Investire in crediti fiscali: conviene?

L'azienda A sta fallendo A CAUSA di debiti fiscali che sarebbero potuti essere compensati con il credito ceduto?
Ma adesso ti chiedo: in quale circostanza potrebbe verificarsi una situazione del genere?

No, che la causa specifica del fallimento siano i debiti fiscali lo stai supponendo tu.

Ripeto:

"L'impresa A vende al soggetto privato B 10.000.000 di nominale di crediti fiscali bonus facciate al prezzo di 5c (quando sulle piattaforme girano in media a 70c per 10 annualità) un istante prima del fallimento, l'operazione non è in alcun modo passibile di azione revocatoria."

A) vero

B) falso
 
No, che la causa specifica del fallimento siano i debiti fiscali lo stai supponendo tu.

Ripeto:

"L'impresa A vende al soggetto privato B 10.000.000 di nominale di crediti fiscali bonus facciate al prezzo di 5c (quando sulle piattaforme girano in media a 70c per 10 annualità) un istante prima del fallimento, l'operazione non è in alcun modo passibile di azione revocatoria."

A) vero

B) falso

Se un creditore si vuole attaccare a sta roba buona fortuna.
Fermo restando che e' un tema che diventera probabilmente "hot", immagino che un impresa che sia sull'orlo del fallimento e abbia crediti da attualizzare/cedere (e ce ne saranno molte) offra detti crediti ai suoi creditori, no? Ma li prenderebbero mai? Probabilmente no.
 
Che ti devo dire, quanto di cui in seguito è preso dalle FAQ:

18 Q: Il surplus del privato è tassato come reddito diverso?
A: L’acquisto di un credito fiscale ad un importo inferiore, genera una plusvalenza oggetto di dichiarazione e relativa tassazione.

19 Q: Se la cessione di crediti dovesse generare plusvalenza, va tassata? se si, come? reddito diverso?
A: La plusvalenza concorre al reddito imponibile. Occorre distinguere il soggetto che genera tale plusvalenza se impresa o privato. Su tale base concorrerà alla tassazione secondo le singole fattispecie.
 
Che ti devo dire, quanto di cui in seguito è preso dalle FAQ:

18 Q: Il surplus del privato è tassato come reddito diverso?
A: L’acquisto di un credito fiscale ad un importo inferiore, genera una plusvalenza oggetto di dichiarazione e relativa tassazione.

19 Q: Se la cessione di crediti dovesse generare plusvalenza, va tassata? se si, come? reddito diverso?
A: La plusvalenza concorre al reddito imponibile. Occorre distinguere il soggetto che genera tale plusvalenza se impresa o privato. Su tale base concorrerà alla tassazione secondo le singole fattispecie.

Ma se il credito non e' richiedibile a rimborso l'unica plusvalenza si avrebbe rivendendolo a piu di quanto lo si e' pagato... non rispetto al valore "virtuale" del credito che solo dopo il suo utilizzo in compensazione puo essere quantificato...

Ho 100, compro 200 di crediti non ho assolutamente fatto una plusvalenza di 100.
Lo rivendo a 180 ho realizzato una plusvalenza di 80.
 
Ma se il credito non e' richiedibile a rimborso l'unica plusvalenza si avrebbe rivendendolo a piu di quanto lo si e' pagato... non rispetto al valore "virtuale" del credito che solo dopo il suo utilizzo in compensazione puo essere quantificato...

Ho 100, compro 200 di crediti non ho assolutamente fatto una plusvalenza di 100.
Lo rivendo a 180 ho realizzato una plusvalenza di 80.

Grazie per la precisiazione...chiedo anche al commercialista, sperando che ne sappia più di me e vi aggiorno
Di nuovo grazie
 
Ma se il credito non e' richiedibile a rimborso l'unica plusvalenza si avrebbe rivendendolo a piu di quanto lo si e' pagato... non rispetto al valore "virtuale" del credito che solo dopo il suo utilizzo in compensazione puo essere quantificato...

Ho 100, compro 200 di crediti non ho assolutamente fatto una plusvalenza di 100.
Lo rivendo a 180 ho realizzato una plusvalenza di 80.
Stavo pensando: ammettendo che, come forse ha detto l’agenzia delle entrate, si debba pagare imposte sulla plusvalenza (che però si realizza solo nel momento in cui effettivamente si compensano i crediti e non all’acquisto), analogamente chi vende a sconto un credito (e cioè chiunque, ovvero che un credito non viene mai di fatto venduto al valore nominale) dovrebbe portare in deduzione dalla base imponibile su cui calcolare le tasse la differenza tra valore nominale (in caso di prima cessione) O valore di acquisto (in caso di cessione successiva alla prima) E valore di vendita.

Questo è quello che avviene sempre in caso di cessioni dì crediti (lasciamo perdere per un attimo i crediti fiscali) e avviene a livello di società.
Se l’acquisto di crediti viene fatto da privati, o non lo tassi o devi consentire un meccanismo simile.

