Franchi Umberto Marmi (FUM.MI), leader nel distretto del marmo di Carrara e attiva nella lavorazione e commercializzazione di blocchi e lastre di marmo, sale del 2,5% a 10,1 euro, apparentemente senza newsflow. Da inizio anno la performance è ancora modesta: +13%.
Ricordiamo che F.U.M. ha chiuso i primi nove mesi dell’anno con ricavi pari a 47,7 milioni di Euro, in crescita del +33% rispetto ai 35,9 milioni conseguiti nello stesso periodo dell’anno precedente. Le vendite in Cina hanno visto un incremento del +137% su base annua, raggiungendo 14,5 milioni di Euro, pari al 30% del totale vendite del periodo, anche grazie all’effetto della fiera di Xiamen. Le vendite hanno superato anche i livelli dello stesso periodo del 2019 (13,2 milioni di Euro con incremento del 10%) pre pandemia. Le vendite sul mercato Italiano, al 30 settembre 2021, sono cresciute del +12%, rispetto ai primi nove mesi del 2020, raggiungendo i 18,4 milioni di Euro, pari al 39% del totale ricavi. Nel corso del terzo trimestre 2021 le vendite sono state pari a 14,3 milioni di Euro, in progresso del +42% su base annua, grazie all’incremento conseguito in Cina (+330% rispetto allo stesso trimestre del 2020) e negli Stati Uniti (+55% rispetto al terzo trimestre 2020). La crescita si conferma anche rispetto alle vendite del terzo trimestre 2019 (+9%). Fra i principali prodotti venduti, Calacatta e Statuario hanno contribuito per oltre il 53% delle vendite totali mantenendosi su livelli di marginalità molto elevata.
Il consenso raccolto da Bloomberg è composto da 5 uffici studi: tutti consigliano l'acquisto del titolo con un prezzo obiettivo medio a 12,5 euro (13 euro è il più alto, 12 euro il più basso).
Il marmo di Carrara, il più costoso al mondo, ha diverse destinazioni, case di lusso, hotel, negozi e monumenti, ed è un prodotto iconico. I manufatti finali ricavati dal marmo sono destinati ad una fascia di consumatori alto-spendenti. Franchi Umberto Marmi opera a livello nazionale e internazionale ed è sbarcato in Borsa il 2020. Franchi Umberto Marmi estrae il marmo in blocchi dalle cave, che sono di sua proprietà diretta o indiretta (in quest’ultimo caso, sono possedute da società partecipate o azionisti della stessa FUM). Questo fatto garantisce un accesso privilegiato alle cave. La fase successiva è quella della lavorazione in lastre e della vendita. Per la commercializzazione, la società si avvale di uno showroom di 47.000 mq, che consente a Fum di esporre il prodotto e di averne sempre un’ampia disponibilità. I clienti sono soprattutto da rivenditori attivi sul nazionale e internazionale, come Daltile, Antolini, Marmoles Arca, Ciot. Fum punta a crescere in mercati ad alta potenzialità, come Cina, Stati Uniti, Emirati Arabi Uniti, Vietnam, Indonesia, Francia, e Corea del Sud.