Forfettari e mancata previdenza

Maturare l'anzianità contributiva non è il problema. I coefficienti del contributivo sono ottimi rispetto alle rendite private . La pensione integrativa per l'autonomo ineludibile , da affrontare a prescindere . Prima che una questione sociale è questione individuale.

Ritieni ottimi i coefficienti del contributivo? Questa mi mancava proprio!

Quindi secondo te è un affare versare somme ora per rivedere i soldi nella migliore delle ipotesi a 67 anni (quindi potenzialmente anche fra quasi 50 anni se uno va subito con i muratori o se si apre una partita iva a 18 anni) con un coefficiente di 5.575?

Buon per te che ci credi. Chissà se versi volontariamente una contribuzione aggiuntiva, visto che i coefficienti sono così buoni...

invece appoggio il fatto che (visto che le pensioni col contributivo saranno ridicole, e non solo per gli autonomi) uno deve avere pronta una rendita di appoggio....
 
Ritieni ottimi i coefficienti del contributivo? Questa mi mancava proprio!

Quindi secondo te è un affare versare somme ora per rivedere i soldi nella migliore delle ipotesi a 67 anni (quindi potenzialmente anche fra quasi 50 anni se uno va subito con i muratori o se si apre una partita iva a 18 anni) con un coefficiente di 5.575?

Buon per te che ci credi. Chissà se versi volontariamente una contribuzione aggiuntiva, visto che i coefficienti sono così buoni...

invece appoggio il fatto che (visto che le pensioni col contributivo saranno ridicole, e non solo per gli autonomi) uno deve avere pronta una rendita di appoggio....

Se sai dare un significato a quel 5.575 che da diritto ad una pensione e a una reversibilità diretta e indiretta, direi impareggiabileo impagabile insostituibile, incomparabile, inarrivabile, imparagonabile, senza uguali.
 
Se sai dare un significato a quel 5.575 che da diritto ad una pensione e a una reversibilità diretta e indiretta, direi impareggiabileo impagabile insostituibile, incomparabile, inarrivabile, imparagonabile, senza uguali.

Pensioni, cosa sono e come funzionano i coefficienti di trasformazione [Guida]

è la parte del tuo montante contributivo che ti viene restituita ogni anno.

Stando alle tabelle attuali (te le ho linkate) andando in pensione a 67 anni il coefficiente è 5.575

ah, semplicemente sostengo che gli attuali coefficienti di trasformazioni sono ridicoli in quanto non rendono economicamente non dico solo conveniente, ma nemmeno accettabile (dal mero punto di vista finanziario eh! Se poi il punto è il corrente in qualche modo lo dobbiamo pur gestire è un altro tipo di discorso) il "piano di accumulo" che ti propone (o meglio che ti obbliga a fare) l'INPS

pensavo che sapessi di cosa stavo parlando...
 
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Pensioni, cosa sono e come funzionano i coefficienti di trasformazione [Guida]

è la parte del tuo montante contributivo che ti viene restituita ogni anno.

Stando alle tabelle attuali (te le ho linkate) andando in pensione a 67 anni il coefficiente è 5.575

ah, semplicemente sostengo che gli attuali coefficienti di trasformazioni sono ridicoli in quanto non rendono economicamente non dico solo conveniente, ma nemmeno accettabile (dal mero punto di vista finanziario eh! Se poi il punto è il corrente in qualche modo lo dobbiamo pur gestire è un altro tipo di discorso) il "piano di accumulo" che ti propone (o meglio che ti obbliga a fare) l'INPS

pensavo che sapessi di cosa stavo parlando...

Lascia perdere ciò che pensavi, spiega perchè quel coefficiente è ridicolo. Qual'è il termine di paragone per definirlo ridicolo.

Quel coefficiente ti da una pensione a 67 anni di 5575 euro lordi ogni 100 k, poi ti dà l'inabilità e la reversibilita diretta e indiretta. Cosa vuoi di più.
 
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Lascia perdere ciò che pensavi, spiega perchè quel coefficiente è ridicolo. Qual'è il termine di paragone per definirlo ridicolo.

Quel coefficiente ti da una pensione a 67 anni di 5575 euro lordi ogni 100 k, poi ti dà l'inabilità e la reversibilita diretta e indiretta. Cosa vuoi di più.

premetto che della reversibilità non mi interessa.

