Ringraziandoti per il tuo contributo.
Si parla (online amici di amici, sentito dire) del declino della professione forense; ti chiedo se sei d'accordo con il parere "della gente" e del perché la professione forense è in declino? ( da tanti anni ormai)
E' veramente così?
A leggere gli articoli di giornale c'è anche la laureata in medicina che è diventata operatrice ecologica, l'ingegnere che ha vinto il concorso per bidello ecc. ecc.
Prendere una seconda laurea STEM potrebbe aprire delle opportunita'?
Il problema parte dall'università, al di là del discutibile approccio didattico, banalmente esci dopo 5 anni che non sai nemmeno come è fatta un'aula di tribunale, non sai come si compila un atto di citazione, non hai mai visto un ricorso, non sai nemmeno scrivere un contratto. Hai imparato per 5 anni nozioni inutili sostanzialmente, il voto di fiducia del senato austriaco, la comparazione giuridica, la pandettistica, la rei vindicatio. Impari cosa sia il litoconsorzio necessario, ma non sai sostanzialmente cosa voglia dire o come si applichi, ripeti le fasi del processo penale senza aver mai visto un' udienza.
Esci e non sai niente, o meglio, niente che ormai non si trovi su internet. La figura dell'avvocato funzionava bene 40 anni fa, quando fondamentalmente la gente era ignorante. Oggi per vivere sul mercato legale, bisogna conoscere almeno come si compila una fattura, una conoscenza in compliance, in regulatory Affairs,sapere tenere un minimo di contabilità, diritto delle nuove tecnologie, blockchain e GDPR, M&A, non sapere dopo quante notti passate fuori casa coniugale, la donna nel diritto romano poteva essere ripudiata.
Siamo in troppi, 250.000 avvocati iscritti all'albo. Il problema è che il numero è costante od in aumento, perchè quando esci dall'università non ci sono sbocchi, quindi viene naturale buttarsi sull'avvocatura. Si tratta di una semplice mancanza di migliori opportunità
In ordine sparso, senza approfondire, l'accesso alla giustizia è diventato difficoltoso, le persone sono sì litigiose, ma ormai più o meno tutti conoscono i tempi e la aleatorietà della giustizia, e spesso si rinuncia in partenza.
Il tessuto sociale si è impoverito, le aziende hanno base solo su Milano e non assumono direttamente, il legale in azienda serve a poco o niente, e scelgono per esternalizzare studi di Milano, che lavorano sui grandi numeri, una volta mi è capitato di leggere il prezzo che una grande banca pagava ad uno studio importante di Milano per i decreti ingiuntivi, 45 euro ad atto.
La concorrenza di quasi 250.000 avvocati rende il lavoro difficile, visto che la maggior parte delle richieste sono ormai stupidaggini, cause civili di poco conto, e si ricorre al minor prezzo. Se chiedi il prezzo giusto, troverai l'avvocato a fianco a te disposto a chiedere di meno pur di lavorare.
Le aziende di respiro internazionale si sottraggono quanto più possibile alla giurisdizione Italiana, ricorrendo in caso di controversia ad arbitrati, costosi ma molto veloci
Mettici dentro Cassa Forense, che ti obbliga a essere iscritto e pagare i relativi contributi anche se non fatturi, ed eccoti una panoramica generale sull'andamento.
Se vai all'estero e ti presenti con una laurea in legge avanzando pretese, meglio che tu stia a casa. In ultimo, ma non per ultimo, cosa che nessuno vuole ammettere, le università italiane nel mondo che conta dei grandi studi veri, cioè Londra, Hong Kong, Singapore, New York e Pechino non godono di nessuna considerazione. La lingua italiana è marginale e mai richiesta come plus, ed i rapporti che il nostro paese intrattiene con il resto del mondo sono diventanti risibili, senza considerare che il nostro sistema di civil law non ha punti in comune con il sistema anglo americano