Fondo Fonte capitolo 4 - fondo pensione per i dipendenti da aziende del terziario ...

No..niente sorprese.Niente cose brutte..
Semplicemente ci siam accorti che il comparto Dinamico di fon.Te ha dei rendimenti quasi identici (fin'ora) al Vanguard Life Strategy 60 (Vanguard LifeStrategy 60% Equity UCITS ETF Accumulating | VNGA60 | IE00BMVB5P51).

Su quest'ultimo è possibile seguire giornalmente l'andamento, mentre nel comparto dinamico di Fon.Te no...
Essendo abbastanza correlati (fin'ora) possiamo intuire se la quota del comparto dinamico aumenterà o diminuirà a fine mese ed all'incirca di quanto.
A mio modo di vedere, torna utile (come ho fatto) decidere quando fare i versamenti volontari unatantum (per chi li fà), perchè sai o hai un'utile indicazione se acquisterai più basso o più alto rispetto al mese precedente...tutto qui
si capisco, tra l'altro ho fatto aprire un LS60 alla mia compagna e anche il mio PTF in ETF sostanzialmente replica in maniera più articolata un 65/35 abbastanza sovrapponibile. per la serie... tanta fatica sull'asset allocation e bastava un VNGA60 ;)

ho guardato nella mia area, il TFR pregresso risulta 'spesato', sopra c'è scritto 2/2024 quindi secondo trimestre: significa che verrà investito dopo il 20 luglio e dovrei vederlo quotato verso agosto? e che quindi prenderà il valore quota di luglio?
 
si capisco, tra l'altro ho fatto aprire un LS60 alla mia compagna e anche il mio PTF in ETF sostanzialmente replica in maniera più articolata un 65/35 abbastanza sovrapponibile. per la serie... tanta fatica sull'asset allocation e bastava un VNGA60 ;)

ho guardato nella mia area, il TFR pregresso risulta 'spesato', sopra c'è scritto 2/2024 quindi secondo trimestre: significa che verrà investito dopo il 20 luglio e dovrei vederlo quotato verso agosto? e che quindi prenderà il valore quota di luglio?
no, lo vedrai quotato al primo fine mese utile. Se non fanno in tempo con data 31 maggio sarà al massimo 30 giugno
 
ah, ma allora non ho capito niente.... strano! :asd:
 
Ciao a tutti,

vorrei chiedervi un parere generale.

Lavoro in un settore che come CCNL prevede la possibilità di versare il TFR in questo fondo.

Attualmente sto versando (stupidamente?) il TFR in azienda ma dopo aver approfondito un minimo il discorso sembra che sia la scelta più sbagliata, partendo sia da un discorso di tassazione, ma anche di rendimento futuro.

Ho iniziato ad accennare la cosa al mio datore di lavoro (è un attivita con meno di 10 dipendenti) ed ha subito storto il naso dicendo che facendo questa scelta toglierei dei soldi alla sua attività... (ma del resto sono io che faccio un prestito a te non tu a me!)

Io mi sto leggermente seccando, non vedo perchè il datore di lavoro debba prendersi la libertà di andare a impattare la mia futura previdenza che dista ancora parecchi decenni di lavoro.

Volevo chiedervi due o tre cose:

1) oramai sono convinto che mi debba impuntare e fargli firmare i fogli e trasmetterli a FONTE e al mio ufficio paghe
2) c'è qualche motivo veramente valido per cui converrebbe rimanere con il versamento del TFR in azienda?
3) il TFR pregresso ho capito che può negarmelo, ma se chiedessi un anticipo del 30 % e lo spostassi di mia iniziativa nel fondo?

Ditemi voi pro e contro di questo passo e se secondo voi conviene arrivare ad uno scontro con il datore, ma sinceramente vedendo come scende la tassazione dopo 8 anni di versamenti... beh non vedo dove sia il vantaggio di lasciarli in azienda.

Ulteriore domanda:

- cosa succede se il datore di lavoro volutamente o per dimenticanza non versasse il TFR alle date prefissate dal fondo?

Chiedo... perchè mi ha già risposto che lui non ha tempo di stare dietro a registrazioni e bonifici vari e potrebbe dimenticarsene (casualmente ovvio... maledetto!!!)

