Esatto.sicuramente la BCE doveva partire almeno 5-6 mesi prima con rialzi più graduali.
Detto questo nessuno ha obbligato a sottoscrivere mutui a tasso variabile...e comunque chi l'ha fatto anni fa ha goduto di tassi zero o sottozero per anni, dunque doveva essere previdente e mettere da parte quei 100-200 euro al mese di interessi risparmiati grazie ai tassi zero.. Oppure mettersi in sicurezza con un tasso fisso, più oneroso nell'immediato, ma con rata costante per tutti i 20-30 anni, come ho fatto anche io nel 2008 per l'ufficio.
Che adesso si lamentino perché la rata gli è aumentata da 500 a 700 euro è comprensibile, ma non giustificabile. Il concetto di variabile è quello, appunto, che VARIA.
appunto, mica ti puntavano la pistola alla tempia per fare il mutuo a tasso variabile...lo facevano perché coi tassi a zero conveniva, ma se è variabile significa che può VARIARE, altrimenti c'era il fisso da sottoscrivere.
E la regola e' ovvia: se non puoi permetterti che la rata aumenti, fai il tasso fisso. Se te lo puoi permettere, puoi pensare a un variabile.