Investimento in un'attività commerciale o in una tabaccheria parte 6^

il commercialista sta calcolando i beni strumentali , per quanto riguarda la tassazione anche lui aveva accennato alla separata, il suo compenso è a forfait quindi sto tranquillo
 
il commercialista sta calcolando i beni strumentali , per quanto riguarda la tassazione anche lui aveva accennato alla separata, il suo compenso è a forfait quindi sto tranquillo

Non vorrei metterti in apprensione, ma l'eventuale preliminare di cessione, il contratto per il notaio (il quale fa solo l'autentica, quindi l'atto lo prepara il commercialista) l'assistenza al rogito e tutte le pratiche di cessazione e cancellazione non possono essere comprese in un forfait.
 
sarà mia premura informarmi per tempo.
grazie.
per esattezza con l'agenzia non ho mai firmato nulla, lui ha portato qualche cliente e fatto firmare loro il foglio visita, pensi non sia possibile una trattativa?
 
sarà mia premura informarmi per tempo.
grazie.
per esattezza con l'agenzia non ho mai firmato nulla, lui ha portato qualche cliente e fatto firmare loro il foglio visita, pensi non sia possibile una trattativa?

Fallo subito, prima di concludere qualsiasi trattativa
 
si certo domani mattina chiama l'agenzia , per sicurezza chiederò anche al commercialista eventuali aumenti per seguirmi .
grazie ancora.
 
Quanto vale il mercato della sigaretta? Tutti i numeri di un business che fa milioni di morti e miliardi di utili - Il Sole 24 ORE

Quanto vale il mercato della sigaretta? Tutti i numeri di un business che fa milioni di morti e miliardi di utili

Una settimana fa un cancro ai polmoni si è portato via Eric Lawson, conosciuto come "Marlboro Man" perché testimonial negli anni '70 del famoso marchio americano di sigarette. Una vittima eccellente di un vizio, il tabagismo, che ogni anno uccide circa 6 milioni di persone secondo le ultime stime dell'Organizzazione Mondiale della Sanità che avverte: senza misure di contrasto i decessi collegati al fumo potrebbero arrivare a 8 milioni entro il 2030. Oltre al pesante dazio in termini di vite umane, il tabacco ha dei costi enormi sulla spesa sanitaria pubblica. Per gli Stati Uniti il "Centers for Disease Control and Prevention" ha stimato un danno di 193 miliardi di dollari all'anno per l'economia equamente suddiviso in spese sanitarie e perdita di produttività. In Italia uno studio dell'università Cattolica ha calcolato 7,5 miliardi di euro. Ma il tabacco, oltre ad essere una minaccia per la salute umana e un costo sociale non indifferente per i conti pubblici, continua ad essere soprattutto un business miliardario che né la crisi economica, né le campagne salutiste dei governi di tutto il mondo hanno potuto scalfire.

Un business miliardario
Lo dicono prima di tutti i bilanci delle multinazionali del settore: l'americana Altria (nuova denominazione di Philip Morris dopo lo spinoff del 2008) e la controllata Philip Morris International; la giapponese Japan Tobacco e le britanniche British American Tobacco e Imperial Tobacco che insieme alla non quotata China National Tobacco si spartiscono oltre l'80% del mercato mondiale della sigaretta. Cinque colossi che messi insieme macinano 25 miliardi di dollari di utili netti su un giro d'affari di 147,4. La banca dati S&P Capital IQ calcola che i profitti netti dei 5 big del tabacco siano cresciuti del 9,1% negli ultimi 3 anni. Ed il trend è destinato a continuare ancora dato che il consensus degli analisti stima una crescita media del 3,5% degli utili per azione nei prossimi due anni.

