Il mio Taleb

avevano dunque ragione Keynes e gli altri che parlavano di incertezza e non di semplice rischio...
 
A volte le luci dell'alba mi sorprendono ancora in piedi.

Ci sono ancora luci accese in strada.
Rumori isolati. Li puoi ancora distinguere.
Giochi di luce a levante. Una nube illuminata dal basso.
Un'altra appollaiata su un'antenna.
Una stella. Sirio?
Macchè è Venere.

Poi mi chiamano. Il caffè è pronto.

"Ma non sei venuto proprio a dormire questa notte?"

"No, avevo paura di perdermi il mondo"
 
A volte le luci dell'alba mi sorprendono ancora in piedi.

Ci sono ancora luci accese in strada.
Rumori isolati. Li puoi ancora distinguere.
Giochi di luce a levante. Una nube illuminata dal basso.
Un'altra appollaiata su un'antenna.
Una stella. Sirio?
Macchè è Venere.

Poi mi chiamano. Il caffè è pronto.

"Ma non sei venuto proprio a dormire questa notte?"

"No, avevo paura di perdermi il mondo"



Bella...... chi è ?
 
;) un poeta del pallone.
mi spiace di averla offesa se è farina del suo sacco .... complimenti.

Non ti preoccupare. Prosa tesa che mi viene di getto.
Tanto vero che ci sono ben tre ripetizioni su tre righe (ancora,ancora,...)
 
Un saluto al grande Cuccureddu, che ho il piacere di rileggere. :)
 
avevano dunque ragione Keynes e gli altri che parlavano di incertezza e non di semplice rischio...

Il rischio è calcolabile e gestibile, l'incertezza no.
Quindi a prima vista parrebbe opportuno evitare le condizioni di incertezza e gestire le condizioni di rischio.
Ma anche qui dipende dal punto di vista.

Supponi di aver sfidato a scacchi un grande maestro, il campione del mondo.
Perchè? perchè, come tutti noi che siamo qui,hai le pigne nel cervello.

Quante possibilità hai di vincere? Nessuna, il gap informativo, tecnologico, di competenza è incolmabile.

Supponi ancora di poter porre una ed una sola condizione: quale ti conviene porre?

Più tempo, piu' preparazione,piu' informazioni.....
io dico invece che ti conviene porre una condizione che alteri il contesto in modo non prevedibile.
Se per esempio poni la condizione che ad ogni mossa entrambi i giocatori debbano bere due bicchieri di vodka... presto sarete entrambi completamente ubriachi.
A quel punto tutto puo' succedere.


Il campo da gioco si è livellato verso il basso, le previsioni di Scaroni sul prezzo del petrolio valgono quanto le mie..... tutto puo' succedere.

Per noi che abbiamo le pigne nel cervello è il momento buono..... adesso.... o mai piu'.


ps p.a.t SEI SEMPRE UN GRAN SIGNORE
 
l'incertezza in quanto implica imprevedibilità, nei fatti riduce ogni aspettativa razionale all'oggi...
 
N. N. Taleb, Giocati dal caso

Libro più equilibrato del Cigno nero, anche se comunque pieno di aneddoti e aforismi irrilevanti per la discussione complessiva.

La lezione fondamentale che Taleb cerca di evidenziare è che i sopravvissuti nel mondo della finanza sono solo ****** fortunati. Non esistono leggi dietro l’andamento dell’economia. Sottostimiamo il ruolo del caso.

Spiega questa teoria con un esempio di un trader che fa soldi a palate per anni e poi va a gambe all’aria. L’esempio è molto sensato, ma per avere spessore deve ipotizzare la totale mancanza di prudenza e diversificazione da parte del trader spericolato.

