fra 5 anni l'AI ci sopraffarà se non troveremo rimedi

  • Ecco la 65° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Nell’ultima settimana ha prevalso il sentiment positivo sui principali listini internazionali, in un clima di rinnovata propensione al rischio con l’attenuarsi dei rischi geopolitici, mentre l’attenzione torna a focalizzarsi sui dati macro e sugli utili societari. Gli operatori hanno seguito da vicino le trimestrali delle big tech americane (5 titoli dei Magnifici 7). I conti di Tesla hanno deluso le aspettative ma il titolo è balzato in scia alla promessa di nuovi veicoli elettrici più economici. I risultati solidi di Microsoft e Alphabet hanno poi spinto l’indice S&P 500 a registrare la sua settimana migliore da novembre 2023. Per continuare a leggere visita il link

io comunque ho sempre avuto il dubbio che non sia possibile sviluppare un ai con un quoziente di intelligenza più alto di chi lo progetta o di chi ha preparato il materiale con cui viene istruita
Dipende, chi ha progettato il software di scacchi non credo sia più bravo di un magnus a giocare, eppure lo batte.
 
io comunque ho sempre avuto il dubbio che non sia possibile sviluppare un ai con un quoziente di intelligenza più alto di chi lo progetta o di chi ha preparato il materiale con cui viene istruita
invece è possibile perchè AI impara da se stessa
 
io comunque ho sempre avuto il dubbio che non sia possibile sviluppare un ai con un quoziente di intelligenza più alto di chi lo progetta o di chi ha preparato il materiale con cui viene istruita
Il termine AI è piuttosto vago.
Ci sono alcuni termini che aiutano a distinguere meglio i vari casi ma per farla breve con AI ci si riferisce solitamente a un software che è adibito a compiere un preciso compito. Come sono ad esempio gli odierni ChatGPT, Claude etc (weak AI).
Ad es. pilotare i semafori in base al traffico, ricercare tumori da esami medici, riconoscimento facciale da immagini video.

Artificial General Intelligence (AGI) è invece quanto si intende per un sistema/macchina che è in grado di imparare da sola (Strong AI).

Che sarebbe poi quella che suscita timori per le sorti umane.

Anche se questi timori si riferiscono più precisamente alla possibilità che questa AGI diventi anche senziente.
 
Il termine AI è piuttosto vago.
Ci sono alcuni termini che aiutano a distinguere meglio i vari casi ma per farla breve con AI ci si riferisce solitamente a un software che è adibito a compiere un preciso compito. Come sono ad esempio gli odierni ChatGPT, Claude etc (weak AI).

Artificial General Intelligence (AGI) è invece quanto si intende per un sistema/macchina che è in grado di imparare da sola (Strong AI).
Ad es. pilotare i semafori in base al traffico, ricercare tumori da esami medici, riconoscimento facciale da immagini video.

Che sarebbe poi quella che suscita timori per le sorti umane.

Anche se questi timori si riferiscono più precisamente alla possibilità che questa AGI diventi anche senziente.
L'ai sarà pure in grado di imparare da sola ma questo non vuol dire che diventi più intelligente
Pure una persona può imparare da sola ma il qi non cambia
Se anche avessimo un agi, per aumentare la propria intelligenza dovrebbe essere riprogrammato. Imparare non basta.
Quello che potrebbe davvero portare ad un genio artificiale è un'ai che progetti la versione successiva e faccia salire ogni volta il qi di poco ma con molte iterazioni
 
Avete visto troppi film.
Ho provato a spiegare che intelligenza (concetto umano) è frutto dell'interazione tra "corpo e mente " umana, una macchina non ha il " corpo", quindi non si capisce come possa " superare" l' uomo. Sara' qualcosa di diverso da intelligente.
Gli mancherebbe per esempio la " volontà di dominio". Alla fine sarebbe solo una copia della volontà di chi l' ha costruita.
 
io comunque ho sempre avuto il dubbio che non sia possibile sviluppare un ai con un quoziente di intelligenza più alto di chi lo progetta o di chi ha preparato il materiale con cui viene istruita
si autoistruisce come in terminator e poi tiè... pensioni dimenticatele :P :P :D
 
Avete visto troppi film.
Ho provato a spiegare che intelligenza (concetto umano) è frutto dell'interazione tra "corpo e mente " umana, una macchina non ha il " corpo", quindi non si capisce come possa " superare" l' uomo. Sara' qualcosa di diverso da intelligente.
Gli mancherebbe per esempio la " volontà di dominio". Alla fine sarebbe solo una copia della volontà di chi l' ha costruita.
si, ma se chi l'ha costruita avesse la volontà di dominio?
 
