Fondo Fonte capitolo 4 - fondo pensione per i dipendenti da aziende del terziario ...

Non fate confusione.

ENPAF è un ente previdenziale, totalmente inutile nella quasi maggioranza dei casi...

FONTE invece è il fondo pensionistico di categoria.

Fai solo attenzione, se sei con contratto Federfarma Farmacie private allora ci rientri altrimenti se sei dipendente comunali devi fare riferimento al contratto assofarm che ha un altro fondo.

Ok, quindi vedo che nella farmacia privata (presupponendo che il farmacista dipendente sia occupato dopo il aprile 93) la contribuzione minima sarebbe il TFR maturando + 0.55 a carico del lavoratore + 1.05 a carico dell'azienda?

questo 1,6% del RAL va ad abbattere il limite dei 5.164,57 deducibili?

scusate le domande da niubbo...
allego lo screenshot preso dal sito Fon.te

Screenshot 2024-05-30 160818.png
 
Ok, quindi vedo che nella farmacia privata (presupponendo che il farmacista dipendente sia occupato dopo il aprile 93) la contribuzione minima sarebbe il TFR maturando + 0.55 a carico del lavoratore + 1.05 a carico dell'azienda?

questo 1,6% del RAL va ad abbattere il limite dei 5.164,57 deducibili?

scusate le domande da niubbo...
allego lo screenshot preso dal sito Fon.te

Vedi l'allegato 3020374

sì; inoltre il dipendente può aumentare lo 0,55 mentre l' 1,05 datoriale resta fisso.

Attenzione che la deduzione di RAL - e relativo recupero fiscale - considera solo la quota aderente , essendo la quota datoriale un "regalo" esentasse.
 
Aggiungo solo una cosa: sulla quota versata dal datore, pur esente da irpef in quanto prededotta dal datore stesso, il lavoratore vedrà trattenere in busta paga la quota previdenziale; quindi dato 100 come quota datore, in Fonte non entra 100, ma 100 - i contributi previdenziali Inps ecc (quasi un 10%)
 
Ultima modifica:
Chiedo... perchè mi ha già risposto che lui non ha tempo di stare dietro a registrazioni e bonifici vari e potrebbe dimenticarsene (casualmente ovvio... maledetto!!!)

Riprendendo quanto riportato da @AcidoAscorbico, il mio mi ha detto che il bonifico lo farà una volta all'anno e non tutti i mesi.

Detto così a cuor leggero non credo però che sia proprio ininfluente, tra rivalutazione/inflazione etc (ammesso che sia lecito)

mi sbaglio?
 
non credo che possano decidere quando fare i bonifici.
devono farne uno ad ogni trimestre
 
non credo però che sia proprio ininfluente
No lo è, soprattutto quanto al rischio sottostante nell'investimento. Io non accetterei mai una cosa del genere, significherebbe essere esposti esponenzialmente alle fluttuazioni del mkt. Purtroppo, per far valere il proprio diritto, non rimane altro che ricorrere al Giudice del lavoro per inadempimento contrattuale: risarcimento del danno e obbligo al versamento. Farsi due conti e soprattutto avere le spalle coperte da possibili ritorsioni...
 
Riprendendo quanto riportato da @AcidoAscorbico, il mio mi ha detto che il bonifico lo farà una volta all'anno e non tutti i mesi.

Detto così a cuor leggero non credo però che sia proprio ininfluente, tra rivalutazione/inflazione etc (ammesso che sia lecito)

mi sbaglio?
Per te un pac annuale è certamente meno efficiente di un pac trimestrale.
Per lui non conviene perchè pagherebbe delle penali per aver bonificato in ritardo oltre i 3 mesi 2 trimestri su 4

Insomma, una genialata... per risparmiare tre bonifici. Bah.
Resto sempre basito e ammirato dalla capacità tutta italica di non attenersi alla procedura - finendo per fare più fatica - solo per il gusto di dimostrare che si è più furbi. Digli piuttosto di risparmiare certe elucubrazioni e concentrarsi sul suo business.
 
