Inflazione-livello dei prezzi-banche centrali

un richiamo da parte dei vertici della bce mi pare opportuno; il chiacchiericcio politico su quanto è/sarebbe bello monetizzare e spendere di più, è proprio ciò che rende molto più complicata l'azione della bce nella direzione della monetizzazione. La monetizzazione, se si fa, deve essere...sobria, non deve esser fatta con un coro di politici che iniziano a dire che è cosa bellissima e si potrà finalmente spender sempre più per finanziare qualsiasi cosa (alitalia, bonus monopattini...).

Lo stesso dovette essere per il QE: si fa o si è fatto il QE per evitare la deflazione, per erogare liquidità ed evitare il credit crunch...ma poi tutti sanno che ha un impatto sul costo del debito dei paesi europei. Ma mica Draghi disse: ora va fatto perchè l'Italia sta per fallire e poi così potrà spender di più, cose che semmai qualcuno può pensare, ma la classe politica fa una scelta pessima se va verso le esplicite dichiarazioni di monetizzazione per spender di più.

E' proprio la maggior credibilità della bc e la garanzia che non si abuserà (perlomeno a breve, poi chissà...) di ciò a rendere più possibili, meno costose e privi di effetti collaterali cose come qe e monetizzazione

La tua mi sembra un'opinione assolutamente condivisibile e soprattutto pragmatica e realista (mi riferisco anche al mess. precedente).
Io seguo con interesse il mondo affine a Liberi Oltre con Boldrin e soci, ma sinceramente questa volta paventare una deriva venezuelana per l'Italia al solo accenno alla monetizzazione mi pare eccessivo...
Viceversa, come dici tu, lanciare messaggi senza spiegazioni e contestualizzazioni è assolutamente controproducente...
 
Io seguo con interesse il mondo affine a Liberi Oltre con Boldrin e soci, ma sinceramente questa volta paventare una deriva venezuelana per l'Italia al solo accenno alla monetizzazione mi pare eccessivo...

ma sì, fan dei video piacevoli ed interessanti...tranne ogni tanto, poi però si correggono o smorzano un poco quanto sostenuto in precedenza:D
 
La ricchezza o il risparmio non si creano dal nulla. Il debito infatti non è altro che un ipotetico risparmio futuro che si decide di utilizzare oggi.
 
mi pare valga la pena di notare che il dibattito attuale su monetizzazione/debiti ed interventi non convenzionali delle bc si inserisce in una tendenza generale e di lunga durata non strettamente correlata alla situazione generata dal virus.

Intendo dire che negli ultimi decenni la crescita della credibilità di numerose bc; unita alla bassa inflazione (secondo me favorita dalle tecnologie e dal fatto che vi è stata crescita economica: magari oggi anche chi prende il redditi di cittadinanza in parte risparmia, quindi si stampa, si spende e crescono i risparmi e così non sarebbe se chi riceve questa moneta fosse molto più povero, spenderebbe tutto. Viceversa ora in parte chi ottiene maggior reddito per via delle scelte delle bc, banalmente risparmia di più, avendo già la pancia piena, e contribuisce scarsamente all'inflazione. Difficile credere potesse esser così 100 anni fa in Germania ad esempio).

In ogni caso lo scenario di bassa inflazione ed incremento della fiducia nelle bc ha consentito l'allargamento dell'azione delle bc contenendo alcuni effetti collaterali in una maniera forse difficilmente ipotizzabile nei decenni passati. A me sembra possibile si vada nel tempo verso una moneta sempre più "convenzionale", non necessariamente dovranno per sempre esservi oro o titoli posseduti da una bc al fine che venga mantenuta la fiducia in una moneta, nè un bilancio non in perdita. Già ora la fiducia è fortemente legata ad altro (bassa inflazione, non svalutazione rispetto ad altre valute, non abuso dei governi nell'utilizzo della moneta).

