Joseph Beuys

Io mi sono sempre chiesto perché si vestiva da esploratore, coi tasconi e cappello

Forse per alimentare il mito.

Secondo la biografia scritta da Hans-Peter Riegel durante la guerra faceva il radiotelegrafista..altro che bombardieri in volo radente.

Quindi niente caduta sulla Crimea..e grasso cosparso..e tartari.

Ma chissà com'è andata.

Tutto questo,ovviamente,non ne inficia la portata storica,ma ne spiega il look:D

Forse!
 
Diciamo che non è stato particolarmente coerente, nelle opere e nelle proposte. Nulla di ciò che lui fa segue proposte di R.Steiner, ma questo non significherebbe proprio nulla di nulla. Il punto è che le opere contraddicono i presupposti. E' vero che erano anni in cui le distinzioni tra arte e vita cadevano come birilli. A qualche happening ho partecipato anch'io, un paio li ho persino organizzati. Però altro è il rimescolamento dei presupposti estetici, legato ai tempi, che ci può stare come momento di crescita. Altro è lo spacciare come prodotto artistico, in realtà come feticcio (questo è il punto) tutto quanto abbia partecipato a tale ripensamento.

L'aspetto "feticcio" dell'arte è legato alle sue origini più antiche. Anche in Steiner abbiamo un riunirsi degli aspetti religiosi e scientifici con quelli artistici, ma attraverso una evoluzione, una metamorfosi che produca oggetti favorevoli alla vita. Il feticcio è invece un'autorità morta, anzi, l'autorità della morte stessa.

Anche la cura della biografia è un momento essenziale nella vita di chi si avvicina all'antroposofia. Però ciò significa scoprirne il senso per la propria evoluzione, facendo ordine in sé stessi, ciò che proprio non mi sembra si possa dire di B.: l'esporre come arte feticci legati al tempo nella loro caducità non ha molto a che spartire con il pensiero vivente che dovrebbe rivitalizzare l'arte ecc. Ha molti rapporti, invece, con il culto della morte e l'uso di questo culto per creare soggezione. Caso estremo il Nazismo, o l'Isis e simili (solo esempi, a me non importa se B. fu nazi o no).

Imagination, Inspiration, Intuition | NGV

Rudolf Steiner’s writings on politics, economics and intellectual freedom exerted an impact upon Beuys. In particular, Beuys’ theory of ‘social sculpture’ reflects the influence of Steiner in its insistence that creativity should be applied to all aspects of human endeavour. Building upon Steiner’s concept of ‘denkbilder’ or ‘thought drawings’, Beuys used chalk on board to communicate to his audience the basic principles of social sculpture – freedom, direct democracy and sustainable economic forms. Concerned with the intersection of art and politics, education and the development of the individual, this is an exhibition that will appeal to a wide range of people; from the general public, to those interested in German culture or Anthroposophy.


L'opera delle 7000 quercie mi pare in linea col tuo pensiero.:yes:
 
Imagination, Inspiration, Intuition | NGV

Rudolf Steiner’s writings on politics, economics and intellectual freedom exerted an impact upon Beuys. In particular, Beuys’ theory of ‘social sculpture’ reflects the influence of Steiner in its insistence that creativity should be applied to all aspects of human endeavour. Building upon Steiner’s concept of ‘denkbilder’ or ‘thought drawings’, Beuys used chalk on board to communicate to his audience the basic principles of social sculpture – freedom, direct democracy and sustainable economic forms. Concerned with the intersection of art and politics, education and the development of the individual, this is an exhibition that will appeal to a wide range of people; from the general public, to those interested in German culture or Anthroposophy.


L'opera delle 7000 quercie mi pare in linea col tuo pensiero.:yes:

Una parziale risposta la trovi qui http://www.finanzaonline.com/forum/...t-larte-che-risana-larte-20.html#post44752056

Il discorso delle 7000 querce confonde biologico con artistico. Nel linkato trovi un po' di chiarimenti - non tutti :p
 
Ma che strano luogo il Forum:mmmm::mmmm:

Uno si mette a trattare di Beuys, si ritrova un paio di estimatori
qualche disfattista
e tanti indifferenti

Poi ci si accorge che qui
Artfacts.Net - the international gallery guide for modern, contemporary and emerging art

è soltanto al quarto posto…:eek:
1. Andy Warhol
2. Pablo Picasso
3. Bruce Nauman
4. Joseph Beuys
5. Gerhard Richter


