La balla dell'emergenza femminicidio

  • Ecco la 67° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Nell’ultima settimana borsistica, i principali indici globali hanno messo a segno performance positive. In assenza di dati macro di rilievo, gli operatori si sono focalizzati sugli utili societari e sulle banche centrali. La stagione delle trimestrali è infatti entrata nel vivo in Europa e a Piazza Affari con oltre la metà dei 40 titoli che compongono il Ftse Mib ad alzare il velo sui conti. Per quanto riguarda le banche centrali, la Reserve Bank of Australia ha lasciato i tassi di interesse invariati, come previsto. Anche la Bank of England ha lasciato fermi i tassi, con due voti a favore di un taglio immediato sui nove totali. La Riksbank svedese ha invece tagliato i tassi per la prima volta in otto anni, riducendo il costo del denaro di 25 punti base al 3,75%, evidenziando la divergenza dell’Europa dalla linea dura della Fed. Per continuare a leggere visita il link

:Dcontaci e conta anche quanti piatti ci faran lavare:D:D

Quando vieni sai ... mi mandi MP, ci mettiamo d'accordo e ti porto dove vuoi ... anche all'Acquario, basta che non voti Monti! ... diversamente, menti! :D
 
Quando vieni sai ... mi mandi MP, ci mettiamo d'accordo e ti porto dove vuoi ... anche all'Acquario, basta che non voti Monti! ... diversamente, menti! :D

l'acquario l'ho visto appena nato e l'anno scorso
per il voto sono ormai deciso tanto .... che te lo dico a fà
te me devi portà dove si mangi la cima la focaccia la frittura le troffie
per il resto poi vediamo in loco a pancia piena:D
ps dopo aver regolarmente pagato le tasse comincia ad autassati bene
prevedo anche un dopocena:D
 
l'acquario l'ho visto appena nato e l'anno scorso
per il voto sono ormai deciso tanto .... che te lo dico a fà
te me devi portà dove si mangi la cima la focaccia la frittura le troffie
per il resto poi vediamo in loco a pancia piena:D
ps dopo aver regolarmente pagato le tasse comincia ad autassati bene
prevedo anche un dopocena:D

Le spese voluttuarie sono tutte a carico tuo, Funditus!

Eccheccazz ... io ti auguro di passare indenne il 2013 e tu mi vuoi rovinare! :angry:

P.S. se non mi speculano sul grano, 2 hg de fugassetta sono tuoi! ... anzi, ti porto a Recco e ci esce pure il formaggio! ;)

Davvero, con piacere ... abbiamo pure un paio di amici da chiamare! ... senza tette! :wall: :wall: :wall: :D
 
Non ho trovato il questionario, ma quest'articolo che fa emergere come 1 donna su 3 ha subito violenza


Analizzando con cura il questionario somministrato dall’ISTAT, viene però da chiedersi se detto questionario non sia stato elaborato con il preciso obiettivo di far emergere dati numericamente impressionanti, sui quali costruire un allarme sociale.

Il questionario è stato studiato in collaborazione con le operatrici dei centri antiviolenza[1], per cui era difficile immaginare che ne sarebbero potuti uscire dati non faziosi. L’impatto sull’opinione pubblica, infatti, è generato dal dato conclusivo – 7.000.000 di vittime – senza approfondire da cosa scaturisca questo dato.
Oltre ai quesiti su violenza fisica (7 domande) e sessuale (8 domande).), il questionario ISTAT lascia uno spazio ben maggiore alla violenza psicologica (24 domande).

Alcuni dei quesiti, però, sembrano finalizzati a raccogliere un numero enorme di risposte positive, descrivendo normali episodi di conversazione sicuramente accaduti a chiunque, che risulta difficile configurare come “violenza alle donne”. Ad esempio:

- l’ha mai criticata per il suo aspetto ?

- per come si veste o si pettina ?

- per come cucina ?

- controlla come e quanto spende ?

Ai fini statistici non c’è differenza fra un atteggiamento aggressivo e denigratorio ed un consiglio pacato, collaborativo, spesso indispensabile, a volte anche migliorativo.

“cucini da schifo, ti ammazzo di botte se non fai un arrosto decente” è sicuramente violenza, ma lo diventa anche “cara, oggi il risotto non è venuto bene come la volta scorsa”…..

