da milanofinanza
Irlanda, aste Bill 5/7 saranno antipasto Bond in 2013
L'Irlanda dà prova di essere il Paese più virtuoso tra quelli sottoposti agli aiuti internazionali, annunciando senza ritardi, l'inizio del ritorno sul mercato con un'asta di Bill giovedì prossimo. Dopodomani l'Agenzia del debito irlandese (Ntma) tornerà in attività sul mercato primario per la prima volta da settembre 2010 con l'emissione di 500 milioni di euro di titoli a 3 mesi. Il numero uno della Ntma, in una nota che ha seguito l'annuncio, ha affermato che "la ripresa delle aste di Bill
segue un intenso impegno con investitori sia domestici che stranieri durante gli ultimi 18 mesi e segna un importante primo passo nella fase di riaccesso ai mercati dei capitali".
Il pieno ritorno di Dublino sui mercati è previsto per metà 2013 e, a detta di Dimitris Drakopoulos, economista di Nomura, il Paese è "sulla giusta strada" per centrare l'obiettivo. L'esperto ha confermato che il governo irlandese "è in linea con i target" concordati con la Troika e sta "chiaramente" registrando i maggiori progressi rispetto a Grecia e Portogallo, rispetto ai quali "non ha gli stessi problemi di competitività".
L'Irlanda ha ricevuto 85 miliardi di euro dalla Troika nel novembre 2010, dei quali 35 miliardi per il settore bancario. Gli istituti di credito irlandesi avevano infatti subito gravi perdite a causa dello scoppio della bolla immobiliare e del successivo default dei mutui. L'Irlanda si è distinta nel corso della crisi dagli altri Paesi periferici ed è riuscita a ridurre il deficit/Pil dal 31,2% nel 2010. Per quest'anno il target concordato con i creditori internazionali è la riduzione del deficit di bilancio dal 9,4% del Pil del 2011 all'8,6%.
A un anno e mezzo dal salvataggio, l'annuncio del ritorno sul mercato primario costituisce un buon segnale per Dublino. Secondo un fixed income strategist di una banca italiana contattato da MF-DowJones, si tratta di "un passo in avanti verso una miglioramento delle condizioni del Paese".
L'emissione di titoli a breve scadenza era giá prevista come passo introduttivo verso il pieno rientro sul mercato bond, ma le tempistiche sono particolarmente propizie. L'Irlanda sta infatti registrando un forte rally dalla conclusione positiva del vertice europeo della settimana scorsa. Richard McGuire, fixed-income strategist di Rabobank, ha sottolineato che i bond irlandesi sono stati quelli che "hanno beneficiato di più dalla decisione di permettere una ricapitalizzazione diretta delle banche da parte dell'Esm, una decisione che potrebbe anche essere retroattiva" e favorire Dublino. Inoltre anche l'acquisto di bond sul secondario attraverso l'Esm "sostiene il Paese, perchè facilita o assicura che torni pienamente sul mercato nel 2013", aggiunge l'esperto.
Sia il governatore della Banca centrale irlandese, Patrick Honohan, che il vice primo ministro, Eamon Gilmore, nei giorni scorsi hanno espresso apprezzamento nei confronti delle decisioni prese a Bruxelles. "La separazione del debito delle banche dagli Stati è un grande cambiamento di politica" e aiuterà Dublino a ridurre il peso del debito, ha osservato
Gilmore. La ricapitalizzazione diretta del sistema bancario, se attivata retroattivamente, rafforzerebbe la probabilità che il Paese riesca a tornare sul mercato allo scadere del pacchetto nel 2013.
I rendimenti sul mercato secondario per il bond irlandese al 2020, il titolo a scadenza più lunga, sono scesi di 5 pb al 6,17% dopo l'annuncio del Tesoro.
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