Vedere che Caludio ultimamente è tanto impegnato "dall'economia reale" da stare lontano dalla nostra sezione mi fà pensare che in questo delicatissimo momento economico ( io mi fido di oscar Giannino quando dice che gli italiani non si sono ancora resi conto della gravità della situazione )
noi che qui continuiamo a parlare di Arte & Investimenti siamo un pò come quelli che continuavano a ballare sul Titnic quando la barca stava per affondare.....
Una cosa è però per me sicura !
1) Se personalmente avessi messo in Borsa quello che ho investito in Arte ci avrei al 100% comunque attualmente rimesso.
2) Come andiamo qui dicendo da sempre, se anche l'artista "economicamente scompare" siamo in casa rallegrati comunque dal vedere a parete le loro opere ( almeno per me è così ) se comprete davvero con il cuore prima ancora che per invstimento.[/QUO
Egregio Investart!
Si,la crisi ecc ecc..
Ma non dimentichiamoci che l'Arte in fin dei conti è un "lusso".E il lusso non è mai stato in crisi!Personalmente non mi preoccupo di nulla!C'è chi spende decine di migliaia di euro per auto (indebitandosi pur di apparire)ecc..che col passare degli anni diminuiscono notevolmente di valore e diventano brutte!Un'opera d'arte rimane sempre bella!Mantiene quanto meno il valore d'acquisto;e casi eccezionali può ottenere forte incremento di quotazione!
Le dico questo perchè io volevo prendermi un'auto di lusso con la L maiuscola!Poi ho scoperto l'arte che oltre ad un piacere visivo è anche un'ottima forma di investimento!E ne sono diventato dipendente
Sono ottimista!Anche perchè il mercato dell'arte nonostante alti e bassi, non andrà mai in fallimento!I ricchi ed i poveri ci sono sempre sati sin dalla genesi e poi ognuno è artefice del proprio destino!
Se una casa d'aste esempio non vende ecc bisogna vedere anche il perchè!
Guardate in ogni asta quante serigrafie litografie multipli sottomultipli prova ecc ci sono;ma può essere arte quella?
Il vero collezionista cerca opere uniche non carta da parati!
Almeno nel mio caso
Cordialmente
Angelo
Ps Vi posto anche una traccia critica sul moderno-contemporaneo fatta integralmente sul Guardian da una persona a cui i mezzi economici di certo non mancano!L'ho trovata interessante!Non sapevo dove postarla allora l'ho messa qui!!
Da Artribune
Se la prende un po’ con tutte le categorie Charles Saatchi, nell’articolo uscito ieri sul Guardian. Con i collezionisti, in primis, accusati di essere tanto ricchi quanto ignoranti, interessati all’arte solo come mezzo di affermazione sociale. Con i curatori, che definisce “insicuri” e inadeguati, bravi soltanto ad esporre “installazioni post-concettuali incomprensibili” destinate a essere apprezzate solo dai loro colleghi “ugualmente insicuri”.
E naturalmente anche con i dealer, i critici e persino con un certo tipo di pubblico, quello che non si perde nemmeno un opening ma poi non guarda i lavori in mostra e pensa solo a bere e chiacchierare. Insomma, ce n’è davvero per tutti in questo breve ma densissimo pamphlet affidato alle pagine del più letto quotidiano britannico. E Saatchi, che evidentemente si rende ben conto che molti reagiranno alla sua tirata con un lapidario “da che pulpito”, ci tiene a precisare: “Fino a poco tempo fa credevo che qualsiasi cosa potesse allargare l’interesse nell’arte contemporanea dovesse essere la benvenuta; soltanto uno snob elitista vorrebbe vederla confinata all’attenzione di pochi aficionados all’altezza. Ma persino un narciso egoista e spaccone come me trova questo nuovo mondo dell’arte profondamente imbarazzante”.