avevano stilato delle linee giuda per le violazioni, una serie di 7/8 punti. il richiedente doveva inviare una sua relazione sul perche' era stato truffato in base a quello che aveva comprato. il punto che e' andato per la maggiore era il 7.1
le Linee Guida deliberate della Commissione Tecnica del FIR:
a) ove si richiama l’art. 7, comma 1, lett. d), secondo periodo del d.m. 10 maggio 2019, secondo cui
rientrano tra le suddette tipologie di violazioni anche le seguenti fattispecie:
“la produzione e pubblicazione o divulgazione da parte di una banca o di un gruppo bancario di
dati fuorvianti per l'investitore in relazione alla situazione economica, patrimoniale o finanziaria
della banca o del gruppo bancario, sia nel corso dell'ordinaria amministrazione sia in connessione
con operazioni di aumento di capitale”
b) ove si richiamano alcune specificazioni di fattispecie nella produzione e divulgazione di dati
fuorvianti per l’investitore, definite all’art. 7, comma, 1, lett. d) punto iii del d.m. 10 maggio 2019 ed
esemplificate come segue:
+Violazioni informative relative alla consistenza del capitale/patrimonio di vigilanza, anche in
relazione al fenomeno del capitale finanziato;
+Violazioni informative relative alla consistenza degli attivi, incluso l’andamento dell’attivita
creditizia e le rettifiche su crediti;
spero di essere stato utile
Tutte giuste le tue considerazioni.
A mio avviso, il vero punto della questione è il seguente: dietro queste richieste “a pioggia” di integrazione dei documenti per attestare le violazioni massive ci sta solamente un aspetto burocratico / formale (tutto sommato abbastanza semplice da risolvere) o ci sta la volontà di segare brutalmente il secondo binario (magari con logiche temporali molto rigide)?