Ciò implicherebbe che le migliaia/milioni di italiani che hanno ceduto a sconto dei crediti negli ultimi 2 anni e mezzo dovrebbero godere di questo meccanismo.
 
Stavo pensando: ammettendo che, come forse ha detto l’agenzia delle entrate, si debba pagare imposte sulla plusvalenza (che però si realizza solo nel momento in cui effettivamente si compensano i crediti e non all’acquisto), analogamente chi vende a sconto un credito (e cioè chiunque, ovvero che un credito non viene mai di fatto venduto al valore nominale) dovrebbe portare in deduzione dalla base imponibile su cui calcolare le tasse la differenza tra valore nominale (in caso di prima cessione) O valore di acquisto (in caso di cessione successiva alla prima) E valore di vendita.

Questo è quello che avviene sempre in caso di cessioni dì crediti (lasciamo perdere per un attimo i crediti fiscali) e avviene a livello di società.
Se l’acquisto di crediti viene fatto da privati, o non lo tassi o devi consentire un meccanismo simile.

Ciò implicherebbe che le migliaia/milioni di italiani che hanno ceduto a sconto dei crediti negli ultimi 2 anni e mezzo dovrebbero godere di questo meccanismo.

ehhh e invece no. A meno di non utilizzare gli stessi meccanismi di compensazione delle perdite su investimenti finanziari che non sono proprio il massimo comunque
 
Discussione molto interessante che si è purtroppo arenata.
Sinceramente non ho ancora capito se i privati lavoratori dipendenti possono acquistare il credito scontato e metterlo a rimborso nel 730 in cifra intera.
Vedo che chiedono casella PEC e non capito se serve partita IVA
 
Discussione molto interessante che si è purtroppo arenata.
Sinceramente non ho ancora capito se i privati lavoratori dipendenti possono acquistare il credito scontato e metterlo a rimborso nel 730 in cifra intera.
Vedo che chiedono casella PEC e non capito se serve partita IVA

Il credito acquistato diventa credito di imposta e quindi puo essere usato in compensazione con tutte le imposte versabili attraverso F24.

Il credito di imposta da bonus edilizia e' liberamente vendibile/acquistabile da chiunque solo la prima volta: quindi da avente diritto alle detrazioni a chiunque, o da impresa che ha fatto lo sconto in fattura a chiunque.

Il primo problema procedurale che si pone e': visto che si tratta di uno scambio da perfezionarsi sul cassetto fiscale non esiste la contestualità tra pagamento e cessione... e' evidente che ci sono di norma accordi contrattuali che regolano questo passaggio ma nei fatti i crediti sono pagati o prima dell'effettivo passaggio o dopo: in un caso il cessionario ha pagato ma non ha ancora i crediti, nell'altro il cedente non ha più i crediti ma non ha ancora il corrispettivo.

Non so se e come le eventuali piattaforme di scambio crediti abbiano risolto questo problema. Anche cedendo a poste o enel... comunque c'era un momento in cui il cedente non aveva ancora ricevuto il corrispettivo ma aveva gia trasferito i crediti. Fino al decreto 156/21 i tempi erano circa 7 giorni... adesso si parla di mesi... non una bella situazione.
 
Ultima modifica:
Non so se e come le eventuali piattaforme di scambio crediti abbiano risolto questo problema. Anche cedendo a poste o enel... comunque c'era un momento in cui il cedente non aveva ancora ricevuto il corrispettivo ma aveva gia trasferito i crediti. Fino al decreto 156/21 i tempie rano circa 7 giorni...a desso si parla di mesi... non una bella situazione.

Posso dire per SìBonus di Infocamere, su cui ho effettuato degli acquisti.

Ti creano un conto corrente di appoggio, a tuo nome ma a te di fatto indisponibile (non puoi operarci direttamente). Detto questo:

1 - Il cedente ed il cessionario firmano il contratto con firma digitale
2 - Il cessionario bonifica la somma concordata sul conto di appoggio
3 - Una volta che il bonifico arriva sul conto di appoggio, il cedente viene notificato e trasferisce il credito al cessionario (servono 7 giorni)
4 - Quando il cessionario riceve il credito sul proprio cassetto fiscale, notifica Infocamere che dispone per tuo conto il bonifico al cedente.

E' un po' farraginoso, ma funziona. Nel caso ci siano intoppi (mi è capitato) le cose si risolvono ma potrebbe andare per le lunghe.

Ripeto comunque quanto ho detto qualche post fa. Il rischio principale è di acquistare crediti fraudolenti e che siano sequestrati sul proprio cassetto fiscale pur avendoli pagati al cedente. Che è anche uno dei motivi per cui le banche fanno mille controlli prima di accettare i crediti.
 
Posso dire per SìBonus di Infocamere, su cui ho effettuato degli acquisti.

