Formazione PERMANENTE

  • Ecco la 66° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    I principali indici azionari hanno vissuto una settimana turbolenta, caratterizzata dalla riunione della Fed, dai dati macro importanti e dagli utili societari di alcune big tech Usa. Mercoledì scorso la Fed ha confermato i tassi di interesse e ha sostanzialmente escluso un aumento. Tuttavia, Powell e colleghi potrebbero lasciare il costo del denaro su livelli restrittivi in mancanza di progressi sul fronte dei prezzi. Inoltre, i dati di oggi sul mercato del lavoro Usa hanno mostrato dei segnali di raffreddamento. Per continuare a leggere visita il link

Il guaio dell'hammond come altri organi massicci di allora è che non era trasportabile senza manovalanza esterna. Una volta sono riuscito a provarlo con leslie elettromeccanico (altro bel cassone) .... ho ancora i brividi dopo tanti anni
Oggi comunque ci sono tastiere tipo quelle della nord abbastanza leggere (20kg) a prezzi abbordabili (sotto i 3000 euro) che supportano migliaia di timbriche interne e tramite midi-usb utilizzarne un numero ancora maggiore con i virtual instrument (una delle tecnologie che non ho ancora provato)
Le tastiere della nord comprendono anche una sezione di drawbars con cui riprodurre la maggior parte delle timbriche hammond.
Il mio stesso expander midi, roland fantom XR, pur essendo datato (l'ho comprato nel 2008) ha delle ottime riproduzioni di preset hammond
Oggi ci sono virtual instrument su mellotron, minimoog, arp odyssey eccellenti a prezzi contenuti. Ma anche gli equivalenti "fisici", sono disponibili a prezzi abbordabilissimi. Negli anni 70 un minimoog costava più di una fiat 500, se ricordo bene i prezzi di allora
E' il sogno della mia generazione che si è realizzata in questo ultimo decennio

Io il minimoog e un buon hammond ce li ho come VST per Ableton e FLStudio, tutti taroccati ovviamente :D
Ma ovviamente preferirei avere a disposizione uno studio con gli strumenti fisici. Che goduria.
 
Io credo di fare formazione permanente almeno da quando ho iniziato programmare da autodidatta a 14 anni. Non per scelta eh, la scuola non mi preparava per quello che volevo fare e mosso dalla curiosità negli anni ho imparato C++, Java, Sql, Php, Ruby.
A 18 anni avevo una piccola attività di e-commerce che andava benino.

Tutti mi dicevano: cosa stai a fare a perdere tempo davanti a un pc? Io rispondevo sempre: guardate che questo è il futuro, anche voi dovreste farlo.

Avevo contro alcuni insegnanti, parte della mia famiglia e tutto il sistema burocratico (soprattutto quello camerale che dovrebbe fare formazione) che era completamente allergico al digitale.

Sono andato a Milano, ho fatto un corso con Montemagno, provavo grande disagio, figlio di modesti impiegati in mezzo a bocconiani e nipoti di imprenditori bresciani e bergamaschi.
Io avevo già la mia seppur piccola azienda, loro cercavano di capire cosa fossero queste famose start-up. Ho bussato ai miseri VC Italiani presentando il mio BP e un piano a 3 anni, però non ero nel giro buono, non avevo i 5 anni di Accenture e tutte quelle cose che servono, e il mio business era percepito come "vecchio".

Provai a finanziarmi con le banche ma non avevo garanzie e nessun consulente ne bancario locale ha mai capito il potenziale del business in ottica di disruption tecnologica.
Considerate che si parla del 2008-2009.

Da quella esperienza ne sono uscito soprattutto con debiti erariali, pagati tutti.

Provai anche a presentai un altro BP, a Milano e ad un VC di Berlino, volevo sviluppare mobile games in una nicchia specifica (food), avevo visto il successo di Tencent, sapevo che il modello freemium e i virtual goods sarebbero esplosi anche in occidente.
Questo progetto era certamente troppo ambizioso rispetto alle mie possibilità, in questo caso non sono riuscito ad ottenere il seed per partire.