Purtroppo sembra tutto facile quando si lavora in grosse aziende... ma nelle piccole realtà l'adesione a questi fondi di categoria è ancora parecchio mal vista o peggio... vista come l'ennesima pretesa del dipendente che ha solo richieste richieste richieste (così mi è stato risposto)

Fatemi sapere
 
Ho iniziato ad accennare la cosa al mio datore di lavoro (è un attivita con meno di 10 dipendenti) ed ha subito storto il naso dicendo che facendo questa scelta toglierei dei soldi alla sua attività... (ma del resto sono io che faccio un prestito a te non tu a me!)

Purtroppo è una situazione più comune di quanto si pensi. Esistono incentivi e sgravi per il datore, di cui spesso non è a conoscenza. In ogni caso esiste un contratto, ed esistono dei diritti che non ti può negare. Il suo discorso equivale a dire che non ti dà le ferie.

2) c'è qualche motivo veramente valido per cui converrebbe rimanere con il versamento del TFR in azienda?
no


3) il TFR pregresso ho capito che può negarmelo, ma se chiedessi un anticipo del 30 % e lo spostassi di mia iniziativa nel fondo?

Non ti conviene, ci pagheresti tasse. Tienilo lì, qualcosa rende, e consideralo una diversificazione. Se mai cambierai lavoro, potrai chiedergli di versarlo.


- cosa succede se il datore di lavoro volutamente o per dimenticanza non versasse il TFR alle date prefissate dal fondo?

Questa è una nota dolente. Se versa in ritardo fino a 3 mesi non ha sanzioni. Oltre, il fondo gli addebita una fee aggiuntiva che ti ritrovi quotata con mesi di ritardo. Se il datore avesse atteggiamenti reiterati di questo tipo, dovrai parlargli direttamente (in una azienda piccola non dovrebbe essere un problema) o valutare di farti supportare da un sindacato. Ripeto, è come se non ti facesse fare le ferie!
 
Purtroppo è una situazione più comune di quanto si pensi. Esistono incentivi e sgravi per il datore, di cui spesso non è a conoscenza. In ogni caso esiste un contratto, ed esistono dei diritti che non ti può negare. Il suo discorso equivale a dire che non ti dà le ferie.


no




Non ti conviene, ci pagheresti tasse. Tienilo lì, qualcosa rende, e consideralo una diversificazione. Se mai cambierai lavoro, potrai chiedergli di versarlo.




Questa è una nota dolente. Se versa in ritardo fino a 3 mesi non ha sanzioni. Oltre, il fondo gli addebita una fee aggiuntiva che ti ritrovi quotata con mesi di ritardo. Se il datore avesse atteggiamenti reiterati di questo tipo, dovrai parlargli direttamente (in una azienda piccola non dovrebbe essere un problema) o valutare di farti supportare da un sindacato. Ripeto, è come se non ti facesse fare le ferie!
Perfetto, mi armo di pazienza e di testardaggine e vedo di spuntarla. Spero solo di non arrivare a sentirmi dire che la porta è quella e se non mi piace ho solo da andarmene... la testa è quella.
 
Premessa: aderisco a Fonte, con contribuzione volontaria superiore al minimo e sono nel dinamico.

Attualmente sto versando (stupidamente?) il TFR in azienda

Finché la legge rimane quella attuale: lasciare il TFR in azienda è l'unico modo per avere il rendimento in qualche modo predicibile: si rivaluta dell'1,5% + 0,75 * inflazione.

sembra che sia la scelta più sbagliata, partendo sia da un discorso di tassazione, ma anche di rendimento futuro.

E' quello che pensiamo tutti noi che abbiamo aderito, ovviamente :D
Ma come per il caso sopra, la tassazione che conosci oggi è quella che vale oggi, domani? Chissà - per farti un esempio, quando ho aderito io era previsto una tassazione dell'11% sui guadagni annuali, oggi è del 20% (ad eccezione delle obbligazioni)

Rendimento futuro? Di tanto in tanto marble posta gli andamenti dei comparti nel tempo (ad es: qui) e vedere in che situazione ti troveresti oggi se anni fa avessi scelto uno dei diversi comparti disponibili. Ma tra dieci anni?

Ho iniziato ad accennare la cosa al mio datore di lavoro (è un attivita con meno di 10 dipendenti) ed ha subito storto il naso dicendo che facendo questa scelta toglierei dei soldi alla sua attività... (ma del resto sono io che faccio un prestito a te non tu a me!)

