chiro60
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Resto basito dall'incredibile somiglianza di Beuys con Teo Teocoli
Io mi sono sempre chiesto perché si vestiva da esploratore, coi tasconi e cappello
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Resto basito dall'incredibile somiglianza di Beuys con Teo Teocoli
Io mi sono sempre chiesto perché si vestiva da esploratore, coi tasconi e cappello
Diciamo che non è stato particolarmente coerente, nelle opere e nelle proposte. Nulla di ciò che lui fa segue proposte di R.Steiner, ma questo non significherebbe proprio nulla di nulla. Il punto è che le opere contraddicono i presupposti. E' vero che erano anni in cui le distinzioni tra arte e vita cadevano come birilli. A qualche happening ho partecipato anch'io, un paio li ho persino organizzati. Però altro è il rimescolamento dei presupposti estetici, legato ai tempi, che ci può stare come momento di crescita. Altro è lo spacciare come prodotto artistico, in realtà come feticcio (questo è il punto) tutto quanto abbia partecipato a tale ripensamento.
L'aspetto "feticcio" dell'arte è legato alle sue origini più antiche. Anche in Steiner abbiamo un riunirsi degli aspetti religiosi e scientifici con quelli artistici, ma attraverso una evoluzione, una metamorfosi che produca oggetti favorevoli alla vita. Il feticcio è invece un'autorità morta, anzi, l'autorità della morte stessa.
Anche la cura della biografia è un momento essenziale nella vita di chi si avvicina all'antroposofia. Però ciò significa scoprirne il senso per la propria evoluzione, facendo ordine in sé stessi, ciò che proprio non mi sembra si possa dire di B.: l'esporre come arte feticci legati al tempo nella loro caducità non ha molto a che spartire con il pensiero vivente che dovrebbe rivitalizzare l'arte ecc. Ha molti rapporti, invece, con il culto della morte e l'uso di questo culto per creare soggezione. Caso estremo il Nazismo, o l'Isis e simili (solo esempi, a me non importa se B. fu nazi o no).
Imagination, Inspiration, Intuition | NGV
Rudolf Steiner’s writings on politics, economics and intellectual freedom exerted an impact upon Beuys. In particular, Beuys’ theory of ‘social sculpture’ reflects the influence of Steiner in its insistence that creativity should be applied to all aspects of human endeavour. Building upon Steiner’s concept of ‘denkbilder’ or ‘thought drawings’, Beuys used chalk on board to communicate to his audience the basic principles of social sculpture – freedom, direct democracy and sustainable economic forms. Concerned with the intersection of art and politics, education and the development of the individual, this is an exhibition that will appeal to a wide range of people; from the general public, to those interested in German culture or Anthroposophy.
L'opera delle 7000 quercie mi pare in linea col tuo pensiero.
Ma che strano luogo il Forum
Uno si mette a trattare di Beuys, si ritrova un paio di estimatori
qualche disfattista
e tanti indifferenti
Poi ci si accorge che qui
Artfacts.Net - the international gallery guide for modern, contemporary and emerging art
è soltanto al quarto posto…
1. Andy Warhol
2. Pablo Picasso
3. Bruce Nauman
4. Joseph Beuys
5. Gerhard Richter
Proprio uno strano luogo, eh?
Mah ...
stessa cosa accadde per Gilbert & George
http://www.finanzaonline.com/forum/44648815-post475.html
ed anche qui fui seppellito:
http://www.finanzaonline.com/forum/investimenti-arte-e-collezionismo/1705062-gilbert-george.html
vabbè,
forse meglio tornare su Griffa, Pinelli, Marchegiani ed altro
dopo le le acque ci calmano
io ritorno
Joseph Beuys
Block Beuys Room 1
VG Bild-Kunst Bonn 2014
dopo le le acque si calmano
io ritorno
Joseph Beuys
Block Beuys Room 1
VG Bild-Kunst Bonn 2014
O cavolo
non mi ricordavo di tutto ciò
Un enigma,
per me Beuys e', e rimane, un enigma.