Dopo mi sono laureato (tardi) e ora sono dipendente per una ditta padronale e faccio il giusto. Il classico programmatore-operaio.
Mi posso ritenere un fallito.
Non ho raggiunto neanche l'1% degli obiettivi che mi ero prefissato e ormai ci ho messo una pietra sopra.
Ma non smetto di imparare e cercare di capire dove va il futuro.

A 32 anni mi confronto con questi ragazzini velocissimi nell'apprendere nuovi trend, seguo progetti blockchain, la scorsa estate mi sono pure buttato sugli NFT cercando di capirci qualcosa.
Negli ultimi mesi mi sto formando in ambito Cina, l'intenzione sarebbe quella di creare un canale di live-streaming shopping per un cliente della azienda in cui lavoro.

Aggiungo che io sono un mediocre, non ho particolari qualità, ma comunque credo molto sia difficile che in media le persone della mia età abbiano vera fame nell'acquisire nuove skills, principalmente perchè tutti stanno già bene così.

I miei amici che hanno seguito quello che facevano tutti stanno molto meglio di me e non si fanno pippe sul futuro.

Non smettere di imparare, interpretare nella quotidianità il "siate affamati, siate folli" di Steve Job, e cercare di capire dove va il futuro, aver studiato C++, Java, Sql, Php, Ruby da autodidatta, essersi messo in gioco su progetti importanti, esponendosi economicamente .... tutto ciò è la negazione della mediocre e del fallito.
Magari, se questo fosse mediocrità e fallimento, lo fossero tutti come te.
Quanto al non aver raggiunto neanche l'1% degli obiettivi che ti eri prefissato può voler dire semplicemente che hai puntato troppo in alto (potrei dire la stessa cosa di me). Si impara con il tempo a correggere il tiro non fosse altro per sopravvivenza

Conoscerai pure ragazzini velocissimi nell'apprendimento, ma quanti sono sul totale ? Di quali percentuali si parla ? Quelle contano se si parla di grandi numeri, le eccezioni contano poco.

E comunque, hai 32 anni, hai tutta la vita davanti con ottime basi di partenza (cosa non da tutti) e con una predisposizione a rimboccarti le maniche. E dici niente ?
Io ho il doppio dei tuoi anni (vado per i 64) e continuo a studiare tutto ciò che mi interessa, investendo ancora massicciamente sui linguaggi di programmazione.
Non so se riuscirò a raggiungere tutti i miei obiettivi, dipende anche dall'età, ma intanto studio quello che mi piace e ogni giorno questo mi da qualcosa nell'immediato. Se poi, come spero, arriveranno anche tutti i risultati voluti (in parte li ho già raggiunti), meglio.
 
Negli anni 70 un minimoog costava più di una fiat 500, se ricordo bene i prezzi di allora
Mi sembra che costassero ambedue sulle 500.000 lire (la 500 sicuro).
Se lo avessi avuto per prima cosa l'avrei aperto. :D
Il guaio dell'hammond come altri organi massicci di allora è che non era trasportabile senza manovalanza esterna.
Se ne e' lamentato anche :bow: Vittorio Nocenzi.
E' il sogno della mia generazione che si è realizzata in questo ultimo decennio
Il guaio e' che adesso sono disponibili i mezzi ma non ci sono i musicisti veri (almeno quelli che raggiungono la visibilita') e manca anche il pubblico educato.
Tutti mi dicevano: cosa stai a fare a perdere tempo davanti a un pc? Io rispondevo sempre: guardate che questo è il futuro, anche voi dovreste farlo.
E' strano, il tuo ambiente doveva essere abbastanza retrogrado, a me non l'hanno detto nemmeno quando sviluppavo qualche applicazioncella su apple 2 un certo numero di anni fa. (bei tempi, non vi dico quanto costavano :D).
Comunque guarda che i soldi non e' che si fanno solo con le app, sicuramente esistono dei settori di nicchia in Italia serviti malissimo che sarebbero meritevoli di investimento.
Non e' che poi si diventa Facebook, ma una onesta pagnotta per un certo numero di persone si porta a casa.
 
Io il minimoog e un buon hammond ce li ho come VST per Ableton e FLStudio, tutti taroccati ovviamente :D
Ma ovviamente preferirei avere a disposizione uno studio con gli strumenti fisici. Che goduria.