I margini record
Il punto di forza sta nella marginalità che è altissima. Il modello di business relativamente tradizionale implica che le società del settore abbiano spese in ricerca e sviluppo limitate se non proprio assenti con costi di produzione irrisori rispetto al fatturato e stabili nel corso del tempo. S&P Capital IQ calcola che la quota di utili netti sul fatturato dei cinque big del settore si attesti al 18,6%, più del doppio della media delle società quotate dell'S&P500. Percentuale che, al netto di ammortamenti e tasse, sale al 32 per cento. Nel caso dei colossi Altria e Philip Morris l'indicatore (Ebitda margin) sale addirittura oltre il 40 per cento. Soltanto 50 società dell'indice S&P 500 di Wall Street possono garantire numeri del genere. Un'azienda su 10. Se si restringe il campo al solo settore dei beni di consumo (che mediamente ha una marginalità dell'11%) ne restano solo tre. Una di queste è un'altra azienda che produce e commercializza tabacco: Lorillard.

25 miliardi di cedole all'anno
L'industria delle sigarette è una macchina da dividendi. Stando alla banca dati Capital IQ il monte cedole annuo dei 5 colossi mondiali del tabacco ammonta ad oltre 16 miliardi di dollari. Il 64% della torta complessiva degli utili. Dal 2009 al 2012 secondo Bloomberg l'industria del tabacco ha staccato ai suoi azionisti un assegno da 107 miliardi di dollari. E la quota di dividendi è destinata a crescere nei prossimi due anni ad una media del 3 per cento annuo.

Chi investe nel tabacco
L'azionista numero uno, per controvalore dei titoli in portafoglio, è il ministero delle finanze giapponese che controlla il 36% delle azioni di Japan Tabacco, partecipazione che vale 14 miliardi di dollari. Ci sono poi i maxi-fondi di investimento americani come Invesco, le cui quote in British American Tobacco e Imperial valgono complessivamente 4,3 miliardi di dollari, e Blackrock anch'esso azionista di British American Tobacco con una quota del 5,6% che vale 3,7 miliardi di dollari. Accanto agli istituzionali non mancano i singoli privati facoltosi. Uno tra tutti il numero uno della FiatSergio Marchionne. Stando all'ultimo filing della Sec, il manager ha 52687 azioni Philip Morris (4,1 milioni di dollari il controvalore). Marchionne siede dal 2008 nel cda di Philip Morris.

La frontiera delle sigarette elettroniche
Le multinazionali del tabacco continuano a macinare utili nonostante in questi anni si sia ridotto il numero di fumatori in tutto il mondo. Euromonitor stima che la quota di tabagisti sul totale della popolazione mondiale sia passata dal 21,2 al 20,6 per cento. In tutto il mondo le campagne anti-fumo stanno spingendo i governi a varare leggi sempre più restrittive. Ma tutto ciò, come dimostrano i bilanci, non sembra aver scalfito più di tanto i profitti delle multinazionali del fumo che hanno contrastato il calo dei volumi con un aumento dei prezzi e investendo nella nuova frontiera delle sigarette elettroniche. Un mercato che, secondo Euromonitor, nel 2013 ha generato ricavi per un miliardo e mezzo di dollari (+200% annuo) e che nei prossimi anni è destinato a crescere a tripla cifra per arrivare nel 2028 quota 48 miliardi. Secondo Bloomberg nel 2028 le vendite di sigarette elettroniche supereranno quelle delle bionde tradizionali. Ma questo è uno scenario che non sembra preoccupare più di tanto i colossi del tabacco che hanno riserve a sufficienza per una campagna acquisti tale da sbaragliare la concorrenza dei pionieri (piccoli) della sigaretta elettronica.
 

Mi sembra un articolo molto retorico, i costi sociali sarebbero tutti sulle spalle del pubblico mentre gli utili delle multinazionali cattive.
Mi pare che le cose stiano un po' diversamente visto che pare che il tabacco renda solo allo stato italiano 14 miliardi annui, inoltre vorrei sapere come stimano i morti, mio padre se ne è andato di tumore al polmone e non fumava più da 40 anni, lo conterebbero?

