il cassetto dell'obbligazionista

@LongWay mettiamo caso che abbassano i tassi, le obbligazioni che hai saliranno come valore nominale, dovrai quindi ribilanciare vendendoli, ma più che ci avviciniamo alla scadenza più la obbligazione si avvicina al valore di rimborso 100.
Tu come riesci a capire che si è raggiunto il massimo del prezzo di una obbligazione e dopo una certa data poichè ci si avvicina a scadenza il valore della obbligazione è destinato a scendere?
 
Questo rappresenta la media mensile di tutti gli anni che vedi, non quella mensile annuale.
Quello è un altro grafico che ti posto questa sera, adesso non riesco.

ecco il grafico del mensile "annuale", qui puoi vedere il calo del 2020, l'altro del 2018 è stato dovuto alla vendita delle obbligazioni Venezuelane dopo che lo stato ha smesso di pagare, sono cmq uscito con un piccolo gain, però mi sono venute a meno cedole importanti, il 2022 è stato leggermente inferiore al 2021 solo perchè alcune società hanno pagato extra dividendi non dati nel 2020 (ISP e Generali), il 2024 è ancora in essere e le prospettive sono buone

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@LongWay mettiamo caso che abbassano i tassi, le obbligazioni che hai saliranno come valore nominale, dovrai quindi ribilanciare vendendoli, ma più che ci avviciniamo alla scadenza più la obbligazione si avvicina al valore di rimborso 100.
Tu come riesci a capire che si è raggiunto il massimo del prezzo di una obbligazione e dopo una certa data poichè ci si avvicina a scadenza il valore della obbligazione è destinato a scendere?

Sono nella fase di accumulo, ribilancio reinvestendo gli incassi e saltuariamente aggiungendo qualcosa, non vendendo e comprando

Quelle obbligazioni andranno a scadenza

L'unica eccezione, forse, Romania '49
 
Non butto soldi in commissioni

Da qui alla fine dell'anno al momento posso prevedere solo un acquisto azionario, 19€

Forse qualche sottoscrizione in asta di Bot

Ci sarà chi mi odia, per questo




:rotfl: :rotfl::rotfl:
 
Posto qua una polaroid fatta con un tool di tracking (uso anche excel ma al momento trovo meglio usare questo tool per tenere traccia delle performance e soprattutto delle cedole e dividendi!) del mio portafoglio attuale. Oggi ho fatto uno switch ispirato da te @LongWay, mi sono tolto i titoli vari Europei cedola zero che avevo preso per pulire delle Minus (che sono tante e quindi alla fine è inutile comunque investire su cedola zero e quindi meglio metterci una pietra sopra, tanto ho recuperato con l'azionario) e sostituito con i BTP valore (adoro anche io questa cosa della cedola ogni mese e peccato non aver riposto fiducia in questi titoli alla emissione) per ora è una specie di 60/40, con 5 in liquidità. Anche io in fase di accumulo. La parte azionaria segue la filosofia delle best stocks, ma sto pensando di tagliare intanto i titoli che penso non cresceranno velocemente. E sostituirli con società italiane e inglesi (così da non venire ammazzato dalla tassa sul dividendo) che danno un dividendo superiore al 4% e cercando di spalmare bene i mesi di distribuzione selezionandole bene. L' idea è di mantenere i cavalli belli che corrono e ribilanciarli poi su le azioni da dividendo quando vanno troppo forti. E poi ribilanciare il tutto in base anche alle obbligazioni, userei delle soglie di movimento del 20%. Ho allegato anche una stima delle cedole e dividendi futuri.
Anche secondo me è bene spostare meno roba per pagare meno commissioni.
Ho un parente stretto che paga tipo più di 60 euro a operazione. Sto cercando di convincerlo a lasciare intesa San Paolo e aprirsi directa.
 

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Merita un'attenzione, @m4str0, che a quest'ora non sarei in grado di garantire, mi scuso

Mi riprometto di tornarci appena sono più lucido :-)
 
