la tua fotografia puo' starci...
ma la parola che racchiude forse meglio la percezione della politica del piddi oggi e' frose ambiguita'...
parola dal facile confine con strategia....certo
ma quando la strategia e' quella di accordarsi con vendola ma anche con casini
oppure con casini ma anche con vendola...
be' insomma...
un po' come fare le primarie..mostrare democrazia e porsi in gioco...
ma poi voler pilotare il gioco...fare le...regole
del gioco
e badare bene che il gioco porti in salvo tutte le corrazzate storiche...
ambiguita'...
Come sai, la perfezione e l'idealità non me l'aspetto da nessuno, in ogni campo. In politica poi non ci credevo neanche da giovane, figuriamoci alla mia età. Mi basta che ci sia un contenimento delle contraddizioni e delle ambiguità. La politica è mediazione, quindi compromesso nel senso più alto del termine tra istanze diverse, se si va verso un bipolarismo a maggior ragione.
Negli stati uniti nei democratici e nei repubblicani trovi di tutto e il contrario di tutto. Solo che da quelle parti, malgrado le lobby siano fortissime, c'è un diverso controllo dal basso sia dell'elettorato sia della magistratura, che nessuno dei due partiti si permette di delegittimare o contenere, perchè il senso dell'appartenenza alla nazione è infinitamente più forte rispetto a noi, paese dove convivono e si sopportano tanti individualismi, cosa ben diversa da una collettività che difende il bene comune
Il Pd, nel bene e nel male so cos'è, altri (M5S per esempio) per ragioni che ho spiegato fino alla nausea, per adesso sono sono delle belle intenzioni, da cui mi aspetto una serie di verifiche
sul campo di difficoltà e quindi importanza crescente
In politica la gavetta è un must, chi l'ha saltata ha fatto solo disastri. Mi rendo conto che M5S voglia bruciare le tappe, ma quello che ho visto non tanto con Salvi e Favia quanto piuttosto con la sezione di Forlì, la gestione dei contrasti con la parte vecchie e collaudata del movimento, quella che qualcosa aveva iniziato a fare a livello locale, credo sia solo la punta dell'iceberg di quanto andrà gestito ed affrontato dopo.
A livello locale posso farmi un'idea di come ciò sarà o non sarà fatto senza troppi danni per il paese.
Questo per l'esperienza di governo, per quella di pungolo per chi governa, quella è altra storia, più ce n'è e meglio è.
In generale, comunque,
mi sembra del tutto inutile continuare ad insistere sulle generalizzazioni. Troppo semplice come fanno molti nick mettere tutti i partiti sullo stesso piano, come se una lista Monti fosse la stessa cosa di un PDL-Lega o di un PD
Per dire, il Pd a Milano presenta Ambrosoli, il PDL ha fatto il possibile per far ritirare la candidatura ad Albertini per aprire la strada a Maroni, per non parlare di un Crocetta in Sicilia
Il PD è pulito ? Sicuramente no. Se pensate che possa cambiare qualcosa sottolinearlo ogni volta mi sta bene, a volte anzi mi è anche utile, ma non cambia di una virgola la scelta di chi già lo sa, ma va sull'usato sicuro, sapendo perfettamente che dovrà portarlo frequentemente dal meccanico, ma sapendo anche quante volte e in che condizioni potrà viaggiare.
In altre parole, non contesterò mai, particolari a parte, la globalità di un elenco di contraddizioni e negatività, perchè in un grande movimento sicuramente ci sono state, ci sono e ci saranno. Quindi, tutto vero quello che dici e a quello posso aggiungere anche altro.
Ma prima di presentarsi come l'unica vera alternativa (non lo fai in questo post, lo hai fatto in altri se non ricordo male) ribadisco che occorrerebbe qualche verifica in più sul campo, non fosse altro perchè, a mia memoria, ho sempre visto finire nel nulla (e nel peggio) tutti i movimenti radicali e manichei nati in questo modo, dissenso interno represso in nome dell'emergenza, richiami al militarismo politico, velleità rivoluzionarie, lotta senza frontiere contro l'antipolitica, senza alle spalle niente di verificabile
Adesso, credo che chiunque abbia il diritto di votare partiti pieni di contraddizioni ma collaudati e con una parvenza di evoluzione interna piuttosto che un partito che, ripeto, va prima verificato
Credo che a fronte di verifiche positive sul campo, l'elettorato non potrà che dare crescente (non immediata) fiducia al movimento, a partire da me.