Ipo comal

Icaro, sono a bordo ;) quindi fede ne ho...

Cerco di essere ironico e nei miei messaggi c'è, soprattutto, scaramanzia... 🤞
Lo so, tranquillo. io la guardo di tanto in tanto, ma non mi preoccupo. C'è valore nella società, ed a parte la speculazione, alla lunga verrà fuori
 
Comal (attualmente) non è nel business della produzione pannelli. I pannelli cinesi a costi stracciati non possono che far bene in quanto incentivano la realizzazione di grandi impianti abbassando una componente di costo importante.
Purtroppo COMAL sta per entrare nel business della produzione dei pannelli solari. Quindi, piuttosto che comprare pannelli a prezzi stracciati dalla Cina, o in svendita dalla Germania ( visto che i tedeschi chiudono), Comal va contro corrente e "pretende" di ricavarne vantaggi. Io ne dubito fortemente. Mettere su una fabbrica, pagare decine e decine di dipendenti con salari italiani, quanto costeranno i pannelli targati COMAL?Come potrebbero essere competitivi? Con qualche "mancia" pubblica? Ci penserà Rubeo?
Come ho già scritto, il bilancio 2023 dovrebbe essere esente dall'effetto "Appennino", e se ci fosse un minimo rialzo nelle quotazioni, non esiterei a chiudere la partita.
 
Calma.
Il business di Comal è un altro. Storicamente.

Hanno annunciato la realizzazione di un impianto di produzione pannelli praticamente pagato da PNRR e altri finanziamenti. Devono ancora metterlo in piedi e già gridiamo al rischio fallimento?

Personalmente sono anch'io scettico su questa cosa però:

1) L'investimento è quasi tutto spesato;
2) Integrazione verticale che un semplice produttore di pannelli non ha;
3) Sussidi a prodotti made in EU.

Detto questo forse non l'avrei fatto comunque. Però non è una cosa stravolgente o che mette a rischio l'azienda. Sarà comunque pronto a fine 2025. Avrà un impatto di un qualche rilievo dal 2026. I ricavi 2026, visto il backlog impanti e sun tracker, potranno reggere tranquillamente questa diversificazione.
 
Ultima modifica:
Calma.
Il business di Comal è un altro. Storicamente.

Hanno annunciato la realizzazione di un impianto di produzione pannelli praticamente pagato da PNRR e altri finanziamenti. Devono ancora metterlo in piedi e già gridiamo al rischio fallimento?

Personalmente sono anch'io scettico su questa cosa però:

1) L'investimento è quasi tutto spesato;
2) Integrazione verticale che un semplice produttore di pannelli non ha;
3) Sussidi a prodotti made in EU.

Detto questo forse non l'avrei fatto comunque. Però non è una cosa stravolgente o che mette a rischio l'azienda. Sarà comunque pronto a fine 2025. Avrà un impatto di un qualche rilievo dal 2026. I ricavi 2026, visto il backlog impanti e sun tracker, potranno reggere tranquillamente questa diversificazione.
Tutto corretto
 
Ah, ah. Intendevo che condivido pienamente...
 
Pannelli solari fra dieci anni si produrranno ancora? Da più parti parlano di questi ‘fogli’ che si potranno applicare ovunque e avranno la stessa funzione ma costi molto più contenuti si parla addirittura di serramenti in cui inserirli all’interno dei doppi vetri. O sappiamo cosa realmente vorranno produrre in questa futura struttura oppure ogni congettura lascia il tempo che trova.
Dal Mit arriva il “foglio” che rende fotovoltaica qualsiasi superficie
 
Pannelli solari fra dieci anni si produrranno ancora? Da più parti parlano di questi ‘fogli’ che si potranno applicare ovunque e avranno la stessa funzione ma costi molto più contenuti si parla addirittura di serramenti in cui inserirli all’interno dei doppi vetri. O sappiamo cosa realmente vorranno produrre in questa futura struttura oppure ogni congettura lascia il tempo che trova.
Dal Mit arriva il “foglio” che rende fotovoltaica qualsiasi superficie
Ad oggi direi proprio di si, pannelli sottili o simili sono anni che esistono ma offrono rendimenti e durata molto inferiore. Magari qualcuno li installerà a casa sua o saranno utilizzati n qualche caso particolare, ma di certo grandi impianti non ne faranno..
 
Faccio notare che i dati di bilancio 2023 usciranno venerdi, giorno di chiusura delle borse
 
Purtroppo COMAL sta per entrare nel business della produzione dei pannelli solari. Quindi, piuttosto che comprare pannelli a prezzi stracciati dalla Cina, o in svendita dalla Germania ( visto che i tedeschi chiudono), Comal va contro corrente e "pretende" di ricavarne vantaggi. Io ne dubito fortemente. Mettere su una fabbrica, pagare decine e decine di dipendenti con salari italiani, quanto costeranno i pannelli targati COMAL?Come potrebbero essere competitivi? Con qualche "mancia" pubblica? Ci penserà Rubeo?
Come ho già scritto, il bilancio 2023 dovrebbe essere esente dall'effetto "Appennino", e se ci fosse un minimo rialzo nelle quotazioni, non esiterei a chiudere la partita.
abbiamo già affrontato questo tema e c'è già la soluzione:

il decreto FTV 5.0 sancisce che l'incentivo verrà applicato solo con pannelli di produzione CEE: inoltre la fabbrica nell'Appennino era già stata decisa per ceare posti di lavoro e si è pensato di creare occupazione in un settore ciclicamente necessario invece che continuare a produrre solo confetti pluridecorati.
 
Pannelli solari fra dieci anni si produrranno ancora? Da più parti parlano di questi ‘fogli’ che si potranno applicare ovunque e avranno la stessa funzione ma costi molto più contenuti si parla addirittura di serramenti in cui inserirli all’interno dei doppi vetri. O sappiamo cosa realmente vorranno produrre in questa futura struttura oppure ogni congettura lascia il tempo che trova.
Dal Mit arriva il “foglio” che rende fotovoltaica qualsiasi superficie
il rendimento del pannello è dato dalla densità e spessore (vale anche per i seni in silicone ....)
quindi il foglio è utile come compromesso su determinate superfici ma per aver incentivo e rendimento i pannelli resteranno sempre.

dieci anni? due anni nel settore energy valgono un lustro almeno rispetto ad altri settori.

da europeo mi preoccuperei invece della scarsità di terre rare nei nostri territori: invece di fare il ponte sullo stretto collegando due regioni che non hanno infrastrutture moderne (come fare il ponte su due denti cariati e devitalizzati) io investirei nello sfruttamento dei giacimenti di materie prime autoctone.

in quest'ottica, creare centri di eccellenza per il riciclo dei materiali è una via alternativa alle mancanze già citate.
 
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