Fondi H2O Vol. II

Multibonds nel 2018 dal 8 maggio al 31 maggio perse il 11% e dal 19 luglio al 30 agosto il 10%ma sapete bene come ha chiuso l'anno.
Il problema non é il nav che scende,ma se i fondi continueranno ad avere l'operatività.
Con buona pace dei rancorosi che hanno venduto e temono un nav di realizzo oltremodo penalizzante.
 
Se tagliare il valore del NAV si chiama darsi da fare.....

Almeno, non hanno fatto sospensioni, al momento, alcuni mi dicono che le vendite sono ancora gestibili, se dicessero questo sarebbe una buona notizia, poi molte volte i francesi riescono a trovare una via di uscita, anche le azioni di natixis adesso vanno discretamente , e potrebbero farcela, vediamo qualcosa di buona, quando c'è
 
Removal of entrance fees...vuol dire che praticamente toglieranno il 5%...giusto?
Questo è quanto speravo...sul resto non commento più...
 
Qualcuno ha detto che il nav di allegro esce alle 11.30. Se ne sa qualcosa?
 
Signori, cerchiamo di ragionare con più calma e con una certa obiettività (per quanto si può essere obiettivi quando si è coinvolti con i propri soldi).

I prodotti di H2O, in questi ultimi anni, sono stati acclamati e considerati come la panacea per tutti i mali; si è discusso dei loro mirabolanti risultati e ridimensionato le loro strabilianti volatilità: insomma un tifo da squadra che vince.

Nessuno si è preoccupato di chi ogni tanto faceva notare come queste performances fossero figlie di strategie "alternative", che i risultati fossero figli di analoghi rischi e che i prodotti non fossero adatti a tutti gli investitori.

Un certo giorno un noto giornale finanziario ha sottolineato una cosa che, in fondo, doveva essere già a tutti noto: che i fondi avevano una più che modesta percentuale investita in titoli illiquidi di un finanziere chiacchierato. Il fatto risultava esplicitamente dai rapporti mensilmente pubblicati ma, il giornale, ha ritenuto di "squarciare il velo", come se avesse fatto chi lo sa quale nuova scoperta.

A questo punto è iniziata la solita grancassa mediatica e sono state avanzate le ipotesi più strampalate (connivenza, conflitto di interessi e chi sa quale altro reato, come se la finanza non fosse per definizione quel mare infestato di squali che è), con massicci disinvestimenti e titolo della controllata in balia della speculazione.

Dopo le normali formali assicurazioni, la società ha preso decisamente in mano le redini della situazione, togliendo il blocco che aveva messo per frenare i massicci investimenti (nessuno si è chiesto della ratio di un tale recente provvedimento se si fossero volute coprire magagne?) e facendosi immediatamente rivalutare i titoli incriminati da società "indipendenti"; il che ha portato ad un prudenziale (a mio avviso molto) abbattimento delle quote di percentuali, peraltro, relativamente modeste.

Di cosa avete da lamentarvi? Forse del fatto che chi ha disinvestito si troverà a accollarsi per intero queste svalutazioni?
Io penso a chi è rimasto dentro, che avrà la possibilità di vedere nuovamente valorizzato quei titoli a valori meno prudenziali ed, ancor di più, a chi in questo marasma darà ancora fiducia ai prodotti investendo negli stessi ed arginando. in tal modo, la fuga dagli investimenti.

Secondo voi, come avrebbe dovuto comportarsi il gestore? Attendere supinamente che la tempesta piano piano si calmasse, leccandosi le ferite scusandosi con i suoi investitori per averli fatti trovare, suo malgrado, in queste situazioni.

Prendiamola per quello che è: un sacrosanto modo per far capire ha chi ha investito in questi prodotti, senza rendersi conto di quel che andava facendo, che rendimenti strabilianti erano figli di strategie di investimento non convenzionali e che forse sarebbe stato meglio dirigere i propri risparmi verso forme di investimento più convenzionali e controllabili.
 
