Il sistema pensionistico italiano esisterà ancora fra 20 anni?

Infatti bisogna trovare delle soluzioni. Una potrebbe essere ridurre l'orario di lavoro oltre una certa età (part-tima), l'altra lasciare il lavoro non fiscico (d'ufficio) ai non giovani, un po' come avviene a tutte le persone che guidano che finiscono possibilmente in ufficio quando non possono guidare.
Ma non possiamo prescindere dal fatto che in Italia si lavorerà fino a MOLTO tardi (direi almeno 70 anni).

Io sarei per lasciare libertà d uscita dai 60 in poi, col contributivo è possibile. Più esci prima più pigli meno. Col ricalcolo del retributivo al contributivo e tetto minimo a 1500 2000 euro
 
Io sarei per lasciare libertà d uscita dai 60 in poi, col contributivo è possibile. Più esci prima più pigli meno. Col ricalcolo del retributivo al contributivo e tetto minimo a 1500 2000 euro

sarebbe equo e auspicabile, peccato che siamo in un sistema a ripartizione e non a capitalizzazione e quindi non si può fare.
 
Io sarei per lasciare libertà d uscita dai 60 in poi, col contributivo è possibile. Più esci prima più pigli meno. Col ricalcolo del retributivo al contributivo e tetto minimo a 1500 2000 euro

Col tetto minimo a 1500 2000 stai fresco! Un giovane si trova a 60 anni ad avere 30 anni di contributi da 1500. Dovendo vivere fino a 82, quindi 22 anni, prenderebbe sui 600-700 euro. Il tetto minimo lo possiamo mettere sui 900-1000, rendiamoci conto che i riferimento con le pensioni attuali sono fuori scala.
 
sarebbe equo e auspicabile, peccato che siamo in un sistema a ripartizione e non a capitalizzazione e quindi non si può fare.

Ma no si può tecnicamente portare le retributive a contributive? Tecnicamente credo proprio di sì, sei poi mi dici che politicamente non si può o vuole sono d accordo con te
 
Col tetto minimo a 1500 2000 stai fresco! Un giovane si trova a 60 anni ad avere 30 anni di contributi da 1500. Dovendo vivere fino a 82, quindi 22 anni, prenderebbe sui 600-700 euro. Il tetto minimo lo possiamo mettere sui 900-1000, rendiamoci conto che i riferimento con le pensioni attuali sono fuori scala.

Mi sono spiegato male, tetto minimo alle pensioni retributive trasformate in contributive
 
Mi sono spiegato male, tetto minimo alle pensioni retributive trasformate in contributive

Anche in quel caso il tetto va su quei valori. Non possiamo dare 1500 a chi versa 450-500 euro al mese (lavoratore medio)
 
Ma no si può tecnicamente portare le retributive a contributive? Tecnicamente credo proprio di sì, sei poi mi dici che politicamente non si può o vuole sono d accordo con te

Boeri quando era presidente dell'Inps aveva scritto un corposo papello a favore di questa ipotesi. Certo salvaguardando le pensioni più basse il risparmio oscillava intorno a 10 mld, non
moltissimo ma tutto aiuta.
 
sarebbe equo e auspicabile, peccato che siamo in un sistema a ripartizione e non a capitalizzazione e quindi non si può fare.

si può fare, anzi in realtà già si fa, teoricamento potresti andare in pensione a 63 anni basta che la tua pensione calcolata col contributivo sia almeno 2.8 volte l'assegno sociale. In realtà sono poche le persone che potrebbero usufruirne a quelle condizioni. E comunque c'è sempre la possibilità di rivedere al ribasso i coefficienti di conversione, cosa non auspicabile comunque sempre meglio del collasso del sistema pensionistico.
 
si può fare, anzi in realtà già si fa, teoricamento potresti andare in pensione a 63 anni basta che la tua pensione calcolata col contributivo sia almeno 2.8 volte l'assegno sociale. In realtà sono poche le persone che potrebbero usufruirne a quelle condizioni. E comunque c'è sempre la possibilità di rivedere al ribasso i coefficienti di conversione, cosa non auspicabile comunque sempre meglio del collasso del sistema pensionistico.

Arrivare a 2.8 volte la pensione sociale significa raggiungere circa 1.300 euro LORDI, non è un parametro irraggiungibile.

Che significa prendere poi una pensione netta di circa 1.000 euro al mese.
 
Il problema di quando andare in pensione non riguarderà tanto i contributivi puri,perchè sarà l'importo dell'assegno a scoraggiarli.

La sostenibilità dei conti inps e dello stato è attuale, riguarda i misti e durerà fino ad esaurimento della gobba previdenziale fra 5 lustri.

Occorre,quindi agire per tempo, tener conto delle osservazioni dell'ocse e rivedere tutte la pensioni in essere.

Le previsioni della ragioneria generale sono troppo ottimistiche prevedono:

. il tasso di fecondità a 1,50
. un saldo migratorio di 185 mila unità(ma non ditelo a Salvino)
. un numero di occupati fra 15 e 64 aqnni che sale dal 65% nel 2020 al 70% nel 2040 per effetto del calo del tasso di disoccupazione previsto al 6% nel 2040.
. un aumento della produttivita dell'1,5 dal 2030 in poi

L'attuale rapporto fra lavoratori e pensionati rischia invece di scendere da 3 a 1,5. Se scende questo rapporto la pressione sui primi inevitabilmente aumenterà.

Che fare :

. tagliare le pensioni pro capite
. aumentare tasse e contributi
. diminuire il welfare
. aumentare il deficit come han fatto quelli del cambiamento.
. disincentivare le uscite anticipate con il ricalcolo contributivo

Non potendo,ironia della sorte ridurre la speranza di vita,non resta altro che aumentare l'età del pensionamento,esattamente il contrario di quota 100.