Questo 3d nasce molto prima della crisi da covid, si discuteva già da tempo dell'evoluzione nelle scelte delle bc e di cosa sarebbe stato fatto nel caso di nuove crisi e in uno scenario deflattivo; il virus ha accelerato l'evoluzione.
 
e poi ci si chiede perche il bitcoin vale 18.000 USD...
 
ray dalio parla di crisi del debito e del dollaro, prevedendo alta inflazione nel prossimo futuro, interpretando il decennio trascorso molto simile a quello degli anni 30.39 in usa (pre bellici).
Non ho mai visto un post bellico deflazionistico. Post bellico o post covid, forse possiamo equipararli.
 
ray dalio parla di crisi del debito e del dollaro, prevedendo alta inflazione nel prossimo futuro, interpretando il decennio trascorso molto simile a quello degli anni 30.39 in usa (pre bellici).
Non ho mai visto un post bellico deflazionistico. Post bellico o post covid, forse possiamo equipararli.

e' sicuramente qualcuno Dalio

(certo recentemente ne ha presi di granchi pero')
 
ray dalio parla di crisi del debito e del dollaro, prevedendo alta inflazione nel prossimo futuro, interpretando il decennio trascorso molto simile a quello degli anni 30.39 in usa (pre bellici).
Non ho mai visto un post bellico deflazionistico. Post bellico o post covid, forse possiamo equipararli.

Bah, io non capisco davvero come si possa pensare ad un'alta inflazione, a volte mi viene da pensare che molti ragionino per semplici schemi tipo "stampi->inflazione" oppure che basino il loro pensiero sull'esperienza del passato.

I fatti sono questi: 1) Nelle economie sviluppate si assiste a una stabilità/regressione del numero di abitanti. 2) L'offerta di beni è altissima, sia nella quantità dei singoli beni, sia nella varietà di essi (pensiamo solo a quante cose si possono comprare oggi rispetto a 50 anni fa). 3) La crescita economica non può più prescindere della sua sostenibilità ambientale. 4) La globalizzazione permette di diluire la domanda di beni in tutto il mondo.

Questi motivi che ho elencato sono le ragioni per le quali dubito si potrà mai verificare una pressione sui prezzi.

Aggiungerei: qualcuno ha informazioni sul grado di fiducia nel futuro dei giovani rispetto ai loro genitori/nonni? Perchè la pressione sui prezzi si verifica quando l'offerta non riesce a tenere il passo con la domanda, e la domanda c'è quando la gente ha i soldi in tasca ed ha fiducia nel futuro, perchè se non vedi un futuro roseo quello che fai è tenere i soldi in tasca.
 
Bah, io non capisco davvero come si possa pensare ad un'alta inflazione, a volte mi viene da pensare che molti ragionino per semplici schemi tipo "stampi->inflazione" oppure che basino il loro pensiero sull'esperienza del passato.

I fatti sono questi: 1) Nelle economie sviluppate si assiste a una stabilità/regressione del numero di abitanti. 2) L'offerta di beni è altissima, sia nella quantità dei singoli beni, sia nella varietà di essi (pensiamo solo a quante cose si possono comprare oggi rispetto a 50 anni fa). 3) La crescita economica non può più prescindere della sua sostenibilità ambientale. 4) La globalizzazione permette di diluire la domanda di beni in tutto il mondo.

Questi motivi che ho elencato sono le ragioni per le quali dubito si potrà mai verificare una pressione sui prezzi.

Aggiungerei: qualcuno ha informazioni sul grado di fiducia nel futuro dei giovani rispetto ai loro genitori/nonni? Perchè la pressione sui prezzi si verifica quando l'offerta non riesce a tenere il passo con la domanda, e la domanda c'è quando la gente ha i soldi in tasca ed ha fiducia nel futuro, perchè se non vedi un futuro roseo quello che fai è tenere i soldi in tasca.

è normale che ci siano punti di vista differenti, sull'inflazione non sono d'accordo nemmeno i premi nobel.

L'unica cosa è che la storia spesso ci riserva sorprese, o ce le riservano........ Spesso sono modificative dello status quo ed è necessario che sia così, perchè la ricchezza ogni tanto la storia la redistribuisce.

In genere i cicli si succedono, come è sempre stato. Forse questa volta è diverso......

Per ora l'inflazione di fondo è indubitabile che ci sia stata, basta vedere l'oro contro le principali valute (compreso lo yen) in questo ventennio in cui si è raccontata la favola deflattiva. Ma comunque è stata controllata.

Vedremo.
 
e poi ci si chiede perche il bitcoin vale 18.000 USD...

nei prossimi anni mi pare più che possibile, direi probabile che alcune bc mantengano tassi bassi anche nel caso di inflazione (che mi aspetto comunque moderata); ecco questo sarebbe uno scenario che potrebbe tendenzialmente spingere chi non investe a leva a tentare di liberarsi di liquidità, titoli di stato e bond a basso rendimento (inferiore all'inflazione).