Se potessi scegliere non la farei mai un'assicurazione così congegnata. Ci metti quasi 20 anni solo per rivedere i soldi che hai messo tu anche 40/45 anni prima. E col serio rischio che diminuisca la speranza di vita. o che succeda chissà quale altra cosa. Insomma, IMHO è un barbatrucco dell'erario per porre il rischio a carico mio (e nel frattempo pagare il corrente...)

Ora non so come la pensi tu, ma a me a matematica finanziaria mi hanno insegnato che una lira di oggi vale più di una lira di domani (allora c'erano le lire). Proprio perchè oggi la lira c'è e domani non sai ne se c'è e ne quanto vale. E non me ne frega una ceppa se (per ora!) non c'è inflazione, se vuoi disporre dei miei soldi mi devi remunerare.

Per quanto ne sappiamo noi, ripeto, da qui a 20/30/40 anni può succedere qualunque cosa. ci può anche essere (imho anzi è facile che succeda) un periodo di inflazione alta e aumento del pil che non tiene. Se non proprio di stagflazione feroce. Inoltre, ri-ripeto possono succedere un'infinità di altre cose negative.

Ora, non so tu, ma io il premio di rischio lo voglio pagato.

E il fatto di poter disporre dei miei soldi pure.

Ovviamente al netto dell'inflazione. Sennò il mio montante sta bene nella mia disponibilità.

Quindi (IMHO!!!!) 5570€ ogni 100.000, sono pochi.
meglio i 100k in saccoccia subito che i 5570 miserabili euro l'anno.

Dopodichè se mai diventerò povero si vede che lo stato (a cui ho pagato fior di tasse in vita) attiverà gli strumenti previsti per i poveri. Dopotutto se il RDC se lo possono prendere già oggi i miei coetanei stando al bar (quando si poteva. oggi lamentandosi sui social) non vedo perchè non possa averlo io se e quando avrò esaurito il mio gruzzoletto per la vecchiaia (e avrò quandi anche i requisiti)

Per questo e tanto altro (IMHO) un coefficiente di 5.575 è ridicolo.
Ai miei occhi risulta ridicolo sotto i profili di rischio e rendimento dal punto di vista finanziario.
Se potessi non accantonerei nemmeno un euro presso l'inps.

Ovviamente non vuol dire che tu debba essere per forza d'accordo con me. Nulla ti vieta, visto che è così conveniente, di versare qualche altro migliaio di euro all'anno in modo da avere a fine carriera un (diciamo) 50k di montante previdenziale in più e 2787,5€ (LORDI!) all'anno in più di pensione.

Inoltre non significa niente che le pensioni integrative spesso siano anche peggio. Quelle te le fai solo se vuoi e se scegli di gestire tu i tuoi soldi lo puoi semre fare.

Comunque, per inciso, le valutazioni di rischi e rendimenti sono diverse. da persona a persona. Gli stessi mercati esistono solo per questo motivo. E se per te 5575€ l'anno valgono 100k subito non è detto che valga lo stesso per me.
 
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premetto che della reversibilità non mi interessa.

Agli altri interessa: le pensioni vigenti al 1° gennaio 2021 e liquidate dall'Istituto nel 2020 sono 17.799.649, di cui 13.816.971 (77,6%) di natura previdenziale (vecchiaia, invalidità e superstiti) e le restanti 3.982.678 (22,4%) di natura assistenziale (invalidità civili, indennità di accompagnamento, pensioni e assegni sociali).25 mar 2021

Se potessi scegliere non la farei mai un'assicurazione così congegnata. Ci metti quasi 20 anni solo per rivedere i soldi che hai messo tu anche 40/45 anni prima. E col serio rischio che diminuisca la speranza di vita. o che succeda chissà quale altra cosa. Insomma, IMHO è un barbatrucco dell'erario per porre il rischio a carico mio (e nel frattempo pagare il corrente...)

Tu sei il tipico disinformato e benaltrista che tutto sa e niente capisce. Con una polizza di rendita differita o fondo pensione cosa otterresti in cambio?