Posto qua una polaroid fatta con un tool di tracking (uso anche excel ma al momento trovo meglio usare questo tool per tenere traccia delle performance e soprattutto delle cedole e dividendi!) del mio portafoglio attuale. Oggi ho fatto uno switch ispirato da te @LongWay, mi sono tolto i titoli vari Europei cedola zero che avevo preso per pulire delle Minus (che sono tante e quindi alla fine è inutile comunque investire su cedola zero e quindi meglio metterci una pietra sopra, tanto ho recuperato con l'azionario) e sostituito con i BTP valore (adoro anche io questa cosa della cedola ogni mese e peccato non aver riposto fiducia in questi titoli alla emissione) per ora è una specie di 60/40, con 5 in liquidità. Anche io in fase di accumulo. La parte azionaria segue la filosofia delle best stocks, ma sto pensando di tagliare intanto i titoli che penso non cresceranno velocemente. E sostituirli con società italiane e inglesi (così da non venire ammazzato dalla tassa sul dividendo) che danno un dividendo superiore al 4% e cercando di spalmare bene i mesi di distribuzione selezionandole bene. L' idea è di mantenere i cavalli belli che corrono e ribilanciarli poi su le azioni da dividendo quando vanno troppo forti. E poi ribilanciare il tutto in base anche alle obbligazioni, userei delle soglie di movimento del 20%. Ho allegato anche una stima delle cedole e dividendi futuri.
Anche secondo me è bene spostare meno roba per pagare meno commissioni.
Ho un parente stretto che paga tipo più di 60 euro a operazione. Sto cercando di convincerlo a lasciare intesa San Paolo e aprirsi directa.
Posso chiedere che portfolio tracker usi?
Ho provato Getquin che è molto pubblicizzato ma non mi trovo. :mmmm:
 
Posso chiedere che portfolio tracker usi?
Ho provato Getquin che è molto pubblicizzato ma non mi trovo. :mmmm:
Snowball analytics. Provato anche io getquin. È molto complicato e i dati dei bonds non sono veri. L' unico pro è che prende i dati da directa e Fineco ma ho notato che fa degli errori anche li. Quindi se devo mettere i dati a mano tanto vale usare snowball che lo trovo più facile e carino da usare.
 
Posto qua una polaroid fatta con un tool di tracking (uso anche excel ma al momento trovo meglio usare questo tool per tenere traccia delle performance e soprattutto delle cedole e dividendi!) del mio portafoglio attuale. Oggi ho fatto uno switch ispirato da te @LongWay, mi sono tolto i titoli vari Europei cedola zero che avevo preso per pulire delle Minus (che sono tante e quindi alla fine è inutile comunque investire su cedola zero e quindi meglio metterci una pietra sopra, tanto ho recuperato con l'azionario) e sostituito con i BTP valore (adoro anche io questa cosa della cedola ogni mese e peccato non aver riposto fiducia in questi titoli alla emissione) per ora è una specie di 60/40, con 5 in liquidità. Anche io in fase di accumulo. La parte azionaria segue la filosofia delle best stocks, ma sto pensando di tagliare intanto i titoli che penso non cresceranno velocemente. E sostituirli con società italiane e inglesi (così da non venire ammazzato dalla tassa sul dividendo) che danno un dividendo superiore al 4% e cercando di spalmare bene i mesi di distribuzione selezionandole bene. L' idea è di mantenere i cavalli belli che corrono e ribilanciarli poi su le azioni da dividendo quando vanno troppo forti. E poi ribilanciare il tutto in base anche alle obbligazioni, userei delle soglie di movimento del 20%. Ho allegato anche una stima delle cedole e dividendi futuri.
Anche secondo me è bene spostare meno roba per pagare meno commissioni.
Ho un parente stretto che paga tipo più di 60 euro a operazione. Sto cercando di convincerlo a lasciare intesa San Paolo e aprirsi directa.

Niente da dire sui Btp Valore, siamo d'accordo

L'azionario è fortemente spostato sulla crescita, buona idea quella di spostare gradualmente qualcosa su azioni da dividendo

Si, in questo caso assolutamente società italiane o britanniche (se puoi, rapporto 2 a 1 tra titoli di settori difensivi e dinamici o comunque un rapporto fissatelo)

In generale vedo l'azionario troppo frammentato, ad occhio e croce 12 delle 17 azioni hanno un controvalore inferiore a 5.000€, addirittura 6 di queste hanno un controvalore inferiore ai 3.000

L'unica italiana è una mid cap con scambi forse non eccelsi

Non credo sia un caso sia così spostato sulla crescita, quindi una parte anche sostanziale penso tu voglia lasciarcela

Dovresti definire, secondo me, la percentuale dell'azionario che vorresti dedicare ai titoli da dividendo (tipo metà crescita e metà dividendo ?)

