Il problema di quando andare in pensione non riguarderà tanto i contributivi puri,perchè sarà l'importo dell'assegno a scoraggiarli.
La sostenibilità dei conti inps e dello stato è attuale, riguarda i misti e durerà fino ad esaurimento della gobba previdenziale fra 5 lustri.
Occorre,quindi agire per tempo, tener conto delle osservazioni dell'ocse e rivedere tutte la pensioni in essere.
Le previsioni della ragioneria generale sono troppo ottimistiche prevedono:
. il tasso di fecondità a 1,50
. un saldo migratorio di 185 mila unità(ma non ditelo a Salvino)
. un numero di occupati fra 15 e 64 aqnni che sale dal 65% nel 2020 al 70% nel 2040 per effetto del calo del tasso di disoccupazione previsto al 6% nel 2040.
. un aumento della produttivita dell'1,5 dal 2030 in poi
L'attuale rapporto fra lavoratori e pensionati rischia invece di scendere da 3 a 1,5. Se scende questo rapporto la pressione sui primi inevitabilmente aumenterà.
Che fare :
. tagliare le pensioni pro capite
. aumentare tasse e contributi
. diminuire il welfare
. aumentare il deficit come han fatto quelli del cambiamento.
. disincentivare le uscite anticipate con il ricalcolo contributivo
Non potendo,ironia della sorte ridurre la speranza di vita,non resta altro che aumentare l'età del pensionamento,esattamente il contrario di quota 100.
PS. I dati sono tratti dal libro : Pachidermi e Pappagalli di Cottarelli