Conosco poco legislazioni e gestione aziendale, ma leggendo sul FOL ne ho dedotto che cmq il TFR l'azienda lo accantona, ma sono risorse da cui in qualche modo può attingere; presumo che la cosa sia tanto più sentita quanto piccola sia l'azienda, oltretutto ci può stare che in un'azienda piccola le conoscenze non siano approfondite su tutto.
Dovrebbero esserci delle pagine sul sito del fondo che spiegano i vantaggi per il datore di lavoro, cmq.

Sperando che non ti accada, ovviamente il TFR in azienda è a rischio della vita dell'azienda come altre risorse (leggi, se andasse in difficoltà potrebbe non avere i soldi per pagartelo), perciò spostandolo nel fondo in qualche modo ti tuteli.

2) c'è qualche motivo veramente valido per cui converrebbe rimanere con il versamento del TFR in azienda?
Solo quando andremo in pensione avremo la certezza di cosa sarebbe stato meglio fare :D ad esempio dal 2022 l'inflazione è altissima (8-10% annuo se ricordo bene), perciò in questi due anni non credo ci sia fondo (negoziale o aperto) che l'abbia battuta.

Purtroppo sembra tutto facile quando si lavora in grosse aziende... ma nelle piccole realtà l'adesione a questi fondi di categoria è ancora parecchio mal vista o peggio... vista come l'ennesima pretesa del dipendente che ha solo richieste richieste richieste (così mi è stato risposto)
Non preoccuparti, anche nelle grandi aziende ci sono problemi :D magari non sui fondi pensione, sicuramente su altre situazioni.

secondo voi conviene arrivare ad uno scontro con il datore
Non conviene mai, nemmeno quando hai ragione, anche nel caso alla fine, stanco, decidessi di cambiare azienda.

Per tutto il resto (ma anche per commenti su quanto ho scritto io), ti lascio ad altri del forum che sono più preparati di me OK!
 
Ciao a tutti,

vorrei chiedervi un parere generale.

Lavoro in un settore che come CCNL prevede la possibilità di versare il TFR in questo fondo.

Attualmente sto versando (stupidamente?) il TFR in azienda ma dopo aver approfondito un minimo il discorso sembra che sia la scelta più sbagliata, partendo sia da un discorso di tassazione, ma anche di rendimento futuro.

Ho iniziato ad accennare la cosa al mio datore di lavoro (è un attivita con meno di 10 dipendenti) ed ha subito storto il naso dicendo che facendo questa scelta toglierei dei soldi alla sua attività... (ma del resto sono io che faccio un prestito a te non tu a me!)

Io mi sto leggermente seccando, non vedo perchè il datore di lavoro debba prendersi la libertà di andare a impattare la mia futura previdenza che dista ancora parecchi decenni di lavoro.

Volevo chiedervi due o tre cose:

1) oramai sono convinto che mi debba impuntare e fargli firmare i fogli e trasmetterli a FONTE e al mio ufficio paghe
2) c'è qualche motivo veramente valido per cui converrebbe rimanere con il versamento del TFR in azienda?
3) il TFR pregresso ho capito che può negarmelo, ma se chiedessi un anticipo del 30 % e lo spostassi di mia iniziativa nel fondo?

Ditemi voi pro e contro di questo passo e se secondo voi conviene arrivare ad uno scontro con il datore, ma sinceramente vedendo come scende la tassazione dopo 8 anni di versamenti... beh non vedo dove sia il vantaggio di lasciarli in azienda.

Ulteriore domanda:

- cosa succede se il datore di lavoro volutamente o per dimenticanza non versasse il TFR alle date prefissate dal fondo?

Chiedo... perchè mi ha già risposto che lui non ha tempo di stare dietro a registrazioni e bonifici vari e potrebbe dimenticarsene (casualmente ovvio... maledetto!!!)

Purtroppo sembra tutto facile quando si lavora in grosse aziende... ma nelle piccole realtà l'adesione a questi fondi di categoria è ancora parecchio mal vista o peggio... vista come l'ennesima pretesa del dipendente che ha solo richieste richieste richieste (così mi è stato risposto)

Fatemi sapere
Pensa che è stato il mio datore di lavoro a chiedere se volevamo aprire dei fondi pensione.
Perchè per lui gestire i TFR era un casino.