Probabilmente hanno tolto le commissioni del 5% per dare un'opportunità a chi avesse smobilitato in preda al panico di rientrare... speriamo (per chi è rimasto) a nav più elevati :)
 
Un certo giorno un noto giornale finanziario ha sottolineato una cosa che, in fondo, doveva essere già a tutti noto: che i fondi avevano una più che modesta percentuale investita in titoli illiquidi di un finanziere chiacchierato. Il fatto risultava esplicitamente dai rapporti mensilmente pubblicati ma, il giornale, ha ritenuto di "squarciare il velo", come se avesse fatto chi lo sa quale nuova scoperta.

A te era noto che il finanziere fosse chiacchierato e che tutti i bonds illiquidi erano riconducibili a lui? Io francamente avevo solo riconosciuto alcune posizioni distressed come La Perla e basta. Ripeto, il problema non sono i bonds illiquidi ma a chi ha prestato i soldi e come.
 
1) cosa intendi per bond originati da H2O?
2) condivido, rischio reputazionale altissimo
3) Più che una scusa penso sia una necessità

Ti faccio un esempio (ripeto esempio, non so quale sia la realta'):

Il finanziere propone un bond privato a H2O. H2O si rende dipsonibile ma non puo' sottoscriverlo tutto, a quel punto fa un club deal con gli amici di Natixis che a loro volta sottoscrivono e passano al retail. Poi se proprio si vuole pensar male, H2o magari ha delle posizioni contabilizzate a sconto rispetto al par, nessuno fa mercato tranne quel broker compiacente con cui Deloitte si era rifiutata di lavorare. Il broker le prezza a 100, si incrociano gli ordini, H2o vende da un lato e Natixis compra per i clienti dall'altro. H2o fa una bella plusvalenza e il NAV cresce.

E' solo un esempio ma di magagne se ne possono fare tante sugli illiquidi.
 
A te era noto che il finanziere fosse chiacchierato e che tutti i bonds illiquidi erano riconducibili a lui? Io francamente avevo solo riconosciuto alcune posizioni distressed come La Perla e basta. Ripeto, il problema non sono i bonds illiquidi ma a chi ha prestato i soldi e come.

La commissione del 5% l'hanno dovuta togliere, come potrebbe essere giustificabile adesso?? H2O si è giocata tutte le carte a disposizione per frenare l'emorragia, vediamo se sarà sufficiente...
 
Dopo le normali formali assicurazioni, la società ha preso decisamente in mano le redini della situazione, togliendo il blocco che aveva messo per frenare i massicci investimenti (nessuno si è chiesto della ratio di un tale recente provvedimento se si fossero volute coprire magagne?) e facendosi immediatamente rivalutare i titoli incriminati da società "indipendenti"; il che ha portato ad un prudenziale (a mio avviso molto) abbattimento delle quote di percentuali, peraltro, relativamente modeste.

Di cosa avete da lamentarvi? Forse del fatto che chi ha disinvestito si troverà a accollarsi per intero queste svalutazioni?
Io penso a chi è rimasto dentro, che avrà la possibilità di vedere nuovamente valorizzato quei titoli a valori meno prudenziali ed, ancor di più, a chi in questo marasma darà ancora fiducia ai prodotti investendo negli stessi ed arginando. in tal modo, la fuga dagli investimenti.

Mercoledì giovedì e venerdì H2O era nel panico, all'inizio non hanno proprio detto nulla, poi un comunicato striminzito dove difendevano l'operato. Poi addirittura Crastes è andato da Citywire a dire che non avrebbe venduto nulla e che il suo amico Lars era persona seria della quale fidarsi e con il quale fare buoni affari e che avrebbe mantenuto il posto nel board.
Questo è un comportamento delirante ed infatti la capogruppo natixis che gestisce 800 miliardi e che in borsa ha fatto -15% in 2gg il 21 gli ha mandato la troika in forma di revisori che di fatto hanno commissariato la situazione. Per prima cosa lo hanno fatto dimettere dal board della società di windhorst (ed era il minimo diamine!)

la soluzione di fare un vero e proprio haircut preventivo danneggiando migliaia di piccoli risparmiatori non mi sembra in ogni caso la soluzione più giusta di un fondo che continuano a professare "liquido".