Poniamo di avere due trader: il trader M (come Merton) con le sue scommesse fa 100 euro l’anno per 9 anni, il trader T (come Taleb) ne fa 5. Il decimo anno il trader T fa 10 euro e il trader M “perde tutto”. Ma che significa in concreto tutto? Il capitale della banca? 100 euro l’anno attualizzati? Poniamo che M ogni anno metta da parte il 50% del guadagno in titoli risk free. Alla fine del nono anno ha 500 euro sicuri a fronte di 45 euro di T (non consideriamo inflazione, attualizzazione, reinvestimento ecc.). Dunque se anche il decimo anno perde tutto (cioè 100), dopo dieci anni ha comunque 500 euro a fronte dei 55 di T. E’ ovvio che se uno entra in un casinò e sempre sul rosso e se vince ripunta sul rosso e se vince ripunta sul rosso e così via, alla fine perderà per forza. Trader così ce ne sono, ma la strategia “aggressiva” in sé non è necessariamente sub-ottimale con i caveat visti sopra. A ciò si aggiunge che la strategia di Taleb (“la migliore descrizione della mia attività nei mercati è scommesse asimmetriche. Cerco cioè di beneficiare degli eventi rari, eventi che non tendono a ripetersi frequentemente ma che di conseguenza, quando avvengono, pagano molto bene”, p. 116) potrebbe essere altrettanto fallimentare. Che succede se aspettando l’evento raro fallisci o comunque finisci fuori mercato? Taleb confida che comunque ci sia qualcuno che ama distinguersi e che dunque gli darà lavoro.

In questo senso, sfida la selezione e anzi spera che nessuno lo segua: “il mio rischio più grande è avere successo, poiché significherebbe che il mio lavoro sta per scomparire” (p. 64). Ma ciò implica che tutti siano sempre degli ****** e non imparino mai. Significa anche che ciò che funziona per Taleb funziona solo per lui e non è una strategia replicabile.

Detto questo, i commenti che Taleb fa sulla pressione sociale a conformarsi sono giusti. Così come il fatto che è ridicolo pensare che siccome un cantante è ricco, convenga fare il cantante anziché il medico o il notaio. Altrettanto acuta è la descrizione dei rapporti tra risk manager e trader. I trader sono le star, il potere dei risk manager è poca roba, anche dopo Basilea 2. L’utilizzo del VaR e di altri strumenti di trading in ottica risk management potrebbe persino aver peggiorato la situazione.

Come detto, le idiosincrasie dell’autore sono la parte più debole. Ognuno ha diritto ad avere dei propri gusti, ma non può confonderli con le teorie che discute. Una volta Mao disse che i comunisti del sud della Cina erano bravi compagni perché mangiavano piccante. Molte osservazioni di Taleb sono dello stesso tenore. E a volte denotano incoerenza o semplice ignoranza della materia trattata. Vediamo alcuni esempi.

Taleb spiega che chi vince prende tutto, il pesce grosso mangia il piccolo, però difende la teoria di Hayek dell’economia che fa ovviamente a pugni con l’ottimalità del vincitore che prende tutto. Non si può essere hayekiani se si ritiene che i mercati scompariranno (non solo come efficienza ma libertà di decidere).

“Kahneman e Tverski hanno dimostrato che le persone preferiscono guadagnare 70mila dollari quando gli altri attorno a loro ne guadagnano 60mila, piuttosto che 80mila quando gli altri ne guadagnano 90mila” (p. 44), veramente lo aveva detto Marx 140 anni prima. Taleb si ritiene colto, ma non lo sa.

Taleb sostiene che durante i boom i trader sbagliano a dire che “questa volta è diverso”, si illudono. Siamo d’accordo, ma ciò implica che dall’esperienza si può imparare, che esistono leggi, che non è tutto casuale. Addio "giocati dal caso dunque"...

Taleb ritiene che se la borsa oggi sale o scende è un caso e non è legato a nulla. Si tratta di una ovvia esagerazione. Se esce un dato che dimostra che un paese è in recessione e la sua borsa cala è casuale? È ovvio che i fattori sono molti, ma esagerare in senso opposto è eccessivo.

Taleb esalta Shiller (da cui copia a piene mani) e si prende gioco di Merton. Però poi esalta la “critica di Lucas” all’econometria. Ora la critica di Lucas sta in piedi solo se i mercati sono completamente efficienti. Taleb non se ne rende conto.