Ora non so come la pensi tu, ma a me a matematica finanziaria mi hanno insegnato che una lira di oggi vale più di una lira di domani (allora c'erano le lire). Proprio perchè oggi la lira c'è e domani non sai ne se c'è e ne quanto vale. E non me ne frega una ceppa se (per ora!) non c'è inflazione, se vuoi disporre dei miei soldi mi devi remunerare.

La matematica finanziaria insegna che quel coefficiente inps e le prestazioni connesse sono impareggiabili. Semmai conosci cosa sia la matematica finanziaria!!!

Per quanto ne sappiamo noi, ripeto, da qui a 20/30/40 anni può succedere qualunque cosa. ci può anche essere (imho anzi è facile che succeda) un periodo di inflazione alta e aumento del pil che non tiene. Se non proprio di stagflazione feroce. Inoltre, ri-ripeto possono succedere un'infinità di altre cose negative.

Per questo serve la Previdenza l'Assistenza pubblica e la Previdenza Complementare. Prima ti adegui meglio è

Ora, non so tu, ma io il premio di rischio lo voglio pagato.

La matematica finanziaria insegna chè la prestazione pensionistica è ancora ampiamente favorevole all'assicurato/ contribuente. Non c'entra il premio di rischio

E il fatto di poter disporre dei miei soldi pure.

Ma che stai dicendo , ma di che parli

Ovviamente al netto dell'inflazione. Sennò il mio montante sta bene nella mia disponibilità.

Parli a vanvera

Quindi (IMHO!!!!) 5570€ ogni 100.000, sono pochi.
meglio i 100k in saccoccia subito che i 5570 miserabili euro l'anno.

In un periodo come questo le banche non sanno che farsene dei tuoi soldi, li leggi i giornali , l'hai il segnale, sei connesso ?


Dopodichè se mai diventerò povero si vede che lo stato (a cui ho pagato fior di tasse in vita) attiverà gli strumenti previsti per i poveri. Dopotutto se il RDC se lo possono prendere già oggi i miei coetanei stando al bar (quando si poteva. oggi lamentandosi sui social) non vedo perchè non possa averlo io se e quando avrò esaurito il mio gruzzoletto per la vecchiaia (e avrò quandi anche i requisiti)

Se ti interessa percepire il rdc sei sulla buona strada, se invece stai pagando fior di tasse devi sperare nella sostenibilità del welfare

Per questo e tanto altro (IMHO) un coefficiente di 5.575 è ridicolo.

Non sai di che parli, se insisti bovinamente

Ai miei occhi risulta ridicolo sotto i profili di rischio e rendimento dal punto di vista finanziario.
Se potessi non accantonerei nemmeno un euro presso l'inps.

Meno male che non puoi,

Ovviamente non vuol dire che tu debba essere per forza d'accordo con me. Nulla ti vieta, visto che è così conveniente, di versare qualche altro migliaio di euro all'anno in modo da avere a fine carriera un (diciamo) 50k di montante previdenziale in più e 2787,5€ (LORDI!) all'anno in più di pensione.

Su queste basi nemmeno un caprone sarebbe d'accordo con te

Inoltre non significa niente che le pensioni integrative spesso siano anche peggio. Quelle te le fai solo se vuoi e se scegli di gestire tu i tuoi soldi lo puoi semre fare.

Sono convinto che non tu non abbia minimamente compreso i termini della questione

Comunque, per inciso, le valutazioni di rischi e rendimenti sono diverse. da persona a persona. Gli stessi mercati esistono solo per questo motivo. E se per te 5575€ l'anno valgono 100k subito non è detto che valga lo stesso per me.

Tu confondi lo stato sociale, con il mercato. Sei disallineato. Buona Pasqua
 
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Tu confondi lo stato sociale, con il mercato. Sei disallineato. Buona Pasqua


visto comunque che (cito) "La matematica finanziaria insegna che quel coefficiente inps e le prestazioni connesse sono impareggiabili. Semmai conosci cosa sia la matematica finanziaria!!!", allego inoltre un excellino di ordinanza che si limita "bovinamente" a calcolare il TIR (tasso di rendimento interno. Ovviamente dico cosa è per eventuali altri lettori perchè tu di certo saprai cosa è) di alcuni casi standard di pensioni col contributivo inps.