Proprio uno strano luogo, eh?
Mah ...:mmmm::mmmm::mmmm::mmmm:

stessa cosa accadde per Gilbert & George
http://www.finanzaonline.com/forum/44648815-post475.html

ed anche qui fui seppellito:
http://www.finanzaonline.com/forum/investimenti-arte-e-collezionismo/1705062-gilbert-george.html

vabbè,
forse meglio tornare su Griffa, Pinelli, Marchegiani ed altro:D
 
No dai, indifferenti no. E' come dire che io sono indifferente verso Giacometti perché non ne parlo . Se non ne parlo o scrivo probabilmente sono indifferente solo perché non lo posso comprare! O magari, oltre a non poterlo comprare per ragioni evidenti, nn mi piace particolarmente , ma questo nn vuol dire che non riconosca il suo peso nella storia dell'arte.

Se fai così ti apro 10 3D dal Colosseo alla Grande Muraglia e vediamo che succede :D:D:D
 
grazie caro.

Ma sono convito che se apri un 3D su
Bruce Nauman
ti direbbero che copia Lodola
:rolleyes::rolleyes::rolleyes::rolleyes:
 
come non detto.:D

Dietro questo artista ci sarebbe ciò che vorrei dire
ma non serve...:rolleyes:


Timm Ulrichs
 

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Ma che strano luogo il Forum:mmmm::mmmm:

Uno si mette a trattare di Beuys, si ritrova un paio di estimatori
qualche disfattista
e tanti indifferenti

Poi ci si accorge che qui
Artfacts.Net - the international gallery guide for modern, contemporary and emerging art

è soltanto al quarto posto…:eek:
1. Andy Warhol
2. Pablo Picasso
3. Bruce Nauman
4. Joseph Beuys
5. Gerhard Richter


Proprio uno strano luogo, eh?
Mah ...:mmmm::mmmm::mmmm::mmmm:

stessa cosa accadde per Gilbert & George
http://www.finanzaonline.com/forum/44648815-post475.html

ed anche qui fui seppellito:
http://www.finanzaonline.com/forum/investimenti-arte-e-collezionismo/1705062-gilbert-george.html

vabbè,
forse meglio tornare su Griffa, Pinelli, Marchegiani ed altro:D

:rotfl::rotfl::rotfl:
 
O cavolo

non mi ricordavo di tutto ciò:eek:



:D
 

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dopo le le acque si calmano

io ritorno:o

Joseph Beuys

Block Beuys Room 1
VG Bild-Kunst Bonn 2014
 

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dopo le le acque ci calmano

io ritorno:o

Joseph Beuys

Block Beuys Room 1
VG Bild-Kunst Bonn 2014

Ma tu mio caro devi obbligatoriamente esserci sempre:yes:

...per le acque....ma un bel ''chissenefrega'' ci sta proprio.:o
 
Un enigma,
per me Beuys e', e rimane, un enigma.

Mi vien quasi timore scrivere su di lui,
eppure stranamente solo 10 minuti fa ero nel letto convinto che morfeo stesse per abbracciarmi, quando vai a spiegare come sia possibile me lo vedo con il suo cappello a giocare con un cane che poi mi sa che è il suo coyote.

Sogno o incubo?
Non lo so!

Di sicuro non è certo un bel vedere e c'e' molto di meglio da sognare, e infatti adesso son sveglio qui sul divano a scrivere di lui. Ahimè penso proprio che l'insonnia questa notte prenderà il sopravvento.

Se si cerca un Artista lontano dalla mercificazione, di cui tanto parliamo qui sul FOL, forse lui e' l'esempio più estremo e cristallino.

Ho letto penso abbastanza su di lui, ma mai trovato qualcuno che ne parlasse apertamente. Non scritti ma parole.

Di opere, e parlo di quelle significative, mi par di ricordare di averne vista solo una al Beaubourg; quella con il pianoforte nella stanza rivestita di feltro.
Ed anche li una strana sensazione di straniamento.

Insomma, sarà per quello strano mix tra i suoi studi antroposofici, l'alternanza tra la passione di vivere nella (e con) la natura e la nevrosi della morte, e non ultimo il rifiuto di spiegare le sue opere, che fanno per me di Beuys un enigma irrisolto che, come questa notte, non nascondo a volte mi inquieta.

Ma stanotte non potevo come tante altre volte sognare Lucio che taglia una tela e quel raggio di luce che arriva senza preavviso e ti acceca? Nella sua grandezza artistica in fin dei conti almeno lui ci ha lasciato un messaggio chiaro e semplice: guardare e vedere oltre.

No! Stanotte mi e' toccato l'aviatore e quel "dialogo" con le sue opere che ancora non c'e'. Eppure penso non mi manchi la capacità creativa che lui stesso invocava.