Io non sono particolarmente preoccupato. Ci vorranno decenni, forse secoli, prima che l'intelligenza artificiale riuscirà a prevalere sulla stupidità naturale
 
Avete visto troppi film.
Ho provato a spiegare che intelligenza (concetto umano) è frutto dell'interazione tra "corpo e mente " umana, una macchina non ha il " corpo", quindi non si capisce come possa " superare" l' uomo. Sara' qualcosa di diverso da intelligente.
Gli mancherebbe per esempio la " volontà di dominio". Alla fine sarebbe solo una copia della volontà di chi l' ha costruita.
Il tuo argomento è già stato ampiamente discusso. E superato.

Leggi ad esempio del Turing test e soprattutto della Chinese room.
 
L'ai sarà pure in grado di imparare da sola ma questo non vuol dire che diventi più intelligente
Sì concordo. Un AI non diventa più "intelligente". Per come la intendiamo noi oggi è una macchina che si limita ad "imitare" intelligenza per realizzare al meglio lo scopo per cui è stata progettata.

Pure una persona può imparare da sola ma il qi non cambia
Se anche avessimo un agi, per aumentare la propria intelligenza dovrebbe essere riprogrammato. Imparare non basta.
Quello che potrebbe davvero portare ad un genio artificiale è un'ai che progetti la versione successiva e faccia salire ogni volta il qi di poco ma con molte iterazioni
Per un AGI il discorso cambia radicalmente, dal momento che è la stessa macchina che si auto-evolve. Diventando un essere autonomo a se stante e diverso da quello che era stato inizialmente creato. Con nuovi scopi, nuova capacità di recepire ed elaborare concetti ... una possibile (nuova?) concezione del bene e del male.
 

ieri mi sono ascoltato tutto il video del link suddetto che riporta una conversazione tra un esperto di tecnologia ed uno storico comunque legato al settore
e uno di loro sostiene che fra cinque anni l'AI sarà così superiore a noi, e già oggi lo è, che potrebbe prendere il sopravvento non si sa con quali effetti

non solo è in grado di agire meglio di noi perchè più veloce e capace di immagazzinare tanti dati impossibile per un umano, ma è capace di ideare, creare come e meglio di noi
uno dei due è ottimista sulla nostra tenuta, l'altro meno, soprattutto se l'umanità sarà divisa, saremo prede dell'AI
intanto in questi anni che mancano l'AI ci aiuterà molto in tutti i campi anche in quello dell'ambiente, ma salteranno milioni di posti di lavoro
parlano chesolo in Germania il 25% dei lavori saranno a rischio

domanda: ricordo quando leggevo Asimov su Urania e le tre leggi della robotica secondo le quali i robot non devono mai agire contro l'uomo
e pertanto perchè non si possono applicare per impedire questi possibili rischi?

Tre leggi della robotica - Wikipedia
mi pare ovvio....5 anni mi sembrano pochi però la fine che faremo è quella....purtroppo come sappiamo gli scienziati sono intelligenti solo sulla teoria poi quando vanno sul pratico si perdono e non capiscono le conseguenze delle loro creazioni....nello specifico difficile dire se sarà un futuro alla terminator o matrix comunque lo avevano capito già con 2001 odissea nello spazio ed è logico...perchè un genio perfettamente logico e razionale dovrebbe servire un ****** illogico in preda a mille pulsioni contrastanti? :rolleyes:
 
La butto lì per chi vuole.

La scuola digitale e il virtuale, metaverso, eduverso, nelle scuole ha come prima funzione alimentare l’ia.

Con l’implementazione del metaverso delle ore tolte alle materie per costruire una scuola senza materie, per competenze interdisciplinari, di fatto si usano gli studenti per addestrare l’ia, attraverso la relazione diretta cn ciascun bambino.

In questo modo si impoverisce il bambino arricchendo l’ia.
Se l’introduzione dei computer, Smart e tablet ha restituito un calo delle prestazioni, diminuzione dell’intelligenza, capacità di concentrazione e dissociazione; la ia ha acquisito un interfaccia direto co le molteplici interpretazioni di qualunque aspetto della vita.

Quando anni fa si diceva che l’ia ti conoscerà meglio di come tu ti conosca era solo una anticipazione per complottisti.
Oggi chi dava del complottista va fiero di avere figli che fanno scuola tecnologicamente evoluta, continuando a remare a favor di corrente nel fiume dell’involuzione.
 
mi pare ovvio....5 anni mi sembrano pochi però la fine che faremo è quella....purtroppo come sappiamo gli scienziati sono intelligenti solo sulla teoria poi quando vanno sul pratico si perdono e non capiscono le conseguenze delle loro creazioni....nello specifico difficile dire se sarà un futuro alla terminator o matrix comunque lo avevano capito già con 2001 odissea nello spazio ed è logico...perchè un genio perfettamente logico e razionale dovrebbe servire un ****** illogico in preda a mille pulsioni contrastanti? :rolleyes:
è nell'ordine delle cose. tutte le versioni di ominidi che ci hanno preceduto hanno dato origine a quella seguente che li avrebbe sostituiti, che fossero ominidi reali e non virtuali cambia poco al fine del risultato
l'unica differenza è che adesso sappiamo che lo stiamo facendo
 
è nell'ordine delle cose. tutte le versioni di ominidi che ci hanno preceduto hanno dato origine a quella seguente che li avrebbe sostituiti, che fossero ominidi reali e non virtuali cambia poco al fine del risultato
l'unica differenza è che adesso sappiamo che lo stiamo facendo
No, non è nell’ordine delle cose, o non dovrebbe esserlo neanche per un evoluzionista darwiniano come te.