Niente di trascendentale, c'è la formuletta già pronta in excel.

In particolare faccio notare a eventuali altri lettori che nel caso in cui si inizi a lavorare all'età media di inizio lavoro (ad oggi 28 anni), non si abbiano interruzioni contributive si vada in pensione a 67 anni e si prenda il coefficiente 5,575 e si viva fino all'età media (ad oggi 84 anni) il TIR è più o meno 0 (mi viene -0.17equalcosa%, ma è fatto brutalmente sulle annualità e non avevo voglia di farlo con i mesi e i giorni. Vado a tuo favore e metto 0).

faccio presente (sempre per eventuali altri lettori) che un tir uguale a zero equivale banalmente a tenere i soldi posteggiati nel conto (nell'esempio si accumulano circa 150k e si hanno indietro circa 150k) e a prendere ogni anno dal 67-esimo il 5.575%

Ne segue che, per il "lavoratore medio" (che ricordo che secondo le statistiche è uno che inizia a lavorare a 28 anni e smette a 67 senza nessun tipo di interruzione) pagare i contributi inps è come tenere i soldi sotto il materasso. L'unico vantaggio che si ha è il vantaggio di tipo fiscale, e solo qualora l'aliquota irpef della pensione sia minore di quella che si paga attualmente.

Ora poichè col forfettario si paga una miseria dal punto di vista irpef, lascio immaginare a chiunque legga quale sia la convenienza...

faccio anche notare che una situazione contributiva più "sfortunata" (ingresso ritardato nel mondo del lavoro e "buchi contributivi" porta a TIR negativi

Il tutto, chiaramente, ammesso che l'incremento del pil sia pari all'inflazione (che poi voglio vedere, ma questo è un altro tipo di problema)

Faccio infine presente che nei miei interventi non mi sono mai permesso di fare considerazioni, nemmeno indirette, sulla tua persona, e ti invito a fare altrettanto.
Per questa volta sto soprassedendo ma se dovesse succedere di nuovo sappi che segnalerò senza indugio il tuo post a chi di competenza.

p.s.
per futura memoria di chi legge copio e incollo come hai dettagliatamente risposto al mio post (non si sa mai, oggi domani si dovesse perdere, specie con i problemi che ha il FOL ultimamente...).

IO
premetto che della reversibilità non mi interessa.

TU
Agli altri interessa: le pensioni vigenti al 1° gennaio 2021 e liquidate dall'Istituto nel 2020 sono 17.799.649, di cui 13.816.971 (77,6%) di natura previdenziale (vecchiaia, invalidità e superstiti) e le restanti 3.982.678 (22,4%) di natura assistenziale (invalidità civili, indennità di accompagnamento, pensioni e assegni sociali).25 mar 2021

IO
Se potessi scegliere non la farei mai un'assicurazione così congegnata. Ci metti quasi 20 anni solo per rivedere i soldi che hai messo tu anche 40/45 anni prima. E col serio rischio che diminuisca la speranza di vita. o che succeda chissà quale altra cosa. Insomma, IMHO è un barbatrucco dell'erario per porre il rischio a carico mio (e nel frattempo pagare il corrente...)

TU
Tu sei il tipico disinformato e benaltrista che tutto sa e niente capisce. Con una polizza di rendita differita o fondo pensione cosa otterresti in cambio?

IO
Ora non so come la pensi tu, ma a me a matematica finanziaria mi hanno insegnato che una lira di oggi vale più di una lira di domani (allora c'erano le lire). Proprio perchè oggi la lira c'è e domani non sai ne se c'è e ne quanto vale. E non me ne frega una ceppa se (per ora!) non c'è inflazione, se vuoi disporre dei miei soldi mi devi remunerare.

TU
La matematica finanziaria insegna che quel coefficiente inps e le prestazioni connesse sono impareggiabili. Semmai conosci cosa sia la matematica finanziaria!!!

IO
Per quanto ne sappiamo noi, ripeto, da qui a 20/30/40 anni può succedere qualunque cosa. ci può anche essere (imho anzi è facile che succeda) un periodo di inflazione alta e aumento del pil che non tiene. Se non proprio di stagflazione feroce. Inoltre, ri-ripeto possono succedere un'infinità di altre cose negative.