Ti creano un conto corrente di appoggio, a tuo nome ma a te di fatto indisponibile (non puoi operarci direttamente). Detto questo:

1 - Il cedente ed il cessionario firmano il contratto con firma digitale
2 - Il cessionario bonifica la somma concordata sul conto di appoggio
3 - Una volta che il bonifico arriva sul conto di appoggio, il cedente viene notificato e trasferisce il credito al cessionario (servono 7 giorni)
4 - Quando il cessionario riceve il credito sul proprio cassetto fiscale, notifica Infocamere che dispone per tuo conto il bonifico al cedente.

E' un po' farraginoso, ma funziona. Nel caso ci siano intoppi (mi è capitato) le cose si risolvono ma potrebbe andare per le lunghe.

Ripeto comunque quanto ho detto qualche post fa. Il rischio principale è di acquistare crediti fraudolenti e che siano sequestrati sul proprio cassetto fiscale pur avendoli pagati al cedente. Che è anche uno dei motivi per cui le banche fanno mille controlli prima di accettare i crediti.

Interessante grazie. Il servizio fornito da Sibonus si paga ?
 
Mi sono perso, scusate la domanda banale ma SiBonus mi ha messo non poca confusione.


Io, privato e dipendente, acquisto un credito - es 54000€ di bonus facciate per 38000€ - nei dettagli dà rate 1, 2023-2023.

Significa che, in dichiarazione redditi 2023, metterò 54000€ di credito e riceverò 54000€ di conguaglio IRPEF?
Non si usa il 5-10-x anni a seconda del motivo del credito?



Rifacciamo la domanda sopra considerando un altro scenario: se avessi P.IVA in regime ordinario?
 
Mi sono perso, scusate la domanda banale ma SiBonus mi ha messo non poca confusione.


Io, privato e dipendente, acquisto un credito - es 54000€ di bonus facciate per 38000€ - nei dettagli dà rate 1, 2023-2023.

Significa che, in dichiarazione redditi 2023, metterò 54000€ di credito e riceverò 54000€ di conguaglio IRPEF?
Non si usa il 5-10-x anni a seconda del motivo del credito?

Significa che se hai una imposta lorda almeno 54'000 euro da pagare, con questi 54'000 non paghi IRPEF (o comunque vai a credito se l'imposta netta e' minore di 54'000).. Comunque che reddito hai per avere 54'000 euro di IRPEF ? :D
Sulla P.IVA non sono ferratissimo, pero' se sei a regime ordinario, IMHO il ragionamento e' lo stesso del dipendente.
 
Significa che se hai una imposta lorda almeno 54'000 euro da pagare, con questi 54'000 non paghi IRPEF (o comunque vai a credito se l'imposta netta e' minore di 54'000).. Comunque che reddito hai per avere 54'000 euro di IRPEF ? :D
Sulla P.IVA non sono ferratissimo, pero' se sei a regime ordinario, IMHO il ragionamento e' lo stesso del dipendente.

Purtroppo non ho 54000€ di IRPEF, ma ipotizzando di avere i 38k€ disinvestiti recentemente, se si va a credito per il totale e si ha il solito conguaglio a Luglio/Agosto in un'unica somma ed in 1 solo anno (non in 10), significa che in circa 1.5 anni (dic 2022--> ago2024) si tira su il 40%, che non è per nulla poco.

Ripeto, sempre che li restituiscano in 1 anno e non 10.
 
Purtroppo non ho 54000€ di IRPEF, ma ipotizzando di avere i 38k€ disinvestiti recentemente, se si va a credito per il totale e si ha il solito conguaglio a Luglio/Agosto in un'unica somma ed in 1 solo anno (non in 10), significa che in circa 1.5 anni (dic 2022--> ago2024) si tira su il 40%, che non è per nulla poco.

Ripeto, sempre che li restituiscano in 1 anno e non 10.

penso proprio che non si possa fare
 
Posso dire per SìBonus di Infocamere, su cui ho effettuato degli acquisti.

Ti creano un conto corrente di appoggio, a tuo nome ma a te di fatto indisponibile (non puoi operarci direttamente). Detto questo:

1 - Il cedente ed il cessionario firmano il contratto con firma digitale
2 - Il cessionario bonifica la somma concordata sul conto di appoggio
3 - Una volta che il bonifico arriva sul conto di appoggio, il cedente viene notificato e trasferisce il credito al cessionario (servono 7 giorni)
4 - Quando il cessionario riceve il credito sul proprio cassetto fiscale, notifica Infocamere che dispone per tuo conto il bonifico al cedente.

E' un po' farraginoso, ma funziona. Nel caso ci siano intoppi (mi è capitato) le cose si risolvono ma potrebbe andare per le lunghe.

Ripeto comunque quanto ho detto qualche post fa. Il rischio principale è di acquistare crediti fraudolenti e che siano sequestrati sul proprio cassetto fiscale pur avendoli pagati al cedente. Che è anche uno dei motivi per cui le banche fanno mille controlli prima di accettare i crediti.

Peccato. sarei stato interessato ma troppi rischi
 
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