Purtroppo il legislatore quanto a tutela ha lasciato molto a desiderare... Non prevedendo in capo al Fondo l'onere obbligo di agire per conto drll'aderente in caso di inadempimento del datore, di fatto ha esposto il lavoratore a tutta una serie di difficoltà e ciò scoraggia molti non solo dall'agire, ma addirittura dall'intraprendere la stessa adesione. Solita Italia...
 
Aggiungo solo una cosa: sulla quota versata dal datore, pur esente da irpef in quanto prededotta dal datore stesso, il lavoratore vedrà trattenere in busta paga la quota previdenziale; quindi dato 100 come quota datore, in Fonte non entra 100, ma 100 - i contributi previdenziali Inps ecc (quasi un 10%)
Anche qui, a me non risulta.

Io vedo arrivare a fonte esattamente quanto riportato nel cedolino, ovvero sia la quota datoriale che la mia quota calcolate sul lordo, che non contiene fra le sue voci la quota datoriale). E vedo calcolata la quota previdenziale (9,19) sullo base dello stesso lordo. Ogni voce è calcolata in modo indipendente, e nessuna nettifica la base di calcolo.
 
Ultima modifica:
Purtroppo il legislatore quanto a tutela ha lasciato molto a desiderare... Non prevedendo in capo al Fondo l'onere obbligo di agire per conto drll'aderente in caso di inadempimento del datore, di fatto ha esposto il lavoratore a tutta una serie di difficoltà e ciò scoraggia molti non solo dall'agire, ma addirittura dall'intraprendere la stessa adesione. Solita Italia...
Fonte in realtà agisce, applicando delle penali.
Il problema semmai è proprio che è lasciato tutto in capo al fondo, che ha si e no 5 dipendenti e non dispone certo di mezzi e poteri per agire contro i datori di lavoro.
 
Scusa Marble, FON.TE può applicare tutte le penali che vuole, ma se il Datore di lavoro non le versa spontaneamente, è tutta "fuffa". Ripeto, il Fondo, qualsiasi Fondo Pensionistico, non ha legittimazione ad agire Vs un datore inadempiente, né può in alcun modo tutelare il lavoratore aderente
 
Quanto invece alla trattenuta Inps, basta guardare il cedolino paga. Solo la quota Tfr è elemento neutro ai fini previdenziali ordinari, tutto il resto (contributo datore e lavoratore) entrano nella base imponibile Inps e scontano il prelievo relativo
 
Scusa Marble, FON.TE può applicare tutte le penali che vuole, ma se il Datore di lavoro non le versa spontaneamente, è tutta "fuffa". Ripeto, il Fondo, qualsiasi Fondo Pensionistico, non ha legittimazione ad agire Vs un datore inadempiente, né può in alcun modo tutelare il lavoratore aderente
esatto. Fonte fa quel che può: più che calcolare una penale, che vuoi che possa fare? Non è un organo di polizia, è una assicurazione.

Il legislatore ha lasciato i calcoli in mano a fonte e il problema in mano all'aderente.

In pratica, è come se non ti bonificassero lo stipendio in banca. Per vedere riconosciuto il tuo diritto, o vai da un avvocato o ti fai aiutare da un sindacato. Non è che puoi chiedere alla banca di agire contro il datore.
 
Quanto invece alla trattenuta Inps, basta guardare il cedolino paga. Solo la quota Tfr è elemento neutro ai fini previdenziali ordinari, tutto il resto (contributo datore e lavoratore) entrano nella base imponibile Inps e scontano il prelievo relativo
Nel mio caso, il contributo del datore NON fa parte del lordo. Questo è palese.

