arcange
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Cara Arcange,
l'arte fa da apripista, anticipa e modellizza il mondo che si sta configurando, ne sperimenta il linguaggio e le modalità comportamentali.
In questo senso è normale che essa sia fagocitata dalla cultura di massa. Proprio per questo l'arte non si ferma, continua a sperimentare e ogni periodo (così come ogni artista) propone qualcosa di nuovo, qualcosa che prima non c'era, ma il cui destino è di diventare esempio per il mondo intero, quindi per la merce e per la comunicazione di massa.
Questa dinamica dell'arte: anticipare, essere assimilata e riproporre altro che prima non c'era, è incessante...
Sono d'accordo con quanto scrivi, utilizzare l'arte in alcuni contesti come il film di Kubrick o vedere opere che fanno da sfondo in altri luoghi, va bene. E' un modo per dare visibilità al mondo.
Non sono d'accordo quando si utilizza e si penalizza il lavoro di un artista, sfruttandolo per propri fini commerciali (vedi il caso degli stilisti) Offendono l'artista e l'arte.