Il tuo datore di lavor se li usa, ma deve avere chiaro che se uno si licenzia gli deve dare tutto il TFR e pure rivalutato in poco tempo. Non mi sembra sia ben conscio dei "pericoli".

Il TFR se se lo mangia sono casini. Vedi il famoso caso Santanchè che indossa il TFR dei suoi dipendendti sotto forma di gioielli.
Se aderisci al Fondo Pensione non penso possa opporsi, ma servirebbe chiedere meglio a esperti di leggi.
 
Pensa che è stato il mio datore di lavoro a chiedere se volevamo aprire dei fondi pensione.
Perchè per lui gestire i TFR era un casino.

Il tuo datore di lavor se li usa, ma deve avere chiaro che se uno si licenzia gli deve dare tutto il TFR e pure rivalutato in poco tempo. Non mi sembra sia ben conscio dei "pericoli".

Il TFR se se lo mangia sono casini. Vedi il famoso caso Santanchè che indossa il TFR dei suoi dipendendti sotto forma di gioielli.
Se aderisci al Fondo Pensione non penso possa opporsi, ma servirebbe chiedere meglio a esperti di leggi.
Non può opporsi alla mia adesione e visto che tendenzialmente il mio datore è una persona che non sa nemmeno mettere un euro sopra l'altro visto che delega tutto a terzi... beh, sinceramente vorrei tutelarmi le spalle per non dire altro.

LA cosa che mi preoccupa è principalmente il fatto che mi abbia detto che lei non accantona da nessuna parte il TFR... ma il TFR è la liquidità dell'attività.

Io sapevo che per legge i datori devono versare i TFR su di un conto o fondo aziendale e che non può essere mosso per fini personali ma solo per movimenti relativi all'azienda.

Mi sono anche posto una domanda... se i soldi sono sul conto dell'azienda e gli rendono che ne so il 3 % quegli interessi se li mangia il datore?

Grazie
 
Non può opporsi alla mia adesione e visto che tendenzialmente il mio datore è una persona che non sa nemmeno mettere un euro sopra l'altro visto che delega tutto a terzi... beh, sinceramente vorrei tutelarmi le spalle per non dire altro.

LA cosa che mi preoccupa è principalmente il fatto che mi abbia detto che lei non accantona da nessuna parte il TFR... ma il TFR è la liquidità dell'attività.

Io sapevo che per legge i datori devono versare i TFR su di un conto o fondo aziendale e che non può essere mosso per fini personali ma solo per movimenti relativi all'azienda.

Mi sono anche posto una domanda... se i soldi sono sul conto dell'azienda e gli rendono che ne so il 3 % quegli interessi se li mangia il datore?

Grazie
il tfr lo usa come finanziamento. Se non c'è tfr, si finanzia in banca. Normalmente le aziende non accantonano liquidità.
 
Senti me. Copriti e per farlo usa proprio il Fondo di categoria. Così hai il Tfr al sicuro da possibili futuri svarioni d'impresa.... Ovvio, a patto che tu sia nella condizione di puntare i piedi e metterti contro il tuo datore... Sai vero che per il licenziamento illegittimo, la reintegra ex judice è limitata a casi limitati (per il resto c'è solo indennizzo)
 
Ultima modifica:
Senti me. Copriti e per farlo usa proprio il Fondo di categoria. Così hai il Tfr al sicuro da possibili futuri svarioni d'impresa.... Ovvio, a patto che tu sia nella condizione di puntare i piedi e metterti contro il tuo datore... Sai vero che per il licenziamento illegittimo, la reintegra ex judice è limitata a casi limitati (per il resto c'è solo indennizzo)
Infatti non voglio tirare troppo la corda... specie nel mio settore si è visti solo come mucche da mungere e basta... quindi so bene la reazione quale potrebbe essere... la maggioranza dei datori di lavoro nel mio settore... ahem... sono una categoria di schifosi. (detto da loro stessi!)
 
Allora non ti rimane che fare una meticolosa opera di persuasione, dati finanziari alla mano, con cui prospettare un vantaggio pure per il tuo datore; in bocca al lupo
 
Allora non ti rimane che fare una meticolosa opera di persuasione, dati finanziari alla mano, con cui prospettare un vantaggio pure per il tuo datore; in bocca al lupo
La vedo molto dura... visto che quando ho anche spiegato che in quella maniera i "debiti verso terzi" si ridurranno mi ha risposto che non capisce perchè debba darmi altri soldi... insomma, non ha nemmeno capito l'abc, cioè che i soldi del TFR sono al limite un mio finanziamento verso di lui non soldi che mi regala.