Se vuoi, in PM confrontiamo i nostri reciproci cedolini e vediamo come sono calcolate le varie voci.
 
legislatore ha lasciato i calcoli in mano a fonte e il problema in mano all'aderente.
Sin dal mio primo intervento l'ho sottolineato: una bella porcata (scusa eh.. ) e chi scriveva su del datore inadempiente, non resterà forse col cerino in mano?
 
grazie per i feedback. proverò a fare digerire il bonifico trimestrale, al netto che mi sembra follia pura.

grazie
 
pratica, è come se non ti bonificassero lo stipendio in banca. Per vedere riconosciuto il tuo diritto, o vai da un avvocato o ti fai aiutare da un sindacato. Non è che puoi chiedere alla banca di agire contro il datore.
Non lo devi scrivere a me Marble.. conosco assai bene la materia, credimi. La cosa è semplice: si istituisce per legge i Fondi Pensione, amministrano un sacco di soldi anche guadagnandoci (come è giusto) ma non dai loro obbligo/facoltà di agire contro l'inadempiente? Come se tu chiedessi un mutuo con avvallo di un Garante e poi la Banca non potesse agire Vs il terzo... Notte fonda.
 
Nel mio caso, il contributo del datore NON fa parte del lordo. Questo è palese.

Se vuoi, in PM confrontiamo i nostri reciproci cedolini e vediamo come sono calcolate le varie voci.
Gentilissimo Marble, davvero, se tu potessi mandarmi qualcosa. Però lo ritengo anche di interesse generale
Se ti ricordi era una delle tante domande che avevo posto all'inizio, quando cominciai ad imperversare nel forum :D
Il contributo datore e lavoratore (transitanti per il cedolino paga) scontano o meno la contribuzione IVS? E la mia domanda era interessata dalla evidente convenienza, (ove non fossero IVS imponibili) di aumentare la % contributiva lavoratore in busta paga (anzichè versare il tutto volontariamente fuori busta paga dove invece il contributo IVS viene pagato)
Ufficio Risorse Umane mi ha risposto: è assoggettato a IVS (solo la quota TFR non lo è). Io non è che gli credo troppo... ma ahimè non posso manco controllare (come nuovo aderente, il primo versamento lo vedrò tra tre mesi); forse a Giugno, con la prima busta paga in cui esporranno il contributo al Fondo, ci capirò qualcosa.
Se però, tu che da tempo sei aderente, non vedi nella base imponibile IVS anche il contributo a Fonte, ciò mi rassicura alquanto e soprattutto, quello che ora verso volontariamente in un PIP pagandoci IVS, da dopodomani lo verserò a FONTE tramite la busta paga e ci guadagnerò un 10% secco
Saluti e grazie
 
Aggiungo solo una cosa: sulla quota versata dal datore, pur esente da irpef in quanto prededotta dal datore stesso, il lavoratore vedrà trattenere in busta paga la quota previdenziale; quindi dato 100 come quota datore, in Fonte non entra 100, ma 100 - i contributi previdenziali Inps ecc (quasi un 10%)

Non è esattamente così, l'obiezione sollevata da @marble è corretta.
Da un punto di vista dei contributi previdenziali INPS vi è una differenza di trattamento tra quota aderente e quota datoriale.
La prima è soggetta alle trattenute ordinarie IVS (l'aliquota dipende da specifici parametri aziendali, il 9,49% è un valore abbastanza comune), la seconda è soggetta ad un contributo di solidarietà del 10% a carico dell'azienda, trasparente al lavoratore.
Riguardo questo specifico dettaglio fiscale trovi i riferimenti normativi nella Circolare INPS 98/2007.

Per avere un quadro completo delle dinamiche fiscali che impattano il cedolino di un dipendente del settore privato iscritto ad un FPN ti rimando alle simulazioni descritte passo passo nel quaderno del killer oppure in alternativa al thread laboratorio in cui da oltre due anni queste dinamiche sono state pazientemente sviscerate una ad una.
 
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