jump st. man
sparate sul pianista
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per come la vedo io, nella Genesi è già descritto tutto. la costruzione di una creatura da parte di un'intelligenza superiore è il leitmotiv di ogni mitologia religiosa. gli esiti, più o meno catastrofici, li abbiamo tutti sotto gli occhi. non occorre scomodare Blade Runner, Matrix o altre contemporanee amenità, basta e avanza la Bibbia. il problema non sta tanto nella genetica, ma nella relazione che qualsiasi tipo di organismo (artificiale, naturale, ibrido) intrattiene con l'ambiente dentro cui evolve. filosoficamente, sappiamo già che l'ambiente è il frutto di tale relazione, che l'ibridazione è l'orizzonte dentro il quale ogni energia sviluppa vita, conoscenza, coscienza. non sarà da meno l'intelligenza cosiddetta artificiale. che siamo già noi umani, se non un certo tipo d'intelligenza, un certo tipo d'ibridazione? crearne una nuova significa semplicemente duplicare un modello che è già di per sè essenzialmente artificiale. l'evoluzione è solo il meccanismo attraverso cui una creatura biologicamente duplicabile, biologicamente replicabile, fonda un proprio provvisorio dominio sul mondo. è tale dominio che l'evoluzione mette in moto e sviluppa in molteplici forme. aggiungere un competitor alla già vasta platea delle specie in competizione tra loro pare solo uno stralunato esperimento di robot francamente assai mal assemblati. in ogni caso, che questa nuova forma d'ibridazione possa disporsi a diventare migliore del proprio già imperfettissimo creatore rimane inevitabilmente una pia, contaminata illusione