Con i VST ho solo giocato nel mio istituto qualche volta, ma non li ho mai interfacciati con la mia tastiera. Se ti compri una buona master keyboard a tasti pesati (purtroppo con una buona meccanica, tipo quella della mia vecchia fatar Studiologic VMK188plus e un buon expander midi (tipo l'integra-7 della roland) puoi ottenere il tuo scopo ben sotto i 3000 euro
L'integra-7 nuovo lo trovi a 1500 euro, e ne vale veramente la pena.

Lo Stage 3 della nord, comprensivo di drawbars, lo trovi anche intorno ai 3000 euro. Non so se mi farò questo regalo, un po' per problemi di spazio a casa un po' perchè mi va benissimo la mia vecchia piattaforma (VMK188+expander roland fantom XR), ma ci penso ....
 
Non smettere di imparare, interpretare nella quotidianità il "siate affamati, siate folli" di Steve Job, e cercare di capire dove va il futuro, aver studiato C++, Java, Sql, Php, Ruby da autodidatta, essersi messo in gioco su progetti importanti, esponendosi economicamente .... tutto ciò è la negazione della mediocre e del fallito.
Magari, se questo fosse mediocrità e fallimento, lo fossero tutti come te.
Quanto al non aver raggiunto neanche l'1% degli obiettivi che ti eri prefissato può voler dire semplicemente che hai puntato troppo in alto (potrei dire la stessa cosa di me). Si impara con il tempo a correggere il tiro non fosse altro per sopravvivenza
Conoscerai pure ragazzini velocissimi nell'apprendimento, ma quanti sono sul totale ? Di quali percentuali si parla ? Quelle contano se si parla di grandi numeri, le eccezioni contano poco.
E comunque, hai 32 anni, hai tutta la vita davanti con ottime basi di partenza (cosa non da tutti) e con una predisposizione a rimboccarti le maniche. E dici niente ?
OK!
 
Mi sembra che costassero ambedue sulle 500.000 lire (la 500 sicuro).
Se lo avessi avuto per prima cosa l'avrei aperto. :D
Se ne e' lamentato anche :bow: Vittorio Nocenzi.
Il guaio e' che adesso sono disponibili i mezzi ma non ci sono i musicisti veri (almeno quelli che raggiungono la visibilita') e manca anche il pubblico educato.
E' strano, il tuo ambiente doveva essere abbastanza retrogrado, a me non l'hanno detto nemmeno quando sviluppavo qualche applicazioncella su apple 2 un certo numero di anni fa. (bei tempi, non vi dico quanto costavano :D).
Comunque guarda che i soldi non e' che si fanno solo con le app, sicuramente esistono dei settori di nicchia in Italia serviti malissimo che sarebbero meritevoli di investimento.
Non e' che poi si diventa Facebook, ma una onesta pagnotta per un certo numero di persone si porta a casa.

Nel 1975 un minimoog costava, a mia memoria, 3 milioni di allora (cifra con l'inflazione ai nostri giorni andrebbe moltiplicata per 10 circa ....). Nel 1971 una citroen DS costava poco più di 2 milioni, e la mia 500 usata (ma era quasi nuova) nel 1976 la pagai 1,5 milioni.

Ho sentito proprio recentemente quella dichiarazione di Nocenzi in un video sul progressive pop :D

Si, il mercato oggi è quello che è. Aggiungi poi che a differenza degli anni 70 ci sono anche sempre meno locali dove si suona.
 
Nel 1975 un minimoog costava, a mia memoria, 3 milioni di allora (cifra con l'inflazione ai nostri giorni andrebbe moltiplicata per 10 circa ....). Nel 1971 una citroen DS costava poco più di 2 milioni, e la mia 500 usata (ma era quasi nuova) nel 1976 la pagai 1,5 milioni.
Ho sentito proprio recentemente quella dichiarazione di Nocenzi in un video sul progressive pop :D
Si, il mercato oggi è quello che è. Aggiungi poi che a differenza degli anni 70 ci sono anche sempre meno locali dove si suona.
La 500L nel 1969 costava sulle 500.000Lire, la compro' nuova mio padre.
Il costo del minimoog lo seppi dall'amico che lo aveva a casa all'incirca a quell'epoca e mi ricordo che era in quell'ordine di grandezza, sicuramente sotto il milione.
Nel 1975 un minimoog costava, a mia memoria, 3 milioni di allora
Dal 1969 al 1975, anche solo considerando l'inflazione, ci puo' stare.
Tanto per dare l'idea ai nostri amici forumisti di cosa significhi inflazione.
 