Mi vien quasi timore scrivere su di lui,
eppure stranamente solo 10 minuti fa ero nel letto convinto che morfeo stesse per abbracciarmi, quando vai a spiegare come sia possibile me lo vedo con il suo cappello a giocare con un cane che poi mi sa che è il suo coyote.
Sogno o incubo?
Non lo so!
Di sicuro non è certo un bel vedere e c'e' molto di meglio da sognare, e infatti adesso son sveglio qui sul divano a scrivere di lui. Ahimè penso proprio che l'insonnia questa notte prenderà il sopravvento.
Se si cerca un Artista lontano dalla mercificazione, di cui tanto parliamo qui sul FOL, forse lui e' l'esempio più estremo e cristallino.
Ho letto penso abbastanza su di lui, ma mai trovato qualcuno che ne parlasse apertamente. Non scritti ma parole.
Di opere, e parlo di quelle significative, mi par di ricordare di averne vista solo una al Beaubourg; quella con il pianoforte nella stanza rivestita di feltro.
Ed anche li una strana sensazione di straniamento.
Insomma, sarà per quello strano mix tra i suoi studi antroposofici, l'alternanza tra la passione di vivere nella (e con) la natura e la nevrosi della morte, e non ultimo il rifiuto di spiegare le sue opere, che fanno per me di Beuys un enigma irrisolto che, come questa notte, non nascondo a volte mi inquieta.
Ma stanotte non potevo come tante altre volte sognare Lucio che taglia una tela e quel raggio di luce che arriva senza preavviso e ti acceca? Nella sua grandezza artistica in fin dei conti almeno lui ci ha lasciato un messaggio chiaro e semplice: guardare e vedere oltre.
No! Stanotte mi e' toccato l'aviatore e quel "dialogo" con le sue opere che ancora non c'e'. Eppure penso non mi manchi la capacità creativa che lui stesso invocava.
Vai a sapere dov'e' la soluzione all'enigma. Pazienza, prima o poi spero arrivera'. Tanto penso di aver capito che cercarla non serve.
Aspettando,
mi rifugio anche stanotte in questo scritto che ogni tanto recupero dal web e rileggo con l'augurio che guardando le sue opere parta quel dialogo da Beuys stesso atteso e invocato e ci veda finalmente qualcosa di diverso e creativo che altri non debbano spiegarmi.
Abbiate pazienza ma, come ho già scritto altre volte, per me questi sono "appunti di viaggio" e non ho altri luoghi dove custodirli.
Notte FOL
Un enigma,
per me Beuys e', e rimane, un enigma.
Mi vien quasi timore scrivere su di lui,
eppure stranamente solo 10 minuti fa ero nel letto convinto che morfeo stesse per abbracciarmi, quando vai a spiegare come sia possibile me lo vedo con il suo cappello a giocare con un cane che poi mi sa che è il suo coyote.
Sogno o incubo?
Non lo so!
Di sicuro non è certo un bel vedere e c'e' molto di meglio da sognare, e infatti adesso son sveglio qui sul divano a scrivere di lui. Ahimè penso proprio che l'insonnia questa notte prenderà il sopravvento.
Se si cerca un Artista lontano dalla mercificazione, di cui tanto parliamo qui sul FOL, forse lui e' l'esempio più estremo e cristallino.
Ho letto penso abbastanza su di lui, ma mai trovato qualcuno che ne parlasse apertamente. Non scritti ma parole.
Di opere, e parlo di quelle significative, mi par di ricordare di averne vista solo una al Beaubourg; quella con il pianoforte nella stanza rivestita di feltro.
Ed anche li una strana sensazione di straniamento.
