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L'arte di investire
L'arte di investire
(pubblicato sulla rivista "elle" nella rubrica "elledenaro" di Cristina Conti)
Un bel quadro può essere anche un buon affare. Alla portata di molti, se non di tutti, Basta seguire alcune semplici regole
Seguire il proprio gusto e la propria passione; scegliere un interlocutore affidabile; puntare su artisti che hanno già avuto un riconoscimento da parte del mercato. Sono le regole fondamentali, secondo Susanna Orlando, gallerista toscana, di un investimento in opere d'arte. Che è alla portata di molti, se non di tutti.
Cosa significa investire in arte?
<<Qualunque ioera, se piace a chi la compra e ha il giusto prezzo, è un investimento. Quello che io consiglio è di acquistare artisti storicizzati e appartenenti al dibattito contemporaneo. E di rivolgersi ad una galleria seria>>.
In che senso "storicizzati"?
<<Quando si parla di storia si parla di politica, cultura, arte, musica. L'artista deve essere inserito in questa realtà, deve farne parte. E i critici d'arte, i curatori dei musei, i giornalisti danno una sorta di certificazione a questa appartenenza>>.
Come si riconosce una galleria "seria"?
<<In galleria si deve trovare un interlocutore capace di dare, a chi entra, informazioni attendibili. Il gallerista serio non insiste, ti lascia il tempo di pensare, anche riservandoti un'opera per qualche giorno, ti offre tutta la documentazione sull'opera e sull'artista, dalle quotazioni alle aste, alle partecipazioni a fiere, agli articoli sulle riviste specializzate. Una garanzia evidente poi è l'appartenenza all'associazione di categoria (Angamc, Associazione nazionale gallerie d'arte moderna e contemporanea, ndr) perché chi sgarra è fuori. E poi bisogna considerare che l'investimento è tale non al momento dell'acquisto, ma quando si decide, eventualmente, di rivendere: la galleria seria è l'unica situazione che garantisce la possibilità di rivendere l'opera dove la si è acquistata>>.
Molti però sono intimiditi davanti a una galleria d'arte e fanno persino fatica a entrare...
<<È vero, e il timore spesso è di trovare soltanto cose molto costose. Non è vero: si può iniziare a collezionare anche cominciando ad acquistare opere da 5 o 600 euro. Tutti gli artisti hanno momenti magici, quando un'idea compare in mente e la buttano giù sulla carta: si possono trovare bozzetti, carte, disegni, incisioni, anche di grandi artisti, come Viani, Sironi, Carla Accardi, a prezzi abbordabili. E sono pezzi di storia>>.
Come si sceglie l'opera da acquistare?
<<Il mio consiglio è di non fare il talent scout. È meglio che l'artista sia "quotato in Borsa", vale a dire che il suo nome si trovi nelle riviste, nelle quotazioni delle aste o nelle fiere specializzate. Non fidarsi, invece, di chi dice "è un grande artista, ha esposto a New York" (dove? In quale galleria?) o "ha vinto questo o quel premio" (non esistono premi nell'arte). E nemmeno di chi dice "è un investimento sicuro", perché l'investimento sicuro non esiste>>.
Qualche nome?
<<Se ne possono fare tantissimi. Tra i più giovani citerei Davide Nido, Tania Pistone, Jessica Carroll, Michele Chiossi, Marco Lazzeri, Nikus Lucà. Ma, in generale, tutti quelli che sono cresciuti respirando arte, che sono stati allievi di grandi maestri che spesso sono gestiti e supportati dalle gallerie storiche. Tra i nomi più consolidati, ci sono per esempio quelli di Pizzi Cannella e Ceccobelli (entrambi appartenuti al gruppo dei "Sei di Roma") e, poi, Aldo Mondino, Gilberto Zorio, Alighiero Boetti>>.
Anche nell'arte esistono le mode?
<<Sicuramente. E il consiglio è di starne alla larga. Quando in una fiera trovi più di tre stand con personali dello stesso artista, quando di un artista si parla troppo, non è il momento di compreare, perché il prezzo è falsato>>.