Nota che se l'inflazione è al 2,5%, investendo i tuoi risparmi in bond societari o statali che rendono il 2%; il tuo capitale reale scende, ti impoverisci. Se vi sono alternative (azioni, bitcoin, certamente tenderai ad investirvi parte maggiore dei risparmi, dato che l'alternativa è una perdita certa, se detieni bond "sicuri" o liquidità)

Viceversa se investi in leva, se è possibile avere moneta all'1%; ottieni moneta all'1% e poi investi in bond che rendono il 2%; in tal caso non ti importa nulla dell'inflazione, hai comunque un utile, anzi hai interesse a farti dare tutta la moneta possibile per comprare quei bond, che infatti tendenzialmente salirebbero sino a rendere appena più dell'1% divenendo definitivamente non appetibili per piccoli risparmiatori (che non investono in leva) i quali sarebbero maggiormente tentati di investire in altro (azioni...e qualche bitcoin)

Naturalmente in genere chi investe in bitcoin non è il piccolo risparmiatore che sino a ieri ha sempre e solo comprato titoli di stato, però concordo sullo scenario favorevole al bitcoin, soprattutto se diverrà semplice usarli per acquisti
 
Credo che l'idea di mantenere tassi bassi rispetto all'inflazione per un periodo non breve (anni) possa esser la strada principale scelta dalla fed per far scendere i debiti soprattutto societari negli Us, dopo questa crisi.
Una strada precisa, ed è cosa molto rilevante che una fetta importante dello scenario economico sia definito da una bc, sono scelte forti, effettivamente influenti, forse a questo punto pure indispensabili, e mi pare proprio favoriscano l'ottimismo sui mercati
 
nei prossimi anni mi pare più che possibile, direi probabile che alcune bc mantengano tassi bassi anche nel caso di inflazione (che mi aspetto comunque moderata); ecco questo sarebbe uno scenario che potrebbe tendenzialmente spingere chi non investe a leva a tentare di liberarsi di liquidità, titoli di stato e bond a basso rendimento (inferiore all'inflazione).

Nota che se l'inflazione è al 2,5%, investendo i tuoi risparmi in bond societari o statali che rendono il 2%; il tuo capitale reale scende, ti impoverisci. Se vi sono alternative (azioni, bitcoin, certamente tenderai ad investirvi parte maggiore dei risparmi, dato che l'alternativa è una perdita certa, se detieni bond "sicuri" o liquidità)

Viceversa se investi in leva, se è possibile avere moneta all'1%; ottieni moneta all'1% e poi investi in bond che rendono il 2%; in tal caso non ti importa nulla dell'inflazione, hai comunque un utile, anzi hai interesse a farti dare tutta la moneta possibile per comprare quei bond, che infatti tendenzialmente salirebbero sino a rendere appena più dell'1% divenendo definitivamente non appetibili per piccoli risparmiatori (che non investono in leva) i quali sarebbero maggiormente tentati di investire in altro (azioni...e qualche bitcoin)

Naturalmente in genere chi investe in bitcoin non è il piccolo risparmiatore che sino a ieri ha sempre e solo comprato titoli di stato, però concordo sullo scenario favorevole al bitcoin, soprattutto se diverrà semplice usarli per acquisti

Opinabile. Se, come credo io, i bond statali non valgono nulla e finiranno come quelli emessi in Francia da John Law, investirci addirittura a leva non serve a nulla. Tutto valore fasullo che prima o poi sarà polverizzato.
Mi riferisco all'Italia come pure agli USA.
 
Opinabile. Se, come credo io, i bond statali non valgono nulla e finiranno come quelli emessi in Francia da John Law, investirci addirittura a leva non serve a nulla. Tutto valore fasullo che prima o poi sarà polverizzato.
Mi riferisco all'Italia come pure agli USA.

Perchè non al mondo intero,visto che il debito mondiale ha superato il PIL ?
 
Perchè non al mondo intero,visto che il debito mondiale ha superato il PIL ?

Ma infatti. Se funziona come dite voi, allora raddoppiamo pure i bot, i tlitro, gli aiuti di stato a tutti quanti, perché tanto non succede nulla. Oppure mi dovete dire esattamente qual è il limite. Ma non potete dirlo perché la questione è ormai puramente psicologica, morale e legale. Ma verrà giù tutto, garantito, e non ci sarà nessun argine tecnico o legale. L'unico problema è sapere quando, perché la più grande bolla di tutti i tempi, quella del debito sovrano e delle fiat agganciate a questo, cioe' denaro disonesto garantito dai falsari di stato, potrebbe durare ancora per molto tempo.
 
