in generale, in qualsiasi modo si voglia pensare di rinunciare al dollaro, si va a finire in sistemi ricchi di complicazioni e rischi.
E' sostanzialmente impossibile creare in tempi brevi un sistema fluido, alternativo al dollaro. Se Cina, Russia, India, Brasile, Sud Africa iniziassero a commerciare in valute locali, con bilance commerciali sostanzialmente in pareggio, non avrebbero particolari accumuli di valuta estera. Ma è veramente difficile pensare che possano esservi accordi commerciali, contratti di lungo periodo in quelle valute, troppo volatili e poco diffuse.
Un dollaro vale...un dollaro, ed è l'unica valuta che ha il "suo" valore. Un dollaro vale un dollaro, mentre un real non vale un real; un real vale 0,2 dollari. Una lira turca vale un ventesimo di dollaro.
E perchè diciamo che il Rublo è volatile? Non sarà invece il dollaro ad esser volatile, il suo valore rispetto al rublo varia assai.
Ed il bitcoin? Ha un valore volatile? E perchè non diciamo che è invece il dollaro ad avere un valore assai volatile, essendo così variabile il tasso di cambio col bitcoin?
Non è una scelta puramente convenzionale: è il bitcoin ad essere volatile, e non il dollaro, poichè i prezzi sono fatti in dollari. Se il bitcoin si diffondesse, divenisse largamente utilizzato, più del dollaro, ecco che non diremmo più che è volatile, sarebbe semmai il dollaro ad essere volatile rispetto al bitcoin.
Usiamo il dollaro come riferimento, poichè è la valuta più diffusa ed accettata. E questo status non può essere modificato in tempi brevi. Si può anche pensare al meccanismo più perfetto possibile di scambio in valute locali trai BRICS, ma un dollaro vale un dollaro, mentre un real non vale un real, ma 0,2 dollari. Il dollaro è l'unità di misura
Questa è una questione che all'inizio non può essere superata se non con meccanismi però macchinosi (del tipo scambi in real-yuan-rupie ecc, ma prezzi in dollari Us, con tutto ciò che comporta).
E forse anche nel lungo periodo non è un problema superabile, se si ha la pretesa di avere scambi trai brics in valute locali con bilance commerciali in equilibrio: non si affermerebbe nessuna di quelle valute. Ma una multinazionale cinese riuscirebbe a far contratti pluriennali con un importatore russo, con contratti in rubli, incassando rubli e pagando fornitori in yuan-real-rupie? Complicato, assolutamente.
La realtà è che avere una unità di misura, una valuta universale che usano tutti e nella quale fare i prezzi, rende tutto più semplice e fluido.
Potrebbero accordarsi per usare lo yuan, così come è ora usato il dollaro, ma anche questo sarebbe un lungo percorso per la Cina, che dovrebbe accettare di avere deficit commerciale e valuta forte. Dovrebbe modificare la propria economia accettando di perdere molte produzioni...sostanzialmente impraticabile in tempi brevi.