Fondo Fonte capitolo 4 - fondo pensione per i dipendenti da aziende del terziario ...

Arrivata mail con certificazione contributi unatantum del 2023.
Tutto corretto OK!
 
Arrivata mail con certificazione contributi unatantum del 2023.
Tutto corretto OK!
Pure a me! (Ricordo, versamento del 28/12)
Gli “svarioni” dell’area personale si sono rivelati infondati, tanto che il mio era pure stato corretto
 
Ho anche ricevuto la CU del datore di lavoro: dato che è il mio primo anno in un fondo di categoria, devo verificare qualcosa per sincerarmi che sia tutto a posto?

Vi è segnato ai punti:
  • 411 (Previdenza complementare): 1
  • 412 (contributi previdenza complementare dedotti dai redditi di cui ai punti …): l’importo “oneri ded. - anno” che ho sull’ultima busta paga del 2023
C’è altro di “standard”?
 
E' vero, a me in effetti hanno sistemato il contributo individuale, datandolo correttamente al Q4/2023 e ieri ho ricevuto anch'io la certificazione dei contributi una tantum da aggiungere eventualmente a mano nel 730 per la deduzione
 
valore febbraio più variazione mensile

DINAMICO
22,344​
0,817%​
CRESCITA
18,815​
0,016%​
SVILUPPO
20,283​
-0,084%​
CONSERVATIVO
12,828​
-0,280%​
 
Ultima modifica:
az.... non ancora raggiunto il massimo di dicembre 21 per un soffio (22,395) . Ci speravo :D
 
1710343664190.png
 
Ultima modifica:
Ciao a tutti, sono iscritto a Fonte dal 2016 e sto avendo un problema antipatico con il mio datore di lavoro.

Già a gennaio 2023, con l'introduzione di un nuovo modello di busta paga, l'ufficio paghe aveva ridotto la mia percentuale di contribuzione al minimo (perdendo anche il contributo dell'azienda) ma dopo mia segnalazione è stato ripristinato tutto correttamente e ho recuperato anche gli arretrati.

Anche quest'anno c'è stata una modifica alla busta paga e anche quest'anno mi sono visto applicare la percentuale minima.
Dopo le mie rimostranze, nella busta paga di febbraio è stato applicato il corretto contributo personale, ma non appare ancora il contributo dell'azienda; inoltre il mio contributo è diviso su due righe diverse, la prima con la percentuale minima 0,55% e la seconda con la percentuale rimanente.

Ovviamente ho chiesto ulteriori spiegazioni, la risposta dell'azienda è stata :
0,55 è la quota obbligatoria contrattuale, il resto è la quota volontaria.
La contribuzione volontaria deve essere esposta nell'apposita casella, quindi su una riga diversa.

Non è obbligatorio esporre in foglio paga la quota contributi a carico del datore di lavoro.

Non ho trovato nulla sulla divisione su due righe della quota lavoratore, ma credo che non porti a nessun problema, qualcuno avrebbe maggiori informazioni?

Per quanto riguarda la quota dell'azienda, ho fatto notare che fa parte delle deduzioni che spettano al lavoratore e deve quindi apparire, poiché la sua assenza modifica il calcolo della base imponibile (ovviamente a mio sfavore).
Ho citato la sezione domande e risposte del sito Fonte:
Fon.Te. - Fondo Pensione Complementare

In particolare la frase: "il risparmio fiscale viene riconosciuto al lavoratore direttamente in busta paga".

Non ho ancora ricevuto risposta, anche in questo caso volevo sapere se c'è qualcuno che ha maggiori informazioni, e soprattutto se c'è qualche riferimento normativo da aggiungere alla mia contestazione per vedere riconosciute le deduzioni in busta paga.
 
Per quanto riguarda la quota dell'azienda, ho fatto notare che fa parte delle deduzioni che spettano al lavoratore e deve quindi apparire, poiché la sua assenza modifica il calcolo della base imponibile (ovviamente a mio sfavore).
Sono iscritto ormai da qualche anno e non seguo più le novità, a parte ogni tanto qui sul FOL.

Comunque sono abbastanza sicuro (attendi ulteriori conferme) che:
  • non fa parte delle deduzioni, va solo conteggiato per calcolare il totale versato nel fondo rispetto al limite dei 5000 e rotti
  • la sua assenza non modifica la base imponibile: se non fossi iscritto al fondo non lo percepiresti; sei iscritto, ma viene versato lordo direttamente nel fondo senza passare dalla tua busta
 
Ciao a tutti, sono iscritto a Fonte dal 2016 e sto avendo un problema antipatico con il mio datore di lavoro.