Io in realta' un pochettino di sito lo so fare, ma se devo impiantare quello aziendale chiamo uno che lo fa per mestiere, viene meglio.
E ti diro' di piu':sono piu' necessarie abilita' grafiche che informatiche.
Che poi secondo me li fanno una chiavica lo stesso e' un altro paio di maniche.:D (si' sono un criticone :D).
Assolutamente NO.
Il problema della ggente non e' telematico/informatico, e' nella logica e nella profondita' di pensiero.
Se ad un cliente (professionista) DEVO TIRARE CON LE PINZE LE SPECIFICHE DI UN PROGETTO CHE RIGUARDA IL SUO LAVORO, per me non e' un problema di competenza informatica/telematica o digitale, ma di "profondita' di pensiero e di analisi".
Percio' uno non deve essere in grado di creare il sito, ma di capire se risponde alle sue esigenze.

Sono d'accordo con te, forse l'esempio del sito non era molto calzante: sulla profondità di pensiero sfondi una porta aperta, però è un altro discorso, ci vedo più un'attitudine personale legata all'intelligenza individuale che un fatto di formazione.

La formazione per come la vedo io è trasmissione di conoscenze, la forma mentis si acquisisce con il tipo di esperienze che si fanno e l'orizzonte relativo, non con i corsi
 
Io credo di fare formazione permanente almeno da quando ho iniziato programmare da autodidatta a 14 anni. Non per scelta eh, la scuola non mi preparava per quello che volevo fare e mosso dalla curiosità negli anni ho imparato C++, Java, Sql, Php, Ruby.
A 18 anni avevo una piccola attività di e-commerce che andava benino.

Tutti mi dicevano: cosa stai a fare a perdere tempo davanti a un pc? Io rispondevo sempre: guardate che questo è il futuro, anche voi dovreste farlo.

Avevo contro alcuni insegnanti, parte della mia famiglia e tutto il sistema burocratico (soprattutto quello camerale che dovrebbe fare formazione) che era completamente allergico al digitale.

Sono andato a Milano, ho fatto un corso con Montemagno, provavo grande disagio, figlio di modesti impiegati in mezzo a bocconiani e nipoti di imprenditori bresciani e bergamaschi.
Io avevo già la mia seppur piccola azienda, loro cercavano di capire cosa fossero queste famose start-up. Ho bussato ai miseri VC Italiani presentando il mio BP e un piano a 3 anni, però non ero nel giro buono, non avevo i 5 anni di Accenture e tutte quelle cose che servono, e il mio business era percepito come "vecchio".

Provai a finanziarmi con le banche ma non avevo garanzie e nessun consulente ne bancario locale ha mai capito il potenziale del business in ottica di disruption tecnologica.
Considerate che si parla del 2008-2009.

Da quella esperienza ne sono uscito soprattutto con debiti erariali, pagati tutti.

Provai anche a presentai un altro BP, a Milano e ad un VC di Berlino, volevo sviluppare mobile games in una nicchia specifica (food), avevo visto il successo di Tencent, sapevo che il modello freemium e i virtual goods sarebbero esplosi anche in occidente.
Questo progetto era certamente troppo ambizioso rispetto alle mie possibilità, in questo caso non sono riuscito ad ottenere il seed per partire.

Dopo mi sono laureato (tardi) e ora sono dipendente per una ditta padronale e faccio il giusto. Il classico programmatore-operaio.
Mi posso ritenere un fallito.
Non ho raggiunto neanche l'1% degli obiettivi che mi ero prefissato e ormai ci ho messo una pietra sopra.
Ma non smetto di imparare e cercare di capire dove va il futuro.

A 32 anni mi confronto con questi ragazzini velocissimi nell'apprendere nuovi trend, seguo progetti blockchain, la scorsa estate mi sono pure buttato sugli NFT cercando di capirci qualcosa.
Negli ultimi mesi mi sto formando in ambito Cina, l'intenzione sarebbe quella di creare un canale di live-streaming shopping per un cliente della azienda in cui lavoro.