Divertente l'appunto che il primo azionista della Japan Tabacco è lo stato giapponese. :D :D :D

Per quel che vale non ho mai fumato né ho legami con tabaccherie o simili, trovo che fumare sia una cosa abbastanza stupida e inutile ma non se ne può più di retorica un tanto al kilo. Vedo il fumo come la caccia, una cosa che non mi piace ma che si sta dissolvendo da sola, inutile farci ridicole crociate contro.
 
Salve a tutti!
Leggo il vostro forum già da diversi mesi con particolare interesse le discussioni riguardo tabaccherie in quanto io stesso sarei intenzionato a rilevarne una qualora mi si presentasse una buona opportunità.
Di recente me ne sono state proposte un paio dall'agenzia (premetto che abitando al nord i prezzi sono generalmente molto alti soprattutto in città).
Gradirei un parere dai più esperti o chi è già in questo settore.

Prima soluzione:
Tabaccheria di un paesino di circa 36000 abitanti, situata nel centro del paese nei pressi del duomo (forse zona pedonale o simile). Il locale è stato ristrutturato da circa due anni (impianto elettrico a norma, riscaldamento autonomo, mobilio nuovo). Come servizi offre oltre ai tabacchi, il lotto con ben 4 terminali MAEL 370, il pos sisal, G&V (pochi e nascosti), 4 slot machine, un software gestionale che dovrebbe fare ordine tabacchi (non ricordo il nome), servizi fotocopie/fax e il distributore automatico. Oltre a questo vende anche piccola minuteria, giocattoli e dolciumi e caramelle. I proprietari l'hanno presa in gestione 4/5 anni fa, giustificando la vendita con problemi di salute della titolare e quindi difficoltà nella gestione. Non sono ancora in possesso dei documenti contabili relativi agli aggi ma a voce il proprietario mi ha detto che si aggirano sugli 80k. La levata tabacchi settimanale è di 3500€. Orario di lavoro lun-sab 7,30-13/15,30-19,30.
Il prezzo 170k.

Seconda soluzione:
Tabaccheria di paese (30000 ab.) in via di forte e obbligatorio passaggio veicolare per raggiungere il paese. Locale abbastanza ampio ma (secondo me) mal organizzato con arredamenti un po' datati e in generale bisognoso di una sistemata. Offre oltre ai tabacchi (con vasto assortimento), servizi di lotto, superenalotto, G&V, terminale FIT, 2 slot machine, Western Union e i soliti articoli da regalo e dolciumi. I proprietari sono due coniugi ormai stufi del grande impegno che richiede la gestione di questa attività (che hanno da circa 6 anni), quindi prossimi alla pensione. Anche di questa ancora niente dati ufficiali ma l'agenzia mi ha comunicato che fa 137k circa di aggi con levata settimanale tabacchi di 10k. Orario di lavoro lun-sab 7-19,30.
Prezzo di vendita 250k.

Vi ringrazio in anticipo sperando di aver dato più informazioni possibili. :)
 
Ragassiii,
Cosa ne pensate della vendita di cialde/capsule di caffè, thè e tisane in comodato(macchinetta per le cialde inclusa)?
Oltre a questo, all 'interno del locale si potrebbe creare uno spazio dedicato a clienti, occasionali e non, che passano giusto per un caffé o, magari, si fermano per navigare su internet (grazie a wifi gratuita) con i propri dispositivi o ancora, perché escluderla, per leggere un bel libro.

L'attività dovrebbe svilupparsi in una città di circa 3000 abitanti.

Se c'è qualcuno addentrato in questo tipo di attività parli ora.,,o taccia per sempre :);)

A parte gli scherzi...fatemi sapere qualcosa. Grasssie :D
 
:)
Salve a tutti!
Leggo il vostro forum già da diversi mesi con particolare interesse le discussioni riguardo tabaccherie in quanto io stesso sarei intenzionato a rilevarne una qualora mi si presentasse una buona opportunità.
Di recente me ne sono state proposte un paio dall'agenzia (premetto che abitando al nord i prezzi sono generalmente molto alti soprattutto in città).
Gradirei un parere dai più esperti o chi è già in questo settore.