Vai a sapere dov'e' la soluzione all'enigma. Pazienza, prima o poi spero arrivera'. Tanto penso di aver capito che cercarla non serve.

Aspettando,
mi rifugio anche stanotte in questo scritto che ogni tanto recupero dal web e rileggo con l'augurio che guardando le sue opere parta quel dialogo da Beuys stesso atteso e invocato e ci veda finalmente qualcosa di diverso e creativo che altri non debbano spiegarmi.

Abbiate pazienza ma, come ho già scritto altre volte, per me questi sono "appunti di viaggio" e non ho altri luoghi dove custodirli.

Notte FOL

Caro Cris,
mi è piaciuto il tuo post perchè dovrebbe far riflettere molte persone OK!

Beuys non nasce come artista, inteso nel senso che tutti conosciamo.
I suoi personali studi antroposofici e le ricerche, anche coinvolgendo se stesso fisicamente, lo hanno portato sempre di più all'avvicinamento di quel tipo di arte non comune. Da qui qualcuno si è mosso e diventa artista.

Lucrezia De Domizio Durini, personaggio atipico del sistema dell'arte contemporanea, insieme al marito, era particolarmente legata Beuys. Molto amica, lo ha seguito e sostenuto per molto tempo, fino alla morte.

Capisco che sia difficile da seguire e capire, non è facile anche per chi pensa di capirci qualcosa. Si avvicinano di più le persone che conoscono ciò che Beuys seguiva.

Spero di averti un po aiutato.
Sogni d'oro ;)
 
Un enigma,
per me Beuys e', e rimane, un enigma.

Mi vien quasi timore scrivere su di lui,
eppure stranamente solo 10 minuti fa ero nel letto convinto che morfeo stesse per abbracciarmi, quando vai a spiegare come sia possibile me lo vedo con il suo cappello a giocare con un cane che poi mi sa che è il suo coyote.

Sogno o incubo?
Non lo so!

Di sicuro non è certo un bel vedere e c'e' molto di meglio da sognare, e infatti adesso son sveglio qui sul divano a scrivere di lui. Ahimè penso proprio che l'insonnia questa notte prenderà il sopravvento.

Se si cerca un Artista lontano dalla mercificazione, di cui tanto parliamo qui sul FOL, forse lui e' l'esempio più estremo e cristallino.

Ho letto penso abbastanza su di lui, ma mai trovato qualcuno che ne parlasse apertamente. Non scritti ma parole.

Di opere, e parlo di quelle significative, mi par di ricordare di averne vista solo una al Beaubourg; quella con il pianoforte nella stanza rivestita di feltro.
Ed anche li una strana sensazione di straniamento.

Insomma, sarà per quello strano mix tra i suoi studi antroposofici, l'alternanza tra la passione di vivere nella (e con) la natura e la nevrosi della morte, e non ultimo il rifiuto di spiegare le sue opere, che fanno per me di Beuys un enigma irrisolto che, come questa notte, non nascondo a volte mi inquieta.

Ma stanotte non potevo come tante altre volte sognare Lucio che taglia una tela e quel raggio di luce che arriva senza preavviso e ti acceca? Nella sua grandezza artistica in fin dei conti almeno lui ci ha lasciato un messaggio chiaro e semplice: guardare e vedere oltre.

No! Stanotte mi e' toccato l'aviatore e quel "dialogo" con le sue opere che ancora non c'e'. Eppure penso non mi manchi la capacità creativa che lui stesso invocava.

Vai a sapere dov'e' la soluzione all'enigma. Pazienza, prima o poi spero arrivera'. Tanto penso di aver capito che cercarla non serve.

Aspettando,
mi rifugio anche stanotte in questo scritto che ogni tanto recupero dal web e rileggo con l'augurio che guardando le sue opere parta quel dialogo da Beuys stesso atteso e invocato e ci veda finalmente qualcosa di diverso e creativo che altri non debbano spiegarmi.

Abbiate pazienza ma, come ho già scritto altre volte, per me questi sono "appunti di viaggio" e non ho altri luoghi dove custodirli.