TU
Per questo serve la Previdenza l'Assistenza pubblica e la Previdenza Complementare. Prima ti adegui meglio è

IO
Ora, non so tu, ma io il premio di rischio lo voglio pagato.

TU
La matematica finanziaria insegna chè la prestazione pensionistica è ancora ampiamente favorevole all'assicurato/ contribuente. Non c'entra il premio di rischio

IO
E il fatto di poter disporre dei miei soldi pure.

TU
Ma che stai dicendo , ma di che parli

IO
Ovviamente al netto dell'inflazione. Sennò il mio montante sta bene nella mia disponibilità.

TU
Parli a vanvera

IO
Quindi (IMHO!!!!) 5570€ ogni 100.000, sono pochi.
meglio i 100k in saccoccia subito che i 5570 miserabili euro l'anno.

TU
In un periodo come questo le banche non sanno che farsene dei tuoi soldi, li leggi i giornali , l'hai il segnale, sei connesso ?

IO
Dopodichè se mai diventerò povero si vede che lo stato (a cui ho pagato fior di tasse in vita) attiverà gli strumenti previsti per i poveri. Dopotutto se il RDC se lo possono prendere già oggi i miei coetanei stando al bar (quando si poteva. oggi lamentandosi sui social) non vedo perchè non possa averlo io se e quando avrò esaurito il mio gruzzoletto per la vecchiaia (e avrò quandi anche i requisiti)

TU
Se ti interessa percepire il rdc sei sulla buona strada, se invece stai pagando fior di tasse devi sperare nella sostenibilità del welfare

IO
Per questo e tanto altro (IMHO) un coefficiente di 5.575 è ridicolo.

TU
Non sai di che parli, se insisti bovinamente

IO
Ai miei occhi risulta ridicolo sotto i profili di rischio e rendimento dal punto di vista finanziario.
Se potessi non accantonerei nemmeno un euro presso l'inps.

TU
Meno male che non puoi,

IO
Ovviamente non vuol dire che tu debba essere per forza d'accordo con me. Nulla ti vieta, visto che è così conveniente, di versare qualche altro migliaio di euro all'anno in modo da avere a fine carriera un (diciamo) 50k di montante previdenziale in più e 2787,5€ (LORDI!) all'anno in più di pensione.

TU
Su queste basi nemmeno un caprone sarebbe d'accordo con te

IO
Inoltre non significa niente che le pensioni integrative spesso siano anche peggio. Quelle te le fai solo se vuoi e se scegli di gestire tu i tuoi soldi lo puoi semre fare.

TU
Sono convinto che non tu non abbia minimamente compreso i termini della questione

IO
Comunque, per inciso, le valutazioni di rischi e rendimenti sono diverse. da persona a persona. Gli stessi mercati esistono solo per questo motivo. E se per te 5575€ l'anno valgono 100k subito non è detto che valga lo stesso per me.
 

Allegati

  • tir pensione inps.xlsx
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Fate bene i conti perché chi è nel contributivo puro deve soddisfare un altro requisito oltre i 20 anni..

Deve poi essere tenuto in considerazione che i lavoratori che non hanno contributi prima del 1996 per potere andare in pensione a 67 anni, oltre i 20 anni di contributi, devono anche avere un valore dell’assegno lordo mensile pari a 1,5 volte l’importo dell’assegno sociale
 
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In particolare faccio notare a eventuali altri lettori che nel caso in cui si inizi a lavorare all'età media di inizio lavoro (ad oggi 28 anni), non si abbiano interruzioni contributive si vada in pensione a 67 anni e si prenda il coefficiente 5,575 e si viva fino all'età media (ad oggi 84 anni) il TIR è più o meno 0 (mi viene -0.17equalcosa%, ma è fatto brutalmente sulle annualità e non avevo voglia di farlo con i mesi e i giorni. Vado a tuo favore e metto 0).

faccio presente (sempre per eventuali altri lettori) che un tir uguale a zero equivale banalmente a tenere i soldi posteggiati nel conto (nell'esempio si accumulano circa 150k e si hanno indietro circa 150k) e a prendere ogni anno dal 67-esimo il 5.575%

