Visto che parliamo di scadenza dei fondi, se non ricordo male, in messaggi precedenti (anche di alcuni mesi fa) si è detto che il gestore di Crescita ha già dichiarato che non avrebbe fatto ricorso alla proroga.
Il che, a mio avviso, potrebbe significare che, entro il 31.12.2008, intende vendere in blocco tutti gli immobili ed ha già sotto mano un compratore.
Per poter fare questo con il benestare di tutti, sarebbe però necessario che il prezzo di vendita non sia comunque inferiore al NAV (una vendita ad un prezzo inferiore alle stime "prudenziali" sarebbe difficilmente giustificabile).
Se tutti questi "se" si realizzassero, tenuto conto dello sconto che QFPIC ha attualmente sul NAV (circa il 10%), si potrebbe contare su una buona occasione di guadagno in tempi brevi (e quindi, tra l'altro, con margini di rischio da crollo del mercato abbastanza ridotti), che sarebbe, quanto meno, pari allo sconto, e sperare, anche in eventuali plusvalenze.
Voi che ne pensate?
Una cosa importante:
distinguiamo la proroga dal periodo di grazia.
1. La proroga varia da fondo a fondo, è anche possibile che non sia prevista; nel caso di BNL Crescita è pari a 3 anni. La proroga viene decisa dal gestore nell' interesse degli investitori.
2. Il periodo di grazia è al massimo di 3 anni, ed è uguale per tutti. Il periodo di grazia deve essere (chiesto dal gestore e) concesso dalla Banca d' Italia.
BNLFI aveva mostrato l' intenzione di non usufruire dalla proroga, dicendosi fiducioso di vendere tutto in blocco. In uno scenario come quello paventato non ci sarebbero neanche ragioni per chiedere il periodo di grazia.
Tuttavia il credit crunch potrebbe aver scalfito gli scenari prospettati.
E dico "potrebbe" perchè i dettagli, che dettagli non sono, circa le dismissioni degli immobili non sono stati mai resi noti. Giustamente. Ma questo ci impedisce di prevedere qualsiasi evoluzione.
Chi doveva comprare?
O come si doveva dismettere?
L' operazione pensata tempo fa è ancora possibile?
L' acquirente avrebbe utilizzato finanziamenti consistenti?
Tutte domande a cui non abbiamo risposte. E se BNLFI che conosceva le risposte era pronta a vendere, nel caso in cui le risposte cambino potrebbe cambiare la propria strategia.
Nel caso in cui rinunci alla proroga (1.) potrebbe comunque decidere di chiedere un periodo di grazia (2.). Credo che l' ultimo scenario descritto sia moooolto remoto, ma tecnicamente è possibile.
Ad ogni modo modo, BNLFI dovrà dichiarare l' intenzione di sfruttare la proroga entro un anno dalla scadenza. Quindi entro capodanno sapremo.