Taleb odia Hegel e se ne prende gioco. È un suo diritto. Da quello che ne dice se ne può dedurre facilmente che se pure l’ha letto non l’ha capito. È facile estrarre una citazione facendo passare un autore di due secoli prima per un pazzo. Ma è anche inutile.

Di S J Gould, evoluzionista più importante del XX secolo, autore della teoria più innovativa dai tempi di Darwin, dice “è più un divulgatore che un vero scienziato”. Ma come si permette?

L’esempio dell’idiozia induttiva è che siccome Bush non è ancora morto allora è immortale è davvero debole. Ha mai letto Aristotele il buon Taleb? Sappiamo dai sillogismi come stanno le cose. Se Bush è un uomo e gli uomini sono mortali, Bush è un mortale. E poi ci sono le tabelle attuariali…

Altra tesi sconclusionata: siccome Dos Passos “è tornato nell’oscurità” allora non valeva la pena leggerlo al suo tempo. Quindi se si vendono più CD di Laura Pausini che di Karajan, la Pausini è meglio?

Popper ha fornito la risposta sull’induzione? Ridicolo. Non è una soluzione è un’eliminazione. Popper dice che se un farmaco uccide una persona va eliminato dal mercato…è una follia suicida.
Dire che siamo malati perché cerchiamo nessi causali significa negare 5 miliardi di anni di evoluzione.

Insomma, Taleb ha i suoi gusti, ma non c’entrano molto con le sue conclusioni.
 
"Universa Investments, the $2 billion hedge fund founded by New York University risk engineering professor Nassim Nicholas Taleb, did something that seems impossible for funds that keep 90% of their assets in cash: post triple-digit returns. The firm's Black Swan Protection Protocol funds made between 65% and 115% last month, according to The Wall Street Journal."


Se vi affidassero 2bln, ripetereste la medesima strategia ?

Mandelbrot lo farebbe.

Taleb's `Black Swan' Investors Post Gains as Markets Take Dive


By Stephanie Baker
Oct. 14 (Bloomberg) -- Investors advised by ``Black Swan''
author Nassim Taleb have gained 50 percent or more this year as
his strategies for navigating big swings in share prices paid
off amid the worst stock market in seven decades.
Universa Investments LP, the Santa Monica, California-based
firm where Taleb is an adviser, has about $1 billion in accounts
managed to hedge clients against big moves in financial markets.
Returns for the year through Oct. 10 ranged as high as
110 percent, according to investor documents. The Standard
& Poor's 500 Index lost 39 percent in the same period.
``I am very sad to be vindicated,'' Taleb said today in an
interview in London. ``I don't care about the money. We're proud
we protected our investors.''
Taleb's book argues that history is littered with high-
impact rare events known in quantitative finance as ``fat
tails.'' As the founder of New York-based Empirica LLC, a hedge-
fund firm he ran for six years before closing it in 2004, Taleb
built a strategy based on options trading to bullet-proof
investors from market blowups while profiting from big rallies.
Mark Spitznagel, Taleb's former trading partner, opened
Universa last year using some of the same strategies they'd run
since 1999. Pallop Angsupun manages the Black Swan Protection
Protocol for clients and is overseen by Taleb and Spitznagel,
Universa's chief investment officer.
``The Black Swan Protection Protocol is designed to break
even 90 to 95 percent of the time,'' Spitznagel said. ``We
happen to be in that other 5 to 10 percent environment.''

Options Strategy

The S&P 500 dropped 18 percent last week, its worst week
since 1933, on concern that the credit crunch would cripple the
financial system and trigger a global recession.
``We got a lot of giggles when we said we're targeting 20
percent moves,'' Spitznagel said. He and Taleb declined to
confirm the investment returns listed in the documents, which
were reviewed by Bloomberg News.
Taleb's strategy is based on buying out-of-the-money
options -- puts and calls whose strike price is either lower or
higher than the market price of the underlying security. A put
option gives the buyer the right, though not the obligation, to
sell a specific quantity of a particular security by a set date.
A call option gives the right to buy a security.
The Black Swan Protection Protocol bought puts and calls on
a portfolio of stocks and S&P 500 Index futures, along with some
European shares. The Black Swan Protocol doesn't rely on
commodities, currencies or insurance on bonds known as credit
default swaps, Taleb said.
``We refused to touch credit default swaps,'' Taleb said.
``It would be like buying insurance on the Titanic from someone
on the Titanic.''

