Oro: la "fuffa" sulle oltre 300 tonnellate delle banche centrali
In questi giorni Bloomberg ha scatenato un caso giornalistico, "rivelando" che nel 2022 le banche centrali avrebbero comprato quasi 400 tonnellate di oro, di cui pero' solo una minima parte si trova registrata nei bilanci di qualche banca centrale (Turchia, Uzbekistan, Qatar, ecc.), mentre circa 310 tonnellate sarebbero state inserite in modo "clandestino" nei caveau di queste istituzioni.
Naturalmente, i media complottisti, anche italiani, si sono subito gettati nella mischia, diffondendo a macchia d'olio questa "notizia" che finalmente conferma i loro sospetti sulle banche centrali, pubblicati innumerevoli volte in questi anni.
Tuttavia Bullionstar, uno dei nostri siti di riferimento sull'oro, in un pacato e ragionevole articolo, si pone questa semplice domanda: se il World Gold Council, da cui Bloomberg ha tratto questa informazione, dice che esistono circa 310 tonnellate non registrate nelle banche centrali, come fa a saperlo?
https://www.bullionstar.com/blogs/r...-central-bank-secrecy-instead-of-exposing-it/
Spieghiamo meglio...
Il World Gold Council è il piu' autorevole sito di monitoraggio e di informazione sull'oro esistente al mondo.
Normalmente, i dati pubblicati da questo sito si basano su notizie certe e soprattutto verificabili.
Tanto per fare un esempio, la quantità di oro acquistata quest'anno dalla banca centrale del Qatar ammonta a circa 80 tonnellate, ma il World Gold Coucil ne riporta solo 15 tonnellate, perché la quantità rimanente non è stata ancora verificata dal Fondo Monetario.
Il normale modo di procedere del WGC è quindi quello di riportare solo i dati presenti nei registri ufficiali delle banche o di altre istituzioni e che siano possibilmente anche verificati da terze parti.
In questo caso invece il World Gold Council ha rilasciato una informazione del tutto priva dei suoi consueti criteri di affidabilità e di verificabilità, che pero' è stata riportata dai media in modo virale...
Non suona strano tutto cio'?
Rimando ancora una volta all'articolo di Bullionstar per la lettura degli altri punti di contraddizione di questa incredibile vicenda mediatica, mentre qui mi limito a condividere solo qualche riflessione...
Bullionstar, anche dopo aver messo in dubbio i dati di Bloomberg-World Gold Council dà per scontato che le banche centrali abbiano realmente incamerato quest'oro "clandestino".
Il ragionamento di Bullionstar è che i media avrebbero dovuto scoprire quale banca centrale abbia partecipato agli acquisti clandestini, ma non lo hanno fatto, perché non osano mettersi contro queste potenti istituzioni.
Da parte mia invece, sono piu' propenso a mettere in dubbio l'intera narrativa di Bloomberg.
In altre parole, visto che queste fantomatiche 310 tonnellate sono solo un "sentito dire", chi ci dice che esistano realmente?
Per quanto ne sappiamo, l'intera vicenda potrebbe essere solo un'invenzione o una mezza verità diffusa allo scopo di far sapere alle masse che le banche centrali ammassano oro.
E' questa, secondo me, la vera "notizia" sui cui i media complottisti dovrebbero focalizzarsi...
All'improvviso, dopo aver trattato per anni l'oro come una reliquia del passato, negando decisamente che le banche centrali potessero interessarsi a questo inutile asset, i media mainstream diventano "complottisti" e prendono a sostenere un'immagine del tutto diversa dell'oro, presentandolo come un asset cosi' importante da suscitare le mire segrete delle banche centrali di tutto il mondo.
Ecco perché, secondo me, la domanda da farsi non è quale banca centrale ha comprato l'oro, ma piuttosto, perché all'improvviso i media (e dunque le banche centrali) vogliono far sapere al mondo che l'oro è desiderabile e che le banche centrali lo vogliono a tutti i costi.
Una possibile risposta a questa domanda potrebbe provenire dalla lettura di un articolo da noi pubblicato pochi giorni fa.
https://www.strategieeconomiche.com/lagenda-segreta-delle-banche-centrali-sulloro/
L'articolo presenta una visione inedita sul comportamento delle banche centrali riguardo all'oro.
Contrariamente a quanto si pensava (e che noi stessi pensavamo), le banche centrali occidentali nell'ultimo decennio non hanno affatto snobbato l'oro, né lo hanno venduto a piene mani per ridurne il valore (a questo scopo bastano già i derivati delle bullion bank).
Al contrario, a partire dagli anni '80 queste istituzioni hanno messo in atto un programma concertato di riequilibrio delle riserve, facendo in modo che tutte le banche centrali avessero riserve di oro compatibili col PIL dei paesi di loro giurisdizione.
L'obiettivo finale di creare negli anni un bilancio di oro equo fra tutte le banche centrali è quello di mettere in grado queste istituzioni, in caso di emergenza, di ristrutturare il loro debito servendosi delle proprie riserve di oro e di quelle delle altre banche centrali.
Avendo riserve eque e comparabili, le banche centrali potrebbero rapidamente spostare e scambiarsi quote di oro in una eventuale manovra di emergenza, senza il rischio di provocare squilibri nei bilanci fra un paese e l'altro.
Detto questo, percio', quale potrebbe essere lo scopo del tam tam mediatico sull'oro delle banche centrali?
Una ragione potrebbe essere quella di preparare l'opinione pubblica a uno scenario in cui appunto le banche centrali potrebbero, in caso di emergenza, rivelare le riserve e gli scambi reciproci di questa "reliquia barbarica".
Un conto è dover ammettere improvvisamente di avere delle riserve di oro e di doversele scambiare per salvare il debito pubblico, dopo aver detto per anni che il debito è la panacea di tutti i mali e l'oro è una barzelletta da complottisti.
Un altro invece è attuare questo programma di emergenza dopo aver debitamente "educato" il pubblico a interpretarla nel modo giusto...
Naturalmente questa è solo una ipotesi, che puo' essere molto lontana dalle reali intenzioni dei media e delle banche centrali.
Quello che invece mi sembra abbastanza evidente è che la storia delle quasi 400 tonnellate comprate dalle banche centrali è un cambio di narrativa importante, che rivela quanto le necessità e le strategie delle banche centrali e della finanza in genere siano cambiate, alla luce delle mutate condizioni economiche globali.
Mi sembra sia questa, la vera notizia del giorno...