il 2020 resterà nella storia a dimostrazione di questo.
facendo riferimento alle scelte della fed e possibili errori:
1) nei primi mesi di diffusione del covid si ebbe un calo dell'inflazione, se ben ricordo si ebbe anche qualche mese di deflazione, mi pare sia in Europa sia negli Usa. Tutto in ciò in uno scenario di pluridecennale calo dell'inflazione, con cali marcati durante alcune crisi e livelli vicini alla deflazione (che si è appunto pure verificata per alcuni mesi).
2) in questo scenario, con una situazione complicata dalla diffusione del virus, fed, bce e governi dovevano agire. Col senno di poi si può tranquillamente dire che le scelte hanno portato verso una spesa pubblica eccessiva, con un deficit ben assecondato da fed e bce.
Ma nel 2020 non era per nulla scontato che queste politiche di governi e bc avrebbero portato ad inflazione così elevata. Ancora nel 2021 l'economista Michele Boldrin, nonostante gli stimoli economici notevolissimi di Biden era scettico sulla possibilità che si verificasse notevole inflazione e sosteneva sulla possibile inflazione conseguente: "...al momento non vedo i canali, o questi mettono centinaia di miliardi nelle mani...".
E come mai così tanti hanno sbagliato? Semplicemente perchè nessuno conosce il futuro.
Intanto secondo me la fed nel 2020-21 già pensava di poter accettare per un certo periodo inflazione oltre il 2%. Agiva consapevole di potere/volere andare oltre il 2% per un limitato periodo. Quindi a politiche della fed e fiscali già realizzate per accettare un'inflazione superiore al 2%, si sono sommati altri eventi difficilmente prevedibili in particolare: durata della pandemia e tipologia di risposte alla pandemia, con conseguenti durature restrizioni alla produzione e fortissime limitazioni nella logistica dei trasporti in europa ed Usa, ma anche se non soprattutto in Cina; infine politiche green e guerra.
Si sono quindi sommati alle scelte delle bc e dei governi del 2020 e 2021 degli elementi scarsamente prevedibili da parte delle bc. Se la pandemia e le conseguenti restrizioni alla produzione fossero durate la metà e non vi fosse stata la guerra, dubito che avremmo visto un'inflazione tanto elevata, e staremmo magari qui a dire che la fed ha azzeccato tutto.
Quindi l'effetto sui prezzi delle scelte del 2020 e di inizio 2021 era assolutamente incerto, semplicemente perchè il futuro è incerto; inoltre a me pare del tutto giustificabile la preoccupazione per la deflazione.
3) Detto questo, credo vada chiarita una cosa. Non condivido la critica alle politiche fiscali e monetarie del 2020 e prima metà 2021 se questa critica sostiene che appunto già fosse scontato che quelle scelte avrebbero portato ad inflazione. Perchè non era per nulla scontato l'effetto eccessivo sui prezzi. Ma possono esservi altri motivi, completamente diversi, per criticare deficit e sostanziale monetizzazione da parte della bc, ad esempio a me i vari bonus realizzati in Italia paiono una follia, così come non mi piace il reddito di cittadinanza. La spesa pubblica favorita dalla monetizzazione può essere eccessiva, di scarsa qualità o realizzata con eccessivo scopo elettorale indipendentemente dall'impatto sui prezzi.
Non credo che i 2 tipi di critica vadano confusi e mischiati.
4) Più o meno da metà 2021 i dati hanno rilevato la crescita eccessiva dell'inflazione; le bc hanno agito certamente con qualche mese di ritardo, ma soprattutto è mancato la collaborazione della politica fiscale. Se ben ricordo in questo 3d i primi messaggi su questo, sul fatto che era possibile che si andasse verso un periodo di carente collaborazione della politica fiscale nel contenimento dell'inflazione risalivano a settembre-ottobre 2021. Messaggi a quel tempo generici che segnalavano come in generale è possibile, probabile che mentre le bc si adattano in qualche mese alle situazioni inflattive, è possibile, probabile che la risposta della politica fiscale tardi ad arrivare. Per motivi piuttosto evidenti, pensa alla classe politica di alcuni paesi e valuta se è sensato ritenere possa seguire certe questioni economiche adattando la spesa pubblica... In particolare mi pareva una non esattamente ottimale idea quella di spender tanto, favorendo così inflazione che avrebbe richiesto tassi maggiori. La spesa pubblica ha avuto un ruolo nel favorire l'inflazione e da metà 2021 o poco dopo non vi sono più scuse.
5) si è così arrivati alla situazione attuale: fed che di fatto conterrà l'inflazione causando crisi (rallentamento economico, forse recessione e crisi bancaria). Una crisi bancaria che non va ingigantita: negli ultimi 20 ed anche 30 anni negli Usa sono fallite centinaia di banche. I fallimenti vanno accettati, sono parte di quel processo che consente ciclicamente di far sparire alcune aziende favorendone altre (migliori o più fortunate).
Ovviamente la fed deve evitare panico, "corse agli sportelli" generalizzate, ma alcune aziende devono esser lasciate fallire, le aziende devono poter licenziare, per poi rinnovarsi e riniziare un nuovo ciclo espansivo.
Altrimenti si diventa come...come l'Italia, che si tiene mps ed alitalia per 10 o 20 anni.
Criticare un sistema economico e la sua gestione perchè ci sono dei fallimenti non ha senso, ogni tanto i fallimenti devono esserci.