Scendere no, anzi, ma non lo puoi mangiare.
Sono scenari difficili ed improbabili.
Ma la salsa di pomodoro è andata ad oltre 50% in pochi mesi, la benzina si vedrà a giugno… intanto ci hanno parlato di razionamento su alcuni settori, ma non sembra che sappiamo così sia.
Se prendiamo l'esempio peggiore degli ultimi 100 anni e cioe' l'iperinflazione in Germania del 1929, il periodo di merdone duro' 18 mesi, e quelli che se la videro peggio furono gli abitanti delle grandi citta'.
In campagna non successe nulla di grave, anzi la situazione perfino miglioro' perche' i vari impiegati delle citta' andarono a lavorare in campagna per un tozzo di pane.
Attenzione agli immobili nelle grandi citta': il governo mise un tetto agli affitti (per evitare la "speculazione") e quindi se facevi affidamento sull'affitto per vivere saresti rimasto fregato, visto che non potevi aumetarlo proporzionalmente all'inflazione. Di conseguenza anche i prezzi delle case non seguirono l'inflazione, perche' nessuno comprerebbe un immobile sapendo di non poterlo affittare ragionevolmente.
L'azionario sali' in valore nominale, ma non quanto l'inflazione (mi sembra che alla fine dei 18 mesi sull'azionario si perse l'80% del valore reale).
L'unica asset class che si salvo' furono le commodity.
Voglio anche precisare che sin dal 1920 non c'era piu' oro in Germania, dato che l'oro era stato rastrellato via dal paese per pagare i debiti di guerra.
Quindi anche a volerlo, non era un metallo semplice da comprare per coloro che volevano metterci una parte del capitale.
Stiamo parlando della peggior crisi monetaria degli ultimi 100 anni in un paese industrializzato (non e' congruente fare esempi tipo Zimbabwe o Burundi dove nemmeno hanno l'acqua potabile). E non credo che la situazione odierna sia comunque paragonabile al dopoguerra in Germania.
Sicuramente le problematiche all'orizzonte sono evidenti.
E' altrettanto evidente che, se le commodity dovessero davvero partire a razzo, le persone e le aziende naturalmente inizierebbero a fare i lavori piu' remunerativi (che sarebbero quindi commesse nel settore agricolo, energetico, metalli/miniere, trasporti, logistica, etc) per cui dopo un certo periodo di tempo si ritornerebbe ad una nuova normalita'.
Magari cercando in futuro di evitare gli eccessi che ci hanno portato a quelle condizioni estreme (debito eccessivo, stampante monetaria, speculazione forsennata, etc).
Il miglior libro da leggere per capire cosa successe in Germania durante l'iperinflazione e' stato scritto da un italiano: Costantino Bresciani-Turroni "The Economics of Inflation".
Buona lettura.