Scrivo per schiarirmi le idee e per chi avesse voglia di dirmi la sua. Attualmente la mia situazione è la seguente:
1) liquidità su c/c: 22%;
2) conto deposito: 62%;
3) BTP Val. 4: 12%;
4) LS60/40 acc.: 4%
La struttura è ovviamente in fase molto embrionale, ma l'intento è quello di disporre di un'ampia soglia di tranquillità. Quindi, in ordine di rischio:
1) somme su conti corrente, anche se un po' sovrabbondanti, per spese correnti e ricorrenti;
2) conto deposito svincolabile al 3,30% lordo per 5 anni: è il fondo emergenza. Attualmente è pari a un anno del mio fatturato (piccolo professionista...). Forse sovrabbondante, ma mi tiene tranquillo in caso di problemi di lavoro o per gravi emergenze o spese imprevedibili;
3) parte obbligazionaria, in un orizzonte temporale di circa 5/6 anni. Non conto di dover attingere a questi importi, ma non accetterei grandi oscillazioni;
4) parte più rischiosa, in ottica di lungo/lunghissimo termine, per sfruttare l'interesse composto.
Nel prossimo futuro incrementerei i punti 3 e 4.
Quanto al punto 4, oggi c'è un ETF, in futuro non escludo di diversificare con altri ETF o singole azioni. Uno o due versamenti all'anno, in base alla disponibilità e alle cedole.
Quanto al punto 3: non sono a mio agio con obbligazioni a scadenze lunghe, troppe variabili per me. Non saprei se sottoscrivere obbligazioni tutte con scadenze a 5/6 anni (il mio orizzonte temporale immaginato) o creare un ladder... Prediligo la cedola alla plusvalenza.
Certo, tra 5/6 anni potrei dover rivincolare i soldi a tassi più bassi nel CD; le obbligazioni con buone cedole scadranno, ma non mi sento tranquillo a investire in un orizzonte temporale maggiore.
Che mi dite? Grazie.