White Swan

The Black Swan strategies are designed to limit losses to a
few percentage points. Some investors did better than others
depending on when they decided to lock in profits, Taleb said.
The returns have enabled Universa to line up more money from
investors in the next month, Taleb said.
As a trader turned philosopher, Taleb has railed against
Wall Street risk managers who attempt to predict market
movements. Even so, Taleb said he saw the banking crisis coming.
``The financial ecology is swelling into gigantic,
incestuous, bureaucratic banks -- when one fails, they all
fall,'' Taleb wrote in ``The Black Swan: The Impact of the
Highly Improbable,'' which was published in 2007. ``The
government-sponsored institution Fannie Mae, when I look at its
risks, seems to be sitting on a barrel of dynamite, vulnerable
to the slightest hiccup.''
Taleb said the current crisis is a ``White Swan'', not a
Black Swan, because it was something bound to happen.
``I was expecting the crisis, I was worried about it,''
Taleb said. ``I put my neck and money on the line seeking
protection from it.''
Taleb is angry that Wall Street is continuing to use
traditional tools such as value at risk, which banks use to
decide how much to wager in the markets.
``We would like society to lock up quantitative risk
managers before they cause more damage,'' Taleb said.
 
Ultima modifica:
The Black Swan strategies are designed to limit losses to a
few percentage points


alla domanda:

"Se vi affidassero 2bln, ripetereste la medesima strategia ?"

La strategia.....l'abbiamo capita? Siamo sicuri?

:mmmm:
 
ma anche.....


`The Black Swan Protection Protocol is designed to break
even 90 to 95 percent of the time,'' Spitznagel said. ``We
happen to be in that other 5 to 10 percent environment.''
 
il punto teorico della strategia di Taleb che mi pare opinabile è l'idea che esistano cigni sufficientemente resistenti da non essere neri. dunque ci sono strategie "sicure" da cui partire per coprirsi.
Però lo stesso Taleb si burla delle coperture altrui...

Detto in pratica: tutta la strategia di Taleb funziona se il Tesoro americano non fa default. Ma quello sì che sarebbe un bel cigno nero...
 
il punto teorico della strategia di Taleb che mi pare opinabile è l'idea che esistano cigni sufficientemente resistenti da non essere neri. dunque ci sono strategie "sicure" da cui partire per coprirsi.
Però lo stesso Taleb si burla delle coperture altrui...

Detto in pratica: tutta la strategia di Taleb funziona se il Tesoro americano non fa default. Ma quello sì che sarebbe un bel cigno nero...


In soldoni, da quel che ho capito..ponendo 2 milioni di euro da investire , 85% reddito fisso e 15% su scommesse a lunga scadenza acquistate a sconto fortissimo perchè altamente improbabili e quindi altamente remunerative in caso di esito favorevole.

In caso di esito negativo il reddito fisso copre parzialmente l'azzeramento della componente in leva generando una perdita complessiva del 10% (a un anno).

Se la direzione del mercato si rivela tenacemente avversa alla scommessa l'erosione del capitale "sicuro"(virgolettato) per il reintegro della componente a leva comporta (ipotizzando percentuali impiegate fisse) perdite incrementali anche se di moderata entità(valore relativo visto che per il successo servono cifre imponenti) e mi par di ricordare sia stata la fine di Empirica.

Il cigno nero è la durata del trend avverso (oltre al default dell'emittente "certa"...Taleb sa che i rendimenti "in direzione scommessa" giocano a Suo favore.

Almeno questo è quello che credo di aver capito...e che sarebbe interessante simulare vista la varietà di scommesse improbabili da effettuare.
 