Opinabile. Se, come credo io, i bond statali non valgono nulla e finiranno come quelli emessi in Francia da John Law, investirci addirittura a leva non serve a nulla. Tutto valore fasullo che prima o poi sarà polverizzato.
Mi riferisco all'Italia come pure agli USA.

prima o poi, molto probabile. Altre criticità sono (saranno) invece attuali: qui, ammesso che le cose vadano più o meno così, si potrebbe ritenere di "sanare" una diffusa situazione debitoria spingendo ad investire in leva, e non lo fa certo un poveraccio, si tratta di grandi utili per pochi, mentre il piccolo risparmiatore che mai è stato speculatore e di fatto non può agevolmente investire in leva a basso costo, o si prende cose più rischiose (azioni ad esempio), oppure si impoverisce, il suo risparmio viene eroso da un meccanismo voluto.
Oltre al fatto che si potrebbe creare un nuovo ciclo...che potrebbe poi facilmente finire come molti altri; però con un rialzo dei tassi...dopo alcuni anni.

Dovendo scegliere, preferisco comunque le scelte americane (soluzione monetaria per i debiti soprattutto privati) rispetto alla scelta europea che rischia di essere: più intervento dei politici nel controllo delle aziende ed erogazione di prestiti pubblici a fondo perduto per periodi lunghi in cambio del controllo delle aziende, insomma la strada Italiana rischia di essere la creazione diffusa di nuove alitalia, a quel punto mi par meno peggio la strada americana.

Ma è un discorso ancora vago, neppure è terminata la crisi, vedremo cosa accade; in generale a me sembra che la fed sia regolarmente più preparata, superiore alla bce

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e si noti che numerosi bond societari di aziende particolarmente indebitate sono risaliti a valori simili e talvolta superiori a quelli di un anno fa (prima del virus)...personalmente credo saliranno ancora
 
Ma infatti. Se funziona come dite voi, allora raddoppiamo pure i bot, i tlitro, gli aiuti di stato a tutti quanti, perché tanto non succede nulla. Oppure mi dovete dire esattamente qual è il limite. Ma non potete dirlo perché la questione è ormai puramente psicologica, morale e legale. Ma verrà giù tutto, garantito, e non ci sarà nessun argine tecnico o legale. L'unico problema è sapere quando, perché la più grande bolla di tutti i tempi, quella del debito sovrano e delle fiat agganciate a questo, cioe' denaro disonesto garantito dai falsari di stato, potrebbe durare ancora per molto tempo.

Per "verrà giù tutto" cosa intendi? Sii piu chiaro. Rivoluzione? Instaurazione del dominio del Socing?
 
Per "verrà giù tutto" cosa intendi? Sii piu chiaro. Rivoluzione? Instaurazione del dominio del Socing?

Mi riferisco esclusivamente alla bolla monetaria, perché il mondo andrà avanti lo stesso: qualcuno sarà più ricco e qualcuno più povero solo per ragioni "monetarie", perché il denaro è disonesto. Sta già accadendo, è sufficiente guardare qualsiasi grafico di lungo periodo per intuire che una parte del rendimento deriva dalla svalutazione monetaria esponenziale. Non so come e quando finirà, non so nemmeno se accadrà come in Libano: un bel giorno la gente si e' svegliata e la valuta che aveva in tasca non valeva più quasi nulla... e allora vi chiedo: era sbagliato il valore che le si attribuiva il giorno prima o è sbagliato quello del giorno dopo? Un bene monetario non dovrebbe avere queste caratteristiche.
 
Bah, io non capisco davvero come si possa pensare ad un'alta inflazione, a volte mi viene da pensare che molti ragionino per semplici schemi tipo "stampi->inflazione" oppure che basino il loro pensiero sull'esperienza del passato.

I fatti sono questi: 1) Nelle economie sviluppate si assiste a una stabilità/regressione del numero di abitanti. 2) L'offerta di beni è altissima, sia nella quantità dei singoli beni, sia nella varietà di essi (pensiamo solo a quante cose si possono comprare oggi rispetto a 50 anni fa). 3) La crescita economica non può più prescindere della sua sostenibilità ambientale. 4) La globalizzazione permette di diluire la domanda di beni in tutto il mondo.