Ne segue che, per il "lavoratore medio" (che ricordo che secondo le statistiche è uno che inizia a lavorare a 28 anni e smette a 67 senza nessun tipo di interruzione) pagare i contributi inps è come tenere i soldi sotto il materasso. L'unico vantaggio che si ha è il vantaggio di tipo fiscale, e solo qualora l'aliquota irpef della pensione sia minore di quella che si paga attualmente.
A parte che il calcolo che hai fatto non tiene conto della reversibilita'. A parte che i contributi sono rivalutati al tasso di crescita del pil nominale (quindi si rivalutano almeno al tasso di inflazione anche in caso di un'Italia stagnante con crescita reale zero) e la pensioni sono rivalutate all'inflazione. Gia' solo per questo pagare i contributi all'inps non e' la stessa cosa che tenere i soldi sotto il materasso. Ma il paragone non ha comunque senso, la rendita pensionistica e' un'assicurazione contro il rischio di vivere piu' a lungo della media, tenendo i soldi sul materasso questo rischio te lo tieni.
 
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Dal sito INPS è possibile vedere quanti contributi ha versato in tutto l'arco lavorativo una persona che adesso sta già percependo la pensione?
 
Dal sito INPS è possibile vedere quanti contributi ha versato in tutto l'arco lavorativo una persona che adesso sta già percependo la pensione?

Ci dovrebbero essere le lettere con il calcolo puntuale dell'INPS che ti e' stato fatto a suo tempo ( ti parlo di mio padre che e' andato in pensione nel 2009 )
 
Certamente che vedi ancora tutto!
 
premetto che della reversibilità non mi interessa.

Se potessi scegliere non la farei mai un'assicurazione così congegnata. Ci metti quasi 20 anni solo per rivedere i soldi che hai messo tu anche 40/45 anni prima. E col serio rischio che diminuisca la speranza di vita. o che succeda chissà quale altra cosa. Insomma, IMHO è un barbatrucco dell'erario per porre il rischio a carico mio (e nel frattempo pagare il corrente...)

Ora non so come la pensi tu, ma a me a matematica finanziaria mi hanno insegnato che una lira di oggi vale più di una lira di domani (allora c'erano le lire). Proprio perchè oggi la lira c'è e domani non sai ne se c'è e ne quanto vale. E non me ne frega una ceppa se (per ora!) non c'è inflazione, se vuoi disporre dei miei soldi mi devi remunerare.

Per quanto ne sappiamo noi, ripeto, da qui a 20/30/40 anni può succedere qualunque cosa. ci può anche essere (imho anzi è facile che succeda) un periodo di inflazione alta e aumento del pil che non tiene. Se non proprio di stagflazione feroce. Inoltre, ri-ripeto possono succedere un'infinità di altre cose negative.

Ora, non so tu, ma io il premio di rischio lo voglio pagato.

E il fatto di poter disporre dei miei soldi pure.

Ovviamente al netto dell'inflazione. Sennò il mio montante sta bene nella mia disponibilità.

Quindi (IMHO!!!!) 5570€ ogni 100.000, sono pochi.
meglio i 100k in saccoccia subito che i 5570 miserabili euro l'anno.

Dopodichè se mai diventerò povero si vede che lo stato (a cui ho pagato fior di tasse in vita) attiverà gli strumenti previsti per i poveri. Dopotutto se il RDC se lo possono prendere già oggi i miei coetanei stando al bar (quando si poteva. oggi lamentandosi sui social) non vedo perchè non possa averlo io se e quando avrò esaurito il mio gruzzoletto per la vecchiaia (e avrò quandi anche i requisiti)

Per questo e tanto altro (IMHO) un coefficiente di 5.575 è ridicolo.
Ai miei occhi risulta ridicolo sotto i profili di rischio e rendimento dal punto di vista finanziario.
Se potessi non accantonerei nemmeno un euro presso l'inps.

Ovviamente non vuol dire che tu debba essere per forza d'accordo con me. Nulla ti vieta, visto che è così conveniente, di versare qualche altro migliaio di euro all'anno in modo da avere a fine carriera un (diciamo) 50k di montante previdenziale in più e 2787,5€ (LORDI!) all'anno in più di pensione.