Aggiungo che io sono un mediocre, non ho particolari qualità, ma comunque credo molto sia difficile che in media le persone della mia età abbiano vera fame nell'acquisire nuove skills, principalmente perchè tutti stanno già bene così.

I miei amici che hanno seguito quello che facevano tutti stanno molto meglio di me e non si fanno pippe sul futuro.

Avevi bisogno di qualche amico ricco o ben inserito...(un po' ovunque in Europa sembra necessario, forse solo negli US è diverso)

Cmq purtroppo le competenze informatiche in Italia sono pagate davvero poco.
 
Io il minimoog e un buon hammond ce li ho come VST per Ableton e FLStudio, tutti taroccati ovviamente
Ma ovviamente preferirei avere a disposizione uno studio con gli strumenti fisici. Che goduria.

Fresco di giornata, uscito poche ore fa. La ragazza rachel flowers (cieca !!) suona una tastiera nord portatile (il C20), con doppio manuale, ultraprovvista di drawbars, può riprodurre credo ogni timbrica hammond.
L'altro tastierista, invece, suona un hammond C3 o B3, vecchio stile, con il mobile, anche questo con doppio manuale (non oso pensare a quanto costi ....)


Nella parte finale viene usato un virtual instrument con un moog modulare a più stadi. Non credevo esistesse qualcosa di simile ....
 
Educazione permanente: la cura del capitale umano- Corriere.it

Incredibile, se ne legge pure sul Corriere. Era ora.
Qui siamo ancora al "se i soldi finiscono si stampano e ci tengono in schiavitù per sempre".
Infatti le risposte saranno proprio queste, sempre che ce ne siano :D

Non sono d’accordo.
L’educazione permanente è funzionale esclusivamente alle aziende e a chi si accredita come formatore...sicuramente non per la singola persona. Oggi è tornato ad essere vincente (per il singolo) l’imparare bene un mestiere e lavorare duramente per diventare un professionista nel tuo campo di riferimento.
Intanto siamo onesti e ammettiamo che la formazione di qualità non esiste. Chi veramente è in possesso di quelle conoscenze che realmente possono fare le differenze dal punto di vista professionale se le tengono ben strette e sicuramente non vengono certo a regalarti queste conoscenze per un corso da quattro soldi o per quattro spicci.

Invece, 2 conti della serva:

- la mia addestratrice di cani si cucca 250 a mese per 2 lezioni di addestramento a settimana ed è sempre piena dalle 08:00 alle 20:00 da lun a ven.
Sabato e domenica lezioni individuali di agility dog a 50 euro l’ora.
- il mio fisioterapista giovane e bravo, confidandosi, ammette di intascarsi quasi 600 al gg. Segue talmente tante persone che a volte ci mette tutti in fila sul lettino e attacca le pompette con la scossa in parallelo...non devi neanche prenotare, se hai un problema ti presenti e ti cura.
- parlavo con un giovane e bravo elettricista che si sta specializzando in lavori nautici. Nella stagione estiva gli armatori importanti e i broker nautici se hanno un problema elettrico nei mesi estivi lo mandano a prendere dall’autista, volo pagato con vitto e alloggio. Immaginate una navetta da 30mt affittata a 40k a settimana che improvvisamente ha problemi di aria condizionata. Se sei un elettricista, in estate e in un marina, sei dio...sei la persona più importante del marina.
- a dubai stanno cercando urgentemente maestri di Padel perché non si trovano.

Gli unici corsi realmente utili sarebbero quello di lingua....infatti guarda caso vedi se li trovi gratis :p
 
Non sono d’accordo.
L’educazione permanente è funzionale esclusivamente alle aziende e a chi si accredita come formatore...sicuramente non per la singola persona. Oggi è tornato ad essere vincente (per il singolo) l’imparare bene un mestiere e lavorare duramente per diventare un professionista nel tuo campo di riferimento.
Intanto siamo onesti e ammettiamo che la formazione di qualità non esiste. Chi veramente è in possesso di quelle conoscenze che realmente possono fare le differenze dal punto di vista professionale se le tengono ben strette e sicuramente non vengono certo a regalarti queste conoscenze per un corso da quattro soldi o per quattro spicci.

