ma la juve nemmeno dovrebbe mandarli i propri giocatori nella nazionale italiana per quella che è la stima riservata dagli altri club italiani.... poi ovvio che non può farlo ma se si potesse dovrebbe farlo (non mandare i propri giocatori in nazionale)...
quando magari le altre squadre smetteranno di fare il teatro per avere visibilità e sfruttare la juve, quando la affrontano, allora magari cambierà il discorso...
vedi per esempio la contestata espulsione di baschirotto del lecce in monza lecce ieri.... d'aversa l'allenatore del lecce ha fatto notare l'episodio con compostezza educazione e senza insestire troppo....senza gesti eclatanti, senza far teatro
E peraltro nessuno se lo inqula... niente titoloni oggi... fosse successo alla juve (lo stesso episodio del monza contro una qualsiasi squadra) , cagnara e teatro a tutto spiano (per avere visibilità e titoloni sui giornali il giorno dopo,)....
Purtroppo quello di cui parli, va detto, è il frutto di decenni di dominazione silenziosa e incontrastata di questo tipo un po’ oppressiva e prepotente da parte soprattutto della Juventus, perché non gliene fregava niente a nessuno e il fenomeno per poca risonanza rimaneva circoscritto all’ambiente che allora era molto meno importante e diffuso. Adesso che girano miliardi e ci sono i social è diventato un fenomeno capillare dove tutti possono parlare e quindi alzano ,a testa pure quelli che dopo la partita mandavano giu e basta.
io mica mi meraviglio. Considero del tutto naturale che il cittadino juventino sia più importante del cittadino leccese o laziale. Per una questione di numeri. Se la meta‘ dei tifosi di calcio è juventina significa che anche la metà dei giudici, degli arbitri, dei giocatori, degli allenatori, dei dirigenti, degli imprenditori, dei giornalisti, sono juventini. Il resto viene a ruota.
Trivi del tutto fuori luogo anche solamente pensare che le altre squadre sfruttino la juve per avere visibilità.
Purtroppo non mi trovi d’accordo. E le parole di Agnelli contro Dino Viola peraltro uomo del nord, sono lo specchio di questa situazione. Quando a Torino in tribuna d’onore Viola venne preso a calci e sputi, Agnelli lo consolo‘ e si scusò da perfetto padrone di casa, ma poi aggiunse…..” a Roma avete il sole, il caldo, il mare e il tempo bello, avete il Papa…il calcio lasciatelo a noi del nord…”