Thanx

devo dire che anche a me Taleb piace quando si prende gioco dei soloni della finanza. tuttavia rimane sempre abbastanza in superficie. i suoi sembrano più che libri, collage di impressioni personali, esternazioni varie ecc.

i suoi richiami ad avere la mente aperta, a imparare da tutto ecc. ecc. sono del tutto condivisibili. ma quando diventa "operativo", secondo me, perde parecchio

Infatti è proprio questo il punto. Fino a quando si criticano le strategie altrui è facile fare i professorini, poi però quando andiamo a vedere cosa viene proposto ci torna in mente il famoso detto del bue che da del cornuto all'asino.
 
In soldoni, da quel che ho capito..ponendo 2 milioni di euro da investire , 85% reddito fisso e 15% su scommesse a lunga scadenza acquistate a sconto fortissimo perchè altamente improbabili e quindi altamente remunerative in caso di esito favorevole.

In caso di esito negativo il reddito fisso copre parzialmente l'azzeramento della componente in leva generando una perdita complessiva del 10% (a un anno).

Se la direzione del mercato si rivela tenacemente avversa alla scommessa l'erosione del capitale "sicuro"(virgolettato) per il reintegro della componente a leva comporta (ipotizzando percentuali impiegate fisse) perdite incrementali anche se di moderata entità(valore relativo visto che per il successo servono cifre imponenti) e mi par di ricordare sia stata la fine di Empirica.

Il cigno nero è la durata del trend avverso (oltre al default dell'emittente "certa"...Taleb sa che i rendimenti "in direzione scommessa" giocano a Suo favore.

Almeno questo è quello che credo di aver capito...e che sarebbe interessante simulare vista la varietà di scommesse improbabili da effettuare.

mi pare un riassunto pienamente adeguato della strategia di Taleb.

ora uno si domanda: che succede se nel mentre che il cigno nero arriva, come nel Deserto dei Tartari che Taleb ama citare, intanto il trader fallisce o viene licenziato?
 
mi pare un riassunto pienamente adeguato della strategia di Taleb.

ora uno si domanda: che succede se nel mentre che il cigno nero arriva, come nel Deserto dei Tartari che Taleb ama citare, intanto il trader fallisce o viene licenziato?

Ci sono alcuni hedge che hanno iniziato a guadagnare solo nel 2008, nei precedenti 2 o 3 anni hanno macinato costanti perdite.

Ma a questo punto salta il paradigma del daytrading.

Sia che si punti sullo zero (cigno nero) che sul rouge/noir (trend follow)
non bisogna essere impazienti, la frequenza e' nemica degli utili.

Se si amano emozioni forti si prendono 8000$ e si va a Las Vegas.
P.SAMUELSON
 
In soldoni, da quel che ho capito..ponendo 2 milioni di euro da investire , 85% reddito fisso e 15% su scommesse a lunga scadenza acquistate a sconto fortissimo perchè altamente improbabili e quindi altamente remunerative in caso di esito favorevole


Aggiungo una considerazione che mi pare giusto non dimenticare: secondo Taleb dette " scommesse" benchè a sconto fortissimo sono prezzate in modo sbagliato, cioè sottostimano sistematicamente gli eventi che hanno come sottostante.
Cioè il premio per l'improbabile è piu' alto di quello che dovrebbe essere.
 
Ci sono alcuni hedge che hanno iniziato a guadagnare solo nel 2008, nei precedenti 2 o 3 anni hanno macinato costanti perdite.

Ma a questo punto salta il paradigma del daytrading.

Sia che si punti sullo zero (cigno nero) che sul rouge/noir (trend follow)
non bisogna essere impazienti, la frequenza e' nemica degli utili.

Se si amano emozioni forti si prendono 8000$ e si va a Las Vegas.
P.SAMUELSON

Taleb in questo fa un po' il furbo perchè presuppone un trader pazzo che reinveste nella propria strategia il 100% dei proventi periodo dopo periodo. il che può anche succedere, ma bisogna essere davvero spericolati
 
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