In ogni caso, questo benedetto taglio a mio avviso avrà l'effetto contrario del voluto e cioè spingerà ancora di più gli investitori a disinvestire aumentando l'effetto snowball.

Qui si parla che in una settimana ad occhio il multibond potrebbe ritrovarsi a -15% o giù di lì... e non ricominciate con le baggianate che da questi fondi c' è da aspettarselo, un conto è un -15% in normale gestione "risk on" che su questi fondi iper volatili è la normalità, un conto è un -15% in una situazione di "fuga generalizzata" con questi che tagliano i fondi a tavolino di domenica!!!!!
 
Esatto. Il problema non è piccolo. Le colpe non sono dei risparmiatori e neppure della stampa che denuncia fatti. Le colpe sono di chi ha gestito i soldi dei risparmiatori in modo a dir poco riprovevole.

mestiere brutto quello del risparmiatore, spero non farne mai parte, è sempre fregato a destra e a manca qualunque cosa faccia.
 
riporto intervista a Marcialis su Money.it .....

Fondi H20 Natixis: “allarme riscatti esagerato”

Alessio Trappolini 24 Giugno 2019 - 12:15

Raimondo Marcialis, Ceo di Robo4advisor, ha analizzato con freddezza la situazione dei riscatti sui fondi H20 del gruppo francese Natixis

Fondi H20 Natixis: “allarme riscatti esagerato”

L’allarme scattato la scorsa settimana sui fondi comuni della società di gestione H2O (controllata per il 50% dal gruppo che fa capo alla banca d’affari Natixis Investment Managers) ha messo sull’attenti moltissimi investitori italiani, preoccupati dal rischio che molte obbligazioni dei fondi non vengano rimborsate dopo la bocciatura della società di rating Morningstar.

Fino ad ora sono stati riscattati 325 milioni di euro sui fondi delle linee Allegro, Adagio e Multibrand; questo la dice lunga sui timori che riguardano la rischiosità di molte obbligazioni illiquide, soprattutto da quando è venuto alla luce il potenziale conflitto d’interesse in capo a Bruno Crastes, fondatore di H2O.

In questo quadro, tanti investitori si stanno chiedendo quali saranno le conseguenze dei recenti avvenimenti che hanno coinvolto l’asset manager H2O. Per evitare una inutile e dannosa ondata di panico presso il pubblico, Raimondo Marcialis, Founder e Ceo di Robo4advisor, ha analizzato con freddezza la situazione rispondendo a quelli che potrebbero essere i quesiti più ricorrenti che in queste ore possono attraversare la mente di un investitore.

L’allarme sui fondi H2O mette in pericolo i riscatti dei risparmiatori italiani?

Il problema è complesso. Dai dati che risultano ufficialmente non dovrebbero verificarsi particolari conseguenze in quanto le componenti illiquide del portafoglio sono di per sé molto limitate e la liquidità complessiva del fondo è più che sufficiente per far fronte anche a ingenti richieste di disinvestimento. Quindi in termini finanziari (e statici) non dovrebbero manifestarsi problemi che mettono a rischio gli investimenti dei clienti.

Perché tanto clamore mediatico dalla decisione Morningstar?

Il problema principale è che i disinvestimenti creano un potenziale effetto valanga per cui il gestore potrebbe incontrare maggiori difficoltà, potrebbe bloccare i disinvestimenti per 15 o più giorni e, ovviamente, venderà le componenti del portafoglio più liquide aumentando leggermente il rischio del fondo.

