Gruppo T e Gruppo N - Arte Cinetica

Cara Arcange,
l'arte fa da apripista, anticipa e modellizza il mondo che si sta configurando, ne sperimenta il linguaggio e le modalità comportamentali.
In questo senso è normale che essa sia fagocitata dalla cultura di massa. Proprio per questo l'arte non si ferma, continua a sperimentare e ogni periodo (così come ogni artista) propone qualcosa di nuovo, qualcosa che prima non c'era, ma il cui destino è di diventare esempio per il mondo intero, quindi per la merce e per la comunicazione di massa.
Questa dinamica dell'arte: anticipare, essere assimilata e riproporre altro che prima non c'era, è incessante...

Sono d'accordo con quanto scrivi, utilizzare l'arte in alcuni contesti come il film di Kubrick o vedere opere che fanno da sfondo in altri luoghi, va bene. E' un modo per dare visibilità al mondo.
Non sono d'accordo quando si utilizza e si penalizza il lavoro di un artista, sfruttandolo per propri fini commerciali (vedi il caso degli stilisti) Offendono l'artista e l'arte.
 
Sono d'accordo con quanto scrivi, utilizzare l'arte in alcuni contesti come il film di Kubrick o vedere opere che fanno da sfondo in altri luoghi, va bene. E' un modo per dare visibilità al mondo.
Non sono d'accordo quando si utilizza e si penalizza il lavoro di un artista, sfruttandolo per propri fini commerciali (vedi il caso degli stilisti) Offendono l'artista e l'arte.



Ma l'arte serve proprio a fornire esempi e modelli, cioè a essere "applicata" nelle varie faccende della vita.
Questo avviene a vari livelli e con diverse modalità.
Si va da utilizzi banali (quelli stigmatizzati del kitsch), ad altri dal contesto più accettabile, come per esempio la moda. Pensa alla Marucelli con Alviani, ma anche a Lagerfeld, Miyake, Valentino, Armani…
Però l'esempio di applicazione migliore e più alto è dato dal fornire – da parte dell'arte – i prototipi delle strutture culturali, sociali e comportamentali. Mi riferisco a un esempio illuminante: noi continuiamo a guardare alla natura, a cinquecento anni di distanza, con i modi che ci ha indicato (ed esemplificato) Leonardo da Vinci.
Quindi, come vedi, questa deriva dell'arte è parte integrante del suo statuto, della sua ragion d'essere e non c'è proprio da scandalizzarsi.
Infine, la moda non è né meglio né peggio di altre cose.
 
Nel video postato del film di Kubrick (arancia meccanica) si vede un lavoro che sembrerebbe essere un Apollonio (sul soffitto nella scena in cui il protagonista si ferma al bancone)...
Io ritengo che sia semplicemente un riemergere di qualcosa di importante troppo a lungo dimenticato.

Complimenti ad Antonio per il coinvolgimento nei lavori del celeberrimo regista, notazione interessantissima davvero

Marina e Trieste?
:no::no:

Il sommo regista si istruì qui!
:yes::yes:

This building was at St. Catherine's Dock near Tower bridge in London, comprising part of a complex of buildings originally built by Thomas Telford during the Napoleonic wars. The space was to be used for theatre and music rehearsal, kinetic and environmental art and as exhibtion space.

At this time Herman Makkink and his brother Cornelis were living in London and obtained studio space in the St. Catherine's Dock complex. In 1969 Stanley Kubrick visited S.P.A.C.E. to get ideas for the decors for his new film A Clockwork Orange. He ended up renting two sculptures from Herman and nine paintings from Cornelis. These pieces of work were to become unforgettable attributes in the film.

"Thanks to the initiative of S.P.A.C.E. headed by artists like Bridget Riley and Peter Sedgeley, lots of old warehouses were divided into studios and rented out to artists. There were some 30 of us at St Catherine's Docks. Kubrick wanted to see a lot of contemporary art in as short a time as possible, so he contacted S.P.A.C.E. and organised to visit all the studios in one day, unanounced."
 
Sono d'accordo con quanto scrivi, utilizzare l'arte in alcuni contesti come il film di Kubrick o vedere opere che fanno da sfondo in altri luoghi, va bene. E' un modo per dare visibilità al mondo.
Non sono d'accordo quando si utilizza e si penalizza il lavoro di un artista, sfruttandolo per propri fini commerciali (vedi il caso degli stilisti) Offendono l'artista e l'arte.