Già a gennaio 2023, con l'introduzione di un nuovo modello di busta paga, l'ufficio paghe aveva ridotto la mia percentuale di contribuzione al minimo (perdendo anche il contributo dell'azienda) ma dopo mia segnalazione è stato ripristinato tutto correttamente e ho recuperato anche gli arretrati.

Anche quest'anno c'è stata una modifica alla busta paga e anche quest'anno mi sono visto applicare la percentuale minima.
Dopo le mie rimostranze, nella busta paga di febbraio è stato applicato il corretto contributo personale, ma non appare ancora il contributo dell'azienda; inoltre il mio contributo è diviso su due righe diverse, la prima con la percentuale minima 0,55% e la seconda con la percentuale rimanente.

Ovviamente ho chiesto ulteriori spiegazioni, la risposta dell'azienda è stata :
0,55 è la quota obbligatoria contrattuale, il resto è la quota volontaria.
La contribuzione volontaria deve essere esposta nell'apposita casella, quindi su una riga diversa.

Non è obbligatorio esporre in foglio paga la quota contributi a carico del datore di lavoro.

Non ho trovato nulla sulla divisione su due righe della quota lavoratore, ma credo che non porti a nessun problema, qualcuno avrebbe maggiori informazioni?

Per quanto riguarda la quota dell'azienda, ho fatto notare che fa parte delle deduzioni che spettano al lavoratore e deve quindi apparire, poiché la sua assenza modifica il calcolo della base imponibile (ovviamente a mio sfavore).
Ho citato la sezione domande e risposte del sito Fonte:
Fon.Te. - Fondo Pensione Complementare

In particolare la frase: "il risparmio fiscale viene riconosciuto al lavoratore direttamente in busta paga".

Non ho ancora ricevuto risposta, anche in questo caso volevo sapere se c'è qualcuno che ha maggiori informazioni, e soprattutto se c'è qualche riferimento normativo da aggiungere alla mia contestazione per vedere riconosciute le deduzioni in busta paga.


ci sono aziende che espongono la minima separata dalla aggiuntiva, e aziende che mettono tutto il contributo del lavoratore su un solo rigo. Sono modalità entrambe valide.

Per ciò che riguarda il contributo aziendale, non so se sia obbligatorio esporlo in busta, di certo quando esposto è solo informativo, non cambia i valori.
La quota datoriale è infatti esentasse, non aumenta le tue deduzioni. L'importante è che arrivi sul fondo.
 
Non ho trovato nulla sulla divisione su due righe della quota lavoratore, ma credo che non porti a nessun problema, qualcuno avrebbe maggiori informazioni?
Ce l'ho anche io così, potrebbe essere una peculiarità del software delle paghe. L'importante è che il totale trattenuto sia corretto, no?
 
Grazie a tutti per l'aiuto, per quanto riguarda il contributo del datore credo di essere stato tratto in inganno dal formato delle buste paga dello scorso anno.

Da quando ho ricevuto la mia prima busta paga, ho creato un foglio di calcolo per cercare di capire le operazioni che venivano fatte per raggiungere lo stipendio netto, cercando informazioni on line per le cose principali (INPS, IRPEF) ma andando "ad occhio" per molte voci.

Fino al 2022 le buste paga erano abbastanza lineari, e le deduzioni venivano sottratte alla voce "totale retribuzione" per ottenere "Iponibile fiscale mese".
Dallo scorso anno avevano introdotto una voce intermedia "Reddito" da cui venivano sottratti gli "oneri deducibili" per ottenere "imponibile IREF", e questi oneri deducibili comprendevano entrambe le quote (dipendente e azienda) destinate a Fonte.

Ho capito solo ora la stortura dello scorso anno, nella voce "Reddito" era aggiunta la quota datore (ma non quella dipendente) che veniva poi sottratta di nuovo per ottenere l'imponibile :wtf:

Per aggiornare il file di quest'anno al nuovo formato di busta paga, ero partito dal file dello scorso anno in cui "oneri deducibili" comprendeva entrambe le quote (dipendente e lavoratore), mentre fino al 2022 la quota del datore non rientrava (giustamente) in nessun calcolo per arrivare all'imponibile fiscale.

A mia parziale discolpa, questa frase nelle FAQ del sito Fonte poteva essere interpretata a conferma della mia convinzione:

Per quanto riguarda i contributi versati dal lavoratore e dal datore di lavoro, il risparmio fiscale viene riconosciuto al lavoratore direttamente in busta paga perché il datore di lavoro, quale sostituto d’imposta, riconosce direttamente le agevolazioni fiscali.