Insomma, sarà per quello strano mix tra i suoi studi antroposofici, l'alternanza tra la passione di vivere nella (e con) la natura e la nevrosi della morte, e non ultimo il rifiuto di spiegare le sue opere, che fanno per me di Beuys un enigma irrisolto che, come questa notte, non nascondo a volte mi inquieta.
Ma stanotte non potevo come tante altre volte sognare Lucio che taglia una tela e quel raggio di luce che arriva senza preavviso e ti acceca? Nella sua grandezza artistica in fin dei conti almeno lui ci ha lasciato un messaggio chiaro e semplice: guardare e vedere oltre.
No! Stanotte mi e' toccato l'aviatore e quel "dialogo" con le sue opere che ancora non c'e'. Eppure penso non mi manchi la capacità creativa che lui stesso invocava.
Vai a sapere dov'e' la soluzione all'enigma. Pazienza, prima o poi spero arrivera'. Tanto penso di aver capito che cercarla non serve.
Aspettando,
mi rifugio anche stanotte in questo scritto che ogni tanto recupero dal web e rileggo con l'augurio che guardando le sue opere parta quel dialogo da Beuys stesso atteso e invocato e ci veda finalmente qualcosa di diverso e creativo che altri non debbano spiegarmi.
Abbiate pazienza ma, come ho già scritto altre volte, per me questi sono "appunti di viaggio" e non ho altri luoghi dove custodirli.
Notte FOL
Un enigma,
per me Beuys e', e rimane, un enigma.
Mi vien quasi timore scrivere su di lui,
eppure stranamente solo 10 minuti fa ero nel letto convinto che morfeo stesse per abbracciarmi, quando vai a spiegare come sia possibile me lo vedo con il suo cappello a giocare con un cane che poi mi sa che è il suo coyote.
Sogno o incubo?
Non lo so!
Di sicuro non è certo un bel vedere e c'e' molto di meglio da sognare, e infatti adesso son sveglio qui sul divano a scrivere di lui. Ahimè penso proprio che l'insonnia questa notte prenderà il sopravvento.
Se si cerca un Artista lontano dalla mercificazione, di cui tanto parliamo qui sul FOL, forse lui e' l'esempio più estremo e cristallino.
Ho letto penso abbastanza su di lui, ma mai trovato qualcuno che ne parlasse apertamente. Non scritti ma parole.
Di opere, e parlo di quelle significative, mi par di ricordare di averne vista solo una al Beaubourg; quella con il pianoforte nella stanza rivestita di feltro.
Ed anche li una strana sensazione di straniamento.
Insomma, sarà per quello strano mix tra i suoi studi antroposofici, l'alternanza tra la passione di vivere nella (e con) la natura e la nevrosi della morte, e non ultimo il rifiuto di spiegare le sue opere, che fanno per me di Beuys un enigma irrisolto che, come questa notte, non nascondo a volte mi inquieta.
Ma stanotte non potevo come tante altre volte sognare Lucio che taglia una tela e quel raggio di luce che arriva senza preavviso e ti acceca? Nella sua grandezza artistica in fin dei conti almeno lui ci ha lasciato un messaggio chiaro e semplice: guardare e vedere oltre.
No! Stanotte mi e' toccato l'aviatore e quel "dialogo" con le sue opere che ancora non c'e'. Eppure penso non mi manchi la capacità creativa che lui stesso invocava.
Vai a sapere dov'e' la soluzione all'enigma. Pazienza, prima o poi spero arrivera'. Tanto penso di aver capito che cercarla non serve.
Aspettando,
mi rifugio anche stanotte in questo scritto che ogni tanto recupero dal web e rileggo con l'augurio che guardando le sue opere parta quel dialogo da Beuys stesso atteso e invocato e ci veda finalmente qualcosa di diverso e creativo che altri non debbano spiegarmi.
Abbiate pazienza ma, come ho già scritto altre volte, per me questi sono "appunti di viaggio" e non ho altri luoghi dove custodirli.
Notte FOL