Ma ripeto... un datore di lavoro che si vede solo al mattino per contare i soldi e poi sparisce per giorni e se ne frega dell'attività, tanto va avanti da sola, merita forse molta poca stima.
 
Per quel che può contare, tutta la mia stima per l'impeccabile analisi.
INIZIO OT : Ahimè avessi una possibilità andrei via da questa nazione, ho sempre creduto ed investito nel mio paese ma ora sto cedendo, purtroppo il mio settore è molto "protezionistico e lobbistico" e da qui nascono situazioni e storture che in altre piccole imprese non si sognerebbero nemmeno. Già il mondo del lavoro italiano nella piccola impresa è molto particolare, ma nel mio campo diciamo che si creano davvero delle situazioni al limite del comico, ma purtroppo non nel senso stretto del termine...

Conosco gente che fa magari l'idraulico, l'elettricista o che ha piccole imprese e si fa il mazzo ogni santo giorno svegliandosi all'alba ed andando per ultimo a casa e portano rispetto dei dipendenti, ed invece nel mio settore c'è gente che passa la giornata ad annoiarsi oppure il massimo che fa è presentarsi al mattino, contare i soldi ed andarsene a fare la bella vita, ma è sempre pronta a maltrattare o avere comportamenti negativi verso gli unici che gli mandano avanti l'attività, i propri dipendenti. Spero che tutto prima o poi cambi, ma oramai sono troppi gli anni in cui non c'è mai stata un inversione in questo mondo e dopo il covid... sta tutto peggiorando.

L'ingordigia di pochi ha ucciso una professione che invece dovrebbe essere nobile.

Ma questo è quanto.

FINE OT
 
Non può opporsi alla mia adesione e visto che tendenzialmente il mio datore è una persona che non sa nemmeno mettere un euro sopra l'altro visto che delega tutto a terzi... beh, sinceramente vorrei tutelarmi le spalle per non dire altro.

LA cosa che mi preoccupa è principalmente il fatto che mi abbia detto che lei non accantona da nessuna parte il TFR... ma il TFR è la liquidità dell'attività.

Io sapevo che per legge i datori devono versare i TFR su di un conto o fondo aziendale e che non può essere mosso per fini personali ma solo per movimenti relativi all'azienda.

Mi sono anche posto una domanda... se i soldi sono sul conto dell'azienda e gli rendono che ne so il 3 % quegli interessi se li mangia il datore?

Grazie
Mah per legge li possono usare, ma se tu cambi lavor e devono pagarti devono darti TFR più interessi di legge (circa 1.5% + 0.75xinflazione) e non è per niente poco!
Dopo tanti anni ci metto la firma che una cifra del genere ti fa saltare un'azienda piccola gestita all'acqua di rose.
 
Mah per legge li possono usare, ma se tu cambi lavor e devono pagarti devono darti TFR più interessi di legge (circa 1.5% + 0.75xinflazione) e non è per niente poco!
Dopo tanti anni ci metto la firma che una cifra del genere ti fa saltare un'azienda piccola gestita all'acqua di rose.
Infatti... Secondo me il passare al fondo è necessario anche per quello.

Specie alla luce di una gestione totalmente disinteressata.

Se dovessero andare via due dipendenti in contemporanea non ci sarebbero soldi per tutto
 
Infatti... Secondo me il passare al fondo è necessario anche per quello.

Specie alla luce di una gestione totalmente disinteressata.

Se dovessero andare via due dipendenti in contemporanea non ci sarebbero soldi per tutto
nelle piccole aziende (e non solo) al dipendente in uscita con un tfr importante di solito propongono una erogazione a rate.
 
nelle piccole aziende (e non solo) al dipendente in uscita con un tfr importante di solito propongono una erogazione a rate.
Magari facendo un finanziamento con tassi folli come successo con l'ultima dipendente andata in pensione.. Alcuni gestiscono la piccola impresa come giocando a monopoli.

Se l'avesse lasciata mettere i soldi nel fondo avrebbe risparmiato non poco... Ma troppa fatica informarsi e studiare un minimo, più facile dire che si hanno solo pretese
 
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