No ma vi prego... il testo del catalogo di Cappello è un capolavoro
Va di diritto nella top ten delle super*****le dei critici. Sentite cosa scrive il geniale CARLO BELLOLI:
...Nella primavera del 1960 cappello aveva dunque cominciato a sottrarsi a quell'espressionismo gnomico della natura e delle sue forze ancestrali così da non più accettare l'aspetto ilozoico della plasticità per la ricerca di quello eidozoico dello spazio formato...
...quasi un immaterialismo berkeliano...
...misurazione dello spazio attraverso il ritmo estratto da l'energia interna della massa indagata, non grafia ipnagogica alzata su piedestallo...
...la scelta di nuovi materiali non è per cappello epifenomeno delle nuove forme cercate; spesso ne determina invece la nascita e ne condiziona la spiritualità pur sostanziandosi in epigenesi della convertibilità del rapporto materiale-forma...
ecc ecc ecc
MITO ASSOLUTO