Non so se sono stato chiaro, ma non serve tediare oltre il Forum con i mie problemi con l'azienda.

Grazie comunque perché ora ho chiarito i miei dubbi.
 
Grazie a tutti per l'aiuto, per quanto riguarda il contributo del datore credo di essere stato tratto in inganno dal formato delle buste paga dello scorso anno.

Da quando ho ricevuto la mia prima busta paga, ho creato un foglio di calcolo per cercare di capire le operazioni che venivano fatte per raggiungere lo stipendio netto, cercando informazioni on line per le cose principali (INPS, IRPEF) ma andando "ad occhio" per molte voci.

Fino al 2022 le buste paga erano abbastanza lineari, e le deduzioni venivano sottratte alla voce "totale retribuzione" per ottenere "Iponibile fiscale mese".
Dallo scorso anno avevano introdotto una voce intermedia "Reddito" da cui venivano sottratti gli "oneri deducibili" per ottenere "imponibile IREF", e questi oneri deducibili comprendevano entrambe le quote (dipendente e azienda) destinate a Fonte.

Ho capito solo ora la stortura dello scorso anno, nella voce "Reddito" era aggiunta la quota datore (ma non quella dipendente) che veniva poi sottratta di nuovo per ottenere l'imponibile :wtf:

Per aggiornare il file di quest'anno al nuovo formato di busta paga, ero partito dal file dello scorso anno in cui "oneri deducibili" comprendeva entrambe le quote (dipendente e lavoratore), mentre fino al 2022 la quota del datore non rientrava (giustamente) in nessun calcolo per arrivare all'imponibile fiscale.

A mia parziale discolpa, questa frase nelle FAQ del sito Fonte poteva essere interpretata a conferma della mia convinzione:



Non so se sono stato chiaro, ma non serve tediare oltre il Forum con i mie problemi con l'azienda.

Grazie comunque perché ora ho chiarito i miei dubbi.

mi permetto di mettere la mia busta paga molto chiara, come dovrebbe essere per tutti penso.

busta.PNG
 
Ho capito solo ora la stortura dello scorso anno, nella voce "Reddito" era aggiunta la quota datore (ma non quella dipendente) che veniva poi sottratta di nuovo per ottenere l'imponibile :wtf:

Bene che sia tutto chiarito. Effettivamente quella che tu chiami stortura è una rarità a quanto pare nelle buste paga, ma è probabilmente il modo più chiaro. Il contributo datoriale è un extra che di fatto aumenta il tuo stipendio lordo, e che viene dedotto portandolo sul fondo.

Il tuo contributo, invece, non è un extra rispetto allo stipendio lordo, quindi viene soltanto calcolato come deduzione
 
@Sa10
Potresti copiare e incollare quanto segue in post 1, che ne dici?









SEI UN LAVORATORE DIPENDENTE E VUOI ISCRIVERTI A FON.TE.? CON QUESTO VIDEO TUTORIAL TI SPIEGHIAMO I PASSI NECESSARI PER COMPILARE CORRETTAMENTE IL MODULO DI ADESIONE.

**********

SEI UN LAVORATORE AUTONOMO O LIBERO PROFESSIONISTA? SCOPRI TUTTI I VANTAGGI E LE MODALITÀ DI ADESIONE A FON.TE., GUARDANDO IL VIDEO CHE ABBIAMO REALIZZATO.
 
@Sa10
Potresti copiare e incollare quanto segue in post 1, che ne dici?









SEI UN LAVORATORE DIPENDENTE E VUOI ISCRIVERTI A FON.TE.? CON QUESTO VIDEO TUTORIAL TI SPIEGHIAMO I PASSI NECESSARI PER COMPILARE CORRETTAMENTE IL MODULO DI ADESIONE.

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Si , certo..mi piace l'idea..OK!
 
ciao a tutti, chiedo ai più esperti per verfiicare quanto trovo nel CUD.

Alla voce 412 'contributi previdenza complementare dedotti' trovo il valore comprensivo dei miei versamenti + versamenti datoriali o solo i miei versamenti? In quest'ultimo caso i calcoli fatti col modello fonte gentilmente fornito non mi portano: con un prelievo alla fonte dell'11% dovrei aver versato 4.137 euro, mentre alla voce 412 trovo 4.798 (che si avvicina parecchio al mio contributo + datoriale).

grazie
 
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