Ci portassi tutto l'azionario la rendita sarebbe più che raddoppiata, ma non è detto sia questo che interessa

A mio parere anche volessi lasciare la parte crescita su titoli americani (tanto per la parte crescita il dividendo non interessa) potresti cavartela con 3 o 4 titoli (es. : due terzi Berkshire Hathaway e il rimanente terzo suddiviso tra Alphabet, Amazon, Nvidia). 4 titoli

Per la parte da dividendo, pensando ai titoli londinesi, puoi diversificare tra i difensivi esempio con GSK e nella parte dinamica esempio con Rio Tinto

Per la parte italiana, i soliti titoli di cui parlo sempre : Terna, Snam, Enel, Eni, Poste, Intesa (non necessariamente tutti, se puoi semplifica come faccio io ;) )

Semplificando al massimo, verrebbe fuori qualcosa del genere :

Per titoli da dividendo

- difensivi (2/3) Enel, Gsk
- dinamici (1/3) Poste, Rio Tinto (2/3 Poste, 1/3 Rito Tinto)

Per titoli da crescita

- Berkshire Hathaway (2/3)
- Alphabet, Amazon, Nvidia (1/3 suddiviso in parti uguali)


In tutto sono 8 titoli, 2 mercati (Milano e Londra), 3 valute, 5 settori (Utility, Salute, Finanza, Minerario, Tecnologico)

Niente da dire sulle criptovalute, l'importo è minimo, diciamo che ci hai messo un po' di pepe :-)
 
Ultima modifica:
Capisco una ristrutturazione della parte azionaria fatta così possa apparire drastica

Ma si può fare gradualmente e poi la struttura risultante è più razionale



My opinion, naturalmente

N.B. : Ho fatto l'accrocco del post di sopra un po' al volo e senza i necessari controlli (ma dovrebbe andar bene). Se servisse, controlliamo ed affiniamo

N.N.B. : Meno male che paghi poco di commissioni :-)
 
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Capisco una ristrutturazione della parte azionaria fatta così possa apparire drastica

Ma si può fare gradualmente e poi la struttura risultante è più razionale



My opinion, naturalmente

N.B. : Ho fatto l'accrocco del post di sopra un po' al volo e senza i necessari controlli (ma dovrebbe andar bene). Se servisse, controlliamo ed affiniamo

N.N.B. : Meno male che paghi poco di commissioni :-)
Grazie mille per la tua critica costruttivissima, di cui sono molto in accordo. Farò dei rimodellamenti, saranno molto graduali e non tutto subito, come dice il buon vecchio warren, meglio perdere delle opportunità di guadagno che perdere soldi.
 
Niente da dire sui Btp Valore, siamo d'accordo

L'azionario è fortemente spostato sulla crescita, buona idea quella di spostare gradualmente qualcosa su azioni da dividendo

Si, in questo caso assolutamente società italiane o britanniche (se puoi, rapporto 2 a 1 tra titoli di settori difensivi e dinamici o comunque un rapporto fissatelo)

In generale vedo l'azionario troppo frammentato, ad occhio e croce 12 delle 17 azioni hanno un controvalore inferiore a 5.000€, addirittura 6 di queste hanno un controvalore inferiore ai 3.000

L'unica italiana è una mid cap con scambi forse non eccelsi

Non credo sia un caso sia così spostato sulla crescita, quindi una parte anche sostanziale penso tu voglia lasciarcela

Dovresti definire, secondo me, la percentuale dell'azionario che vorresti dedicare ai titoli da dividendo (tipo metà crescita e metà dividendo ?)

Ci portassi tutto l'azionario la rendita sarebbe più che raddoppiata, ma non è detto sia questo che interessa

A mio parere anche volessi lasciare la parte crescita su titoli americani (tanto per la parte crescita il dividendo non interessa) potresti cavartela con 3 o 4 titoli (es. : due terzi Berkshire Hathaway e il rimanente terzo suddiviso tra Alphabet, Amazon, Nvidia). 4 titoli

Per la parte da dividendo, pensando ai titoli londinesi, puoi diversificare tra i difensivi esempio con GSK e nella parte dinamica esempio con Rio Tinto

Per la parte italiana, i soliti titoli di cui parlo sempre : Terna, Snam, Enel, Eni, Poste, Intesa (non necessariamente tutti, se puoi semplifica come faccio io ;) )

Semplificando al massimo, verrebbe fuori qualcosa del genere :

Per titoli da dividendo

- difensivi (2/3) Enel, Gsk
- dinamici (1/3) Poste, Rio Tinto (2/3 Poste, 1/3 Rito Tinto)

Per titoli da crescita

- Berkshire Hathaway (2/3)
- Alphabet, Amazon, Nvidia (1/3 suddiviso in parti uguali)


In tutto sono 8 titoli, 2 mercati (Milano e Londra), 2 valute, 5 settori (Utility, Salute, Finanza, Minerario, Tecnologico)

Niente da dire sulle criptovalute, l'importo è minimo, diciamo che ci hai messo un po' di pepe :-)

Così ipotizzando una percentuale di azioni dedicate alla crescita pari a 1/3 dell'azionario attuale :

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Sono curioso di esplorare il panorama USA delle azioni da dividendo.
Ok c'è la doppia tassa, questo limita la rendita, però penso che le aziende USA siano genericamente più "attente" a fare crescere i dividendi costantemente. In Italia, anche le migliori, hanno oscillazioni. Negli USA c'è chi aumenta dividendo continuamente da 30 anni e passa.
 