Inoltre non significa niente che le pensioni integrative spesso siano anche peggio. Quelle te le fai solo se vuoi e se scegli di gestire tu i tuoi soldi lo puoi semre fare.

Comunque, per inciso, le valutazioni di rischi e rendimenti sono diverse. da persona a persona. Gli stessi mercati esistono solo per questo motivo. E se per te 5575€ l'anno valgono 100k subito non è detto che valga lo stesso per me.

Anzichè minacciare fulmini e tempeste, dovevi spiegare in termini statistici ed attuariali, perchè quel coefficiente di 57 non è impareggiabile. Se hai studiato !!!
 
In che sezione posso trovarle?
Nel mio caso mi riferisco a una persona che è andata in pensione negli anni 90, che non ha più le comunicazioni cartacee che ha ricevuto. Grazie

Nel caso di mio padre nel sito INPS sezione

Prestazioni e Servizi / Fascicolo previdenziale del cittadino / Gestione dipendenti pubblici / Provvedimenti

C' e' la lettera con tutti i conti a suo tempo dell'INPDAP
 
Ci dovrebbero essere le lettere con il calcolo puntuale dell'INPS che ti e' stato fatto a suo tempo ( ti parlo di mio padre che e' andato in pensione nel 2009 )

Nel caso di mio padre nel sito INPS sezione

Prestazioni e Servizi / Fascicolo previdenziale del cittadino / Gestione dipendenti pubblici / Provvedimenti

C' e' la lettera con tutti i conti a suo tempo dell'INPDAP

Grazie, sono entrato nel Cassetto previdenziale ma, oltre alle pensioni pagate fino dal 2007 (prima non ci sono) in [Prestazioni -> Pagamenti], non trovo il montante dei versamenti che la persona ha effettuato nel suo periodo da lavoratore.

Se vado in [Prestazioni -> Pensioni Titolare -> Dettaglio] trovo: la decorrenza della pensione, il tipo (2 - retributiva), Pensione al calcolo. L'importo che vedo si riferisce alla prima pensione erogata? E la cifra è aggiornata in euro nonostante a suo tempo naturalmente fosse pagata in lire?

Altro sulla contribuzione non trovo...
 
Grazie, sono entrato nel Cassetto previdenziale ma, oltre alle pensioni pagate fino dal 2007 (prima non ci sono) in [Prestazioni -> Pagamenti], non trovo il montante dei versamenti che la persona ha effettuato nel suo periodo da lavoratore.

Se vado in [Prestazioni -> Pensioni Titolare -> Dettaglio] trovo: la decorrenza della pensione, il tipo (2 - retributiva), Pensione al calcolo. L'importo che vedo si riferisce alla prima pensione erogata? E la cifra è aggiornata in euro nonostante a suo tempo naturalmente fosse pagata in lire?

Altro sulla contribuzione non trovo...

Nel caso di mio padre quella e' l'unica traccia ( c'e' sia il montante, le settimane lavorate ed il calcolo puntuale della pensione ).. Poi si vedono i contributi versati in termini di settimane, ma non in termini monetari.. Non c'e' altro.
 
Ci dovrebbero essere le lettere con il calcolo puntuale dell'INPS che ti e' stato fatto a suo tempo ( ti parlo di mio padre che e' andato in pensione nel 2009 )

Nel caso di mio padre quella e' l'unica traccia ( c'e' sia il montante, le settimane lavorate ed il calcolo puntuale della pensione ).. Poi si vedono i contributi versati in termini di settimane, ma non in termini monetari.. Non c'e' altro.

L'unica altra cosa che trovo è l'Estratto Conto Previdenziale Regime Generale in [Posizione Assicurativa -> Estratto Conto] ma trovo solo 4 periodi (ovvero 4 anni, anzi 3 anni e le 25 settimane dell'ultimo anno lavorato) / Tipo di contribuzione / Contributi utili alla pensione (settimane) / Retribuzione o Reddito / Azienda
ma non c'è il montante, ma appunto solo la retribuzione di quei 3 anni e mezzo...

PS: Non vorrei andare off-topic, il mio intento era quello di confrontare il montante di un già pensionato rispetto a quanto sta effettivamente ricevendo come pensione...
 