Oppure: “con quei capelli sembri una *******, ti spacco la faccia se non li tagli” è sicuramente violenza, ma lo diventa anche “questo taglio non ti dona, magari fra due giorni mi abituerò, ma ti preferivo con la pettinatura precedente”.
Oppure ancora: “non ti do una lira, se vuoi i soldi per la profumeria vai a prostituirti” è sicuramente violenza, ma lo diventa anche “non ce la facciamo, mettiamo via i soldi per il mutuo, purtroppo questo mese niente palestra per me e parrucchiere per te”.

L’intervistata risponde affermativamente, quindi le intervistatrici possono spuntare la voce “violenza”, senza che l’intervistata lo sappia.

Infatti la domanda non comporta le diciture esplicite “aggressività, violenza, umiliazione”; si limita a chiedere se un episodio è accaduto, poi è l’intervistatrice che lo configura come violento anche se l’ignara intervistata non lo percepisce affatto come tale.

L’ISTAT, infatti, per giustificare l’equivoco sul quale è costruito il questionario, ammette che le intervistate spesso non hanno la percezione di aver subito violenza. A tale scopo aggiunge alle note metodologiche questa dicitura: Le domande tendono a descrivere episodi, esempi, eventi di vittimizzazione in cui l’intervistata si può riconoscere. La scelta metodologica condivisa anche nelle ricerche condotte a livello internazionale è stata dunque quella di non parlare di “violenza fisica” o “violenza sessuale”, ma di descrivere concretamente atti e/o comportamenti in modo di rendere più facile alle donne aprirsi.

Il dettaglio e la minuziosità con cui si chiede alle donne se hanno subito violenza [2], presentando loro diverse possibili situazioni, luoghi e autori della violenza, rappresenta una scelta strategica per aiutare le vittime a ricordare eventi subiti anche molto indietro nel tempo e diminuire in tal modo una possibile sottostima del fenomeno. Sottostima che può essere determinata anche dal fatto che a volte le donne non riescono a riconoscersi come vittime e non hanno maturato una consapevolezza riguardo alle violenze subite, mentre possono più facilmente riconoscere singoli fatti ed episodi effettivamente accaduti.

Presentando il rapporto, poi, l’ISTAT scrive: Le forme di violenza psicologica rilevano le denigrazioni, il controllo dei comportamenti, le strategie di isolamento, le intimidazioni, le limitazioni economiche subite da parte del partner.

Anche frasi innocue come “la frittata oggi è un po’ sciapa”, oppure “ti preferivo senza permanente” vengono classificate come denigrazioni, quindi diventano una forma di violenza alle donne.

Ecco come nascono 7.000.000 di vittime.
LA MAGISTRATURA APRA INCHIESTA SUI DATI ISTAT VIOLENZA DONNE | Comunicazione di Genere

mi sta dicendo l'istat che se io dico il tuo riso è una vera schifezza trattasi di violenza?????????????
 
mi sta dicendo l'istat che se io dico il tuo riso è una vera schifezza trattasi di violenza?????????????

Ora no ... ma, se vuoi, nei prossimi giorni possiamo ragionare su come è possibile comporre arbitrariamente il "paniere" per manipolare il dato ufficiale sull'inflazione. :confused:
 
provo a rispondere...
Stupri in Italia
2003 2744
2004 3734
2005 4020
2006 4513
fortuna che ci sono gli immigrati a tenere alta la bandiera italica dando un trend ascendente alla statistica :D
 
esistono tanti uomini come corona e tante donne come la minetti, così come ci sono uomini buoni che non farebbero male ad una mosca letteralmente fregati (soprattutto materialmente) da donne come la minetti e viceversa donne splendide in tutto e per tutto fregate da uomini come corona...
sapete anche che in Norvegia avevo letto di una denuncia di stupro di un maschio contro una femmina? e vi ricordate che la civilissima Norvegia (toccata con mano) ha partorito andreas breivik? ricordiamoci cmq che "uomini che odiano le donne" è ambientato nell'altrettanto civilissima Svezia... ed anche in Svizzera le statistiche sono a sfavore della donna nonostante nella società siano considerate enormemente + che qui...
si parla tanto di veline/olgettine etc e donne oggetto (diventate tali UTILIZZANDO IL LORO LIBERO ARBITRIO), o di quel prete che avrebbe voglia di scop.are ma non può, vede una bella ragazza in abiti succinti e scrive quelle stron.zate...