PS. I dati sono tratti dal libro : Pachidermi e Pappagalli di Cottarelli
 
Il problema di quando andare in pensione non riguarderà tanto i contributivi puri,perchè sarà l'importo dell'assegno a scoraggiarli.

La sostenibilità dei conti inps e dello stato è attuale, riguarda i misti e durerà fino ad esaurimento della gobba previdenziale fra 5 lustri.

Occorre,quindi agire per tempo, tener conto delle osservazioni dell'ocse e rivedere tutte la pensioni in essere.

Le previsioni della ragioneria generale sono troppo ottimistiche prevedono:

. il tasso di fecondità a 1,50
. un saldo migratorio di 185 mila unità(ma non ditelo a Salvino)
. un numero di occupati fra 15 e 64 aqnni che sale dal 65% nel 2020 al 70% nel 2040 per effetto del calo del tasso di disoccupazione previsto al 6% nel 2040.
. un aumento della produttivita dell'1,5 dal 2030 in poi

L'attuale rapporto fra lavoratori e pensionati rischia invece di scendere da 3 a 1,5. Se scende questo rapporto la pressione sui primi inevitabilmente aumenterà.

Che fare :

. tagliare le pensioni pro capite
. aumentare tasse e contributi
. diminuire il welfare
. aumentare il deficit come han fatto quelli del cambiamento.
. disincentivare le uscite anticipate con il ricalcolo contributivo

Non potendo,ironia della sorte ridurre la speranza di vita,non resta altro che aumentare l'età del pensionamento,esattamente il contrario di quota 100.

PS. I dati sono tratti dal libro : Pachidermi e Pappagalli di Cottarelli

Assegni più bassi potrebbero essere accettabili Mander. Mio padre è andato in pensione con 1200 euro, ma lavorava solo lui. Ora lavoro io e lavora mia moglie, a 60, con 1500 /1800 euro in due, potremmo cominciare a chiederci se vale la pena lavorare fino alla morte o goderci un po' la vita
 
Assegni più bassi potrebbero essere accettabili Mander. Mio padre è andato in pensione con 1200 euro, ma lavorava solo lui. Ora lavoro io e lavora mia moglie, a 60, con 1500 /1800 euro in due, potremmo cominciare a chiederci se vale la pena lavorare fino alla morte o goderci un po' la vita

Per me non sono discorsi corretti perchè non dico a 60 anni, ma a 70 anni la vita è abbastanza precaria. Mentre da adulto puoi anche ipotizare una vita su due stipendi, anche perchè nel caso mancasse uno dei due c'è tempo per rifarsi una vita, a 70 anni no e devi basarti sul TUO stipendio. In prospettiva anche a 60 anni devi valutare tu la TUA pensione.
 
Se parliamo di pensioni e di sostenibilita',non possiamo e non dobbiamo riferirci alle situazioni personali.L'ocse e tutte le proiezioni indicano un aumento tendenziale della spesa pensionista dal 16 al 18,5 oltre ed un peggioramento del rapporto lav attivi / pensionati.

Questo è il dilemma da risolvere:

. più spesa x pensioni = - investimenti - pil
. più tasse è contributi - welfare

Parlare di tetti di minimo e max è privo di senso,forse l'Ape era la via giusta.Occorre abituarsi all'idea di andare in pensione dopo perchè si campa di più,e se proprio vuoi andare prima, puoi farlo con la RITA della pensione integrativa o con la ricchezza finanziaria delle famiglie fin qui accumulata pari a 4,5 volte il PIL .

Nessun paese ha cotanta ricchezza privata e cotanto debito pubblico.
 
Per questo verrà varata una nuova patrimoniale da un governo "tecnico" di turno.

Ben venga ma prima è necessario riordinare le idee,riaggiustare e riformare questo paese,altrimenti sono soldi soldi e risorse bruciate nella fornace
 
Se parliamo di pensioni e di sostenibilita',non possiamo e non dobbiamo riferirci alle situazioni personali.L'ocse e tutte le proiezioni indicano un aumento tendenziale della spesa pensionista dal 16 al 18,5 oltre ed un peggioramento del rapporto lav attivi / pensionati.

Questo è il dilemma da risolvere:

. più spesa x pensioni = - investimenti - pil
. più tasse è contributi - welfare

Parlare di tetti di minimo e max è privo di senso,forse l'Ape era la via giusta.Occorre abituarsi all'idea di andare in pensione dopo perchè si campa di più,e se proprio vuoi andare prima, puoi farlo con la RITA della pensione integrativa o con la ricchezza finanziaria delle famiglie fin qui accumulata pari a 4,5 volte il PIL .

Nessun paese ha cotanta ricchezza privata e cotanto debito pubblico.

Esatto, la rita è un ottimo strumento. C'è anche da dire che la "pensione" è un concetto novecentesco, non è mai esistita nella storia (vero che i rapporti familiari erano diversi e si viveva vent'anni di meno), si lavorava fino alla morte
 
Per questo verrà varata una nuova patrimoniale da un governo "tecnico" di turno.

Che non servirà a nulla.

Un governo tecnico difficilmente farebbe una patrimoniale perchè il gettito sarebbe piccolo e non risolutivo creando solo un'elevatissima depressione di consumi e investimenti. Cioè sostanzialmente un danno enorme con pochissimi vantaggi.

Il vero rischio di una patrimoniale arriva dai populisti arruffoni.

Di sole IMU+TASI lo Stato ha incassato poco meno di 150 mld complessivi dal 2012 al 2019. Che sono stati quasi tutti bruciati in pensioni retributive.
 
Ultima modifica:
Ma come funzionano le pensioni in Germania, per esempio?
 
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