Ma l'arte serve proprio a fornire esempi e modelli, cioè a essere "applicata" nelle varie faccende della vita.
Questo avviene a vari livelli e con diverse modalità.
Si va da utilizzi banali (quelli stigmatizzati del kitsch), ad altri dal contesto più accettabile, come per esempio la moda. Pensa alla Marucelli con Alviani, ma anche a Lagerfeld, Miyake, Valentino, Armani…
Però l'esempio di applicazione migliore e più alto è dato dal fornire – da parte dell'arte – i prototipi delle strutture culturali, sociali e comportamentali. Mi riferisco a un esempio illuminante: noi continuiamo a guardare alla natura, a cinquecento anni di distanza, con i modi che ci ha indicato (ed esemplificato) Leonardo da Vinci.
Quindi, come vedi, questa deriva dell'arte è parte integrante del suo statuto, della sua ragion d'essere e non c'è proprio da scandalizzarsi.
Infine, la moda non è né meglio né peggio di altre cose.

Quello che Arcange (mi permetto di interpretare ) ed io intendiamo è' che uno stilista che utilizza biecamente e in maniera sprovveduta il lavoro di un artista dimostra in realtà molta poca creatività , che in parte almeno dovrebbe esserci anche nella moda. Un conto è' la citazione , un altro riprendere in maniera davvero fuori luogo temi ed immagini ....nel caso di Kubrick è' ben diverso, vista la statura del personaggio ed il fatto che le citazioni siano avvenute con tempi, modi, lungimiranza e linguaggio ben diversi , tutto qui quello che si intendeva Antonio, diciamo più una critica alla poca creatività di chi copia in maniera troppo spudorata e priva di rispetto a volte che altro
 
Quello che Arcange (mi permetto di interpretare ) ed io intendiamo è' che uno stilista che utilizza biecamente e in maniera sprovveduta il lavoro di un artista dimostra in realtà molta poca creatività , che in parte almeno dovrebbe esserci anche nella moda. Un conto è' la citazione , un altro riprendere in maniera davvero fuori luogo temi ed immagini ....nel caso di Kubrick è' ben diverso, vista la statura del personaggio ed il fatto che le citazioni siano avvenute con tempi, modi, lungimiranza e linguaggio ben diversi , tutto qui quello che si intendeva Antonio

giusta interpretazione
 
giusta interpretazione


La cosa interessante dell'arte che vive nel contesto sociale è il punto di vista che offre e gli esempi che fornisce. Punti di vista ed esempi elaborati proprio per essere offerti al "farsi" delle cose e dei comportamenti.

Avete ragione: la scopiazzatura deprime l'ipotalamo!
Se io avessi avuto un euro da ogni discoteca che ha scopiazzato,male, l'ambiente stroboscopico del Gruppo MID (Ambiente stroboscopico programmato e sonorizzato, Sala Espressioni Ideal Standard, 
Milano, 1966) oggi sarei milionario! Per non parlare dei gadget stroboscopici con i LED venduti per strada dai cinesi…
 
La cosa interessante dell'arte che vive nel contesto sociale è il punto di vista che offre e gli esempi che fornisce. Punti di vista ed esempi elaborati proprio per essere offerti al "farsi" delle cose e dei comportamenti.

Avete ragione: la scopiazzatura deprime l'ipotalamo!
Se io avessi avuto un euro da ogni discoteca che ha scopiazzato,male, l'ambiente stroboscopico del Gruppo MID (Ambiente stroboscopico programmato e sonorizzato, Sala Espressioni Ideal Standard, 
Milano, 1966) oggi sarei milionario! Per non parlare dei gadget stroboscopici con i LED venduti per strada dai cinesi…

Io penso che gli spunti, le somiglianze non volute è naturale che esistano.
Il tipo di arte del Gruppo MID (chiedo scusa se dico un’ inesattezza) forse si è più prestata ad essere riproposta in diversi modi con l’evoluzione della tecnologia.
Diverso è l’utilizzo e la scopiazzatura voluta. E’ una cosa che non sopporto e mi disturba. La mancanza di rispetto mi fa vedere nero.
 
Ultima modifica:
Comunque la linea di confine è sfumata e indistinta.
Il lavoro del Gruppo MID non è stato più riproposto di altri, anzi, per la sua complessità è stato poco banalizzato, a parte l'"Ambiente Stroboscopico Programmato e Sonorizzato"
Invece molte cose dell'Arte Cinetica erano troppo facili e invitavano alla pedissequa imitazione.
Pensi alla quasi immediata trasformazione in OpArt e alla conseguente moltiplicazione di disegnini optical ovunque: grafica, pubblicità, alta moda, pret-a-porter, tappezzerie, tovaglie...
Credo che chiunque sia d'accordo che l'OpArt ha rappresentato il massimo degrado dell'Arte Cinetica e Programmata, il modo per diffonderla nel mondo e specialmente negli USA.
 