l'unica cosa che esiste sul serio è il progressivo ribaltamento dei ruoli tra maschio e femmina soprattutto in famiglia... positivo o negativo? ai posteri l'ardua sentenza... non esiste alcun emergenza femminicidio per il semplice motivo che qui le cosiddette statistiche sono influenzate in parte da fattori emotivi/diversi dalla violenza in sè e per sè così come non esiste gran parte delle cose che i media mainstream ci dicono, c'è stato il periodo degli stupri dei marocchini et similia, il periodo dei suicidi degli imprenditori, il periodo dell'aviaria, della sars... sappiamo che le paghe delle donne sono il 20% in meno degli uomini, in parlamento sono poche rispetto alla media europea... vengono snobbate se diventano mamme sul lavoro etc etc etc...
ricordiamoci anche che molte donne si innamorano dell'uomo cosiddetto "bruto" "rozzo" che però le emoziona ma poi alla fine le picchia e loro rimangono lo stesso innamorate (come anche la famosissima Rihanna), non c'è nulla di logico c'è solo e soltanto tanto darwinismo, è così, non è nè giusto nè sbagliato, è così... possiamo combattere per migliorare, ridurre il + possibile gli abusi/stupri/violenze domestiche ma ci sarà sempre quella che nel mainstream chiamano inutilmente "l'emergenza femminicidio", detta in altre parole la stragrande maggioranza di violenze di un uomo verso la donna, è così da quando è comparso l'uomo, finora l'animale + violento e + stron.zo mai esistito... e temo che sempre sarà...

se poi l'Italia peggiora di anno in anno ed 1 su 3 ha avuto anche tentata violenza (mi sembra tantissimo, ci credo poco), alè, siamo semplicemente dentro il peggioramento di ogni statistica che abbiamo negli ultimi 2 anni, ci abbiamo fatto il callo penso...

ottimo intervento, che condivido...OK!
 
peccato che la quasi totalità delle denunce riguardi familiari o affini :rolleyes:

ritenta, sarai più fortunato

insomma, 1 stupro su 3 è opera di immigrati, e di questi il 75% da rumeni,albanesi e maghrebini.....

se pensi che sono un ventesimo degli italiani, è una bella media......soprattutto perchè non ho mai sentito di rumene o maghrebine stuprate da italiani...

non occultiamo la verità solo perchè il pd appoggia l'immigrazione per scopi economici e per avere salariati a basso costo......
 
mi sta dicendo l'istat che se io dico il tuo riso è una vera schifezza trattasi di violenza?????????????


ti sta dicendo anche che è l'intervistatrice a decidere se sia violenza o meno (c'era un quadratino che l'intervistatrice barrava all'insaputa dell'intervistata)

qui siamo alla follia totale, le donne in italia non hanno diritti, lavoro, contratti, reddito, fra poco non avranno nemmeno la possibilità di studiare (come i maschietti del resto), su questo di studi non ne fanno ma investono milioni per scandagliare le le stronzàte :rolleyes::rolleyes:
 
l'unica cosa che esiste sul serio è il progressivo ribaltamento dei ruoli tra maschio e femmina soprattutto in famiglia... positivo o negativo? ai posteri l'ardua sentenza...

l'unica cosa che esiste sul serio è la drammatica condizione reddituale e lavorativa della donna in italia (ma stiamo pareggiando il conto, nel senso che anche per i maschietti le certezze reddituali e lavorative stanno crollando); poi fammi capire, chi li ha decisi i "ruoli"? se una coppia decide che va bene che la donna lavori e l'uomo faccia le faccende di casa a chi devono rendere conto se non a loro stessi? :mmmm:

in un Paese serio la donna lavora, guadagna e se considera violenza che il compagno/marito le dice che il suo risotto fa schifo prende i bagagli e va a vivere dove le pare; poi se questa cosa le accade anche altre volte magari riflette sul fatto che sarebbe ora di imparare a cucinare il risotto o trovare un uomo che non mangia il risotto, o se crede passa la vita con la valigetta a vagare da una casa all'altra e da un uomo all'altro senza che di ciò si interessi l'ISTAT o su questo mangino finti centri antiviolenza che potrebbero dedicare le loro energie a miglior causa...
 
ti sta dicendo anche che è l'intervistatrice a decidere se sia violenza o meno (c'era un quadratino che l'intervistatrice barrava all'insaputa dell'intervistata)

qui siamo alla follia totale, le donne in italia non hanno diritti, lavoro, contratti, reddito, fra poco non avranno nemmeno la possibilità di studiare (come i maschietti del resto), su questo di studi non ne fanno ma investono milioni per scandagliare le le stronzàte :rolleyes::rolleyes:

yes! concordo.
ma si sa ora siamo flessibili tutti
flessibili in avanti...
 