Ci dovrebbero essere le lettere con il calcolo puntuale dell'INPS che ti e' stato fatto a suo tempo ( ti parlo di mio padre che e' andato in pensione nel 2009 )

Rivangare il passato non ha senso fra il 2009 e il 2019 il coefficiente di trasformazione ha subito riduzioni del 10%.
 
A parte che il calcolo che hai fatto non tiene conto della reversibilita'. A parte che i contributi sono rivalutati al tasso di crescita del pil nominale (quindi si rivalutano almeno al tasso di inflazione anche in caso di un'Italia stagnante con crescita reale zero) e la pensioni sono rivalutate all'inflazione. Gia' solo per questo pagare i contributi all'inps non e' la stessa cosa che tenere i soldi sotto il materasso. Ma il paragone non ha comunque senso, la rendita pensionistica e' un'assicurazione contro il rischio di vivere piu' a lungo della media, tenendo i soldi sul materasso questo rischio te lo tieni.

le obiezioni che mi hai fatto si basano su presupposti veri. Ma non è che non ne ho voluto tenere conto, ho solo cercato (per quanto possibile) di valutare la rendita pensionistica depurando quanto più possibile dall'inflazione e dalla parte assistenziale.
mi spiego:
La reversibilità, che ho premesso che non mi interessa, la considero una misura di tipo assistenziale. Ovviamente è la mia opinione, in quanto ci potrebbero anche assicurazioni private che operano con meccanismi analoghi.
E vero che i contributi sono rivalutati al tasso di crescita del pil nominale, ma non è scritto da nessuna parte che il tasso di crescita del pil debba eguagliare l'inflazione. Se avessero detto al pil nominale con un minimo dell'inflazione sarebbe già sttato diverso. Da qui la scelta di considerare l'incremento del pil nominale pari all'inflazione.
E' vero che le pensioni sono rivalutate dell'inflazione, però è anche vero che tale rivalutazione è finanziata da una tassa dello 0,5% sul tfr che tutti i lavoratori pagano ogni anno, il che IMHO ne fa una misura assistenziale.

Infine è vero che il fatto che c'è il rischio di sopravvivere al proprio gruzzoletto per la vecchiaia, ma c'è anche il rischio di morire prima di aver rivisto i soldi versati. Proprio per questo mi sono concentrato sulle età medie (sia di ingresso al lavoro che di speranza di vita).

Ho cercato quindi, per quanto possibile, di depurare il calcolo da componenti inflattive e assistenziali supponendo che la rivalutazione all'incremento del pil nominale eguagliasse l'inflazione (il che comunque è tutto da vedere...) e che la rivalutazione fosse una misura assistenziale. Dal resto ritengo che in uno scenario di inflazione non sarebbe difficile trovare investimenti lieri da rischio che rendano qualcosa.
Poi per carità, uno può sempre ragionare in termini di forte avversione al rischio e dire, come hai fatto tu che Parigi val bene una messa, nel senso che il fatto di avere comunque una rendita sicura anche se una campa fino a 110 anni (+ reversibilità) è impagabile, però quello che contesto è il fatto che uno non possa scegliere se tenersi il gruzzoletto ma è obbligato ad aderire a un investimento con tir pari a zero. Il mio personalissimo convincimento è che questa scelta è stata fatta per far pagare in parte ai lavoratori correnti il prezzo delle pensioni meramente assistenziali che c'erano col contributivo (grana che dò atto non è facile da risolvere) invece che all'erario.

in sostanza ritengo che un tir pari a zero (depurato da inflazione e rivalutazione da incremento pil) non valga il fatto di dover tenere bloccati i propri soldi anche per 40/50 anni.
 
il forfettario conviene solo se non si hanno troppe spese e se ci si può intascare l'iva (se per es. fatturi alle aziende che ragionano in termini di imponibile non ci guadagni una cippa. se fatturi ai privati si.
Scherzi? Se sei forfettario l'iva non la puoi addebitare ai clienti, sarebbe un reato.
Piuttosto devi pagare l'Iva sui prodotti e servizi dei tuoi fornitori ordinari, ma poi non la recuperi facendola pagare ai clienti. In compenso puoi fare prezzi più bassi per primeggiare sulla concorrenza visto che non addebiti l'Iva ai clienti.
 
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