Ultima modifica:
La cosa interessante dell'arte che vive nel contesto sociale è il punto di vista che offre e gli esempi che fornisce. Punti di vista ed esempi elaborati proprio per essere offerti al "farsi" delle cose e dei comportamenti.

Avete ragione: la scopiazzatura deprime l'ipotalamo!
Se io avessi avuto un euro da ogni discoteca che ha scopiazzato,male, l'ambiente stroboscopico del Gruppo MID (Ambiente stroboscopico programmato e sonorizzato, Sala Espressioni Ideal Standard, 
Milano, 1966) oggi sarei milionario! Per non parlare dei gadget stroboscopici con i LED venduti per strada dai cinesi…

:sborone:
 
Mostra "da Dialettica delle Tendenze a Verifica 8+1 i Protagonisti" a Lugano

Ricevo per email e pubblico per conoscenza:​

A Lugano la prima eccezionale mostra che esporrà le opere degli artisti di Dialettica delle Tendenze e Verifica 8+1, il gruppo di arte cinetica e programmata fondato nel 1965 a Venezia da Domenico Cara e Toni Toniato.

Dal prossimo 2 febbraio 2017 fino al 6 aprile, presso la Galleria TAG TheArtGallery di Lugano sarà ospitata una mostra unica e di fondamentale importanza per raccontare la storia dell’arte cinetica e programmata europea, che ha avuto il proprio apice cronologico ed artistico nel gruppo di Dialettica delle Tendenze e il naturale proseguimento in Verifica 8+1.
La mostra, curata dai critici e storici d’arte Dorian Cara e Willy Montini, con la preziosa collaborazione di Nicoletta Pavan, racconta attraverso l’esposizione di più di 30 opere uniche, e che per la prima volta saranno esposte fuori dall’Italia, la storia di quegli artisti che si riunirono per ricercare e approfondire le personali riflessioni nate intorno agli stimoli dettati dall’arte cinetica e programmata, diffusasi in Europa, a partire dalla metà degli anni ’50.
Dal 1965, grazie ai contributi teorici e al sostegno intellettuale dei critici Domenico Cara e Toni Toniato, sulla spinta delle fascinazioni dell’arte cinetica e programmata europea, un gruppo di artisti veneziani: Sara Campesan, Franco Costalonga, Guido Baldessari, Oddino Guarnieri, Marilla Battilana, Sergio Bigolin, Danilo Dordit, Jacques Engel, Marino e Romano Perusini, hanno segnato un momento importante ed unico per la storia dell’arte contemporanea, reinterpretando il concetto di avanguardia e consegnandoci oggetti d’arte unici, per elaborazione e significati.
Alcuni di quegli stessi intenti artistici torneranno, con rinnovato spirito critico e genio creativo in Verifica 8+1, gruppo composto dagli storici Sara Campesan e Franco Costalonga, insieme alle nuove energie di Nadia Costantini, Nino Ovan, Aldo Boschin, Maria Teresa Onofri, Mariapia Fanna Roncoroni, Rolando Strati, con il coordinamento di Sofia Gobbo. Verifica 8+1, operando dal 1978 al 2008, si è avvalso di uno spazio sperimentale per le arti totalmente autogestito, divenendo luogo d’incontro e di dialogo tra artisti provenienti da ogni dove, impegnati nella ricerca di nuovi linguaggi.
La mostra sarà accompagnata da un esaustivo catalogo, primo importante documento mai realizzato prima sui due gruppi artistici, con i contributi desunti dalle ricerche storiografiche e critiche di Dorian Cara e Nicoletta Pavan, con la presentazione di Willy Montini e una descrizione delle opere esposte di Gabriele Romeo.
In mostra saranno presenti opere di: Guido Baldessari, Aldo Boschin, Sara Campesan, Franco Costalonga, Nadia Costantini, Nino Ovan, Oddino Guarnieri. Una sezione dell’esposizione sarà dedicata ad altri importanti artisti coevi dei due gruppi che hanno segnato quel tempo: Alberto Biasi, Agostino Bonalumi, Enrico Castellani, Gianni Colombo, Edoardo Landi, Hugo Demarco, Bruno Munari, Francisco Sobrino.
L’esposizione, nata con l’intento di porre a confronto linguaggi ed esiti delle due esperienze di ricerca, permette finalmente di ricostruire una storia forse poco conosciuta quanto affascinante, meravigliando per qualità, originalità e varietà delle opere presentate, in uno spaccato cronologico della cultura artistica di più di 50 anni.