Nella situazione è rilevante una componente psicologica legata al fatto che i risultati di H2O sono da fuoriclasse e parte della comunità finanziaria non capisce come gli stessi siano stati possibili e quindi pensa il peggio (alle dietrologie si aggiungono le notizie gonfiate dai media).

Come mai i risultati di H2O sono stati così brillanti, anche nel 2018?

I risultati straordinari di H2O derivano da scelte secche e non comuni e, seppure con un profilo di rischio elevato, hanno generato con costanza risultati più che proporzionali rispetto ai rischi assunti. In termini di compliance è evidente che, sebbene per valori ridotti, il gestore abbia avuto dei conflitti di interesse che il gruppo non è stato in grado di individuare e gestire.

Molte reti hanno consigliato ai clienti di uscire dall’investimento. Come mai?

In merito agli inviti espressi da diverse reti a disfarsi dei fondi, facciamo presente che le banche in genere si comportano nel modo più prudente possibile per motivi di compliance. Ovvero: essendo soggette a controlli su come selezionano i fondi e considerando che nel caso di disastri potrebbero incorrere loro stesse in rischi legali e di vigilanza, danno indicazioni di vendita per dimostrare di non essere passive.

Come si concluderà questa storia?

Personalmente ritengo Natixis un grande gruppo di qualità che si riprenderà dalla crisi ma devo ammettere che, in questo caso, i controlli non sono stati adeguati. Ovviamente la nostra è una analisi razionale che parte dal presupposto che non ci siano state truffe, riteniamo altamente improbabile che Natixis, banca depositaria e revisori si facciano ingannare facilmente così come non crediamo che, data la situazione, Natixis non sia trasparente, infatti il costo derivante dal fatto di mentire sarebbe molto maggiore del danno in sé sulla composizione dei fondi di H2O.

Noi rimaniamo attenti nel cercare di comprendere gli sviluppi e stiamo mantenendo le posizioni. Ci aspettiamo che Natixis faccia chiarezza direttamente in tempi molto brevi dando trasparenza con dati oggettivi e certificati.
 
Il multibonds -6,42%....mi pare di aver letto sul sito... è corretto?
Ad maiora
 
Un mio amico è stato chiamato dal promotore fineco, non sapeva nulla della situazione, gli è stato solo detto che la situazione è allarmante ed è meglio uscire.

come dicevo le reti sono bradipi, ci vorranno giorni per avvisare tutti i clienti e decidere che fare
 
Un mio amico è stato chiamato dal promotore fineco, non sapeva nulla della situazione, gli è stato solo detto che la situazione è allarmante ed è meglio uscire.

come dicevo le reti sono bradipi, ci vorranno giorni per avvisare tutti i clienti e decidere che fare

Ormai che senso ha.... Secondo me tempo qualche giorno e tutto rientra...il problema è se il tipo di gestione sarà sempre la stessa ossia così aggressiva oppure questa "botta" porterà la sicav ad adeguarsi agli altri competitors e allora game over guadagni ottimi per H2O...solo il tempo ce lo dirà... ormai quello che è fatto è fatto😏
Ad maiora
 
Secondo me sarebbe stato giusto anziché svalutare il nav che Natixis rilevasse a prezzi pari al valore riportato il 31 dicembre questi bond illiquidi .Chi dice che Natixis non abbia rilevato questi bond al 30% del valore nominale e poi li rivenda a qualche investitore all'80% del valore guadagnandoci così il 50%?.Alla fine Natixis ci guadagna e noi perdiamo il 7%
 
Illiquidi come H2O | Phastidio.net
Nell’ultimo anno ci sono stati tre casi di società di gestione finite in guai di varia intensità a seguito dello stock di investimenti illiquidi in portafoglio. L’ultimo in ordine di tempo è l’asset manager H2O, controllato dai francesi di Natixis, finito sotto i riflettori dopo che il Financial Times ha evidenziato che i suoi fondi detenevano dei bond privi di mercato emessi da un discusso finanziere tedesco, abbonato a problemi con la giustizia...
 
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