Notte FOL

Gran bel post Cris :bow:

Io l'impressione che ricavo ad una prima visione superficiale è quella di un uomo torturato tra passato e presente, senza la forza di guardare al domani.
Forse ha pesato una incapacità o impossibilità di mondare se stesso di un passato pesante.
La performance statunitense imprime l'immagine di una ricerca sciamanica del passato: il rifiuto di toccare il suolo americano facendosi trasportare in una ambulanza; la vicinanza col coyote, simbolo di una America precedente.
Le immagini delle sue opere ambientali rafforzano l'impressione di un tentativo di superare e razionalizzare la morte: oggetti che sembrano bare, oggetti che sembrano fantasmi, oggetti che sembrano scheletri della realtà.
In parte tutto ciò rappresenta testimonianza di un passato doloroso vissuto in prima persona, più vicino al carnefice che alla vittima, dal quale si desidera separarsi, forse emendarsi.
Concordo con Gino che in questo non vi è somiglianza intellettuale con Steiner, non so se in una fase successiva la sua ricerca interiore abbia magari trovato altri sbocchi che in queste opere non si vedono.
 
Ogni uomo è un’artista.

In questa celebre massima è raccolto tutto l'universo di Beuys, una delle figure più emblematiche, misteriose ed affascinanti di tutto il Novecento.

Probabilmente il suo essere ''inafferrabile'' è legato al concetto di precarietà della vita: Beuys è una delle figure del contesto culturale più sensibili in assoluto.
In lui è vivo, in maniera permanente, quel cambiamento storico-culturale generato dagli eventi storici del Novecento e non solo: sono stati dei cambiamenti che hanno portato l'intellettuale ad una crisi interiore, la quale, risulta essere, allo stesso tempo, lo stimolo attraverso il quale bisogna trovare un punto di partenza verso un ''nuovo futuro''.

Beuys ha trovato questo punto di partenza nello ''sciamanesimo'', cercando, quindi prima, di trovare un rapporto con la natura: si tratta di un approccio sociologico e psicologico generato, dunque, dalla voglia e dalla pretesa da parte di Beuys, di trovare una valvola di sfogo, un punto di partenza dal quale l'uomo cerca di rapportarsi con il mondo tutto cercando di migliorare il futuro ma allo stesso tempo vivendo con la ''coscienza reale del passato''.

Il presente è soltanto, quindi, il punto medio tra una realtà che è stata vissuta e una realtà che ''sto iniziando a vivere''.
 
Un enigma,
per me Beuys e', e rimane, un enigma.

Mi vien quasi timore scrivere su di lui,
eppure stranamente solo 10 minuti fa ero nel letto convinto che morfeo stesse per abbracciarmi, quando vai a spiegare come sia possibile me lo vedo con il suo cappello a giocare con un cane che poi mi sa che è il suo coyote.

Sogno o incubo?
Non lo so!

Di sicuro non è certo un bel vedere e c'e' molto di meglio da sognare, e infatti adesso son sveglio qui sul divano a scrivere di lui. Ahimè penso proprio che l'insonnia questa notte prenderà il sopravvento.

Se si cerca un Artista lontano dalla mercificazione, di cui tanto parliamo qui sul FOL, forse lui e' l'esempio più estremo e cristallino.

Ho letto penso abbastanza su di lui, ma mai trovato qualcuno che ne parlasse apertamente. Non scritti ma parole.

Di opere, e parlo di quelle significative, mi par di ricordare di averne vista solo una al Beaubourg; quella con il pianoforte nella stanza rivestita di feltro.
Ed anche li una strana sensazione di straniamento.

Insomma, sarà per quello strano mix tra i suoi studi antroposofici, l'alternanza tra la passione di vivere nella (e con) la natura e la nevrosi della morte, e non ultimo il rifiuto di spiegare le sue opere, che fanno per me di Beuys un enigma irrisolto che, come questa notte, non nascondo a volte mi inquieta.

Ma stanotte non potevo come tante altre volte sognare Lucio che taglia una tela e quel raggio di luce che arriva senza preavviso e ti acceca? Nella sua grandezza artistica in fin dei conti almeno lui ci ha lasciato un messaggio chiaro e semplice: guardare e vedere oltre.

No! Stanotte mi e' toccato l'aviatore e quel "dialogo" con le sue opere che ancora non c'e'. Eppure penso non mi manchi la capacità creativa che lui stesso invocava.

Vai a sapere dov'e' la soluzione all'enigma. Pazienza, prima o poi spero arrivera'. Tanto penso di aver capito che cercarla non serve.

Aspettando,
mi rifugio anche stanotte in questo scritto che ogni tanto recupero dal web e rileggo con l'augurio che guardando le sue opere parta quel dialogo da Beuys stesso atteso e invocato e ci veda finalmente qualcosa di diverso e creativo che altri non debbano spiegarmi.

Abbiate pazienza ma, come ho già scritto altre volte, per me questi sono "appunti di viaggio" e non ho altri luoghi dove custodirli.

Notte FOL

:clap:
 
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