OK.
Di nuovo, dato che mi piace fare ogni tanto una botta di conti, eccomi con qualche numero. Come sempre senza il rigore di
@rrupoli,
@CamalloSospetto e
@PiVi1962 .... ma utile - penso - ad orientarsi.
Abbiamo parlato, come sempre accade quando si discute di rendita, di compagnie "avide", di tecniche più o meno ortodosse per recuperare il 100%, di ipotesi di riforma (ritep).....
Anche qui ho fatto due conti "rapidi"
Immaginiamo un montante 200k (un valore abbastanza raggiungibile dopo 35 anni di fondo, anche aderendo con TFR + minimo ad un comparto sufficientemente remunerativo) composto al 60% da versamento da tassare al 9% e al 40% da rendimento già tassato.
Prendendo il calcolatore rendite di FONTE, mi dice che la conversione di tutto il montante nella rendita Unipol mi offre queste opzioni, per un maschio 67enne con coniuge di pari età e reversibilità - nel caso interessi - al 70%
Vedi l'allegato 2916876
(valori al lordo della tassazione agevolata del 9% sul 60% della rata)
Ora immaginiamo che il governo abbia accolto le nostre proposte, anche a seguito della relazione covip, e abbia istituito la RITEP. Ovvero un decumulo spalmato per 25 o 30 anni.
Al valore del 31/5, la quota di fonte dinamico è 20,707, quindi il nostro aderente ha in pancia 9658,57 quote
Spalmandole in 25 anni o 30 anni, riceverà rispettivamente 6667 euro e 8000 euro, anche questi lordi.
Ipotetica RITEP | | | | | QUOTE | Valore odierno | |
Valore quota | 20,707 | | 30 anni | | 321,9523 | 6666,667 | |
Numero quote | 9658,57 | | 25 anni | | 386,3428 | 8000 | |
Come si può vedere, non c'è molta differenza fra una reversibile e la ritep.
Se non interessasse la reversibilità (il nostro amico potrebbe essere single) , la rendita è - almeno alla prima rata - imbattibile.
L'unico neo in questo caso della rendita è che le rivalutazioni (necessarie in presenza di inflazione pronunciata) nelle rendite sono tarpate da costi molto penalizzanti, La RITEP, invece, possiamo immaginare che oscilli di valore a seconda di come va il valore quota (e qui bisognerà capire se preferiamo rischiare un comparto aggressivo, o se ci accontentiamo di un conservativo...... che probabilmente rende meno delle rendite di Unipol).
Il nostro amico ha quindi scoperto che la RITEP non gli cambierà la vita, e decide di fare da sè. Trova il modo (non chiediamoci come) di ritirare tutto il montante. Tassato al 9% nella quota capitale, riceverà 189200 euro.
Ipotetico fai da te | | |
Montante | 200000 | |
Da tassare | 120000 | |
Tasse | 10800 | |
Netto | 189200 | |
| | |
Distribuzione annua 4% | 7568 | |
Distribuzione annua 5% | 9460 | |
Con quel gruzzolo, per ottenere un importo in linea con quanto visto sopra, deve investire in qualcosa che gli distribuisca fra il 4% ed il 5% NETTO annuo, con distribuzione crescente. Non è facilissimo, e richiede che il nostro pensionato sia in grado di gestirlo anche in età avanzata.
A mio parere il fai da te (che io sostengo) è indicato particolarmente in due casi, in cui personalmente mi riconosco
1. intendo lasciare il montante in eredità ai figli, e quindi mi devo coprire sia dal rischio longevità (con la cedola annua) che dal rischio morte ravvicinata (col montante).
2. voglio avere un gruzzolo "mio" per coprire gravi emergenze improvvise (salute, calamità naturale che distrugge casa..... che fai a 80 anni? )
Chi sceglie questa opzione probabilmente dovrà scendere a patti con dividendi inferiori e/o meno stabili rispetto a quelli delle assicurazioni.
Bye,
M
p.s.
qualsiasi osservazione è ben accetta