Invece, 2 conti della serva:

- la mia addestratrice di cani si cucca 250 a mese per 2 lezioni di addestramento a settimana ed è sempre piena dalle 08:00 alle 20:00 da lun a ven.
Sabato e domenica lezioni individuali di agility dog a 50 euro l’ora.
- il mio fisioterapista giovane e bravo, confidandosi, ammette di intascarsi quasi 600 al gg. Segue talmente tante persone che a volte ci mette tutti in fila sul lettino e attacca le pompette con la scossa in parallelo...non devi neanche prenotare, se hai un problema ti presenti e ti cura.
- parlavo con un giovane e bravo elettricista che si sta specializzando in lavori nautici. Nella stagione estiva gli armatori importanti e i broker nautici se hanno un problema elettrico nei mesi estivi lo mandano a prendere dall’autista, volo pagato con vitto e alloggio. Immaginate una navetta da 30mt affittata a 40k a settimana che improvvisamente ha problemi di aria condizionata. Se sei un elettricista, in estate e in un marina, sei dio...sei la persona più importante del marina.
- a dubai stanno cercando urgentemente maestri di Padel perché non si trovano.

Gli unici corsi realmente utili sarebbero quello di lingua....infatti guarda caso vedi se li trovi gratis :p

capisco, ma la vera formazione permanente la fai solo con la frequenza quotidiana sulle arene (politica e club) si impara moltissimo a gratis :yes:
 
Non smettere di imparare, interpretare nella quotidianità il "siate affamati, siate folli" di Steve Job, e cercare di capire dove va il futuro, aver studiato C++, Java, Sql, Php, Ruby da autodidatta, essersi messo in gioco su progetti importanti, esponendosi economicamente .... tutto ciò è la negazione della mediocre e del fallito.
Magari, se questo fosse mediocrità e fallimento, lo fossero tutti come te.
Quanto al non aver raggiunto neanche l'1% degli obiettivi che ti eri prefissato può voler dire semplicemente che hai puntato troppo in alto (potrei dire la stessa cosa di me). Si impara con il tempo a correggere il tiro non fosse altro per sopravvivenza

Conoscerai pure ragazzini velocissimi nell'apprendimento, ma quanti sono sul totale ? Di quali percentuali si parla ? Quelle contano se si parla di grandi numeri, le eccezioni contano poco.

E comunque, hai 32 anni, hai tutta la vita davanti con ottime basi di partenza (cosa non da tutti) e con una predisposizione a rimboccarti le maniche. E dici niente ?
Io ho il doppio dei tuoi anni (vado per i 64) e continuo a studiare tutto ciò che mi interessa, investendo ancora massicciamente sui linguaggi di programmazione.
Non so se riuscirò a raggiungere tutti i miei obiettivi, dipende anche dall'età, ma intanto studio quello che mi piace e ogni giorno questo mi da qualcosa nell'immediato. Se poi, come spero, arriveranno anche tutti i risultati voluti (in parte li ho già raggiunti), meglio.

Grazie. :)

Certo, ho puntato troppo in alto, la cosa bella è che ero spinto da grande voglia di fare, essendo un tipo molto istintivo.

Il problema è che adesso si compete globalmente e di gente giovane sveglia nel mondo ce n'e' davvero tanta dato che ormai sanno che il loro sarà un paradigma totalmente diverso da quello attuale. E' davvero dura stare al passo.

Comunque come ho già detto non mi fermo, mi adatto e cerco il mio spazio, anche se adesso magari do piu' valore a un pò di stabilità e tranquillità.

La differenza rispetto a te è che probabilmente io a 60 anni non avrò la tua energia e curiosità. ;)
 
E' strano, il tuo ambiente doveva essere abbastanza retrogrado, a me non l'hanno detto nemmeno quando sviluppavo qualche applicazioncella su apple 2 un certo numero di anni fa. (bei tempi, non vi dico quanto costavano :D).
Comunque guarda che i soldi non e' che si fanno solo con le app, sicuramente esistono dei settori di nicchia in Italia serviti malissimo che sarebbero meritevoli di investimento.
Non e' che poi si diventa Facebook, ma una onesta pagnotta per un certo numero di persone si porta a casa.

