Inter, bond da 300 milioni per debito e campagna acquisti
L’Inter mette in cassaforte la liquidità necessaria a rifinanziare il debito, ma con l’ulteriore possibilità di avere risorse aggiuntive per la campagna acquisiti dei giocatori nel prossimo gennaio. Sotto la supervisione dell’azionista cinese Suning, è stata finalizzata l’emissione del bond da 300 milioni del club nerazzurro, già anticipata dal Sole 24 Ore lo scorso 5 dicembre. Inter Media and Communication, controllata di Fc Internazionale Milano, ha infatti avviato l’offerta di un prestito obbligazionario in euro del valore di 300 milioni con scadenza 2022.
I proventi netti dell’offerta - che vede Goldman Sachs nel ruolo di coordinatore globale e bookrunner con Ubi Banca come cogestore - saranno utilizzati per rimborsare l'indebitamento finanziario dell’Inter, per rimborsare una linea di credito di capitale circolante a breve termine, per i bisogni aziendali generali e per pagare oneri e spese dell’offerta. Quindi, una parte della somma, servirà anche a sostenere la campagna acquisti di gennaio, volta al rafforzamento del club, attualmente primo in classifica nel campionato di Serie A.
Inter Media è la controllata del gruppo sportivo a cui fanno capo le attività di broadcast e sponsorizzazioni. Nell’operazione l’Inter è assistita da Rothschild in qualità di consulente finanziario e da Latham & Watkins come advisor legale, mentre Cravath, Swaine & Moore e Dla Piper sono stati consulenti legali degli istituti bancari coinvolti nell’emissione. Per il collocamento del prestito obbligazionario, il management dell’Inter ha programmato un roadshow internazionale con gli investitori finalizzato a presentare l’operazione: il via avverrà oggi a Londra. Le altre tappe del roadshow in programma saranno Parigi, Milano, Francoforte e Amsterdam.
L’emissione pertanto è prevista completarsi nei prossimi giorni. In ogni caso, secondo alcune indiscrezioni, nella attività di pre-marketing sarebbe stato riscontrato interesse da parte di investitori istituzionali tradizionali (uno sarebbe Norges Bank) che guardano all’emissione in quanto garantita dagli incassi sui diritti tv, sul merchandising e sulla vendita dei biglietti dello stadio, oltre alle garanzie offerte dallo stesso azionista di controllo, Suning.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Carlo Festa