Prima soluzione:
Tabaccheria di un paesino di circa 36000 abitanti, situata nel centro del paese nei pressi del duomo (forse zona pedonale o simile). Il locale è stato ristrutturato da circa due anni (impianto elettrico a norma, riscaldamento autonomo, mobilio nuovo). Come servizi offre oltre ai tabacchi, il lotto con ben 4 terminali MAEL 370, il pos sisal, G&V (pochi e nascosti), 4 slot machine, un software gestionale che dovrebbe fare ordine tabacchi (non ricordo il nome), servizi fotocopie/fax e il distributore automatico. Oltre a questo vende anche piccola minuteria, giocattoli e dolciumi e caramelle. I proprietari l'hanno presa in gestione 4/5 anni fa, giustificando la vendita con problemi di salute della titolare e quindi difficoltà nella gestione. Non sono ancora in possesso dei documenti contabili relativi agli aggi ma a voce il proprietario mi ha detto che si aggirano sugli 80k. La levata tabacchi settimanale è di 3500€. Orario di lavoro lun-sab 7,30-13/15,30-19,30.
Il prezzo 170k.

Seconda soluzione:
Tabaccheria di paese (30000 ab.) in via di forte e obbligatorio passaggio veicolare per raggiungere il paese. Locale abbastanza ampio ma (secondo me) mal organizzato con arredamenti un po' datati e in generale bisognoso di una sistemata. Offre oltre ai tabacchi (con vasto assortimento), servizi di lotto, superenalotto, G&V, terminale FIT, 2 slot machine, Western Union e i soliti articoli da regalo e dolciumi. I proprietari sono due coniugi ormai stufi del grande impegno che richiede la gestione di questa attività (che hanno da circa 6 anni), quindi prossimi alla pensione. Anche di questa ancora niente dati ufficiali ma l'agenzia mi ha comunicato che fa 137k circa di aggi con levata settimanale tabacchi di 10k. Orario di lavoro lun-sab 7-19,30.
Prezzo di vendita 250k.

Vi ringrazio in anticipo sperando di aver dato più informazioni possibili. :)

Non c'è proprio nessuno che può darmi un parere?:confused:
Potreste anche elencarmi i documenti che dovrei farmi dare dall'agenzia? (oltre ai bilanci degli ultimi 3 anni, dichiarazione dei redditi e situazione contabile dell'anno corrente).
Ringrazio in anticipo chiunque mi risponderà.
 
:)

Non c'è proprio nessuno che può darmi un parere?:confused:
Potreste anche elencarmi i documenti che dovrei farmi dare dall'agenzia? (oltre ai bilanci degli ultimi 3 anni, dichiarazione dei redditi e situazione contabile dell'anno corrente).
Ringrazio in anticipo chiunque mi risponderà.
Ciao anchio sto valutando di prendere una tabaccheria nel veneto e ti dico che come prezzo non sono male , anche perche io compro solo aggi x 2 .
 
Ciao anchio sto valutando di prendere una tabaccheria nel veneto e ti dico che come prezzo non sono male , anche perche io compro solo aggi x 2 .

C'è chi vende aggi per due?
E comunque gli aggi non sono tutto per valutare il valore di una tabaccheria.
 
C'è chi vende aggi per due?
E comunque gli aggi non sono tutto per valutare il valore di una tabaccheria.

A quanto pare si, anche se in effetti sono cifre piuttosto moderate parlando di tabaccherie e in effetti qualche dubbio al riguardo mi è venuto. :confused:
Se posso, quali altri aspetti sono indispensabili da considerare per valutarne il valore?
 
A quanto pare si, anche se in effetti sono cifre piuttosto moderate parlando di tabaccherie e in effetti qualche dubbio al riguardo mi è venuto. :confused:
Se posso, quali altri aspetti sono indispensabili da considerare per valutarne il valore?