Accidenti, spero tu abbia potuto sfruttare quel periodo da pionieri.

Nel mio caso era un ambiente retrogrado, economicamente medio-basso dove anche adesso non si da importanza alla formazione dato che negli anni d'oro anche se eri analfabeta facevi soldi a palate. Parlo di Prato. Quel retaggio è rimasto.
Allo stesso tempo mi ha insegnato a intraprendere, lì tutti sono potenziali imprenditori.

Si, credo di aver trovato la mia nicchia, la parte difficile per me è il lato commerciale e la fidelizzazione dei clienti, anche per questo per ora rimango sotto padrone.
 
Ultima modifica:
Accidenti, spero tu abbia potuto sfruttare quel periodo da pionieri.
Nel mio caso era un ambiente retrogrado, economicamente medio-basso dove anche adesso non si da importanza alla formazione dato che negli anni d'oro anche se eri analfabeta facevi soldi a palate. Parlo di Prato. Quel retaggio è rimasto.
Allo stesso tempo mi ha insegnato a intraprendere, lì tutti sono potenziali imprenditori.
Si, credo di aver trovato la mia nicchia, la parte difficile per me è il lato commerciale e la fidelizzazione dei clienti, anche per questo per ora rimango sotto padrone.
...la parte difficile per me è il lato commerciale...
Bisogna esserci nati.
..fidelizzazione dei clienti..
La qualita' fidelizza.
Accidenti, spero tu abbia potuto sfruttare quel periodo da pionieri.
No, non l'ho sfruttato, mi mancava totalmente la capacita' commerciale.
 
Grazie. :)

Certo, ho puntato troppo in alto, la cosa bella è che ero spinto da grande voglia di fare, essendo un tipo molto istintivo.

Il problema è che adesso si compete globalmente e di gente giovane sveglia nel mondo ce n'e' davvero tanta dato che ormai sanno che il loro sarà un paradigma totalmente diverso da quello attuale. E' davvero dura stare al passo.

Comunque come ho già detto non mi fermo, mi adatto e cerco il mio spazio, anche se adesso magari do piu' valore a un pò di stabilità e tranquillità.

Ho investito tanto, da sempre su due fronti
Su quello professionale (ho avuto la fortuna di lavorare per molti anni con un marziano, ma con competenze complementari e sinergiche) non ero in competizione con nessuno, ho sempre investito solo nelle classi, mai a livello di istituto, per mia scelta e per mia libertà non ho mai formalizzato la mia attività come progetto (quindi non ci ho mai guadagnato un centesimo), ho fatto quello che dovevo quando faceva parte dei miei obblighi contrattuali (intesi in senso esteso) e che volevo (quelli in cui credevo)
Adesso che non sono più in classe finalmente posso investire solo su quello che mi interessa, le energie e le risorse sono quello che sono, ma mi accontento.
Il segreto per non fermarsi è proprio quello di cui parlavi, trovare il giusto compromesso tra competizione sana (imitazione positiva) ma anche ritagliarsi spazi in cui lavorare senza troppa pressione e stress, altrimenti scoppi in fretta.

La differenza rispetto a te è che probabilmente io a 60 anni non avrò la tua energia e curiosità. :)

Fino a quando ti piacerà portare avanti qualcosa, quello basterà per farti andare avanti. Come musicista ho iniziato a crescere dopo i 50 anni, ed è stato fondamentale il piacere di ricercare continuamente soluzioni armoniche (sul melodico ho ancora molto da imparare) che mi coinvolgessero sempre di più. Il piacere di suonare anche più lentamente per godersi e sentire ogni nota e ogni passaggio è stata una spinta fondamentale. Da quando mi sono lasciato indietro l'ansia da prestazione (suonare subito bene un pezzo non riuscendoci mai) ho iniziato naturalmente a suonare meglio.
Idem nella programmazione. A 53 anni ho iniziato a lavorare seriamente sulla programmazione web lato client, quella che oggi uso di più, e solo da due anni ho iniziato da zero libreoffice con programmazione e modello di oggetti sottostante (l'equivalente del dom in ambiente html-javascript).
Non puoi dire cosa farai a 60 anni, cerca solo di non arrivarci troppo logoro (parlo per esperienza, ho rischiato grosso), ma se riuscirai ad amministrarti e continuerai a divertirti in ciò che fai quello sarà sufficiente a sostenerti per tutta la vita, fidati.
Ciao
 