Questi motivi che ho elencato sono le ragioni per le quali dubito si potrà mai verificare una pressione sui prezzi.

Aggiungerei: qualcuno ha informazioni sul grado di fiducia nel futuro dei giovani rispetto ai loro genitori/nonni? Perchè la pressione sui prezzi si verifica quando l'offerta non riesce a tenere il passo con la domanda, e la domanda c'è quando la gente ha i soldi in tasca ed ha fiducia nel futuro, perchè se non vedi un futuro roseo quello che fai è tenere i soldi in tasca.
La mia idea e' che se la monetizzazione del debito non portera' (subito) alla iper-inflazione, allora la gente chiedera' ai governi di fare sempre piu' debito (tanto poi puo' essere monetizzato senza problemi)... sempre meno gente andra' a lavorare preferendo vivere di sussidi... la minore produzione di beni e servizi fara' aumentare i prezzi.

All'inizio e' presumibile una inflazione moderata senza aumento dei tassi di interesse. A quel punto i depositanti sposteranno i soldi dai c/c in altre attivita'... ma quei soldi non ci sono sui c/c perche' le banche li hanno usati per comprare btp.. a quel punto parte un circolo piu' stampaggio > piu' inflazione > piu' prelievi dai c/c > piu' stampaggio... fino alla iper-inflazione.
 
Ultima modifica:
Io seguo con interesse il mondo affine a Liberi Oltre con Boldrin e soci, ma sinceramente questa volta paventare una deriva venezuelana per l'Italia al solo accenno alla monetizzazione mi pare eccessivo...
Viceversa, come dici tu, lanciare messaggi senza spiegazioni e contestualizzazioni è assolutamente controproducente...

E per continuare a parlare d'altri, senza però eccedere nella critica, poichè mi pare appunto svolgano un buon lavoro in un paese in cui il dibattito economico è in generale di bassissima qualità. Non mi convince per nulla l'atteggiamento di alcuni di quel mondo su alcune questioni monetarie. In particolare trovo completamente scorrelate dai fatti alcune idee del tipo:

poichè la bce compra sul secondario non modifica il tasso di interesse all'emissione

e ancora, di Monacelli

La banca centrale può sempre rendere sicuro il debito di un paese in termini *nominali*, ma mai in termini *reali*. Ciò che rende il debito sicuro in termini reali è la capacità di uno Stato di raccogliere sufficienti risorse *reali* per ripagare capitale e interessi.

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Ma anche se la bce compra sul secondario, è ovvio che incide sui tassi all'emissione, poichè quando avviene l'asta gli operatori vedono perfettamente i prezzi sul mercato secondario, in tempo reale, non è che prima comprano i titoli di stato e poi chissà, magari mesi dopo riescono a venderli sul mercato secondario ove opera la bce. L'arbitraggio avviene sostanzialmente in tempo reale.

Io sono lo stato e vendo mele ad un banco al mercato; se di fianco a 2 metri dal mio banco c'è la bce che compra mele ed è in denaro a 100 ; io le mie mele le vendo a 100, magari appena sotto. Perchè ci sono persone che se io le vendo a 98, le comprano e le rivendono istantaneamente alla bce al banco a fianco, posso alzare i prezzi sino a 99,99.
E se la bce compra a 110, venderò a 110.
Naturalmente non è tutto così semplice per i bond, tutto ciò ha dei limiti di cui si può anche discutere, ma suggerire che la bce non incida sui prezzi all'emissione perchè compra sul secondario, non ha senso.

Ma secondo voi se non ci fosse la bce a comprare, l'italia emetterebbe a tassi negativi? Con un debito enorme, con un deficit enorme, con una economia che non cresce dignitosamente da almeno 20 anni; con una classe politica pessima? E' straovvio che è l'azione della bce a mantenere così bassi i tassi. O si crede che sia merito di Di Maio? Allora è un genio.

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E lo stesso vale per l'altra frase sopra riportata: è straovvio che è invece proprio bce a rendere non proprio "sicuro" (nessun debito è sicuro, questa è una ovvietà) ma...non completamente insicuro, il debito italiano. Senza bce che compra saremmo già in default. Viceversa emettiamo a tassi negativi. E' precisamente la bce a far in modo sia così, con dei limiti, ovviamente, è chiaro che se poi arriva un governo italiano che vuol suicidarsi, uscire dall'euro ecc allora si farà default, o anche senza uscir dall'euro p possibile che prima o poi la situazione divenga insostenibile, è ovvio che la "garanzia" bce non va intesa in senso assoluto, ma questa è una ovvietà.