Beh, tralasciando la durata del contratto di affitto, la posizione e gli eventuali futuri sviluppi (urbanistici-viabilità ecc), lo stato degli arredamenti, impianti e computer, il personale necessario tra titolare familiari e dipendenti eventuali che servono per gestire l'attività ....... secondo te vale di più una tabaccheria che fa 100 mila euro di aggi e 150.000 di corrispettivi extra aggi (eventuale annesso bar o art. da regalo ecc ecc) oppure una che fa 110 mila di aggi e 50.000 di ricavi extra, considerando anche il lato fiscale? :D
 
Ultima modifica:
Beh, tralasciando la durata del contratto di affitto, la posizione e gli eventuali futuri sviluppi (urbanistici-viabilità ecc), lo stato degli arredamenti, impianti e computer, il personale necessario tra titolare familiari e dipendenti eventuali che servono per gestire l'attività ....... secondo te vale di più una tabaccheria che fa 100 mila euro di aggi e 150.000 di corrispettivi extra aggi (eventuale annesso bar o art. da regalo ecc ecc) oppure una che fa 110 mila di aggi e 50.000 di ricavi extra, considerando anche il lato fiscale? :D

Secondo te vale di più un'azienda che fattura 1.000 euro l'anno o una che ne fattura 100.000...?:D

Comunque, stai "tralasciando" tutti gli aspetti che invece sono importanti per una valutazione. Al di la del fatturato, che ovviamente piu è alto meglio è, devi metterlo a sistema con tutti quegli altri aspetti (prezzo, medie, posizione, abitanti, concorrenza, arredamenti, self, orari, etc...).
Solo cosi capirai quale "conviene" di piu.
 
Salve a tutti!
Leggo il vostro forum già da diversi mesi con particolare interesse le discussioni riguardo tabaccherie in quanto io stesso sarei intenzionato a rilevarne una qualora mi si presentasse una buona opportunità.
Di recente me ne sono state proposte un paio dall'agenzia (premetto che abitando al nord i prezzi sono generalmente molto alti soprattutto in città).
Gradirei un parere dai più esperti o chi è già in questo settore.

Prima soluzione:
Tabaccheria di un paesino di circa 36000 abitanti, situata nel centro del paese nei pressi del duomo (forse zona pedonale o simile). Il locale è stato ristrutturato da circa due anni (impianto elettrico a norma, riscaldamento autonomo, mobilio nuovo). Come servizi offre oltre ai tabacchi, il lotto con ben 4 terminali MAEL 370, il pos sisal, G&V (pochi e nascosti), 4 slot machine, un software gestionale che dovrebbe fare ordine tabacchi (non ricordo il nome), servizi fotocopie/fax e il distributore automatico. Oltre a questo vende anche piccola minuteria, giocattoli e dolciumi e caramelle. I proprietari l'hanno presa in gestione 4/5 anni fa, giustificando la vendita con problemi di salute della titolare e quindi difficoltà nella gestione. Non sono ancora in possesso dei documenti contabili relativi agli aggi ma a voce il proprietario mi ha detto che si aggirano sugli 80k. La levata tabacchi settimanale è di 3500€. Orario di lavoro lun-sab 7,30-13/15,30-19,30.
Il prezzo 170k.

Seconda soluzione:
Tabaccheria di paese (30000 ab.) in via di forte e obbligatorio passaggio veicolare per raggiungere il paese. Locale abbastanza ampio ma (secondo me) mal organizzato con arredamenti un po' datati e in generale bisognoso di una sistemata. Offre oltre ai tabacchi (con vasto assortimento), servizi di lotto, superenalotto, G&V, terminale FIT, 2 slot machine, Western Union e i soliti articoli da regalo e dolciumi. I proprietari sono due coniugi ormai stufi del grande impegno che richiede la gestione di questa attività (che hanno da circa 6 anni), quindi prossimi alla pensione. Anche di questa ancora niente dati ufficiali ma l'agenzia mi ha comunicato che fa 137k circa di aggi con levata settimanale tabacchi di 10k. Orario di lavoro lun-sab 7-19,30.
Prezzo di vendita 250k.