Ultima modifica:
yes! concordo.
ma si sa ora siamo flessibili tutti
flessibili in avanti...

la flessibilità può anche essere un valore a precise condizioni, in italia siamo alle dimissioni in bianco, ai contratti falsi o impropri, alle partite iva false, al sottopagamento, all'evasione contributiva massiva per quasi tutti i cittadini che si trovano nel contesto produttivo
 
la flessibilità può anche essere un valore a precise condizioni, in italia siamo alle dimissioni in bianco, ai contratti falsi o impropri, alle partite iva false, al sottopagamento, all'evasione contributiva massiva per quasi tutti i cittadini che si trovano nel contesto produttivo

per questo nn mi fido delle parole ... soprattutto in italia poi.
 
l'unica cosa che esiste sul serio è il progressivo ribaltamento dei ruoli tra maschio e femmina soprattutto in famiglia... positivo o negativo? ai posteri l'ardua sentenza... non esiste alcun emergenza femminicidio per il semplice motivo che qui le cosiddette statistiche sono influenzate in parte da fattori emotivi/diversi dalla violenza in sè e per sè così come non esiste gran parte delle cose che i media mainstream ci dicono, c'è stato il periodo degli stupri dei marocchini et similia, il periodo dei suicidi degli imprenditori, il periodo dell'aviaria, della sars... sappiamo che le paghe delle donne sono il 20% in meno degli uomini, in parlamento sono poche rispetto alla media europea... vengono snobbate se diventano mamme sul lavoro etc etc etc...
ricordiamoci anche che molte donne si innamorano dell'uomo cosiddetto "bruto" "rozzo" che però le emoziona ma poi alla fine le picchia e loro rimangono lo stesso innamorate (come anche la famosissima Rihanna), non c'è nulla di logico c'è solo e soltanto tanto darwinismo, è così, non è nè giusto nè sbagliato, è così... possiamo combattere per migliorare, ridurre il + possibile gli abusi/stupri/violenze domestiche ma ci sarà sempre quella che nel mainstream chiamano inutilmente "l'emergenza femminicidio", detta in altre parole la stragrande maggioranza di violenze di un uomo verso la donna, è così da quando è comparso l'uomo, finora l'animale + violento e + stron.zo mai esistito... e temo che sempre sarà...

se poi l'Italia peggiora di anno in anno ed 1 su 3 ha avuto anche tentata violenza (mi sembra tantissimo, ci credo poco), alè, siamo semplicemente dentro il peggioramento di ogni statistica che abbiamo negli ultimi 2 anni, ci abbiamo fatto il callo penso...

spero di non essere frainteso ammesso che abbia spiegato il senso che volevo dare al messaggino che ho scritto come un vero perditempo;)

a mio parere l'uso e l'accettazione del termine femminicidio, di per se sbagliato in contesto occidentale, è parte di quel profondo movimento di femminilizzazione della nostra società. Si appaia al tentativo di neutralizzazione dei generi (genitore 1 e 2, uso di un termine neutro nelle scuole dei paesi del Nord per definire bambini e bambine) che portano avanti da anni le istituzioni europee..... alle quote rosa, ecc.

Il fine primo di questa campagna mediatica è approvare la legge sul femminicidio, ossia aggravare la pena a chi uccide una donna.
A mio parere una cosa del genere sarebbe immorale, non etica, e violerebbe la parità dei diritti dei cittadini di fronte alla legge.
 
a mio parere l'uso e l'accettazione del termine femminicidio, di per se sbagliato in contesto occidentale, è parte di quel profondo movimento di femminilizzazione della nostra società

quel concetto è una mascalzonata all'itagliana, pensassero a dare dignità alle donne come madri, lavoratrici e cittadine anzichè prenderle (e prenderci) per il sedere con queste cialtronerie...
 
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