IPO - TECHNOPROBE

Technoprobe – AXA Investment Managers e Berenberg superano il 5% delle azioni ordinarie
 
Ma avete visto che volumi e che salita in controtendenza? :eek: :) titolo spettacolare
 
Technoprobe, intanto, ha 11 sedi nel mondo e registra in Italia solo il 2% del suo fatturato, ma è qui che produce buona parte della sua componentistica, racconta Crippa. I numeri del personale in Italia: 1350 persone, di cui 800 assunte negli ultimi due anni, altre 600-700 previste entro il 2025
 
Il mercato dei microchip è fondamentale nell’era della trasformazione tecnologica. È entrato anche nel discorso geopolitico, presente subito nelle sanzioni imposte dagli Usa alla Russia dopo l’invasione dell’Ucraina. Il Paese invaso da Putin è a sua volta fondamentale per la produzione di neon, materia prima presente nei semiconduttori, mentre la Russia colpita dalle sanzioni produce palladio: non è da escludere quindi una ripercussione sulle supply chain mondiali. “Personalmente”, dice Crippa, “prevedo forti rialzi nel breve periodo perché sia l’Ucraina che la Russia sono molto importanti come fornitori di tali materiali. Noi utilizziamo molto palladio, ad esempio. Abbiamo fatto un grosso ordine a dicembre al prezzo di 55 euro/grammo. Oggi siamo vicini agli 80 euro grammo. Fortunatamente per noi l’impatto delle materie prime e dei costi energetici è limitato e non impatterà in modo significativo sulla marginalità complessiva”.
 
Giuseppe Crippa, 82 anni, fondatore, tuttora presidente, di Techonoprobe e della sua famiglia. Tre anni fa Crippa è stato premiato, a Merate, con l’Ambrogino d’oro, riconoscimento che il 7 dicembre viene consegnato ai cittadini che hanno fatto conoscere al mondo la propria città. È il 1995. In pensione dopo una carriera alla STMicroelectronics, dove era diventato responsabile qualità, il signor “Peppino” non sta certo con le mani in mano, anzi. «Papà ha montato una fresa, una saldatrice e un forno – racconta il figlio Roberto, vicepresidente e direttore dell’azienda – a Merate, nel garage e ha cominciato a produrre schede elettroniche». Prima con un socio, poi col figlio Cristiano, e la moglie, Maria Rosa, l’attività cresce.
 
Il segreto del successo di Technoprobe? Lo rivela Giuseppe Crippa: "Questo non è un settore dove ci si improvvisa: per arrivare a fare un prodotto come il nostro devi avere fatto un percorso". E il percorso di Technoprobe è solo all'inizio...
 
Ma avete visto che volumi e che salita in controtendenza? :eek: :) titolo spettacolare

Ho seguito il suo book ieri per una mezz’ora: crescita continua, in una delle giornate più critiche.
Mi chiedo cosa avrebbe fatto col cielo sereno. Titolo sicuramente da attenzionare.
 
“Sono due le aziende che ci interessano”, dice l'ing. Crippa fondatore di Technoprobe ed ex manager di STM. Non specifica quali siano, ma dice che la società punta “ad acquisire aziende con tecnologia evoluta che sia complementare alla nostra”. La stessa filosofia che ha portato all’acquisizione nel 2018 di un’azienda americana di stampa 3D: “Servono aziende che abbiano un qualcosa che ci permette di evolvere come sviluppo tecnologico” e di “espandere il portafoglio prodotti”.
 
Leader in Italia, terza nel mondo, l’azienda brianzola deve il suo successo in particolare a Probe Card. Ovvero a una scheda elettronica in grado di testare, come interfaccia prima che vengano utilizzati, i microchip che verranno inseriti in smartphone, tablet o device prodotti dai colossi mondiali dell’higth tech.
 
Nel 1995, in pensione dopo una carriera alla STMicroelectronics, dove era diventato responsabile qualità, l'ing. Crippa, non sta certo con le mani in mano, anzi, nel suo garage ha montato una fresa, una saldatrice e un forno e ha cominciato a produrre schede elettroniche.....
 
mariotto fai prima a linkare il sito web aziendale.....:)
 
mariotto fai prima a linkare il sito web aziendale.....:)

:D Comunque tonica anche oggi. A un pelo dal bucare gli 8 euro. Impressionante, col MIB che sbraga due punti e mezzo adesso. Qualcuno sta di sicuro accumulando, ogni tanto passano ordini da 10000 pezzi, che fanno fare al titolo voli pazzeschi, con una lettera così sottile.
 
Il mercato dei microchip è fondamentale nell’era della trasformazione tecnologica. È entrato anche nel discorso geopolitico, presente subito nelle sanzioni imposte dagli Usa alla Russia dopo l’invasione dell’Ucraina.
 
Ho seguito il suo book ieri per una mezz’ora: crescita continua, in una delle giornate più critiche.
Mi chiedo cosa avrebbe fatto col cielo sereno. Titolo sicuramente da attenzionare.

Chissà cosa bolla in pentola
 
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