TAG TheArtGallery
3, via Carlo Frasca 6900 Lugano - Svizzera
2 febbraio - 6 aprile 2017
inaugurazione giovedì 2 febbraio, h. 18.00
orari: 10-18 - ingresso libero

Homepage - Tag


Cattura.JPG
 
Grazie per la segnalazione. Abitando a dieci min di strada andrò sicuramente a fare un giro
 
Ricevo per email e pubblico per conoscenza:​

A Lugano la prima eccezionale mostra che esporrà le opere degli artisti di Dialettica delle Tendenze e Verifica 8+1, il gruppo di arte cinetica e programmata fondato nel 1965 a Venezia da Domenico Cara e Toni Toniato.

Dal prossimo 2 febbraio 2017 fino al 6 aprile, presso la Galleria TAG TheArtGallery di Lugano sarà ospitata una mostra unica e di fondamentale importanza per raccontare la storia dell’arte cinetica e programmata europea, che ha avuto il proprio apice cronologico ed artistico nel gruppo di Dialettica delle Tendenze e il naturale proseguimento in Verifica 8+1.
La mostra, curata dai critici e storici d’arte Dorian Cara e Willy Montini, con la preziosa collaborazione di Nicoletta Pavan, racconta attraverso l’esposizione di più di 30 opere uniche, e che per la prima volta saranno esposte fuori dall’Italia, la storia di quegli artisti che si riunirono per ricercare e approfondire le personali riflessioni nate intorno agli stimoli dettati dall’arte cinetica e programmata, diffusasi in Europa, a partire dalla metà degli anni ’50.
Dal 1965, grazie ai contributi teorici e al sostegno intellettuale dei critici Domenico Cara e Toni Toniato, sulla spinta delle fascinazioni dell’arte cinetica e programmata europea, un gruppo di artisti veneziani: Sara Campesan, Franco Costalonga, Guido Baldessari, Oddino Guarnieri, Marilla Battilana, Sergio Bigolin, Danilo Dordit, Jacques Engel, Marino e Romano Perusini, hanno segnato un momento importante ed unico per la storia dell’arte contemporanea, reinterpretando il concetto di avanguardia e consegnandoci oggetti d’arte unici, per elaborazione e significati.
Alcuni di quegli stessi intenti artistici torneranno, con rinnovato spirito critico e genio creativo in Verifica 8+1, gruppo composto dagli storici Sara Campesan e Franco Costalonga, insieme alle nuove energie di Nadia Costantini, Nino Ovan, Aldo Boschin, Maria Teresa Onofri, Mariapia Fanna Roncoroni, Rolando Strati, con il coordinamento di Sofia Gobbo. Verifica 8+1, operando dal 1978 al 2008, si è avvalso di uno spazio sperimentale per le arti totalmente autogestito, divenendo luogo d’incontro e di dialogo tra artisti provenienti da ogni dove, impegnati nella ricerca di nuovi linguaggi.
La mostra sarà accompagnata da un esaustivo catalogo, primo importante documento mai realizzato prima sui due gruppi artistici, con i contributi desunti dalle ricerche storiografiche e critiche di Dorian Cara e Nicoletta Pavan, con la presentazione di Willy Montini e una descrizione delle opere esposte di Gabriele Romeo.
In mostra saranno presenti opere di: Guido Baldessari, Aldo Boschin, Sara Campesan, Franco Costalonga, Nadia Costantini, Nino Ovan, Oddino Guarnieri. Una sezione dell’esposizione sarà dedicata ad altri importanti artisti coevi dei due gruppi che hanno segnato quel tempo: Alberto Biasi, Agostino Bonalumi, Enrico Castellani, Gianni Colombo, Edoardo Landi, Hugo Demarco, Bruno Munari, Francisco Sobrino.
L’esposizione, nata con l’intento di porre a confronto linguaggi ed esiti delle due esperienze di ricerca, permette finalmente di ricostruire una storia forse poco conosciuta quanto affascinante, meravigliando per qualità, originalità e varietà delle opere presentate, in uno spaccato cronologico della cultura artistica di più di 50 anni.

TAG TheArtGallery
3, via Carlo Frasca 6900 Lugano - Svizzera
2 febbraio - 6 aprile 2017
inaugurazione giovedì 2 febbraio, h. 18.00
orari: 10-18 - ingresso libero

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Scusa investart ma dialettica delle tendenze e verifica 8+1 chi sono ? Io non li conosco. L'argomento in trattazione poi è gruppo N , gruppo T ed arte cinetica e per arte cinetica pensavo ci si riferisse a quel movimento internazionale che ha visto tra i suoi partecipanti tanti italiani tra i quali però mi mancano all'appello quei nomi.
 