Sono curioso di esplorare il panorama USA delle azioni da dividendo.
Ok c'è la doppia tassa, questo limita la rendita, però penso che le aziende USA siano genericamente più "attente" a fare crescere i dividendi costantemente. In Italia, anche le migliori, hanno oscillazioni. Negli USA c'è chi aumenta dividendo continuamente da 30 anni e passa.

Io sono addirittura contrario all'utilizzo delle azioni, del mercato italiano, ma estere, quindi sottoposte lo stesso alla doppia tassazione

Anche se quotate in Italia


Es. : Stellantis

Cioè attenzione : non basta comprare in Italia per sfuggire alla doppia imposizione fiscale


Sono sempre più profittevoli, secondo me, per il retail che le tasse è costretto a pagarle, le azioni italiane

Questo almeno in una primissima approssimazione : vi possono essere pure dei casi per i quali in certi anni sarebbe stato più proficuo avere determinate azioni estere pur con la doppia imposizione fiscale

Si tratta di eccezioni : vale la pena curarsene ? (NO)


Altri mantengono Stellantis in portafoglio, esempio xymox di cui condivido la maggior parte delle considerazioni che sono anche le mie
 
Chiarissimo ed in quel caso men che meno lo farei perché subirei anche il cambio in real time.
Io intendevo proprio azioni USA acquistate su mercati USA.
Penso a stock come Coca-Cola, Mc Donald, JNJ. Se prese durante un "cigno nero" equivalgono a mettersi in casa un AA+ al 4% netto.
 
Chiarissimo ed in quel caso men che meno lo farei perché subirei anche il cambio in real time.
Io intendevo proprio azioni USA acquistate su mercati USA.
Penso a stock come Coca-Cola, Mc Donald, JNJ. Se prese durante un "cigno nero" equivalgono a mettersi in casa un AA+ al 4% netto.

In un cigno nero, in Italia, ti porti a casa un 10% lordo, un 7,40% netto ;)

Io l'ho fatto e non sono un fenomeno paranormale

Quella sotto è un report scaricato dalla banca, Enel acquistato a 4€ aveva un dividendo atteso all'epoca di 0,40 per azione

10% lordo, 7,4% netto


Poi il dividendo è passato quest'anno a 0,43% per azione

Stimo per l'esercizio in corso, quindi con pagamento nel 2.025 un dividendo per azione di 0,45€


Chiunque può farsi due conti :-)


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In un cigno nero, in Italia, ti porti a casa un 10% lordo, un 7,40% netto ;)

Io l'ho fatto e non sono un fenomeno paranormale

Quella sotto è un report scaricato dalla banca, Enel acquistato a 4€ aveva un dividendo atteso all'epoca di 0,40 per azione

10% lordo, 7,4% netto


Poi il dividendo è passato quest'anno a 0,43% per azione

Stimo per l'esercizio in corso, quindi con pagamento nel 2.025 un dividendo per azione di 0,45€


Chiunque può farsi due conti :-)


Vedi l'allegato 3027582
Certo i conti sono chiarissimi ma non sottovalutare la crescita.
Qualsiasi investimento in ottica dividendi penso non possa prescindere dalla crescita dei dividendi.
Per due motivi:
- crescita del rendimento
- crescita in conto capitale dovuto al fatto che il dividendo si alza ogni anno.

Cosa voglio dire?
Che un dividendo del 3% che cresce del 10% composto ogni anno è meglio di un dividendo del 6% netto che cresce un anno e sta fermo quello dopo.
 
Certo i conti sono chiarissimi ma non sottovalutare la crescita.
Qualsiasi investimento in ottica dividendi penso non possa prescindere dalla crescita dei dividendi.
Per due motivi:
- crescita del rendimento
- crescita in conto capitale dovuto al fatto che il dividendo si alza ogni anno.

Cosa voglio dire?
Che un dividendo del 3% che cresce del 10% composto ogni anno è meglio di un dividendo del 6% netto che cresce un anno e sta fermo quello dopo.
La coperta è corta o hai l' uno o l'altra, al di fuori dei cigni neri. Per compensare potresti fare come ho in mente io, ossia usate azioni prettamente growth per aumentare le azioni dal dividendo alto e bassa crescita del dividendo.
 
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