Sempre facendo riferimento alla frase di Monacelli: il debito italiano è emesso a tassi negativi, e non vi è alcun dubbio sul fatto che ciò sia favorito, reso possibile dall'azione della bce, e NON dalla capacità dello stato italiano di raccogliere tasse per ripagare capitale ed interessi, perchè è del tutto palese che lo stato italiano non ha e non avrà per tempi molto lunghi, perlomeno decenni, la capacità di raccogliere tasse per ripagare capitale ed interessi. E' straovvio che chi compra debito italiano si aspetta che sia anche il prossimo anno, e poi l'anno dopo, proprio la bce o qualche fondo europeo a comprar debito italiano.

Lo stato italiano senza bce è fallito, è inutile dire che la bce non modifica i tassi perchè compra sul secondario, e che non può essere una bc a rendere più sicuro un debito.

Ma come si fa a credere che i tassi resterebbe uguali se la bce non comprasse debito italiano, con questo deficit, con questa classe politica.

In ogni caso ho vagamente presente cosa può aver in mente Monacelli, ovvero il fatto che vi sono dei limiti alle scelte delle bc, poichè se intervengono eccessivamente favoriscono inflazione, fuga di capitali ecc, tutte cose largamente descritte ed avvenute in vari paesi: l'intervento eccessivo della bc nel finanziare lo stato fa fuggire investitori, causa inflazione e fuga dal debito di quel paesi, ma questo non sta avvenendo in Europa, nemmeno in altri paesi avanzati, anzi avviene esattamente il contrario: l'azione delle bc sul debito è divenuta assolutamente rassicurante per i mercati, se la bce compra...compro pure io, non è che fuggo dall'euro e mi prendo oro perchè la Lagarde ha annunciato il pepp pandemico e credo arrivi l'iperinflazione dopodomani.
Poi magari le cose cambieranno, ma per ora la realtà è questa, poi se qualcuno vuol credere che sia invece merito di Di Maio se emettiamo a tassi negativi sulle scadenze brevi, non c'è problema, personalmente trovo sempre curiose anche le idee più surreali.

Si chiedano piuttosto come mai le cose vanno in questo modo, si chiedano cosa sta cambiano, per quale motivo l'inflazione è bassa nonostante certe scelte (maggior risparmio per via della maggior diffusione del benessere, oggi stampi e dai moneta per sovvenzionare persone che però in parte risparmiano; vi sono tecnologie che hanno modificato la maniera di produrre e forse nei prezzi di produzione sono meno sensibili all'aumento della domanda, produciamo più servizi e meno beni...)

In quel gruppo, Boldrin mi pare in ogni caso una spanna sopra agli altri

Naturalmente non voglio essere eccessivamente sgradevole nelle considerazioni, anzi, spero che quel gruppo si ampli ed abbia successo, poichè producono comunque video interessanti e sovente divertenti ed utili, un saluto se eventualmente leggono:D
 
... sempre meno gente andra' a lavorare preferendo vivere di sussidi... la minore produzione di beni e servizi fara' aumentare i prezzi.

la questione "bassa inflazione" secondo me meriterebbe una indagine accurata da parte di qualche economista. Anche io credo che avere una elevata produttività debba essere un obiettivo, non è accettabile un calo o una stagnazione per periodi prolungati, ma si sa qual è la situazione italiana. Ma anche l'impatto delle tecnologie sull'inflazione potrebbe esser diverso tra un decennio, non mi pare per nulla scontato che questo scenario duri oltre 10-15 anni, vedremo.
In ogni caso per l'Italia un'inflazione sino al 2,5 ma anche 3% potrebbe esser favorevole, oltre non saprei, sarebbe necessario far qualche scenario e calcolo, indubbiamente sarebbero forti le pressioni dei paesi nordici per scelte monetarie più restrittive, non favorevoli ai paesi più indebitati.

E su possibili "condoni", in tutte le loro forme, di porzioni di debito pubblico, ancora una cosa: per la Francia è una questione più politica e strategica che economica, è un paese con ambizioni di leadership in Europa e finire accomunata ai pigs contrasta con quell'ambizione.
 
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