Scusa investart ma dialettica delle tendenze e verifica 8+1 chi sono ? Io non li conosco. L'argomento in trattazione poi è gruppo N , gruppo T ed arte cinetica e per arte cinetica pensavo ci si riferisse a quel movimento internazionale che ha visto tra i suoi partecipanti tanti italiani tra i quali però mi mancano all'appello quei nomi.

Carissimo artepassion,

Senza nessuna polemica e con la massima stima verso la tua persona e rispetto per quel "movimento internazionale che ha visto tra i suoi partecipanti tanti italiani tra i quali però mi mancano all'appello quei nomi"
credo o meglio interpreto personalmente questo thread come per altro quello dedicato agli Artisti italiani della "Generazione anni '60" ovvero nati tra il 1960 e il 1970 in cui scrivo principalmente io ANNINOVANTA - Piano di Accumulo Patrimonio Artistico (P.A.P.A.) nr. 9 aperto a tutti gli Artisti, qui che "hanno fatto o fanno magari solo da oggi Opere Cinetiche" e lì che sono nati in quel decennio e che dipingono.

Come leggerai ho molte volte citato Artisti "di secondo piano", Artisti che oggi non dipingono nemmeno più, ma il forum è bello e interressante per questo, non solo perchè si parla dei Maestri ma perchè vi è pluralità di opinioni e si può parlare di tutto e di tutti.


Sarà poi la sensibilità, intelligenza e esperienza dei lettori a sapere ricercare "il valore" (se e dove realmente c'è) tra i vari Artisti di cui si parla sul forum ma sempre personalmente ritengo che nessun "Amico dell'Arte" del FOL possa a priori "decidere/scegliere" chi merita o meno di essere citato, a merito o ragione sul forum.

Cordialità.


Brunelli Roberto alias investart
 
Ultima modifica:
Carissimo artepassion,

Senza nessuna polemica e con la massima stima verso la tua persona e rispetto per quel "movimento internazionale che ha visto tra i suoi partecipanti tanti italiani tra i quali però mi mancano all'appello quei nomi"
credo o meglio interpreto personalmente questo thread come per altro quello dedicato agli Artisti italiani della "Generazione anni '60" ovvero nati tra il 1960 e il 1970 in cui scrivo principalmente io ANNINOVANTA - Piano di Accumulo Patrimonio Artistico (P.A.P.A.) nr. 9 aperto a tutti gli Artisti, qui che "hanno fatto o fanno magari solo da oggi Opere Cinetiche" e lì che sono nati in quel decennio e che dipingono.

Come leggerai ho molte volte citato Artisti "di secondo piano", Artisti che oggi non dipingono nemmeno più, ma il forum è bello e interressante per questo, non solo perchè si parla dei Maestri ma perchè vi è pluralità di opinioni e si può parlare di tutto e di tutti.


Sarà poi la sensibilità, intelligenza e esperienza dei lettori a sapere ricercare "il valore" (se e dove realmente c'è) tra i vari Artisti di cui si parla sul forum ma sempre personalmente ritengo che nessun "Amico dell'Arte" del FOL possa a priori "decidere/scegliere" chi merita o meno di essere citato, a merito o ragione sul forum.

Cordialità.


www.bruneliroberto.it alias investart

Non ho nulla da obiettare con quanto hai scritto per ultimo. Il tuo ragionamento non fa una piega . L'importante però è avere piena consapevolezza che quelle due realtà citate non hanno avuto un ruolo rilevante ma neppure residuale nel movimento internazionale di arte cinetica e di nuova tendenza. Gruppo N, Gruppo T, Gruppo MID, Alviani, Mari, Apollonio ...rispetto a costoro sono decisamente altro e questo a mio avviso non va mai dimenticato visti i continui e ripetuti tentativi di revisionismo storico su Artisti di qualsiasi corrente o movimento solo per interesse postumo di commercianti e mercanti. Cordialità
 
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Gruppo N, Gruppo T, Gruppo MID, Alviani, Mari, Apollonio ...rispetto a costoro sono decisamente altro e questo a mio avviso non va mai dimenticato visti i continui e ripetuti tentativi di revisionismo storico su Artisti di qualsiasi corrente o movimento solo per interesse postumo di commercianti e mercanti. Cordialità

solo interesse di mercanti.
sottolineo :o
 
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