Vi ringrazio in anticipo sperando di aver dato più informazioni possibili. :)
di sicuro è più interessante la seconda tabaccheria rispetto alla prima , poi bisognerebbe avere dei dati più dettagliati
certo che per avere adirittura 4 terminali mael , che giro di lotto faceva un tempo ?

:)

Non c'è proprio nessuno che può darmi un parere?:confused:
Potreste anche elencarmi i documenti che dovrei farmi dare dall'agenzia? (oltre ai bilanci degli ultimi 3 anni, dichiarazione dei redditi e situazione contabile dell'anno corrente).
Ringrazio in anticipo chiunque mi risponderà.
i documenti vanno bene , se non ti fidi dei bilancini del commercialista potresti farti dare le certificazioni lotto e sisal che vengono rilasciate tutti gli anni
 
di sicuro è più interessante la seconda tabaccheria rispetto alla prima , poi bisognerebbe avere dei dati più dettagliati
certo che per avere adirittura 4 terminali mael , che giro di lotto faceva un tempo ?


i documenti vanno bene , se non ti fidi dei bilancini del commercialista potresti farti dare le certificazioni lotto e sisal che vengono rilasciate tutti gli anni

Innanzitutto grazie per la risposta :)
Si, in termini puramente economici è senz'altro più interessante la seconda tabaccheria...
La prima a detta dei titolari possiede i 4 terminali perché è stata la prima in paese ad avere ottenuto il lotto e servivano appunto a gestire, sempre a loro dire, il grande afflusso di gente.
In seguito non li hanno più rimossi ritenendoli utili per diversi utilizzi o in caso di mal funzionamento di uno. Purtroppo entrambe sono piuttosto distanti dal mio comune di residenza e perciò non saprei dire se quanto detto corrisponda o meno a verità. Certo, provvederò a farmi dare i documenti specifici il prima possibile (e magari li condividerò anche nel forum) ma ci tenevo comunque ad avere un parere esterno. Le farò sapere eventuali sviluppi...
Buona serata
 
Secondo te vale di più un'azienda che fattura 1.000 euro l'anno o una che ne fattura 100.000...?:D

Comunque, stai "tralasciando" tutti gli aspetti che invece sono importanti per una valutazione. Al di la del fatturato, che ovviamente piu è alto meglio è, devi metterlo a sistema con tutti quegli altri aspetti (prezzo, medie, posizione, abitanti, concorrenza, arredamenti, self, orari, etc...).
Solo cosi capirai quale "conviene" di piu.

Tralasciando significava "oltre", mi pareva ovvio, dal tono del mio post, quanto a resto mi chiedo se sai leggere: dove hai preso i mille?
 
Innanzitutto grazie per la risposta :)
Si, in termini puramente economici è senz'altro più interessante la seconda tabaccheria...
La prima a detta dei titolari possiede i 4 terminali perché è stata la prima in paese ad avere ottenuto il lotto e servivano appunto a gestire, sempre a loro dire, il grande afflusso di gente.
In seguito non li hanno più rimossi ritenendoli utili per diversi utilizzi o in caso di mal funzionamento di uno. Purtroppo entrambe sono piuttosto distanti dal mio comune di residenza e perciò non saprei dire se quanto detto corrisponda o meno a verità. Certo, provvederò a farmi dare i documenti specifici il prima possibile (e magari li condividerò anche nel forum) ma ci tenevo comunque ad avere un parere esterno. Le farò sapere eventuali sviluppi...
Buona serata
la 1 tabaccheria fa volumi di sigarette ridicoli , per essere al centro del paese con anche distributore di sigarette , questo e sintomo di poco afflusso di gente
se negli 80k di aggi sono compresi anche gli incassi delle 4 slot , lavora un po poco per essere una tabaccheria in un centro di 36k abitanti

la 2 è interessante sia per gli aggi che per il prezzo
 
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