Gli sconti fiscali sono un vantaggio quando c'è un...guadagno a cui applicarli !
Definirli così già oggi, equivale ad avere la certezza che tra 5 anni (un'eternità) si sarà in guadagno.
E allora non sorprende che si possa essere tentati dal liquidare investimenti già ORA in guadagno a doppia cifra (l'uovo oggi) - e che tali restano anche pagandoci le tasse - piuttosto che attendere una gallina domani abbastanza aleatoria, quando magari si sarà esentati dalle tasse su un guadagno nel frattempo sfumato.
I Pir dopotutto non obbligano a tenere un titolo, anzi, se non appunto per il vantaggio fiscale.
Oltretutto il discorso vale ancor più per l'AIM considerato che mentre finora le quotazioni hanno beneficiato dello squilibrio dalla parte della domanda (c'erano troppo pochi titoli su cui riversare denaro, creando così un effetto rarità), se è vero che nei prossimi anni si riverseranno su Piazza Affari un'infinità di nuove società a quotarsi, si può immaginare (e temere) che possa verificarsi l'effetto opposto, cioè una diluizione della domanda su molta più "offerta". E magari molti ragionano già adesso anche in funzione di questo.