Tutti gli animali superiori (almeno per questi ne intuiamo le interazioni), hanno una attività formativa di relazione con e tra i cuccioli, da cui si struttura il comportamento che evolveranno.
Se, la scuola è una forma societaria di allevamento collettivo er una migliore integrazione nel branco tribù civiltà, la scuola che tende ad escludere il rapporto con la materia (non per niente è una parola in tendenza all’estinzione), che sia materia materiale o materia di relazione che comporti imitazione diretta, esclude lo studente dalla possibilità di imparare l’intuizione. Intuizione che è espressione dell’intelligenza istintiva indotta dalla percezione della materia attraverso se e le proprie esperienze.

Quando sostenevo che “l’eduverso”, il multiverso educativo è lesivo per gli studenti, è perchè applica al concetto di don Milani dell’ imparare insegnando in uno scambio proattivo, un verso unidirezionale dell’ imparare restituendo una esperienza distaccata dalla materia.
Con un esempio: tutti abbiamo visto i telefilm, costruiti con uno schema modulare che in ogni puntata affronta un tema. Ripensando a distanza di tempo ricordiamo ‘esperienza gradevole o no, i personaggi principali e in parte lo schema. Nulla di ciò che è stato trasmesso riguardante i temi (materie) affrontati, si può dire che ha penetrato l’istintivita in maniera irrazionale.

Al contrario, l’ia che detiene la memoria di ciascuna interazione, ha un ampio spettro di conoscenza della reazione umana su sollecitazioni attraverso le varie fasi dello sviluppo.
 
No, non è nell’ordine delle cose, o non dovrebbe esserlo neanche per un evoluzionista darwiniano come te.

Tutti gli animali superiori (almeno per questi ne intuiamo le interazioni), hanno una attività formativa di relazione con e tra i cuccioli, da cui si struttura il comportamento che evolveranno.
Se, la scuola è una forma societaria di allevamento collettivo er una migliore integrazione nel branco tribù civiltà, la scuola che tende ad escludere il rapporto con la materia (non per niente è una parola in tendenza all’estinzione), che sia materia materiale o materia di relazione che comporti imitazione diretta, esclude lo studente dalla possibilità di imparare l’intuizione. Intuizione che è espressione dell’intelligenza istintiva indotta dalla percezione della materia attraverso se e le proprie esperienze.

Quando sostenevo che “l’eduverso”, il multiverso educativo è lesivo per gli studenti, è perchè applica al concetto di don Milani dell’ imparare insegnando in uno scambio proattivo, un verso unidirezionale dell’ imparare restituendo una esperienza distaccata dalla materia.
Con un esempio: tutti abbiamo visto i telefilm, costruiti con uno schema modulare che in ogni puntata affronta un tema. Ripensando a distanza di tempo ricordiamo ‘esperienza gradevole o no, i personaggi principali e in parte lo schema. Nulla di ciò che è stato trasmesso riguardante i temi (materie) affrontati, si può dire che ha penetrato l’istintivita in maniera irrazionale.

Al contrario, l’ia che detiene la memoria di ciascuna interazione, ha un ampio spettro di conoscenza della reazione umana su sollecitazioni attraverso le varie fasi dello sviluppo.
l'intuizione non si può imparare, dipende dalle connessioni interne del tuo cervello. o ce l'hai o non ce l'hai, il qi aumenta relativamente poco con lo studio e l'apprendimento, puoi solo diventare un po' più efficiente nel fare i test
 
mi preoccuperò della IA quando inventerà qualcosa, al momento mi sembra solo gran potenza di calcolo, fra 5 anni non succederà un bel niente a parte l'aumento della velocità e la precisione nelle soluzioni.
 
mi preoccuperò della IA quando inventerà qualcosa, al momento mi sembra solo gran potenza di calcolo, fra 5 anni non succederà un bel niente a parte l'aumento della velocità e la precisione nelle soluzioni.
A recent study has shown that artificial intelligence (AI) may be the key to solving this challenge. The researchers used an AI technique called graph neural networks to analyze a database of 5000 molecules with known scents, identifying the complex patterns that link molecular structure to odor. After this training, the researchers asked the AI to guess the scent of 400 new compounds based only on their chemical compositions. They also asked human participants to smell these compounds and compared their descriptors (like “smoky” or “powdery”) to the AI’s guess. For over half of the test compounds, the AI was better at identifying the scent than the average human participant.
This AI smells better than you - Science in the News
 
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