Articolo completo visibile alla pagina web:
http://www.galleriasusannaorlando.it/artediinvestire.pdf
L'arte di investire
(pubblicato sulla rivista "elle" nella rubrica "elledenaro" di Cristina Conti)
Un bel quadro può essere anche un buon affare. Alla portata di molti, se non di tutti, Basta seguire alcune semplici regole
Seguire il proprio gusto e la propria passione; scegliere un interlocutore affidabile; puntare su artisti che hanno già avuto un riconoscimento da parte del mercato. Sono le regole fondamentali, secondo Susanna Orlando, gallerista toscana, di un investimento in opere d'arte. Che è alla portata di molti, se non di tutti.
Cosa significa investire in arte?
<<Qualunque ioera, se piace a chi la compra e ha il giusto prezzo, è un investimento. Quello che io consiglio è di acquistare artisti storicizzati e appartenenti al dibattito contemporaneo. E di rivolgersi ad una galleria seria>>.
In che senso "storicizzati"?
<<Quando si parla di storia si parla di politica, cultura, arte, musica. L'artista deve essere inserito in questa realtà, deve farne parte. E i critici d'arte, i curatori dei musei, i giornalisti danno una sorta di certificazione a questa appartenenza>>.
Come si riconosce una galleria "seria"?
<<In galleria si deve trovare un interlocutore capace di dare, a chi entra, informazioni attendibili. Il gallerista serio non insiste, ti lascia il tempo di pensare, anche riservandoti un'opera per qualche giorno, ti offre tutta la documentazione sull'opera e sull'artista, dalle quotazioni alle aste, alle partecipazioni a fiere, agli articoli sulle riviste specializzate. Una garanzia evidente poi è l'appartenenza all'associazione di categoria (Angamc, Associazione nazionale gallerie d'arte moderna e contemporanea, ndr) perché chi sgarra è fuori. E poi bisogna considerare che l'investimento è tale non al momento dell'acquisto, ma quando si decide, eventualmente, di rivendere: la galleria seria è l'unica situazione che garantisce la possibilità di rivendere l'opera dove la si è acquistata>>.
Molti però sono intimiditi davanti a una galleria d'arte e fanno persino fatica a entrare...
<<È vero, e il timore spesso è di trovare soltanto cose molto costose. Non è vero: si può iniziare a collezionare anche cominciando ad acquistare opere da 5 o 600 euro. Tutti gli artisti hanno momenti magici, quando un'idea compare in mente e la buttano giù sulla carta: si possono trovare bozzetti, carte, disegni, incisioni, anche di grandi artisti, come Viani, Sironi, Carla Accardi, a prezzi abbordabili. E sono pezzi di storia>>.
Come si sceglie l'opera da acquistare?
<<Il mio consiglio è di non fare il talent scout. È meglio che l'artista sia "quotato in Borsa", vale a dire che il suo nome si trovi nelle riviste, nelle quotazioni delle aste o nelle fiere specializzate. Non fidarsi, invece, di chi dice "è un grande artista, ha esposto a New York" (dove? In quale galleria?) o "ha vinto questo o quel premio" (non esistono premi nell'arte). E nemmeno di chi dice "è un investimento sicuro", perché l'investimento sicuro non esiste>>.
Qualche nome?
<<Se ne possono fare tantissimi. Tra i più giovani citerei Davide Nido, Tania Pistone, Jessica Carroll, Michele Chiossi, Marco Lazzeri, Nikus Lucà. Ma, in generale, tutti quelli che sono cresciuti respirando arte, che sono stati allievi di grandi maestri che spesso sono gestiti e supportati dalle gallerie storiche. Tra i nomi più consolidati, ci sono per esempio quelli di Pizzi Cannella e Ceccobelli (entrambi appartenuti al gruppo dei "Sei di Roma") e, poi, Aldo Mondino, Gilberto Zorio, Alighiero Boetti>>.
Anche nell'arte esistono le mode?
<<Sicuramente. E il consiglio è di starne alla larga. Quando in una fiera trovi più di tre stand con personali dello stesso artista, quando di un artista si parla troppo, non è il momento di compreare, perché il prezzo è falsato>>.
Articolo completo visibile alla pagina web:
http://www.galleriasusannaorlando.it/artediinvestire.pdf