso del bond Cerruti Finance. I rapporti tra Facchini e la banca sono diventati sempre più tesi, fino a quando l’imprenditore immobiliarista ha deciso di passare alle vie legali citando la Popolare di Intra. Indiscrezioni raccolte dal quotidiano spiegano che Facchini, i familiari e l’ex moglie hanno chiesto l’invalidità dei contratti di affidamento, per un importo pari a circa 50 milioni di euro. Mentre si aspetta la prima udienza che si terrà a novembre, l’amministratore delegato della banca ha respinto le accuse, rispondendo al quotidiano: “Stiamo esaminando tutte le posizioni e i crediti verso la Fin.Part e Facchini, ma non mi risultano operazioni irregolari”. A complicare la situazione per la Intra però, arriva una pratica di fido, che permetterebbe l’acquisto di azioni e obbligazioni Popolare di Intra fino a 3 milioni di euro, la sottoscrizione di azioni inoptate di un aumento di capitale Fin.Part fino a 21 milioni. Dalla relazione sull’ispezione della Banca d’Italia, avvenuta tra luglio e i primi di settembre di quest’anno, potrebbero venire a galla nuovi aspetti della vicenda.
 
da qualche giorno mi trovo con 20350 fpart effetto del raggruppamento prezzo di carico 0,38 dato ultima chiusura 0,1485
 
ethica ha scritto:
da qualche giorno mi trovo con 20350 fpart effetto del raggruppamento prezzo di carico 0,38 dato ultima chiusura 0,1485

aiuto:
io ne ho 18975 al prezzo medio di 2.59, i warrant sono già andati in fanteria...
non ho però capito quanto valgono cad.?
 
Venerdì 9 Settembre 2005, 15:46

Consob: movimenti nel capitale di Fin.Part


Movimenti nel capitale di Fin.Part. Carlo Pagani ha ridotto la sua partecipazione scendendo all'8,376% dal 10,824%. Anche Co.Ge.Fin ha ridotto la sua quota sotto la soglia del 2% dal 2,563%. Lo si apprende dal sito web della Consob, nella sezione dedicata alle partecipazioni rilevanti delle società quotate, che riporta come data di entrambe le operazioni lo scorso 26 luglio.
 
Fin.Part: cda per approvazione semestrale fissato per il 13/9

(Teleborsa) - Roma, 12 set - Fin.Part comunica che la data per la riunione del Consiglio di Amministrazione per l'approvazione della situazione semestrale 2005 è fissata per il giorno 13 settembre 2005. Lo si legge in una nota della società.


12/09/2005 - 14:53
 
Finpart
Dalla semestrale di Finpart approvata ieri dal cda emergono risultati operativi in netto miglioramento. I ricavi consolidati ammontano a 128,3 milioni di euro, in diminuzione del 21% rispetto al primo semestre 2004 ma bisogna considerare i cambiamenti intervenuti nelle attività operative del gruppo Frette e Cerruti. Nello stesso periodo del 2004 era stata registrata una perdita operativa di 19,4 milioni di euro, quest'anno invece il risultato operativo risulta positivo per 4,6 milioni di euro. La perdita di 49,9 milioni relativa al 2004 è diminuita sensibilmente essendo passata a 15,1 milioni al 30 giugno. La posizione finanziaria netta consolidata è negativa per 311,3 milioni, (339,4 milioni al 31 dicembre 2004).
 
Situazione Semestrale Al 30/06/05

Molto interessante il documento pubblicato sul sito della Borsa Italiana alla voce Fin.part - Società quotate - Documenti societari.

Interessante soprattutto il riepilogo della vicenda fatto da pag. 6 a pag. 15 e la possibile evoluzione futura da pag. 36 a pag. 40.
 
Giovedì 15 Settembre 2005, 11:41
Vera Energy dimezza la propria quota in Fin.Part



Vera energy holdings ha dimezzato la quota posseduta in Fin.Part al 6,168% dal 12,284% controllato precedentemente con un'operazione svoltasi il 26 luglio in seguito alla scadenza, il 22 luglio 2005, dei termini per l'esercizio dei warrant su azioni ordinarie Fin.Part
 
buon natale ha scritto:
Molto interessante il documento pubblicato sul sito della Borsa Italiana alla voce Fin.part - Società quotate - Documenti societari.

Interessante soprattutto il riepilogo della vicenda fatto da pag. 6 a pag. 15 e la possibile evoluzione futura da pag. 36 a pag. 40.

puoi sintetizzare? :)
 
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