.....
E' strano, il tuo ambiente doveva essere abbastanza retrogrado, a me non l'hanno detto nemmeno quando sviluppavo qualche applicazioncella su apple 2 un certo numero di anni fa. (bei tempi, non vi dico quanto costavano :D).
Comunque guarda che i soldi non e' che si fanno solo con le app, sicuramente esistono dei settori di nicchia in Italia serviti malissimo che sarebbero meritevoli di investimento.
Non e' che poi si diventa Facebook, ma una onesta pagnotta per un certo numero di persone si porta a casa.

Negli stessi anni (primi anni 80) lavoravo sotto CPM, il dos non c'era ancora. Nel 1983-84 una macchina CPM costava se non ricordo male 3 milioni di lire di allora, e con i floppy, niente harddisk. Un P6060 olivetti (64k di memoria centrale, di cui solo 32 disponibili per le applicazioni) costava intorno ai 10milioni di lire, un'enormità che si potevano permettere solo i centri di calcolo.
Nel 1982 i primi vic20 costavano intorno alle 600mila lire. Nel 1988, quando mi sono comprato un PC con CPU 286, 64k di ram, credo un hardisk da 40 mega, devo averlo pagato dagli 8 ai 10 milioni di allora, tra i 7 e gli 8 stipendi di allora .....
Ai tempi comprarsi un pc, anche minimale, era quasi come prendersi un'auto di medie dimensioni, ma era l'unico modo per imparare e sperimentare
 
la mia piccola cultura informatica io la devo alla curiosità che mi fece nascere quando ero un ragazzotto ed ero un utente abbastanza evoluto di windows
che si era imparato la prima versione di VB un messaggio a inizi anni 90 di un tizio che diceva piu o meno:

Rimpiangete i tempi in cui gli uomini erano veri uomini e si scrivevano da soli i driver per le periferiche? etc
seguito dalla pubblicazione di un abbozzo di sistema operativo
Per uno che si era affacciato all'informatica con windows 3.1 sembrava ben strana sta cosa però la logica del codice aperto aveva fascino cosi poco dopo iniziai a studiare unix, C e linguaggi di scripting, e ad usare linux cosa che perdura tuttora anche se poi all'università ho fatto altro
nel settore mi sono limitato a curare alcune piccole reti di poche decine di macchine max con server linux però è stato un bel viaggio
 
Negli stessi anni (primi anni 80) lavoravo sotto CPM, il dos non c'era ancora. Nel 1983-84 una macchina CPM costava se non ricordo male 3 milioni di lire di allora, e con i floppy, niente harddisk. Un P6060 olivetti (64k di memoria centrale, di cui solo 32 disponibili per le applicazioni) costava intorno ai 10milioni di lire, un'enormità che si potevano permettere solo i centri di calcolo.
Nel 1982 i primi vic20 costavano intorno alle 600mila lire. Nel 1988, quando mi sono comprato un PC con CPU 286, 64k di ram, credo un hardisk da 40 mega, devo averlo pagato dagli 8 ai 10 milioni di allora, tra i 7 e gli 8 stipendi di allora .....
Ai tempi comprarsi un pc, anche minimale, era quasi come prendersi un'auto di medie dimensioni, ma era l'unico modo per imparare e sperimentare

nei primi anni 90 un 486sx 25 con dotazione minima e schermo economico lo pagai sui 4
 
nei primi anni 90 un 486sx 25 con dotazione minima e schermo economico lo pagai sui 4

Primi anni 90, il mio 286 con SO dos l'ho preso nell'88, i prezzi sono crollati anno dopo anno ... e nel 1985 mi ero comprato un portatile philips (pesava 15Kg !!!), SO CPU, 2 floppy da 5 pollici, con monitorino incorporato pagandolo se non ricordo male 5 milioni.
Il 286 rispetto al philips portatile solo per essere dotato di HD da 40Mg (!!!) mi sembrava una portaerei.
 
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